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Autore: Lovely_Giady_96    04/07/2011    9 recensioni
"Sentii suonare alla porta, mi avviai e la spalancai, con un sorriso sulle labbra, anche se, quando vidi chi c’era sul vialetto di casa mia, mi venne da richiudergliela in faccia, Lamberti. Era il nemico giurato di Daniele, il mio ragazzo. Era famoso nella scuola per esser stato con più troie, una dopo l’altra. Non mi meravigliai se ancora prima di guardarmi il viso stesse fissando i “bottoni” della mia camicetta rosa perlata. Alzai un sopracciglio e, solo per cortesia, lo invitai ad entrare. Vidi un sorriso, illuminarsi quando finalmente alzò gli occhi.
- Ciao eh! – Dissi in modo scortese.
- Ciao.. Eva giusto? –
- Si Lamberti, si – Dai, ero professionale, non dovevo cadere in certe trappole, anche se lui e Daniele non si sopportavano, per via di non so cosa, non era d’ obbligo che non potessi fargli ripetizioni, no?! – Allora, cominciamo? –
- Certo – disse lui, compiaciuto, facendomi una radiografia da capo a piedi. "
In questa FF alternerò i fatti raccontati da Matteo e da Eva, in modo da far sapere i pensieri di entrambi. All'inizio lui cercherà di starle lontano, mentre lei lo eviterà... ma poi......Beh LEGGETExDxD e un commentino farebbe mooolto piacere!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaoooo! E rieccoci qui al mio terzo capitoloxD Bene, ora devo ringraziare chi ha recensio l'ultimo capitolo (zia_addy , elly04 & the Moon) GRAZIE MILLE!! MI avete fatto venir voglia di aggiornare prestoxDxD Ringrazio anche tutti coloro che la hanno letta, o che la hanno messa tra le preferite, le ricordate, o le seguite! Se voi siete scrittori su questo sito credo mi capiate no?!Nel senso che è MOLTO gratificante che qualcuno commenti i tuoi scritti, vabbeh ora vi siete annoiati abbastanza direi, quindi....Buona lettura! ^^

 

- Ooooh ma ci sei?! – ripetei bussando ancora, per minimo la quarta volta suonai il campanello, è viva o che?! Da dentro si sentì qualcuno che scendeva le scale, alleluia.

- Si! Ci sono Lamberti, eccomi – disse come se stesse parlando ad un bimbo. Quando aprì vidi due cose, una magnificamente bella ed eccitante, l’altra, l’avrei voluta non vedere, o poterla buttare nel cesso e tirare l’acqua. Ma dato che ero furbo, fissai gli occhi solo su quella bella, ricevendo un bel pugno in faccia poi da quella brutta. Aprì la porta Eva, era stupenda…mente figa. I capelli di solito ordinati erano tutti arruffati, e il cerchietto che teneva sulla chioma bionda era sulla nuca, il ciuffo e molti altri capelli all’esterno. Era in canottiera, bianca, faceva intravedere, anzi vedere chiaramente i disegnini provocanti sul suo bel reggiseno. Il suo bel davanzale era molto evidente, visto in quel modo, la gonna, prima elegantemente legata ai fianchi con una cintura, ora stava lì, senza le calze color pelle, e senza scarpe che la accompagnassero. Di certo, se Daniele non si fosse accorto che me la mangiavo con gli occhi, le sarei saltato addosso, ma prima mi arrivò un bel pugno sul naso, un male atroce.

- Porca puttana! Figlio di.. – Eva mi prese per il braccio e mi fece entrare, andando a prendere del ghiaccio, per fermare il sangue che sgorgava, intanto Daniele mi fissava, con le mani in tasca.

- Lamberti. Te lo ripeto per l’ultima volta: sta lontano da Eva. – Disse con fare minaccioso. Mi venne da ridere, facendo uscire ancora più sangue, che ormai si accumulava sul pavimento.

- E chi l’ ha toccata?! – risposi prendendolo un po’ per il culo.

- Io non scherzerei tanto sai? – mi si avvicinò, prese il collo della mia camicia, mi diede uno strattone e continuò – Non guardarla mai più in quel modo –

Al momento non mi veniva più da scherzare, guardai altrove.

 

 

Dov’era finita la borsa per il ghiaccio? Bah. Tornai in salotto, dove c’era una pozza di sangue non indifferente, mi acquattai accanto a Lamberti, Daniele mi tolse di mano il ghiaccio, lo porse a Lamberti, e mi portò un momento al piano di sopra, dove mi fece guardare allo specchio, rimproverandomi per non so che.

- Minchia! Per l’autostrada le trovi più vestite di te!- mi urlò Dani, mi fissai, in effetti dovevo darmi una sistemata.

- Ok. – dissi semplicemente, davanti a lui, tolsi la gonna, misi dei jeans stretti, e delle all star bianche con le stelline, poi misi da parte la canotta bianca, presi una felpa grigia, e la indossai, sistemai i capelli in una coda di cavallo, pettinandoli, e mi rigirai verso Daniele, con fare interrogativo.

