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Autore: SoulSEARCHER    01/07/2011    9 recensioni
Here we are! Raccolta di one shot, flashfic o drabble. Il rating, così come i personaggi potrebbero variare. Solo un filo rosso: Santana Lopez. Enjoy.
1. Hospital - {Pezberry}
2. Ring - {Quinntana}
3. Mess - {Santina}
4. Di uova bruciate e caffè - {Brittana}
5. Shit - {Pucktana friendship}
6. Spies - {Samtana friendship}
7. Internet Questions - {Finntana}
8. Apologies - {Kurtana Friendship}
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Santana Lopez, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Hospital
Personaggi: Santana Lopez, Rachel Berry.
Genere: Generale, Commedia.
Rating: Verde.
Avvertimenti: Raccolta, Oneshot.

 

 

 

 

{Hospital

 

 

 

 

 

San ciao, sono io. Ti ho svegliata?” la voce di Rachel Berry, meno acuta e squillante del solito, diede un tutt'altro che gradito buongiorno a Santana.

Certo che mi ha svegliata, sgorbio” disse l'altra con un tono agghiacciante.

Ma tu non dovresti essere al lavoro?” chiese poi ricordandosi improvvisamente che il suddetto sgorbio era la persona a cui, da circa due anni, diceva “ti amo” ogni dieci secondi netti.

Sì, ma ho avuto un piccolo incidente, sono in ospedale”

Il “tu tu” monocorde del telefono raggiunse le orecchie di Rachel, mentre una Santana in preda al panico afferrava le chiavi e un giubbotto per partire alla volta dell'ospedale, rendendosi conto troppo tardi di indossare un pigiama sopra un paio di All Star, che contribuivano a conferirle un'aria vagamente ridicola. Decise che non le importava più di tanto dal momento che quel fastidiosissimo mostriciattolo logorroico si trovava in un ospedale, probabilmente in fin di vita ed attaccata a qualche strano aggeggio che aveva il compito di tenerla saldamente ancorata al mondo dei vivi. Mentre la sua mente dipingeva scenari apocalittici e guidava come una pazza visionaria, la latina riuscì in chissà quale modo a raggiungere l'ospedale, parcheggiò nel primo posto vuoto che riusci ad adocchiare e saltò giù da quella trappola a motore schizzando ad una velocità disumana verso il pronto soccorso. Arrivata alla reception un'infermiera parecchio in carne - doveva essere la stessa che aiutò sua madre a partorire, pensò – faceva scorrere lentamente lo sguardo su alcuni fogli che stavano appoggiati sul bancone, mentre masticava con poca grazia un chewing gum. Staccò poi gli occhi da quelle scartoffie e guardò l'ispanica da sopra un paio di occhialetti tondi con aria annoiata e altezzosa.

Cosa posso fare per lei?” chiese con una voce che Santana classificò immediatamente come acuta e fastidiosa. Non che avesse qualcosa contro le voci acute, quella della sua ragazza sfiorava la quantità di decibel consentiti perchè non fosse accusata di inquinamento acustico ogni volta che apriva bocca, ma il suo era un acuto adorabile. Quello della vecchia arcigna era gracchiante e irritante.

Berry. Rachel Berry, dove la posso trovare?” domandò con il fiato corto.

L'infermiera pigiò qualche tasto sulla tastiera del computer che le stava davanti, mentre Santana, pervasa da un lieve senso di irritazione, la scrutava guardinga sperando di metterle fretta.

Entri lì” disse indicando con il capo una grossa vetrata che separava la sala d'attesa dal pronto soccorso vero e proprio “Seconda porta a destra” sentenziò con tono strascicato. Santana si dileguò oltre la porta a vetri, ma non prima di aver rivolto un sorrisetto divertito all'infermiera dicendole che un po' di vitamine e qualche integratore alimentare le avrebbero fatto bene, dal momento che la vedeva un po' troppo magra. Riuscì a sparire prima che la donna realizzasse e le lanciasse una delle sue pesanti ciabatte da infermiera.

 

Dimenticandosi delle buone maniere – non che abitualmente ne facesse un uso smodato, comunque – spalancò la porta del pronto soccorso ritrovandosi di fronte ad una Rachel, sul cui viso era dipinta una smorfia di dolore, che si reggeva un braccio, mentre un cerotto faceva bella mostra di sé poco sopra l'occhio. Istantaneamente gli occhi le si velarono di lacrime.

Si avvicinò piano, facendo prima un cenno di saluto al dottore che sentendola entrare aveva staccato lo sguardo dalla radiografia del braccio di Rachel e lo aveva posato su di lei.

La Berry la squadrò, mentre con teatralità il sopracciglio sano schizzò verso l'alto in una perfetta espressione interrogativa e stupita.

Punto primo, che diamine ci fai qui in questo stato? Punto secondo, stai piangendo?” la interrogò sconvolta.

Stai zitta, nana”

Certo, io stavo per morire e tu mi tratti così, ne prendo atto signorina”

Stavi per morire?” chiese allarmata Santana.

Certo che no! Un tizio mi ha tamponato al semaforo vicino all'ufficio. Niente di grave. Questo” disse indicandosi il grosso cerotto bianco “me lo sono fatta sbattendo contro il volante, è solo un taglietto”

Fanculo, gnomo” borbottò accigliata.

