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Autore: _helianthus    02/07/2011    7 recensioni
Allora...
Io, Kya, prometto solennemente che mi impegnerò a scrivere con una certa regolatità questa fanfiction, che ha come protagonisti Gazel, Axel, Burn, Hiroto e Midorikawa.
....
Non farò mai tutto ciò che ho scritto sopra xDDD
"Dormite.
Io sistemerò tutto.
"
Genere: Dark, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ma salveeeeeee :D
*lancia il secchiello di Hello Kitty tra le imprecazioni di Gazel*
Ho due notizie fantastiche e due brutte :D
Vi dico prima quelle belle :D
Ho trovato lo smalto giallo come quello di Rin e di Leeeeeen *salta contenta per la casa*
Anche se non uso lo smalto perchè lo odio, lo userò sui piedi e sulle dita quando non mi distruggo le unghie rosicchiandole :D
E poi ho trovato il Bey di L-Drago :D *salta più in alto e sbatte contro il soffitto*
D: Ma mi sono lasciata rubare quello di Libra D:
Adesso le due brutte D:
Domani parto di nuovo per un'altra settimana, ma forse lo sapevate D:
E poi la seconda me la sono dimenticata D:
E poi mi sono scottata D:
Lo avevo detto che sono bianca e che mi serviva una protezione più alta D:
E poi il nostro vicino di ombrellone in spiaggia mi sembrava un Heat, solo che aveva la PSP e continuava a gridare "MUORI! MUORI! MA PERCHE' NON MUORI, BRUTTO BASTARDO!" e via dicendo D:
E poi suo fratello mi sembrava Mark D:
Era fissato con il calcio, solo che giocava in attacco D:
E funzionava davvero a calcio, cibo e amici D:
Vabbè, per il resto è stata una settimana del tipo seavessipotutospararmiloavreifattoconpiacerepiuttostochesopportareilmondocircostante :D
Ma passiamo alle cose serie (??????????) :D
Allora, ci siamo lasciati con tre deficenti in Corea, un idiota sul balcone a piangere e a stringere un pezzo di carta, due pervertiti in verde e rosso ad amarsi e a fare cose moooolto gradite da noi yaoiste, un paio di ventilatori e un tulipano a volersi tanto bene e a darsi librate in testa e due piccoli fiammiferi a gridare Caterpie e a cercare di vincere la lega :D
Perchè Heat batte Lance, ma contro i Caterpie è una disfatta D:
E volete vedere come vi incasino la vita a morte(gioco di parole a dir poco deprimente)?
Con un capitolo! :D
Leggete, se volete non capire un cazzo :D
Perchè sono passati all'incirca 10-15 anni, ci saranno anche i personaggi di IE Go :D
E il continuo è stato pensato anche con un'ipotetica storia che potrebbe essere(ma anche no) quella di IE Go :D
Perchè tra Quinto settore, tra il futuro Axel che non è Axel perchè dovrebbe essere un'altra persona, tra Kogure che è inspiegabilmente cresciuto e tra Mark che si è abbronzato e che ora è una specie di Magnum Temptation[cit. di Roby] non ho capito NIENTE di tutti i nove episodi =3=
Ah, sì, qualcosa sì ^3^
Comunque il disegno e i ringraziamenti in fondo D:
Brutto disegno, muori, essere schifoso senza motivo di vita, muori!
MUORI! MUORI! MA PERCHE' NON MUORI, BRUTTO BASTARDO! è.é *uccide disegno*
______________________________________________________________________
Caro Axel.
Non sono mai stata brava a scrivere lettere.
 
Era già troppo tardi quando mi accorsi di aver dimenticato quella stupida lettera e, di conseguenza, il borsone nella quale era riposta, nella villa del mio amico.
 
Forse perchè ho sempre odiato le lettere.
Una persona che scrive una lettera non può parlare al destinatario.
 
Decisi in quel momento che avrei pregato quell'angelo dai capelli marroni e gli occhi azzurri di portarmi il borsone dalla sua villa.
 
E io non ti posso parlare.
Probabilmente non avremo occasione di guardarci, di parlarci o di toccarci per molto tempo.
Forse anni.
Forse mesi.
 
Purtroppo, in quei dieci anni o più, ero cresciuto in altezza, peso, muscoli e quant'altro, ma la mia stupidità rimaneva tale e quale.
 
Adesso ti sto facendo male, ne sono sicura, e non credere che non mi dispiaccia.
Vorrei restare con te, vorrei rimanere con te, vorrei che la Alius esistesse ancora e vorrei condividere di nuovo la stanza con te, perchè "litigare" era bellissimo.
 
