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Autore: Any Ikisy    01/07/2011    4 recensioni
Al ritorno da una tediosa missione, Sasuke Uchiha si concede la piccola soddisfazione di mettere a tacere Naruto Uzumaki.
[ Vago e vano tentativo di SasuNaruSaku ]
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Autore: Any Ikisy
Titolo: Un letto accogliente a cui far ritorno~
Genere: Slice of life, Demenziale, Fluff
Personaggi: Sasuke Uchiha, Sakura Haruno, Naruto Uzumaki [Team 7]
Contesto: Dopo la serie
Rating: Verde
Avvertimenti: Shonen-ai, One-shot, Het
Presentazione: Al ritorno da una tediosa missione, Sasuke Uchiha si concede la piccola soddisfazione di mettere a tacere Naruto Uzumaki.




Un letto accogliente a cui far ritorno~ Any Ikisy

Di latte, cimici e lenzuola~


Nel pomeriggio era prevista una schiarita, eppure i cieli plumbei di Konoha non accennavano a rasserenarsi nemmeno dopo ben oltre cinque ore di pioggia ininterrotta.
Dapprima il trambusto di chi rincasava o si recava frettolosamente al coperto dilagava per le strade più affollate, mentre ora l’acqua s’impossessava dei margini e li rendeva fanghiglia fin troppo malleabile.
Le violente sferzate di vento colpivano ripetutamente la schiena già provata di Sasuke, prima che rincasasse svogliatamente ed imbrattasse il tatami col poco sangue che ancora portava sugli abiti e pioggia mista alle polveri di Suna. Da lì provenivano le nuvole scure e minacciose che lo avevano accompagnato nel viaggio di ritorno dalla sua missione.
La cappa scura sulle sue spalle ricadde sul pavimento umido con un suono morbido, anche se l’indumento era zuppo, ma lo udì a malapena perché lo scroscio alle sue spalle non lasciava spazio ad altro rumore. Fece qualche passo, per poi sfilarsi le scarpe ed allontanarsi dalla pozzanghera che ormai giaceva ai suoi piedi nudi, ripromettendosi di asciugarla in un secondo momento.
Avrebbe potuto pensarci Naruto, per una volta, visto che si trattava comunque dell’appartamento che spartivano, ma per qualche ragione escluse a priori quest’eventualità: era troppo persino pretendere ordine, da parte sua, come testimoniavano gli abiti abbandonati alla rinfusa sul pavimento, ancora bagnati, che andavano perdendosi dietro le porte chiuse della loro camera da letto, da cui per altro scorgeva una fonte luminosa in funzione.
Seguì la scia di vestiti lungo il corridoio, facendo tuttavia una piccola deviazione verso la cucina, dove aprì il frigorifero basso e mal funzionante per estrarne la confezione di latte; bevve direttamente da cartone, finendo per sporcarsi la divisa nel momento in cui un tuono particolarmente vicino fece vibrare le finestre, accompagnato quasi immediatamente da un fulmine.
Prima di partire, ricordava di aver litigato con Naruto anche riguardo la sua mancanza di educazione: personalmente, Sasuke riteneva che ci fossero regole non scritte e spazi da rispettare, in qualche modo il semplice bussare faceva parte di entrambe le categorie.
Per questo entrò senza preavviso della propria stanza: la sua teoria, secondo la quale prima o poi Uzumaki si sarebbe pentito di non avergli dato ascolto, venne confermata in quell’occasione.
«Vedi, Usuratonkachi¹ ?» iniziò, incrociando le braccia al petto, inumidendo nuovamente le braccia ormai quasi asciutte con la stoffa già sporca di latte.
«Ti avevo chiesto semplicemente di rispettare una disposizione civile: capisco che per te sia impossibile imparare le buone maniere, ma dovresti sapere che, se ti chiedo qualcosa, è per il bene di entrambi, alla fine.»
Spostò gli occhi sulle lenzuola sparse sul pavimento, come fossero arredamento o parte integrante del parquet; sui vestiti dalle tinte rosa e su quelli dalle più calde tonalità arancioni; sui corpi nudi di Sakura e Naruto parzialmente coperti dai cuscini, finiti probabilmente per errore ad intralciare i loro corpi accaldati e madidi di sudore. Eppure fermi, in quel preciso istante.
«Se mi avessi dato ascolto, non saremmo finiti in questa situazione.»
Chiuse con quelle ultime parole un discorso pacato e controllato, sempre mantenendo un’espressività quasi assente sul viso da cui trapelava un’appena accennata stizza, prima di spogliarsi a sua volta ed unirsi al suo coinquilino in dolce compagnia.
La pioggia picchiettava violentemente contro i vetri sprangati della finestra proprio sopra al letto, coprendo i gemiti più o meno velati di chi, come Naruto, era piuttosto vocale a letto; appena fuori dalla finestra, costretta dal tempo incredibilmente sfavorevole, una cimice non poteva far altro che affacciarsi alla finestra, attratto dalla luce accesa e mai spenta nella stanza, ed assistere alla scenetta immemore della sensazione che procurava un letto caldo e accogliente a cui far ritorno.

 

 

 

 

 



 

¹ letteralmente, coglionazzo; nella traduzione italiana, testa quadra… compromesso, completo idiota.


Note d’Autore:
mi piacerebbe sapere che ne pensate.
In base alle vostre opinioni, deciderò come muovermi in seguito; ho grandi -audaci, più che altro- progetti in serbo per questa piccola creatura… chi ha gradito e ha qualche minutino libero, è invitato a far sapere la propria opinione; non mi farò comunque scrupoli a segnalare le recensioni che vanno contro il regolamento all’amministrazione, in ogni caso.
È triste che debba ripeterlo, ma ci sono delle regole -più che condivisibili- per valorizzare le fan fiction di ognuno e mantenere una certa qualità; questa omeostasi sta andando persa.

  
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