Sai, zuccherino.. Dovresti smetterla con questi soprannomi.” esclamò con un cipiglio sull'irritato andante.

E perchè mai?” chiese l'altra sorpresa e contrariata allo stesso tempo.

Perchè stiamo insieme da due anni, idiota!”

Oh” disse semplicemente l'altra grattandosi la nuca e scrutandosi le punte delle scarpe.

Non è colpa mia se sei bassa. A volte fatico anche a vederti” riprese con rinnovato vigore.

La Berry sorrise diabolica e afferrandola per la maglia la tirò a sé avvicinando la sua bocca all'orecchio dell'altra.

Sai, vero, che non puoi fare sesso con chi non vedi?” sussurrò.

Oh.. Oddio, scusa scusa scusa scusa! Giuro che ti vedo, anche quando non ci sei e ho gli occhi chiusi, giuro!” si scusò l'altra terrorizzata.

Bene, volevo che fosse chiaro” sorrise compiaciuta la più bassa.

Cristallino” replicò Santana con aria solenne.

 

Il dottore le osservava divertito. Non pareva affatto contrariato da quella disputa, anzi assunse un'espressione dispiaciuta quando si alzò dalla scrivania e dovette interromperle per dare la diagnosi alla paziente.

Allora, abbiamo una frattura al capitello radiale, fortunatamente è composta, quindi non dovremo intervenire chirurgicamente. Ha subito anche un leggerissimo trauma cranico causato dall'impatto con il volante, ma nulla di grave. La terremo in osservazione per qualche ora, se sarà tutto a posto stasera la dimetteremo”

Santana scrutava l'uomo con discrezione, annuendo di tanto in tanto. Quando il medico finì di parlare Rachel si voltò verso di lei

Bene. Non morirò, contenta amore mio?”

L'altra annuì soddisfatta.

 

 

 

***

 

 

 

Qualche ora dopo Rachel stava firmando le carte per essere dimessa e nel giro di qualche minuto uscirono dall'edificio che, come ogni ospedale che si rispetti, aveva le pareti dipinte di un verdognolo spento e puzzava di disinfettante. Prima di mettere in moto l'auto Santana gettò un paio di occhiate preoccupate a Rachel che sbuffò prima di incitarla a partire. Arrivate a casa Santana, assunto l'atteggiamento da dittatrice, ordinò alla sua ragazza di stendersi a letto tra le proteste dell'altra che sosteneva di avere solo un braccio ingessato e di non essere ancora totalmente inferma. La latina sembrava non essere dello stesso avviso e dopo averle preparato una cena a base di brodo di pollo si stese sul letto accanto a Rachel abbracciandola, non prima di aver inserito nel lettore il dvd di Funny Girl, l'unico film che la Berry adorava guardare quando era malata.

Quest'ultima si rannicchiò sotto le coperte avvicinandosi alla Lopez e poggiando la sua testa sul suo petto.

Sai, se al liceo qualcuno mi avesse detto che un giorno saresti diventata la persona più importante della mia vita e che avresti imparato a conoscermi così bene probabilmente gli avrei fatto un discorso di un'ora su quanto fosse sbagliato assumere droghe”

Smettila di essere così dolce, Berry” brontolò Santana.

Zitta che inizia il film” la rimbeccò Rachel.

 

La più piccola sorrise scuotendo la testa. Da due anni quell'uragano latino le scombussolava la vita, quando Broadway non l'aveva voluta, quando i suoi padri avevano deciso di essere troppo impegnati per poterla chiamare il giorno del suo compleanno o quando era stata operata alle tonsille, c'era lei ad asciugarle le lacrime, era lei che si era presentata alla sua porta con una torta e un regalo di compleanno ed era sempre lei che l'aveva imbottita di ghiaccioli per farle passare il mal di gola. Rachel non si era ancora abituata al suo essere così protettiva, ma in fondo le piaceva, perchè significava che Santana la abbracciava un po' più stretta e la baciava un po' più a lungo. E sicuramente non se ne sarebbe mai lamentata.

 

 

 

 

 

Note:

Oh, ma salve a tutti! Sono tornata. Un'altra raccolta, sì. In realtà la inizierò ma non so se troverà mai una fine. Nel senso che in teoria vorrei scrivere una shot Santana/ogni benedettissimo membro del Glee Club ma non so se ne sarò in grado. L'ho iniziata per passare il tempo mentre scrivo la mia long (vorrei avere un consistente numero di capitoli prima di pubblicare altrimenti finisce che la lascio a metà), quindi non c'è dietro nessun progetto.

Partiamo dal presupposto che il fatto che in questa shot Santana sia fidanzata con Rachel non preclude la possibilità che, nel corso della raccolta, io la faccia fidanzare con cani e porci (leggi Brittany, Quinn, Puck o chiunque altro u_ù).

 

Passando a questa shot.. Non lo so, a me non dispiace se devo essere sincera. Mi sembra che manchi qualcosa ma tant'è. Io amo il Pezberry, tipo tantotanto (e so che c'è almeno un'altra persona che le ama quanto me. XD) quindi tenetevela e fatemi sapere. (:

  
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