Ero già a metà strada, tornare indietro avrebbe comportato un ritardo magistrale.
Di nuovo.
Non si meritava i miei ritardi, i miei lamenti, la mia depressione.
 
Come ben sai, io e Claude siamo orfani, come tutti i ragazzini della Alius.
E per questo, qualcuno ci ha adottato.
Ti devo lasciare, devi continuare a camminare senza di me.
Non voglio piangere, non ne vale la pena.
Ormai ho finito tutte le lacrime che avevo.
 
Paolo Bianchi era un angelo, dopo la fine dell'università si era offerto di ospitarmi nella sua colossale villa veneta.
Non volevo tornare in Giappone, volevo restare a Milano.
Non potevo comunque restare lì.
 
Promettimi che non piangerai nemmeno tu.
Noi andiamo via, mi dispiace, ma non riesco a dirtelo in faccia.
Mi ha chiamato verso le cinque Claude, dicendo di farsi trovare alla stazione a una certa ora.
 
Paolo si era messo in mezzo nel discorso tra me e mio padre dicendo che potevo restare con lui nella sua villa a Venezia.
Avevo accettato più che volentieri, tornare in Giappone era una tortura.
 
Quell'ora è arrivata.
 
Passata l'università e la specializzazione, sarei dovuto tornare in Giappone.
Ed eccomi qua, a correre verso il campetto, dove mi aspetta Paolo.
 
Ho paura, lo sai?
 
Mi aspettava per giocare un po' a calcio.
Poi sarei andato all'aeroporto Marco Polo.
Giocava splendidamente, la meterora bianca.
 
Ho paura di quello che mi aspetta.
 
Io anche, ma mi distraevo spesso pensando a Mark, ai miei amici, alla Alius, alla lettera.
Quelle parole mi rimbombavano in testa, come tuoni a ciel sereno.
 
Non voglio abbandonarti, ma che possiamo fare?
 
Ogni giorno la rileggevo, ogni giorno cercavo di capire il perchè.
Perchè la vita è così ingiusta?
 
Quando sarai arrivato alle ultime righe di questo pezzo di carta, strappalo, brucialo, ma dimentica, perchè ho paura che noi siamo troppo distanti.
Bryce
 
