"I can make it alone,
I can make it alone..."
Madonna, Jump
Epilogo
- Dancing Into the Night
-Two
months later-
La
camera da letto era silenziosa, eccezion fatta per il
cinguettare degli uccelli e un suono strano, petulante e artificiale.
Tra le
coperte, ammassate più o meno disordinatamente sull'ampio
spazio del letto tradizionale,
spuntavano i corpi di due ragazzi, avvinghiati persino nell'abbraccio
del
sonno.
Il
più minuto, con una folta zazzera di capelli biondi,
sembrò
riscuotersi improvvisamente, per poi scrollarsi di dosso sia il
compagno che le
lenzuola e correre verso i propri pantaloni, abbandonati in un angolo
della
stanza. Trasse un piccolo cellulare dalla tasca, e se lo
portò immediatamente
all'orecchio.
La
voce familiare che udì, dall'altra parte della cornetta, lo
fece sorridere.
-Neh,
Sas'ke... come va?-
-Questo
dovrei chiederlo io a te, dobe. Ce la
fai ancora a camminare?- il
finto tono annoiato di Sasuke era qualcosa di profondamente
delizioso, e Naruto ridacchiò.
-Tzé,
vorrei vedere! Mi sono ripreso così bene che ho
già firmato
un contratto per fare un video musicale insieme a Kiba, sai?-
-Mh...
di che genere?-
-Hai
presente quella tizia che va tanto di moda adesso... com'è
che si chiama? Uffa, me lo sono scordato...-
-Sei
sempre il solito Usuratonkachi... anche
nell'Hokkaido, rimani sempre uguale.-
-Uffaaaa...
so che l'Hokkaido è parecchio lontano, ma Osaka non mi
piaceva proprio. Sai che qui ci si sveglia con il canto dei galli,
Sas'ke? Se
ti va potresti venire a farci compagnia, ogni tanto...-
-No.-
mugugnò Kiba, dal letto, prima che
l'Uchiha desse la stessa, identica risposta. L'Uzumaki
aggrottò le
sopracciglia.
-Ok,ok.
Adesso è meglio che vada, devo fare il mio allenamento
mattutino. Mi avevi chiamato per un motivo particolare?-
-Nh..
no. Ci si sente, dobe.-
-Ci
si vede, teme.-
***
Sasuke
spinse il tasto rosso del cellulare, abbandonandosi sullo
sgabello del bar.
Espirò,
tentato di ordinare qualcosa di molto alcolico per lenire
il dolore che lo coglieva ogniqualvolta sentiva la voce di Naruto.
Eppure non
riusciva a smettere di chiamarlo, e più lo sapeva felice,
più si sentiva
morire.
Si
erano trasferiti nell'Hokkaido, lui e Kiba, in una bella casa
tradizionale, di quelle che si vedono sulle foto ricordo che i turisti
comprano
negli uffici turistici. Avevano dato una mano (economicamente parlando)
a tutti
i loro amici, ma erano talmente sciocchi e ingenui, tutti e due, da non
rendersi conto della profondissima ferita che la perdita di Naruto
aveva
inferto alla gente del quartiere. Quei giganteschi palazzi grigi non
erano mai
stati più mesti, prima d'allora.
La
barista gli si avvicinò, ammiccando. Combattuto sulla scelta
da
prendere, Sasuke tentennò per qualche istante.
-Due
schweppes.- disse una voce fredda e profonda, che
non
era la sua.
Voltandosi
di scatto, Sasuke si ritrovò a fissare una figura a lui
ben nota, non fosse che per il ricordo nitido della gara di due mesi
prima.
-Sabaku
No Gaara?-
-In
persona. Sono riuscito finalmente a trovarti, Sasuke Uchiha.-
-Tu,
come hai fatto...-
-Sei
uno abbastanza famoso, anche se probabilmente non te ne sei
reso conto. Nei bassifondi di Tokyo, la storia dei fratelli Uchiha
è quasi una
favola della buona notte.- rispose quello, afferrando la propria bibita
con le
dita pallide e sottili, simili ad artigli nella luce soffusa del locale.
-Che
vuoi?- replicò Sasuke, scontroso.
-Oggi
danno un film, al cinema. Uno di quelli con gli zombi, la
colonna sonora di brutal metal e le budella che saltano in aria ad ogni
passo.-
fece Gaara, leggermente trasognato. Sembrava quasi assente - uno
psicopatico,
pensò Sasuke- mentre sorseggiava la sua ordinazione.
