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Autore: SheLovesPeterPan    03/07/2011    2 recensioni
Giuia, una ragazza con una famiglia ricchissima,ha passato quasi tutta l'infanzia ad aspettare il suo Peter Pan, che la doveva salvare da la solitudine, e da quella vita concentrata sui soldi che lei odiava. Una sera durante una delle tante feste che dà sua madre, apre la porta di camera sua e si trova davanti a 3 persone, che diventeranno tutto ciò di cui lei ha bisgno. ma la domanda è, uno di loro sarà il suo Peter?
Se vi ho inuriosito...
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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  "La scena che mi si presentò davanti ve lo assicuro non me la scorderò mai e poi mai....."

Joe Jonas seduto per terra, che con la faccia dentro il water vomitva tutto quello che aveva in corpo, lo so che per voi non deve essere una scena particolarmente bella da immaginare e che probabilmente avreste preferito che vi dicessi che era in smoking con una bottigli di champagne, ma questa ragazze è la dura e cruda verità, per quanto voi possiate immaginare o meno, anche i mitici Jonas Brothers stanno male, e aggiungo che non credo di avere mai visto una persona stare così male.

Mi inginocchiai davanti a lui, presa da un inaspettato attacco di maternità, e iniziai ad accarezargli la schiena. Forse non servì a niente, anzi, ma non so perchè mi sembrava la cosa più giusta da fare in uel momento, volevo assolutamente fargli sentire che comunque io c'ero, pensiero stranissimo vista la situazione, ma infondo nessuno è perfetto.

Dopo circa mezz'oretta di conati, che però gli permettevano solo di espelere saliva (tranquille non entro nei particolari, ce ne sarebbe da dire, ma magari avete appena finito di mangiare), lo aiutai ad alzarsi e lo accompagnai in camera sua, senza aprire bocca, lo feci sdraiare sul letto, gli misi le coperte sopra e iniziai a giocare un po alla mammina.

Giocare a fare la mamma, un gioco che io da piccola ho sempre fatto, prendevo mio fratello, facevo finta che stesse male e iniziavo a fare finta di curarlo, (ovviamente al posto delle medicine gli davo caramelle) mi ricordo che stavo delle ore sdraiata di fianco a lui, a cantargli ninna nanne e a fargli le coccole, che lui molto gentilmente accettava (anche perchè se non giocava con me, gli rompevo tutti i giochi). Pensare che a ben 18 anni mi divertivo ancora a fare questo gioco mi sconvolse, in realtà però arrivai ad un altra conclusione, non era giocare alla mamma che mi piaceva, era farlo con Joe..... Ops! Forse vi ho anticipato troppo, o forse no, bho...

Comunque, mi misi seduta a bordo del letto, attenta amantenere le distanze, quando finalmente oserei dire, dopo quasi mezz'ora che stavamo in religioso silenzio, Joe parlò:

"H-h-ho F-f-fr-r-ee-dd-d-oo" disse con un filo di voce, poi notai che effettivamente tremava come una foglia, gli provai la febbre, 40 "Oddio Joe, hai 40 di febbre, aspetta che vado a chiamare i tuoi genitori che andiamo al pronto soccorso" dissi io alzandomi, quando lui mi afferrò il polso e con le lacrime agli occhi mi disse "No! Ti prego non dire niente a nessuno, non voglio andare all'ospedale!", "ma Joe, non puoi stare quì, 40 e tantissima febbre, potresti veramente stare molto male", risposi io cercando di usare il tono più dolce che avessi, "No ti prego, ho molta paura degli ospedali, se vedi che stò proprio malissimo ti autorizzo a portarmi, ma adesso no" disse, e visto che ero molto stanca decisi di dargliel vinta, ok, forse il motivo non era proprio la mia stanchezza, forse quei occhioni da cerbiatto bastonato che aveva tirato fuori, forse dico forse, mi hanno un pelino attenerita, ma veramente un pelino, in fondo ho uno straccio di cuore anche io.

Mi sdraiai difianco a lui, in modo da fargli appoggiare la testa nell'incavo del mio seno, eravamo abbracciati, solo dopo un po di tempo però mi resi conto che Joe era il mio primo contatto maschile, (escluso mio fratello) e devo dire che questo contatto non mi dispiaceva affatto, anzi.

"Mi canti una canzone, così magari mi addormento" mi disse Joe, io annuì e mi misi a cantare, a bassa voce, ma facendo in modo che lui mi sentisse perfettamente:

"When the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see
no, i won't be afraid
no, i won't be afraid
just as long as you stand
stand by me
so darling, darling,
stand by me,
oh, stand by me
oh, stand,
stand by me
stand by me
if the sky that we look upon
should tumble and fall
or the mountains should crumble in the sea
i won't cry, i won't cry,
no, i won't shed a tear
just as long as you stand
stand by me"

Quando finì la canzone mi accorsi che Joe dormiva beato, mi scolsi dal suo abbraccio e delicatamente gli posai un bacio sulla guancia, uscì velocemente dalla camera, e entrai nella mia, poco più distante, mi richiusi velocemente la porta alle spalle e ci scivoli contro.

Stetti un pò li seduta, con la schiena appoggiata alla porta, a pensare, al perchè avessi voluto cantare quella canzone, forse perchè era la canzone tratta da il mio film preferito "Stand by me" (Ovviamente, preceduto da Peter Pan), o forse perchè inplicitamente volevo rispondere alla sua richiesta, infondo lui mi aveva appunto chiesto di stare accanto a lui, sostanzialmente, mi aveva chiesto di tranquillizzarlo, di confortarlo in un certo senso, e io me forse gli volevo solo rispondere.

Mi alzai, però non andai a letto, no, uscì di nuovo da camera mia, mi bloccai proprio davanti alla sua porta, sorrisi e entrai.

Quatta, quatta, mi avvicinai al suo letto, dove lui drmiva beato nella stessa identica posizione, nella quale lo avevo lasciato, mi avvicinai ancora di più e gli diedi un piccolissimo bacio a fior di labbra, "Buona notte, amore mio" dissi prima di uscire dalla stanza e tornare sotto le coperte.

"Eh si nonno, lo so che tu da lassù ti starai facendo una fragorosa risata, ma lo sai il momento di innamorarmi doveva arrivare anche per me sai!"

E finalmente dopo 18, lunghi anni, mi addormantai con il sorriso, contenta di prendere il volo, insieme a Joe verso l'isola che non c'è, contenta di essere finalmente simile a Wendy, contenta di aver finalmente trovato il mio Peter.

Giulia e Joe, che mano per la mano, cosparsi di polvere di fata, si dirigevano verso la prima stella a destra, per poi continuare dritto fino al mattino, ma purtroppo, anche Giulia sapeva che per quanto fosse bello, era tutto solo un sogno, e che Joe dormiva nella stanza difianco alla sua, ignaro del fatto che una ragazza lo stesse sognando, ma sopratutto ignaro del fatto che quella ragazza fosse proprio GIulia, quella ragazza che gli aveva cantato una canzone che lo riportò indietro negli anni....

 

Ma questo ragazze è un altro capitolo. :)

 

****

Nuovo capitolo, grazie a tutti, spero vi piaccia, se vlete la traduzione della canzone

http://www.angolotesti.it/traduzioni/B/traduzione_testo_canzone_tradotto_stand_by_me_ben_e_king_1780.html

(Canzone tratta da Stand by me- Ricordo di un estate, di Ben E. King, chiamata Stand by me)

Bacio G.

P.S:

Stella nera, tesoro mio, ti dedico anche questa va! :)

  
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