-Finalmente sei arrivato, tra due ore il nostro aereo per Tokio parte, eh?-
-Come sarebbe... nostro?-
-Ti manca?-
Abbassai lo sguardo.
-Sì, Bryce mi manca...-
***
-Ho fame, è possibile che in questa villa si trovino solo biscotti integrali, yogurt interi e roba dietetica? HO ASSOLUTAMENTE BISOGNO DI QUALCOSA DI ALTAMENTE CALORICO, DANNOSO PER IL FISICO E COSI' GRASSO DA FARMI METTERE SU CINQUE CHILI!-
-E' indispensabile per una signora mantere bilanciato il proprio peso, inoltre, sono a dieta.-
-E' indispensabile per un Dio mantenere bilanciato il proprio peso, inoltre, sono a dieta-
-Tra poco mi incazzo-
Il solito silenzio di tomba regnava nella villa, interrotto solo dalle grida di un divino angelo e da un tulipano assassino.
-Quando esci con Hera il gelato lo prendi, però...-
-Non mettere in mezzo pure lui-
Il fatto era che il divinissimo dio aveva fatto sparire ogni genere di bevanda gassata, barretta di cioccolato, dolci e quant'altro dopo aver scoperto un mero puntino rosso sul suo viso pallido.
-State zitti-
Io mi stavo prendendo una pausa sorseggiando un caffè allungato con del latte e giocando stupidamente con uno di quei cosi russi... come si chiamavano?
La... matryoshka.
Ecco come si chiamavano.
Me la aveva inviata un politico russo in segno di amicizia.
Era decorata a mano, finemente.
Ci mettevo dentro biglie, penne, bigliettini.
Mi stavo perdendo nella mia mente, smontando e rimontando quell'oggetto di legno continuamente.
Mi stavo rilassando, allontanando le voci rabbiose di Tulip-san e di By-chan.
Che soprannomi idioti.
Quando, d'un tratto, la voce grossa e presuntuosa di Claude mi scosse leggermente.
-E tu, piantala di giocare con quel coso, mi sono stufato di vederti su quella stupida scrivania tutto il giorno a firmare, leggere, allegare, pinzare, incollare fogli e biglietti!-
Continuavo a fissare la matryoshka con aria sognante, pensando alla neve.
Me la tolse di mano, gettandola su uno scaffale pieno zeppo di libri in varie lingue, ma soprattutto coreano e giapponese.
Continuai a fissare le mie mani vuote dopo l'intervento di Claude.
Passò almeno un minuto di eterno silenzio, poi mi alzai, presi la tazza di caffè vuota e la portai in cucina, ripresi la matryoshka e la posi sulla scrivania, poi mi sedetti con estrema calma e ricominciai a pinzare, a firmare, a incollare e allegare fogli e pratiche.
Byron sospirò e guardò Claude, che scrollò le spalle, poi entrambi si avvicinarono alla porta, per accogliere le persone che avevano suonato il campanello.
Stavo giusto pensando a una festa organizzata nella villa, quando la testolina di Claude spuntò dalla porta.
-Vieni con noi a fare un giro?-
Feci cenno di no con la testa, sopirando e mostrando la pila di fogli alla mia destra.
Ricevetti uno sguardo rabbioso da parte di Claude, che diede la notizia alle persone che si trovavano nell'atrio, giù dalle scale.
Sentii le proteste che dovevano essere di Heat, accompagnate dalla voce di Nepper e dalla musichetta trapanante nel suo Game Boy Color, poi quelle di Mercury che mormorava qualcosa di triste e desolato e infine quelle di Byron, che era arrabbiato e non poco, ma che scappò subito con Hera a fare shopping.
Dopo aver ricevuto un altro sguardo pieno d'odio da parte di Claude, sentii i passi di tutti sul vialetto e le proteste rabbiose di Claude, che si lamentava del fatto che non uscivo di casa, che non ridevo, che non mangiavo, che non dormivo, che ero diventata una donna senza scrupoli, che era arrabbiato con me e che mi odiava perchè stavo diventando una macchina per firmare trattative, concludere affari e incassare e dare soldi.
Ed era così.
-Mi dispiace, Axel...-
***
-Senpaaaaaaaai!-
-Non chiamarmi così, quante volte te lo dovrò ripetere??-
-Ma senpai, lei è il mio senpai!-
Risi, accarezzando la testa del bambino davanti a me.
-Io non sono il senpai di nessuno, al massimo sono il tuo fratellone adottivo-
-Io ti chiamo senpai comunque-
-Hektor, ci sono tante cose che devo ancora imparare, non ti posso insegnare niente.-
-Ma il mio senpai mi insegna i proverbi, i comportamenti delle persone, mi consola, mi aiuta e mi vuole bene! Io voglio diventare come te, senpai!-
Mi abbracciò ridendo, ed entrambi finimmo sulla sabbia bianca della spiaggia bagnata dal mare.
-Dov'è tua sorella? Non posso perderla di vista un attimo che mi scappa da sotto il naso.-
-Ma tu non sei nostro padre, non sei obbligato a sorvegliarci!-
Mi alzai sorridendo e spolverandomi i pantaloni.
-Ma io sono il vostro fratellone, e tua madre mi ha chiesto di sorvegliare sia te che tua sorella-
-Credo che sia andata sulla spiaggia a vedere il tramonto. Dice che le piacciono i gabbiani-
Gli diedi un lieve buffetto sulla guancia e poi corsi via gridando.
-Torna a casa, tua madre ti aspetta! Dille che arrivo tra poco!-
-Va beeeeene!-