-Odio
i B-Movies.- fu l'apatica osservazione dell'Uchiha, venata
di un lieve sospetto.
-Anche
io. E' proprio per questo che verrai a vederlo con me.-
-Come,
prego? E perché mai dovrei sprecare i miei soldi per...-
-Verrai.-
tagliò corto l'altro, posando sul bancone il bicchiere,
vuoto. Sasuke avvertì qualcosa di molto simile ad una pietra
ghiacciata
scivolargli nello stomaco, e proferì nuovamente parola solo
dopo qualche
secondo di indecisione.
-Ok,
becchino.-
-Bene.
E adesso direi che dovremmo... presentarci. Come persone
civili, voglio dire.- disse il rosso, come se l'idea lo affascinasse
profondamente. Era strano, quel tizio... sembrava qualcuno che vedeva
il mondo
per la prima volta, e non riusciva a capire se esserne estasiato o
disgustato.
Sasuke inarcò un sopracciglio.
Poi
capitolò.
-Sasuke
Uchiha.- scandì, porgendogli la mano, impettito.
-Sabaku
No Gaara.-
"Hai
la mano fredda. Lasciami,
idiota."
"Non
ti lascerò finché non me lo chiederai
ad alta voce, Sasuke".
Ebbero
un dialogo fatto di sguardi, per qualche secondo, prima che
il rosso, ghignando, liberasse la mano dell'Uchiha.
In
quel preciso istante, seduto in bilico sullo sgabello di un bar
della periferia di Tokyo, Sasuke Uchiha, con suo sommo stupore,
avvertì una
sensazione a lui ben nota, che risaliva ai tempi in cui poteva ancora
stringere
Naruto tra le braccia, ai tempi in cui i discorsi sconclusionati del
biondo
sembravano quasi avere un senso.
Perché
quello che gli solleticava la nuca era, inequivocabilmente,
un soffio di vento.
Owari
_Angolo
del Fancazzismo_
Non
ho scuse. Quindi, se avete a
portata di mano oggetti contundenti (tipo tostapane, frigoriferi,
lavatrici,
Itachi) potete lanciarmeli, tranquilli... anche se dubito che mi
becchereste,
visto che sono dall’altra parte di uno schermo. Il ritardo
NON HA SENSO, visto
che la fic era completa mesi fa e la premiazione
c’è stata a dicembre, ma ho
avuto qualche problemino con il file (cambi di computer e robe varie) e
alla
fine mi sono praticamente dimenticata
di Jump.
Questo
dimostra ancora una volta
quanto tenga a questa fan fiction.
Vi
prego quindi di scusarmi, sentitevi liberi di non lasciare uno straccio
di
commento e tanti salutoni affettuooooosissimi dalla vostra autrice che
domani
parte per il Trentino. Saluti anche da BeadsAndFlowers.
Uh,
wait! Qui di seguito giudizi e banner.
Ortografia
/ Sintassi /
Stile:
7.5/10
Forse
una rilettura ci stava... Mi è dispiaciuto davvero tanto
vedere la tua storia svantaggiata
da stupidi errori di sintassi e grammatica. Comincio quindi ad
elencarti alcuni
esempi di errori che hai commesso e che, ahimé, secondo me
potevi
tranquillamente evitare. Ci sono gli errori più futili, o
meglio di
distrazione, che sono quelli di battitura, ma questi generalmente non
li metto
in conto, vista anche la lunghezza della tua fan fiction. Te li segnalo
comunque però, casomai vorresti correggerli: giro
invece di girò;
fortò invece di portò;
un soggetto errato, Sasuke anziché Naruto,
una calore anziché un calore;
fino diventare anziché fino
a diventare. Questi però sono davvero quelli
più evitabili, che anzi non ti
avrebbero neanche recluso un 10/10, visto che in una long-fic di sei
capitoli
qualche svista di questo genere è perdonabile. Ma,
purtroppo, a questi
erroretti sporadici se ne sono aggiunti molti altri, o ripetitivi in
tutta la
storia, o più gravi. Ad esempio, manca praticamente sempre
la maiuscola subito
dopo la chiusura di un dialogo che termini o con un punto di domanda,
un punto
esclamativo, un punto semplice o con i tre punti di sospensione.
Inoltre hai
scritto tutti i “beh” in modo errato,
cioè “be'” mentre va scritto
“bhe” o
“beh”. Altri errori, questi invece meno frequenti
ma più gravi, sono ad esempio
dopotutto scritto staccato, maltrattenuta
con il trattino, qual
era con l'apostrofo mentre invece non ci va, in
fondo scritto tutto
attaccato, flesse mentre al passato remoto il verbo
flettere fa fletté,
glie lo mentre invece si scrive glielo.
