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Autore: soul_dreamer    04/07/2011    1 recensioni
Rose è nata e cresciuta nella riserva dei Quileute con Leah, Jacob, Paul e tutti gli altri. Solo che quando sono diventati licantropi il loro legame si è spezzato. Ma il momento verrà anche per Rose e alla fine il branco non potrà fare a meno di lei.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quileute, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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capitolo 9NVU

un nuovo mondo     O.O



Leah aveva trovato qualcosa. Non potevo crederci. Vidi il grande diario che aveva in mano. Lo presi di scatto e lessi. Nella prima pagina parlava di un erede e di un Lucius.

                                                                                                                                  15 novembre 1995

So che Lucius mi sta cercando.
Vorrà la mia morte per potersi nutrire. Non accetta il fatto di essere collegato a me.  Non so più come fare, sono confuso. Ha parlato di una profezia l’altra volta. A quanto pare un erede giungerà a vendicarlo se morirà.
Devo trovare anche io il mio erede.
So che può essere chiunque ma deve essere dotato di qualità affini alle mie e deve riuscire a saper controllare la rabbia meglio di me. EREDE. Ma chi è il mio erede.


Lessi tutto il dolore di mio nonno in quelle parole.
-Rose è tardi noi dovremmo andare e anche tu. Tua mamma ti starà aspettando.- disse Paul
-ok andate. Io rimango.-dissi io decisa.
-non fare tardi per favore.- disse Paul baciandomi la fronte.
Embry venne ad abbracciarmi e Leah fece lo stesso. Mi lasciarono là dentro. Continuai a leggere il diario di mio nonno. Annotava tutto e la sua paura era sempre più forte. Lui morì quando io avevo solo 5 anni. Non molto grande ma era riuscito a mettermi in testa abbastanza informazioni da potermi ricordare di lui. Arrivai al 17 gennaio 1998. avevo già 5 anni. Mancava ormai poco alla sua morte dato che lui è morto il 20 febbraio del ’98.

                                                                                                                                   17 gennaio 1998

Il tempo stringe. Tra poco dovrò affrontare Lucius. Perché non capisce? Perché per lui esiste solo morte e sangue?
Oggi ho trovato la mia erede. Mia nipote. Ho deciso che sarà lei ad affrontare l’erede di Lucius e a sorvegliare la riserva quando morirò. Mi ha dato segni di avere coraggio da vendere.  Se lei vivrà nessuno si avvicinerà qua.
Ho fatto forgiare il medaglione per tenerla al sicuro.
Forgiato con un incantesimo, il medaglione la proteggerà da eventuali attacchi e all’interno del bosco lei sarà a casa sua. Non potrà mai essere trovata. Il medaglione è stato creato nel cuore del bosco. Lei lo conosce bene perché è da tanto che la porto là. Sam si occuperà di lei quando io andrò via.
Il medaglione le servirà per uccidere l’erede di Lucius.
Per ucciderlo dovrà essere forgiato un pugnale di ferro nello stesso posto del medaglione e servono il sangue di Rose e del suo gemello, non il compagno, bensì  IL GEMELLO.
So che per lei sarà dura ma almeno la mia morte non sarà vana. Mi ucciderei pure ora per liberarmi di Lucius. Ma dopo aver ucciso la mia amata Diana, voglio vedere il dolore nei suoi occhi. Userò tutta la violenza e la forza che ho in  corpo. Non mi risparmierò con lui. Pagherà il dolore che ha causato alla mia tribù.

