4.
Cerca Ambra
Okay.
Era
pronta? No, non era pronta… Dan doveva esser davvero molto
arrabbiato con lei,
da come aveva risposto al telefono quel pomeriggio.
“Mamma…”
disse Sophie tirandole l’orlo della gonna che le arrivava al
ginocchio. “Che
c’è tesoro?” la bambina sorrise
imbarazzata. “Stasera viene anche la
cugina-angelo?” o sua figlia leggeva nel pensiero, oppure
aveva solo fatto una
domanda sbagliata al momento sbagliato. “Già
mamma! Quella ragazza è strana ma
ha stile da vendere!” continuò Emma.
“Non
lo so… Non ha detto né di sì,
né di no” risponde alla bambina e alla ragazza.
“Ambra,
ma di chi stavano parlando? Chi viene stasera?” a domandarlo
era Sarah Parker,
una odiosissima compagna di scuola dei tempi del liceo. Aveva sempre
disprezzato Bianca per il fatto che stava con Dan, ma alla fine la
aveva sempre
trovata inferiore a loro.
“Di
Bianca, Bianca Cedric…” Sarah sorrise con le sue
labbra super-rifatte. Bleah.
“Uh, Bianca! E’ dalla fine del liceo che non la
vedo… Alcuni insinuavano
addirittura che fosse morta, o peggio, che il ragazzo
l’avesse lasciata e che
vivesse in una casa piena di gatti” disse con quella
insopportabile voce da
pettegola. “No, in realtà è ancora con
Dan, tra un mese si sposano…” “Un
po’
tardi per sposarsi, non trovi?” altra frecciatina gelida da
parte di
Miss-Rifatta. “Beh, nonostante l’età
penso che Bianca non perderà mai la sua
classe…” sì! Ambra uno, Sarah zero!
“Aspettate…
Bianca?” a parlare era Ethan, l’ex quarterback che
stava con Sarah, con la
quale si era anche sposato, ma che aveva sempre avuto una cotta per
Bianca
Cedric.
Sì,
Ambra lo doveva ammettere: un giorno nella loro classe era peggio di
una
puntata di Beautiful.
Mentre
la discussione tra gli adulti diventava sempre più
infuocata, Emma si chiedeva
chi fosse questo Dan, che aveva di sicuro fatto impazzire Sarah, un
tempo.
Insomma, per quanto potesse essere bello un ragazzo non potevi avercela
con
un’altra ragazza per la bellezza di vent’anni!
Il
portone del locale si aprì.
E
quello che vide dopo Emma, la fece ricredere. Oh sì- se
fosse stata al posto di
Sarah- a quei due ragazzi lei non ci avrebbe pensato solo per
vent’anni, ma per
tutta la vita.
“Dovevamo
prendere per forza la tua macchina?” domandarono in stereo
Jack e Bianca. “Sì!”
rispose fiero Dan mentre accarezzava il volante della sua eccentrica
ferrari
gialla. “Tanto tutti quelli del liceo se la
ricorderanno!” Bianca sospirò,
dandogli ragione. “Come stiamo?” domandarono i due
fratelli scendendo dalla
macchina.
La
vampira ancora non riusciva a capacitarsi del fatto che fossero
così diversi:
Jack, con quel suo impeccabile stile army composto da Cheap Mondays,
anfibi,
camicia e cappotto; e poi Dan, il suo amato Dan, con il suo stile
casinista e
grunge, quella sera indossava una camicia a scacchi rossa e nera sopra
ad una
maglia a maniche corte di Abercrombie & Fitch, dei jeans
sdruciti e un
giacchetto di pelle.
Lo
osservò attentamente e lo comparò ai tempi del
liceo.
Aveva
cambiato il taglio dei capelli che adesso erano un po’
più corti e più sparati.
Forse, dopo la fine di scuola aveva anche avuto un po’ di
tempo per dedicarsi
ai pesi e agli addominali…
“Ragazzi,
quello è il locale…” indicò
Bianca. “Tu sei pronta?” le domandò
dolcemente Dan.