Inoltre ci sono alcuni errori di sintassi, alcune parti un po' confuse,
qualche
virgola in più o qualche virgola in meno, e poi soprattutto
molti punti omessi
subito prima dell'apertura di un dialogo. Scusami se ti ho fatto questo
lungo
elenco noioso e antipatico, ma ho voluto segnalarteli anche per
impedirti di
ricommetterli in futuro. Anche se rimango comunque dell'idea che con
una
rilettura attenta e con qualche controllo in più avresti
tranquillamente
ottenuto punteggio pieno, solo mi dispiace che non ne hai avuto il
tempo.
Lo stile, invece, rimane buono e soddisfacente. Soprattutto i dialoghi
sono ben
strutturati ed efficaci, così come le varie scene sono
narrate in modo leggero
ma mai monotono. Le singole fasi, i singoli momenti che attraversano la
storia,
si leggono in modo molto scorrevole e chiaro, così che il
lettore non si perda
mai qualche pezzo per strada, o che non debba rileggere più
volte per
comprendere appieno una parte. Sembra un particolare stupido, ma invece
non lo
è assolutamente, e inoltre il cercare di essere chiari non
è mai un'impresa
troppo semplice. Ti devo quindi fare i miei complimenti, su questo
punto.
Uso
degli elementi:
8.5/10
Vetta: 5/5
Soffio: 4/5
Vento: 5/5
Bianco: 1.5/5
Libertà: 5/5
Grattacielo: 4.5/5
Adrenalina: 4.5/5
Totale: 29.5/35 = 8.5/10
Mi
dispiace che questo sia stato proprio
il punto che ti ha penalizzato. Gli elementi, infatti, non sono stati
elaborati
in modo da farti arrivare al punteggio pieno, o quantomeno, ad un
punteggio
superiore. Purtroppo, il fatto che gli elementi da te scelti non
fossero in
numero eccessivo, ti penalizza un poco perché anche solo uno
sbagliato abbassa
di molto il punteggio nella media complessiva; poi la tua fan fiction,
essendo
al contrario di portata (di lunghezza, intendo) nettamente maggiore
delle
altre, ti avrebbe dato più oppurtunità di
elaborarli al massimo delle tue
capacità. L'elemento su devo farti maggiori puntualizzazioni
è radura.
Nella storia, infatti, viene praticamente solo citata o usata solamente
come
indicazione spaziale. Non l'hai nemmeno descritta in modo accurato,
come invece
hai fatto per altre parti del tuo scenario; già una
descrizione maggiore
infatti ti avrebbe donato qualche punto in più.
Passiamo a fiore. I punti sottratti sono dovuti
principalmente a una
carenza di originalità nell'usare questo elemento,
più il contesto non del
tutto adeguato dove l'hai inserito. Soprattutto quando compare come
simbolo
dell'innocenza e della vita, dove fa esitare Sasuke nel spingere il
bottone; mi
sembra inserito un po' a caso, e soprattutto non riesce ad integrarsi
con il
contesto. Forse potevi riprenderlo in altri punti precedenti, prima di
farlo
comparire in quella scena con cui ha poco a che fare. Hai ripreso poi
questo elemento
nella descrizione del paesaggio naturale, ma qui si limita quasi alla
citazione, anche se comunque ho apprezzato le distese floreali che
danno un che
di esotico alla foresta, e questo lascia da pensare che l'equilibrio
climatico
del pianeta sia andato in subbuglio, visto che stiamo parlando di una
distesa
boschifera del Canada. E passiamo quindi a foresta.
Non ho esitato un
attimo a darti punteggio pieno circa la trattazione di questo elemento.
La foresta
circonda costantemente i naufraghi sul pianeta Terra, è
simbolo dell'ultima
vita naturale della quale possono godere gli uomini, della speranza e
delle
loro volontà di rimanere vicini alla loro madre. Rappresenta
quindi l'intero
pianeta, anche se è stata irrimediabilmente mutata, e, anzi,
sopravvive a
stenti. Come sopravvivono a stenti i componenti della tribù,
Kiba, Naruto e
Sakura, in perfetta sintonia e complicità con l'ambiente
selvaggio che li
circonda. Quella stessa sintonia e complicità che il
paesaggio naturale offre
di nuovo ai ragazzi provenienti dalla stazione spaziale, in particolare
a
Sasuke; è proprio attraverso i suoi occhi, infatti, che hai
colto l'occasione
di inserire magnifiche sequenze descrittive dell'ambiente e delle
emozioni
(anche nostalgiche) suscitate da esso sul ragazzo, e di conseguenza sul
lettore.