Poi non udii la sua voce per qualche secondo.
-Va bene, senpai!-
Sorrisi ancora una volta, pensando a come fargliela pagare.
Poi i miei pensieri vennero interrotti dalla vista di una ragazza dai lunghi capelli che osservava in piedi il tramonto.
-Sophiaaaaaaaaa!-
Si girò, spaventata e sorpresa allo stesso tempo.
-Ti cerco da un po', dov'eri finita?-
-Guardavo il mare-
-Ti piace tanto, eh?-
Annuì, mormorando un sì.
-Jordan-
-Dimmi-
-Com'era il Giappone?-
-....-
Da quando me ne sono andato dal Giappone, dopo quello che è successo, ho cercato di dimenticare tutto e tutti, senza molto successo.
-E'...-
Stava in silenzio.
-Non è bello come la Grecia-
-Perchè?-
-Perchè... perchè ho dei brutti ricordi, gente malvagia, incidenti, persone di cui credevo di potermi fidare che mi hanno tradito, freddo pungente, caldo, confusione, cemento su cemento...-
Mi passai una mano sul viso, sulla parte destra.
Le ferite si erano cicatrizzate, ma rimanevano i segni dell'evento che aveva sconvolto me e tutti i miei amici.
Mi guardò, triste.
-E' veramente così?-
Annuii.
Nella mia mente, nonostante fossero passati otto anni dall'incidente, regnava confusione, rabbia, odio, tristezza e rancore.
Pezzi di vita tornavano vivi a volte, ricordandomi dolore, buio, paura, grigio e orrore.
E ciò mi regalava momenti di agonia, pianti e dolore alternati al ricordo dei miei amici più cari, di cui avevo solo un vago ricordo di volti confusi e voci tremanti.
-Hiroto... Io, nonostante tutto, non ho mai dimenticato-
***
Guardai il comodino alla mia sinistra, su cui era appoggiato un bicchiere con qualche goccia d'acqua rimanente e varie pillole e pastiglie.
-Non puoi continuare così, lo sai?-
-Guarda che sto benissimo, in confronto a quattro anni fa-
-Quattro anni fa eri già morto e sepolto, per quanto mi riguarda-
Piegai le labbra in quello che doveva essere un sorriso, ma che risultò come una smorfia schifosa che non aveva niente di un sorriso.
-Ho finito di essere morto, per fortuna-
-A me non sembra, hai delle occhiaie che fanno invidia ai morti e comunque tremi continuamente. E continui a prendere medicine come se fossero caramelle-
-E se è per questo esco di casa una volta al mese e prendo cinque tipi di pastiglie e sciroppi diversi ogni due settimane-
-E stai mandando la tua miserabile vita a farsi fottere, lo sai?-
-Lo so, sai quanti ragazzi muoiono intorno ai venticinque anni?-
-No, non lo so e non mi interessa, ma so che mio fratello, Hiroto Kiyama, si sta uccidendo per un motivo a me sconosciuto-
-Il motivo lo sai benissimo-
-Sono passati otto anni, Hiroto, otto anni. Non riesco a credere che sia ancora per quello-
-E allora penso che dovrai crederci, Lyna, io non posso andare avanti così-
-Non penso che tornare a fare il giro del mondo possa servire-
-Senza di lui, sono morto. Molto peggio di come sono ora.-
-Peggio di così? Cosa c'è peggio di avere spasmi dolorosi e insopportabili ogni due minuti, assumere una quantità incredibile di medicinali, non dormire, non mangiare, non bere, avere malattie improvvise e inspiegabili e avere un aspetto, senza offesa, mostruoso?-
-Morire-
-Mi stai dicendo che adesso hai anche manie suicide?-
-Era un opzione-
La ragazza dai lunghi capelli neri scosse lentamente la testa, uscendo dalla stanza bianca dell'ospedale.
Continuai a guardarmi attorno.
Era la seconda volta che in una settimana mi portavano in ospedale.
E la settima in un mese.
Perchè, poi?
Per colpa di un ragazzo dai capelli verdi, complessato masochista, che mi aveva abbandonato senza volerlo e mi aveva ucciso.
E quando me lo ha detto, quando mi ha detto quella frase che nessuno vorrebbe sentirsi dire, ero crollato completamente.
Guardavo la finestra, guardavo il tramonto, cercavo di sentirti e di abbracciarti, ma sapevo che era impossibile.
Mi eri sfuggito dalle braccia, in quella giornata.
-Chissà, chissà dove sei, Jordan...-
_____________________________________________________________________________
Alloraaaaa ^3^
Adesso che vi ho incasinato le idee, posso definirmi soddisfatta ^o^ *è soddisfatta*
Allora, ringrazio per le recensioni...
MICHiGAN
I can fly
angelofdarkness97
ninjagirl
Evilangel98
Matiux
The Raindrop
Atsuya98
_Ohanax2_ 
WolfHeart 
e basta ^o^ 
Sono stata felice, soprattutto perchè sono andata adesso a controllare le visite e mi sono ritrovata con...1931 visite totali, sono rimasta così ---> O.O
Quasi duemila visite per qualche riga mi sono sembrate un'infinità :D
Mi avete fatta felice, davvero :D
E soprattutto mi avete spinto ad andare avanti velocemente :D
Sono felice, sì, sono proprio felice :D
Ecco il dis...cioè, lo sgorbio =3=
http://i54.tinypic.com/i50ld2.jpg
E poi ti accorgi che il filo va sui mignoli sinistri T^T
E scusate se non riesco a far fungere il collegamento T^T
   
 
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