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Autore: saundersery    01/07/2011    4 recensioni
Anche quella sera Harry le avrebbe prese… era inutile, per quanto si sforzasse di fare il bravo proprio non riusciva ad evitare di essere punito da zio Vernon...
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Severus Piton, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Severus Piton cammminava avanti e indietro per il suo studio, era furioso e irritato, tutto era andato bene, nessuno era ferito o peggio morto, la Granger era miracolosamente scampata alle grinfie di quel pulcioso di Black e Harry, il suo Harry era al sicuro.

Severus Piton avrebbe dovuto sentirsi sollevato, immensamente grato al fato, aveva vegliato i due grifondoro e atteso di vedere che stessero davvero bene, tutto perfetto fino al momento in cui la saputella, sfrontata, finto viso angelico Hermione Granger non lo aveva sconvolto con quell'esternazione che avrebbe fatto guadagnare una lussuosa, permanente suite al reparto di lesioni da incantesimo mentali senza speranza di guarigione del San Mungo.

Odiava constatare come un'affermazione di una strega di soli tredici anni potesse sconvolgerlo tanto e, soprattutto, odiava ancora di più riconoscere in fondo al suo stomaco quella vecchia sensazione di ingiustizia che lo aveva cresciuto per tutti i suoi anni scolastici.

Di sicuro appena Silente fosse venuto a conoscenza di una remota, quanto patetica speranza che Black fosse innocente beh, nè era certo, ci si sarebbe aggrappato come fa un pesce a digiuno da giorni appena vede un verme galleggiare sul pelo dell'acqua; ora davvero non avrebbe avuto la forza di essere l'unico, razionale, sano e lucido mago di tutta Hogwarts, non che avesse altra scelta comunque.

Black non era cambiato, solo pochi giorni prima urlava per i corridoi della scuola trascinando una ragazzina indifesa con sè, si daccordo non proprio indifesa ma comunque abbastanza terrorizzata. Black l'aveva stregata non c'era altra spiegazione, di sicuro era uno di quegli incantesimi oscuri che in pochi sapevano smascherare, e poi c'era Harry, Harry occupò tutte le sue facoltà mentali,

Granger aveva un forte ascendente sul suo pupillo, Black era il suo padrino e ora tutta questa panzana della sua improvvisa innocenza lo avrebbe avvicinato al cane rognoso e allontanato da lui, ne era certo, l'orrore di questo pensiero lo fece uscire come una furia dal suo ufficio.

 

Harry si era svegliato già da un pò, tutto intorno a lui gli suggeriva di essere al sicuro, con fatica ricordò quello che era successo qualche ora prima, Hermione era salva ma non riusciva a sentirsi totalmente felice, si girò ma Severus non c'era,

chiuse gli occhi e le immagini di sua madre trucidata esplosero davanti a lui, non erano quel genere di cose con cui si impara a convivere, riaprì gli occhi con il cuore che martellava in gola e si mise a sedere inforcando gli occhiali.

"Come ti senti? Finalmente pensavo non ti svegliassi più " Una voce familiare catturò la sua attenzione

"Hermione ciao! Sono felice di vedere che stai bene" Rispose di getto

"ho provato a parlare col professor Piton di Sirius Black"

"e?" La interruppe Harry ansioso

"beh Silente è stato molto più disposto ad ascoltarmi, a volte sa essere davvero brusco e maldisposto, io davvero non capisco" Concluse accorata la strega

"Bene Miss Granger si cambi e torni alla torre mentre lei signor Potter beva questo" Madama Chips si avvicinò con aria minacciosa con un cucchiaio in mano, Hermione diede un bacio al suo amico e scomparve insieme alla Chips, Harry non voleva stare solo, solo col suo tormento, solo con i suoi terribili ricordi, solo senza nessuno, solo senza Severus.

 


"Basta così Severus, sai perfettamente che ho il dovere di verificare qualsiasi ipotesi, un'innocente non può vivere da fugiasco e un colpevole non può restare impunito, se davvero quello che ha raccontato miss Granger è vero Harry ha corso un pericolo incredibile con quel topo nella torre" La voce di Silente era strordinariamente dura ma calma, ma non abbastanza intimidatoria da far arrendere Piton:


"e ora il topo non si trova più! Strano non trovi Albus? Oh ma andiamo non ci credo, Black lo avrà fatto fuori, solo un pazzo prenderebbe in considerazione una cosa così assurda"

"non pretendo di essere considerato totalmente sano di mente ragazzo, ora dovresti andare da Harry non credi?"

Harry urlò disperatamente, combattè piangendo e dimenandosi come si qualcuno tentasse di tenerlo fermo, gridò, scongiurò e singhiozzò fino a che si arrese a quella morza che lo sovrastava, il cuore a mille nelle orecchie, gli occhi ora spalancati di paura e dolore

"è solo un sogno stà calmo adesso" E il suo respiro si calmò e tornò sereno come quel timbro di voce che sapeva tranquillizzarlo fin da piccolo.

"non è un'incubo è successo e io non voglio più vederlo, mai più!" Non si sforzò di reprimere le lacrime

 

"lo so e io ti insegnerò a difenderti, te lo prometto" Replicò piano

"resterai con me stanotte?"


"non mi muoverò di qui".

Harry chiuse gli occhi, nel naso quel profumo di menta e sul viso il calore di una persona cara a vegliare su di lui, avrebbe voluto restare così per sempre, protetto, al sicuro, amato.

 

MI SCUSO PER IL CAPITOLO CORTO E PER L MIA ASSENZA MA PROMETTO CHE SCRIVERO' SPERO NEI VOSTRI COMMENTI. SERY.

  
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