Originalità:
10/10Niente da replicare, la tua storia eccella in
fatto
di originalità, soprattutto per la complessità
della trama che hai costruito,
dell'intreccio degli eventi che si susseguono con le vite dei singoli
personaggi, dei luoghi estremamente difficoltosi da gestire
perché ideati
totalmente da te. Hai messo in scena svariati elementi e svariati
personaggi
(ognuno con il suo corredo di passato), articolandoli in uno scenario a
mio
parere molto impegnativo da impostare. Verso l'epilogo, tutti i pezzi
del
puzzle che avevi sparso in modo apparentemente casuale, si
ricompongono, e
rivelano un disegno ben preciso. Tra le tante cose che mi hanno
stupito, mi ha
impressionata moltissimo la genialità del piano arguito per
incastrare Sasuke,
e con lui i ribelli. Per gettarlo nel limbo, in un vicolo cieco. Hai
spiegato
accuratamente ogni cosa, hai riafferrato ogni filo non lasciandone
nessuno in
sospeso (ad eccezione della visione della vecchia, che non ho capito
bene cosa
c'entrasse con il resto e se ritrovasse più avanti una
spiegazione), insomma,
alla fine “tutto torna”, e la scoperta di quel
complotto già progettato da anni
dà un filo logico di collegamento a tutto il disordine e
alla -apparente-
casualità degli eventi creatisi prima. Non è
inoltre per niente inverosimile,
anzi, direi esattamente il contrario. Tutto si spiega, niente
è messo a caso. Si
spiega ad esempio in che modo, in che occasione e quando è
stato impiantato il
microchip nel cervello di Sasuke, e quando Itachi è riuscito
a manometterlo. Si
rivela la perfezione del piano dell'Uchiha maggiore, il suo complotto
interno
per distruggere Omega31 in alleanza con Deidara e Sasori.
Un altro particolare estremamente originale è la
trasposizione che hai fatto
dei cinque paesi ninja, presenti nella storia originale, che tu hai
utilizzato
per strutturare la città spaziale. Inoltre il ruolo di
Sasuke di guardiano
ricorda un po' la posizione storica degli Uchiha all'interno del corpo
di
polizia.
È innovativa e per niente scontata la battaglia e
l'organizzazione della
Earthless, come i principi portati avanti da essa. Hai introdotto
quindi
elementi nuovi, nati di getto dalla tua fantasia ma non solo, sei
riuscita a
presentarli, a giustificarli e a imporli in modo del tutto saldo e
verosimile.
Non posso infine che ribadirti i miei complimenti.
Caratterizzazione
dei personaggi:
10/10
I
personaggi messi in scena sono certamente molti, e ognuno con il suo
accurato
corredo psicologico, anche se, naturalmente, quelli principali vengono
trattati
meglio di quelli secondari. Nonostante ciò, non sfoci mai
nell'OOC con nessuno
di questi. È chiaro che alcuni, esempio Sakura, Ino o Kiba,
risultino
leggermente stereotipati , cioè con un'evoluzione e una
psicologia molto simili
a quelle del manga, ma questo tipo di scelta si adatta bene al ruolo
che
svolgono nella storia, ovvero “di contorno” alla
vicenda principale che a me
pare essere quella di Sasuke.
A proposito di Sasuke, che io chiamerei piuttosto -scusami se mi
sbaglio- il
protagonista, ho trovato molto interessante la sua
“trasformazione” finale. Hai
presentato, rischiando molto, un Sasuke risalito dalle tenebre, un
Sasuke che
ha recuperato la speranza e la serenità dell'infanzia, e
vuole ricominciare a
camminare nella luce. Ho definito questa soluzione
“rischiosa” da intraprendere
perché effettivamente per mettere in scena un Sasuke
cambiato e finalmente
libero dall'oppressione della vendetta (un Sasuke che nella storia di
Kishimoto, credo vorremmo vedere tutti), capace nuovamente di
sorridere, poteva
inevitabilmente essere un rischio. Invece tu mi sembri essere riuscita
benissimo in quest'ultima trattazione difficoltosa che ti ponevi di
affrontare.
Hai mantenuto un IC impeccabile anche in situazioni in cui era
difficile farlo,
e questo ti ha fatto guadagnare senza problemi il punteggio pieno.
Totale:
36.5/40