“Io sono morta pronta” risero e varcarono la
soglia.
C’erano
tutti.
Appena
entrò, Bianca la vide ed i suoi occhi azzurri si fecero
enormi. “Beth!”
sembrava una bambina che aveva appena visto un giocattolo nuovo di
zecca. Le
saltò al collo e la sua miglior amica ricambiò
l’abbraccio. “Ehi! Non ci
vediamo solo dalla settimana scorsa…”
“Lo so, ma ho tantissime cose da
raccontarti e non ti ho mai chiamata perché avevo paura di
disturbarti a lavoro!”
“Tsh, figurati. Ogni tanto incontro anche Dan e
Jack… Hanno indossato i miei
vestiti un paio di volte” disse sorridendo.
“Indovina? Mi hanno presa! Mi hanno
offerto un posto in una rivista e un contratto per un libro!”
ora tutte e due
sembravano eccitate. “Oddio, è
fantastico!” “Lo so! Alla fine ho fatto bene ad
aspettare…” “Sì, ma mi
racconterai i dettagli dopo, perché se non te ne fossi
accorta abbiamo l’intera classe del liceo intorno”
le sussurrò Beth
all’orecchio. “Giusto…” si
girò e salutò. “Ciao
ragazzi!” doveva ammettere che
- tranne lei, Jack, Dan e Beth- erano tutti invecchiati in una maniera
assurda.
Riconobbe l’aitante quarterback che adesso aveva perso quasi
tutti i capelli ed
aveva un bel panciotto alla Homer Simpson, Sarah Parker che si era
fatta come
minimo dieci plastiche e che ribolliva ancora di invidia.
“Ciao
Bianca” disse quest’ultima inviperita.
“Ciao Sarah. Che piacere vederti!”
esclamò la ragazza abbracciandola. “Ma come sei
bella… Fatti vedere!” sibilò
Sarah mentre la scrutava. “Da quale estetista vai?”
frecciatina. “No, lei non
ne ha bisogno…” arrivarono in difesa di Bianca Dan
e Beth. “E tu, Dan? Hai
tagliato un po’ i capelli?” disse subito quella
stupida con voce provocante.
“Lieto che l’abbia notato, ora se non ti dispiace
vado a prendere da bere per
me e Bianca” sibilò il vampiro freddo come un
pezzo di ghiaccio.
Sarah
prese per il braccio il suo “quarterback” che era
ancora imbambolato e andò da
un’altra parte.
“Che
accoglienza schifosa… Scusa Bianca, sai
com’è fatta Sarah” una donna con dei
pantaloni neri e una camicia bianca, molto seriosa le si
parò davanti.
Oddio…
chi è lei?! Pensò la vampira
allarmata. “Già Valentina…
Sarah non è mai stata molto simpatica”
osservò Jack
venendo in soccorso di Bianca. Valentina? Valentina Webster?
Impossibile! Al
liceo era una hippie con i dred e adesso… una serissima
donna con occhiali e un
taglio corto e ordinato?! “Jack! Tu, Bianca e Dan non siete
cambiati di una
virgola… Ve li portate davvero bene gli anni!”
“Grazie mille, Valentina… Tu
invece non eri una hippie?” lei fece un cenno con la mano.
“Ah, sciocchezze
della giovinezza… Sono maturata, come tutti in questo
posto” in quel momento
tornò Dan con due bicchieri in mano: “Martini per
Bianca… e Bourbon per me!”.
Già,
il suo intramontabile Bourbon. La vampira bevve un sorso di alcol e poi
sentì
il bisogno di abbracciare almeno per un attimo Dan. Lui le
sussurrò una frase:
“Devi cercare Ambra…” lei lo
guardò. Due paia di occhi azzurri si incrociarono
e in meno di una frazione di secondo si capirono.
Cerca
Ambra.