- Si! Così sei perfetta, tesoro. – Disse compiaciuto, scesi le scale, e vidi la faccia sconvolta che fece Lamberti quando vide il mio abbigliamento, sorrisi senza farmi notare.

- Matematica? – Chiese lui.

- No dai oggi andiamo a farci una passeggiata al parco? Tanto il compito lo hai la prossima settimana – gli dissi con il sorriso più convincente che riuscii a trovare. – Daniele, tu vai, ci vediamo domani – dissi e lo baciai, lui mise le mani sulle mie tasche posteriori dei jeans, e mi attirò a se, premendo con le mani. Che scemo, lo faceva solo per far capire le sue parole a Lamberti, così lo staccai da me e lo salutai. Volevo farlo un po’ incazzare, era divertente. Fino ad un certo punto chiaramente. Quando mi ritrovai a camminare accanto a lui, sentii una sensazione strana, fin ora lo avevo sempre rifiutato, chiaro, ero insieme a Daniele, però, in effetti non era tanto male alla fine, era bello essere apprezzata, anche se in quel modo un po’ bizzarro. Era carino, non lo avevo mai notato prima d’ora,  mi beccò a guardarlo, così mi prese la mano destra con la sua sinistra, sentii un brivido. Oddio ma che, sto diventando timida e scema tutto d’un colpo?!

- Eva, so che non mi sopporti, però, insomma mi chiedevo se… - non lo lasciai finire, per dispetto, e forse perché non volevo che continuasse, corsi via.

- Eva, Eva! – Urlò, prima di inseguirmi come un rapace. Corsi fino ad arrivare a casa mia, sulla porta però mi ricordai che avevo chiuso a chiave, che stupida, cercai velocemente le chiavi, mentre lui si avvicinava velocemente. Mi mise le mani intorno alla vita, quando mi raggiunse, e con mia sorpresa avvicinò le sue labbra al mio collo, sentii che me lo baciava, era una sensazione piacevole, ma no. Io sono fidanzata. Così aprii la porta, e lo staccai da me. Entrando veloce.

- Dai Eva, lo ho capito che ti piace, vieni qui – no. Non dovevo ascoltarlo, dovevo resistere ai miei ormoni, che in fondo volevano solo qualcosa di nuovo, qualcuno di nuovo.

- Ho sudato, vado a farmi una doccia – dissi scappando al piano superiore. Si. Mi avrebbe calmata. Feci con calma, sperando che se ne andasse, uscii dopo una buona mezz’ ora. Lui era lì sul mio letto, disteso ad occhi socchiusi. Quando mi vide, fece un fischio, e sorrise, guardando l’apertura del mio accappatoio, a volte era insopportabile però.

- Senti puoi uscire un momento? Che mi cambio? – gli dissi scocciata, lui fece per alzarsi, ma invece della porta, come meta scelse me. Mi si avvicinò sempre di più, poi mi sussurrò.

- Senti puoi rimanere così, qui, con me, e baciarmi? – disse in tono straordinariamente dolce, avvicinandosi pericolosamente. Senti Eva, questo è il momento di dimostrare che non sei troia, che puoi scegliere Daniele, se lo vuoi. Mi ripetei, e, grazie a dio lo spinsi fuori dalla stanza chiudendo a chiave la porta. Pensai un momento a cosa fare, poi mi vestii, velocemente, in modo estivo, e scesi le scale con i capelli bagnati fradici, stava guardando la tv. Mi sedetti accanto a lui, lui mi guardò, io lo guardai. E senza che lo volessi, dopo che gli avevo resistito una volta, non ce la feci più, le nostre labbra si sfiorarono, per poi muoversi in completa armonia. Quando colsi quello che avevo fatto, e il guaio nel quale mi ero cacciata, cercai di staccarmi da lui per sistemare le cose, ma non ci riuscii. Le sue mani erano dappertutto, tranne che sul mio viso o sui miei fianchi, dovevo aspettarmelo. Non avevo mai baciato Daniele in questo modo; purtroppo, mi sento di aggiungere. Era così coinvolgente, una sensazione stupenda. Il cordless di casa squillò, e dopo qualche secondo, mi lasciò rispondere, dovetti fare dei respiri profondi, per calmare il battito cardiaco e i respiri veloci, irregolari.

- Pronto? –

- Ciao, tesoro, guarda che non riesco a tornare per cena, sono bloccata in ufficio, se Matteo è ancora lì, invitalo a cena a casa o uscite, così almeno non ti annoi- Ahah era certo che non mi sarei annoiata, non con lui.

- Ok mamma stai tranquilla, usciremo. Ciao a dopo. Ti voglio bene. – e misi giù.

Mi vestii in modo decentemente elegante e salimmo sulla sua moto ad un posto solo, il casco lo diede a me, o meglio me lo presi. Partimmo verso il centro. Che fame, almeno era fame?! O forse era voglia, voglia di lui?

Recensiteee!!! Grazie millee! I personaggi vi piacciono?! o vi sembrano languidi? Beh, datemi pareri e CONSIGLI, anche!!! Non importa, fate pure i cattivelli, anche se sono ancora ai primi capitoli, voglio migliorare. Grazie al prossimo cap.  GiadaAlice4ever 

   
 
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