2 mesi dopo

<< Gilmore, sei stata una spina nel fianco in questi mesi! Prima voleva scrivere articoli al posto delle revisioni e di fare caffè, ma che cos’è uno stagista se non uno schiavo dico io? Poi inficcava opinioni personali sui bambini delle celebrità nelle rubriche mensili. Ah, ma io la scoprivo! La scoprivo sempre e cancellavo tutto… >>

- << Ma certo signor Nichols, è stato tutto molto interessante! Ma guardi il suo bicchiere! È vuoto, allora perché non va al tavolo laggiù e non se lo riempie, eh? Qui ci penso io. >>

L’intervento provvidenziale di Vanessa aveva interrotto il discorso del leggermente brillo signor Nichols alla festa di addio organizzata per Rory. Chi l’avrebbe mai detto che dopo sei mesi passati lì avrebbe avuto addirittura una festa! Ovviamente il merito era stato tutto di Vanessa. Se fosse dipeso da Nichols l’avrebbe a mala pena salutata. Ma Rory non se la prese per il suo discorso, visto che ormai conosceva bene il suo capo e sapeva che non era cattivo, ma solo un po’ orso. Al centro dell’ufficio, Vanessa si schiarì la voce e alzò un bicchiere di champagne per richiamare l’attenzione su di sé.

- << Allora, che dire della nostra Rory? È vero, è una ragazza che sin dall’inizio del suo stage ha voluto imporsi per far vedere di cosa è capace. Peccato che poi lo Story abbia dovuto cambiare pelle e gli articoli che piacevano a lei non erano più fattibili. Ma mai, mai una volta l’abbiamo sentita lamentarsi, nossignore! A noi tutti dispiace lasciarti andare ma sappiamo che è la cosa giusta per te. >> Wow, Rory era quasi commossa da quelle parole. È proprio vero che non sai quello che hai finché non l’hai perso. << Quindi vai, tesoro! Fai una bella carriera e ricordati di noi. Oh, e tieniti stretto l’autore del mese!! >> aggiunse allegramente. Rory si mise a ridere e fece cenno di si con la testa. Ovviamente Vanessa non poteva restare seria troppo a lungo.

Qualche drink dopo, Rory salutò un po’ tutte le persone che avevano lavorato con lei e che l’avevano aiutata in quei mesi e alla fine abbracciò Vanessa, ringraziandola di tutto quello che aveva fatto per lei. Prese il suo scatolone, pieno delle sue cose e lasciò la redazione del New York Story per l’ultima volta. Aveva tratto una grande lezione da quello stage perché le aveva fatto capire che non tutti i mali vengono per nuocere e anche le esperienze che sembrerebbero inutili in un primo momento si rivelano alla fine piene di sorprese. Era per strada quando decise di chiamare sua madre per raccontarle del suo ultimo giorno.

- << Pronto. >>

- << è finita. >> annunciò trionfante Rory.

- << NO! Tra Brad e Angie? L’avevo avvertita, quella ruba mariti. >>

- << Ah si? E quando l’avresti avvertita? >>

- << Andiamo dallo stesso parrucchiere, gli e l’ho detto mentre si faceva la tinta. >>

- << Ma dai, Angelina Jolie si fa i capelli a Stars Hollow? >>

- << Beh, viaggia molto, non poteva perdersi quest’angolo di Connecticut. >>

- << Ovviamente. Comunque parlavo di me e del New York Story. >>

- < Beh potevi dirlo subito! Sei felice? >>

- << Si, è bello poter guardare avanti ma un po’ mi dispiace, dovevi vedere quanto sono stati carini con me, hanno organizzato una festa d’addio! >>

- << Non mi sorprende affatto, sei adorabile e non potevano resistere. >>

- << Beh, chiamavo solo per avvertirti di tenere la pagnotta nel forno ancora per un po’ perché domani sarò a casa. >> la avvertì Rory in un chiaro riferimento al suo imminente parto.

- << Siiiiii! Non vedo l’ora! Il divano è qui che ti aspetta. >>

- << Come no, ma credo che sceglierò il Dragonfly. >>

- << Come vuoi, basta che torni. E…verrai da sola? >> le chiese Lorelai cercando di sembrare casuale.

