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Autore: Blue Flower    04/07/2011    1 recensioni
Bianca Cedric è stata trasformata in vampiro dal suo ragazzo, Dan, alla fine del liceo. A quei tempi aveva una grande amica: Ambra. Ma sono passati vent'anni ormai e le due si sono perse di vista in seguito alle diverse scelte di "vita" che hanno fatto. Eppure nessuna delle due riesce a dimenticare quella splendida amicizia che ci fu: i giochi, le risate, le confessioni rimbombano ancora nella mente di ognuna come lontane eco del passato. Sarà forse questo a riavvicinarle o un altro evento ben preciso, paranormale ed inatteso, le costringerà ad unire ancora una volta le loro forze?
Un viaggio attraverso la mente di queste due improbabili eroine e delle persone a loro più care, ci porterà a capire che l'amicizia vera - così come l'amore- dura per sempre.
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3. Affrontare le proprie paure

 

“Non posso crederci… E’ impossibile che dopo vent’anni non sia cambiata di una virgola. Trova sempre il modo per farti soffrire” era stretta a Dan, nel loro letto. Come da promessa,  lui alle tre era di nuovo a casa e la aveva trovata chiusa in sé stessa ma poi si era lasciata andare al suo amato vampiro. “Me lo dovevo immaginare… Io però non sono forte come te, Dan. Tu hai cinquecento e passa anni, io sono ancora una novellina. E pensavo davvero che quando mi avesse visto mi avrebbe abbracciato” “Ma non tutte le persone sono buone…” poi un lampo gli passò negli occhi azzurri. “Merda mi sono scordato di farti vedere le sorprese!” “Quali sorprese?” “Aspettami qui, torno tra un secondo” scomparì dietro l’angolo del corridoio per poi tornare dopo un tempo breve.

Le porse una sacca e lei capì subito cos’era. “Grazie al cielo” “Banca del sangue di Roma. Ne ho altre nel frigo” lei la sorseggiò con ingordigia e sentì il liquido denso e dolce scenderle nella gola, placare la sua sete. “Pronta per la seconda sorpresa?” “Certo… sono curiosa!” lui si sedette sul bordo del letto e le porse una scatolina di velluto rosso. La aprì. Dentro c’era un anellino argentato, con incastonate tante minuscole pietre rosse. “E’ bellissimo” “Ho pensato che fosse adatto per renderlo ufficiale. E poi lo puoi mettere sullo stesso dito di quello di zaffiri per il sole… Non è tanto grande” lei lo abbracciò e lo baciò. “E’ bellissimo…” un attimo dopo, a rovinare la magia di quel momento, il telefono di Dan squillò insistente.

“Pronto?” domandò secco lui. Una voce dall’altro capo della linea. “Hai anche il coraggio di chiederlo? Dopo quello che quella bastarda di tua moglie le ha fatto?” Bianca capì subito con chi stava parlando: Raffaele. Gli occhi di Dan si erano fatti neri. Lei gli posò una mano sulla spalla per tranquillizzarlo. “Ascolta, non la voglio far soffrire di nuovo. Se tua moglie non ha accettato le sue scelte non è certo colpa di Bianca” ci fu una pausa mentre il vampiro ascoltava ciò che stava dicendo Raffaele. “Non mi importa che si è pentita. Una rimpatriata? Ci deve essere anche lei? E come spieghi a tutti il fatto che ha ancora diciott’anni?” un’altra pausa. “Senti manda a fanculo quella stronza di tua moglie” detto ciò spostò il telefono dal suo orecchio e attaccò.

“Non può comportarsi in questo modo! Ci aveva invitato a cena stasera” Bianca stette zitta. Non sapeva cosa avrebbe fatto: se ci fosse andata oppure no. Sapeva solo che non avrebbe potuto reggere lo sguardo infuocato di Ambra, quindi la risposta era no. “Ha detto che Ambra si è pentita, che non voleva farti soffrire… Tutte balle! Quella è una vipera Bianca… Non merita la tua amicizia” “Ma io le voglio bene” Dan si alzò e aprì il grande armadio di fronte al loro letto. “Forza, è meglio prepararsi perché andremo a quella cena” Bianca strabuzzò gli occhi. “Non gli avevi detto di no” lui scosse il capo. “Gli avevo semplicemente detto di mandare a fanculo Ambra. Non che non saremmo venuti” gettò sul letto un paio di jeans invecchiati e una maglia con scollo a V della Abercrombie & Fitch. Bianca si alzò e prese dal suo armadio un vestito nero con le balze e delle scarpe tacco dodici nere con un fiocco azzurro, abbinato a una collana con tante pietre dello stesso colore. “Puoi chiamare Jack per avvertirlo? Raffaele ha invitato anche lui…” la ragazza prese il Black Berry e digitò il numero del suo migliore amico. “Ehi Bianca!” aveva visto il suo numero sul display. “Ciao Jack” “Com’è andata la visita?” “Male… decisamente male. In poche parole mi ha invitato a entrare sua figlia di quattro anni” “Mi dispiace…” “Senti, Raffaele ci ha invitato a una cena con un po’ di compagni del liceo e ci sarà anche Ambra. Dan si è messo in testa di andarci e ha detto che anche tu devi venire… Ora dove sei?” “Allora. Primo: mio fratello è pazzo. Secondo: tu sei ancora più folle a dargli ragione. Terzo: sono appena uscito dal lavoro e adesso vengo a prepararmi” “Allora anche tu vieni” “Diciamo che non voglio che vi ubriacate tutti e due… Non posso permettervi di guidare sbronzi” Bianca rise e attaccò.

“Tanto per la cronaca… A cosa ci serve andarci?” “Devi affrontare le tue paure, Bianca” disse sorridente Dan. Ma a quel punto non aveva paura perché lui le sarebbe stato accanto.

  
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