Diana era mia nonna. Mio nonno mi chiamava col suo stesso nome perché diceva che io e lei eravamo identiche nel modo di essere dolci e forti.
Lessi quella lettera e un ondata di dolore mi travolse. Era come se provassi tutto il dolore che mio nonno aveva provato. Gli occhi mi si riempirono di lacrime. Sentivo qualcosa addosso, penso che fosse responsabilità. Una parola grande. Lui mi aveva scelta punto e basta. Quella notte non tornai a casa. Uscii dallo studio e mi addentrai nel bosco in poco mi trasformai.
Corsi il più veloce possibile e ruggivo con tutta la rabbia che avevo in corpo. Arrivai alla scogliera e di lì guardai la luna che andava lasciando posto al sole. Da lassù sentivo il vento muovermi il pelo. Non sentivo freddo. Il mio corpo era caldo.
Cominciai ad ululare. Davanti al sole e la luna promisi a me stessa che avrei portato a termine il compito di mio nonno.
Abbassai lo sguardo e vidi Sam in forma di uomo guardarmi. Sapevo che cosa pensava. Voleva che andassi da lui. Aveva capito che sapevo ormai della profezia e sapevo bene che lui ne sapeva qualcosa. Anche lui doveva aver cercato qualcosa.
L’allenamento mi aspettava.