- << Ho cercato di sedurre il signor Nichols ma ha rifiutato le mie avance quindi si, da sola. >> la prese in giro Rory.

- << Io veramente stavo parlando del tuo misterioso ragazzo. Lo porterai? >>

- << Ancora non lo so, ma in ogni caso sarà una sorpresa per te. >>

- << Aaah lo sapevo! >> gongolò Lorelai.

- << Cosa? >>

- << è James Franco! >> esclamò convinta.

- << No mamma e prima che ci riprovi non è nemmeno James McAvoy. Prova con qualcuno che non si chiami James. >>

- << Uff. Sono curiosa. >> si arrese delusa Lorelai.

- << Mi dispiace, resisti. Salutami Luke. >>

- << Certo. Ciao tesoro, a domani. >>

- << Ciao mamma. >>

-

<< Tesoro, sono a casa! >> esclamò Rory entrando nell’appartamento di Jess che nel frattempo era diventato anche il suo. Aveva più senso condividere l’affitto e lasciarsi alle spalle il suo piccolo appartamentino.

Jess era seduto alla sua piccola scrivania improvvisata in un angolo del soggiorno dove aveva cominciato a buttare giù le prime idee per il prossimo libro e non appena vide Rory si girò per salutarla. << Hey ben tornata. Finalmente è finita, eh? >>

Rory posò la scatola con le sue cose in terra e andò a sedersi in braccio a Jess. << Ebbene si. Ora sono pronta per tornare a casa. Ti mancherò? >>

- << Nah, chiamerò la mia ragazza di scorta e non mi sentirò così solo. >> le rispose ironico.

- << Ah-ha! Molto divertente! Ma sono contenta di sapere che sono io la numero uno e non quella di scorta. >> stette al gioco Rory.

- << Diritto di anzianità. >>

- << Mi sembra giusto. Comunque se vuoi venire con me la mia offerta è ancora valida. >>

- << Devo lavorare… >>

- << Rimanda. >> gli sussurrò Rory in un orecchio per poi dargli un bacio sulla guancia.

- << A tua madre verranno le contrazioni anticipate se mi vede. >>

- << Beh, considera che potrebbe anche ringraziarti, prima partorisce prima può bersi il suo adorato caffè. >>

- << Ci farò un pensierino. >>

- << Ok. Ascolta Jess, c’è un’altra cosa di cui vorrei parlarti… >> iniziò un po’ incerta.

- << Parla pure. >>

- << Ho mandato la richiesta di assunzione al New York Journal con tanto di lettera di raccomandazione di Vanessa ma…se non mi prendessero? >>

- << Sarebbero degli idioti. >> rispose senza esitazioni Jess.

- << No, dai intendevo…se decidessi di trasferirmi a Londra, a Parigi o…a Stars Hollow…tu che faresti? >>

Jess le accarezzò la guancia e la guardò negli occhi. << Ancora ti fai queste domande? Sarò dove sarai tu. >>

- << Sempre? >>

- << Sempre. >>

Rory lo baciò e mentre lo faceva sentiva che andava tutto bene. La sicurezza che la sua vita si era sistemata e che quella volta Jess sarebbe rimasto per sempre erano le sensazioni migliori del mondo. Da quel momento in poi avrebbe conservato un posto speciale per New York nel suo cuore, a prescindere dalla decisione che avrebbe preso per il futuro, perché quella città l’aveva attirata a sé per ritrovare la sua calamita.

Note: Fine!!! Oh, God mi piaceva scrivere questa ff! Ringrazio tutti quelli che si sono fermati a leggerla e in particolare a EleninaFF (grazie per le recensioni!!). Spero che il finale non vi abbia delusi, è un pò aperto ma si capisce che tra Rory e Jess non ci saranno problemi e che resteranno insieme in ogni caso. Volevo aggiungere una cosa sul libro di Jess: non è che il libro fosse tutto su Rory, sono storie di persone che hanno una "calamita" che nei momenti più brutti della loro vita li ha aiutati ad andare avanti e nell'ultimo capitolo Jess lascia intendere che anche lui ne ha una, facendo in modo che solo la diretta interessata lo capisca. Ok, credo di non dover agiungere altro, spero che mi vengano altre ispirazioni come questa, chi lo sa :)