Ripresi la mia forma umana. Tornai a casa e mi vestii. Mia madre mi aspettava giù. Anche lei aveva capito che sapevo. Ci dirigemmo verso la porta per andare da Sam.
-signorina dove sei stata tutta la notte? Questo non è un albergo lo sai?- ringhiò mio padre.
-sta zitto Phil.- lo zittì mia madre. Prese la borsa e uscii fuori sorridendomi.
Andammo da Sam.
-ciao Rose- disse lui
-Rose hai capito cosa sei e cosa sei destinata a fare in poco tempo e tutto insieme. Ma sei forte e so che saprai affrontarlo al meglio- disse mia madre
-mamma non ho bisogno di conforto. Capisco perfettamente la mia situazione. E so cosa devo fare. Sono venuta qui con l’intento di farmi aiutare da Sam a migliorare.-
-bene vedo che sei determinata. Non ho assolutamente niente da dirti. Sai il fatto tuo. Parlarti sarebbe inutile, dirti di stare attenta, anche. Sei proprio l’erede di Ravi.- parlò Sam
Andammo nella radura dove mi sarei allenata con Sam. Mi mise dei pesi ai piedi e mi fece correre insieme a lui. Non so per quanto corremmo ma era tanto e non volevo mollare.
-aumentando i tuoi muscoli da umana, la tua forza aumenta anche da lupo. La tua forza si moltiplica perché insieme ai muscoli usi la forza da lupo e la rabbia ti fa andare avanti.- disse Sam –continua a correre.-disse fermandosi.
Stavo per svenire dalla stanchezza. Le gambe mi stavano scoppiando. Ma dovevo finché non fossi stata allo stremo delle forze.
-okay. Basta correre adesso appenditi a quel ramo e fai delle flessioni in alto.-
Annuii e dopo varie flessioni avevo la fronte imperlata dal sudore e sentivo la stanchezza. Il mio corpo richiedeva una pausa ma non me lo potevo permettere. Continuai ad alzarmi su quell’albero. Con noi c’era tutto il branco. Ma stavano muti fino a che Paul non urlò
-Sam la stai uccidendo, falla stare ferma un attimo, deve almeno respirare-
Sam lo ignorò completamente. I suoi occhi erano fissi su di me. Aspettava che cadessi a terra. Ma aveva pane per i suoi denti. Non sarei mai caduta a terra.
-okay Rose basta.-
a quel punto le mie braccia cedettero. Caddi a terra sfinita. Ero felice perché ero riuscita a dare a Sam ottimi risultati.
-fai una pausa piccola, ti serve. Ma tra mezz’ora ti rivoglio pimpante perché dovrai spostare vari pesi.-
-okay Sam- dissi senza fiato.
Sam mi prese per un braccio e mi aiutò ad alzarmi, mi tolse i pesi dalle gambe. Mi sentivo più libera e leggera adesso. Presi una bottiglia d’acqua che mia madre aveva portato e la bevvi tutta ne presi un’altra e me la gettai addosso. Sapevo che Paul mi stava guardando e non volevo che mi vedesse sfinita e in quello stato così pensai che una rinfrescata mi sarebbe stata utile. Tutti mi chiesero come stavo ma si davano risposte da soli senza lasciarmi parlare. In realtà stavo bene, volevo continuare. Mezz’ora passò in fretta e mi ritrovai di fronte a una specie di carretta dove sopra c’erano Embry, Paul, Sam, Jared e Jacob, tutti difficili da spostare. L’unico problema era che alle ruote del carro Sam aveva messo dei freni e io dovevo spostarli.
-Sai cosa fare Rose. Vai.-
indietreggiai. Presi la rincorsa. Corsi e arrivai al carro sperando di spostalo ma oscillò un poco. Non mi fermai e continuai a spingerlo fino a che la fronte non mi si imperlò totalmente di sudore. Ma riuscii a spostarlo. Vedevo il viso di Sam. Sorrideva e aveva gli occhi sgranati per lo stupore. Paul ed Embry erano rimasti a bocca aperta.
-Sapevo che ci saresti riuscita.- urlò Embry. Scese e venne ad abbracciarmi urlando e gioendo. Paul rimase a bocca aperta e non disse niente aveva gli occhi sgranati. Lasciai stare e mi concentrai su Embry che mi stava gioendo attorno. Ero felice, mi misi a saltare e a gioire con Embry che non mi lasciava più. Cominciammo a rincorrerci. Ma vedevo Paul e volevo che mi abbracciasse, che mi stringesse. Non volevo che stesse zitto. Doveva dirmi qualcosa.
-è orgoglioso di te anche lui Rose.- disse Embry sedendosi sull’erba
-non lo so guardalo. È zitto, come spaventato.-
-no è solo stupito e geloso.-
-geloso di che?-
-di me e te.-
-te l’ha detto lui?-
-no ma si capisce. È da quando state insieme che ci punzecchiamo.-
-si dovrà adattare all’idea  che nella mia vita ci sei anche tu.- dissi sorridendo. Lui mi abbracciò e in quel momento fu la cosa più bella che mi potesse capitare in quella giornata.
-che cosa stai facendo Embry- urlò Paul correndo verso di noi. Ormai tutti erano andati via da Sam per festeggiare ed eravamo rimasti noi tre.
-non lo vedi? Le mostro affetto! Sai cosa è l’affetto Paul?-
-non devi toccarla Embry. Non avvicinarti a lei.-
-sennò che succede Paul? Che mi fai se l’abbraccio di nuovo? Non puoi metterti in mezzo.-
Paul gli diede un pugno ed Embry cadde a terra. Si rialzò e lo attaccò. Si stavano prendendo a botte.
Entrambi si trasformarono e cominciarono ad attaccarsi.
-basta ora.- urlai io. Non potevo consentire di essere causa di litigio tra due amici. Così mi misi in mezzo e riuscii ad allontanare Embry che stava attaccando Paul. I due grandi lupi erano uno alla mia destra e l’altro alla mia sinistra. Embry mi guardava triste, aveva capito di avere sbagliato. Ma Paul continuava a guardarlo in cagnesco. Gli accarezzai il pelo e lui sussultò accanto a me e si abbasso per carezzarmi il viso con il muso. Nel frattempo Embry cercava la mia mano con la testa. Mi sedetti e mi poggiai contro un albero. Loro si accucciarono vicino a me. Era bello averlo accanto a me. Accanto avevo un lupo che non avevo mai visto e un altro che mi aveva quasi uccisa. Ero comunque felice. Carezzavo i miei lupi dolcemente, non avevamo fretta anche se tutti ci cercavano perché dovevamo andare da Sam per mangiare tutti insieme.


***My corner ***

Ma che visione dolce non è vero? Immaginate una dolce radura con i fiori di primavera e Rose con i suoi lupi. I forte Paul si scioglie e si fa carezzare dolcemente dalla sua dolce metà, e il tenero Embry per la prima volta si mostra a Rose come lupo e dolcemente anche lui si rilassa sotto il dolce abbraccio di Rose.

Che ve ne pare eh?? Non è dolceeeee??? **

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Un bacio soul_dreamer <3

 

  
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