Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Flower of Eternity    15/03/2006    0 recensioni
Sazare il mago oscuro, Tarandryleena la mezz'elfa dal lato tenebroso, Zalina la cantastorie libertina e Melios il bell'avventuriero innamorato di ogni donna del mondo.
E molti altri.
Una storia semplice, senza nessuna pretesa tranne forse quella di donarvi qualche sorriso, o addirittura un'emozione.
Non ho mai provato a gettarmi in una storia originale. Spero di esserne all'altezza. Chi volesse lasciarmi dei consigli, sappia che sono molto ben accetti.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO PRIMO

Sapete cos’è uno stregone per un mago? Un animale. O poco più.
Non è che vogliano essere cattivi, i maghi. Cerchiamo di porci dal loro punto di vista: non hanno poteri magici innati, così passano la loro intera esistenza immersi nello studio, rapiti dal fascino dello sbrogliare gli immensi nodi della teoria magica, e acquisire così sempre nuova potenza… e poi magari capita che arrivi loro di fronte uno stregone, il quale, poveretto, spesso non sa neppure leggere o scrivere, ma che, per uno strano scherzo di natura, può far crollare una montagna con il solo pensiero; il più delle volte senza nemmeno rendersene conto, o ricordare come ci sia riuscito. Se voi foste un mago, non vi sentireste leggermente presi per i fondelli? Direi di sì.
Se un mago dovesse trovare uno stregone sul suo cammino, la cosa più civile che potrebbe riservargli sarebbe uno sputo in un occhio. Niente di meno, e forse qualcosa di molto doloroso in più.
Il Mago Supremo della Gilda dei Maghi Oscuri era al corrente di queste informazioni. E anche di molte altre. Per questo non riusciva proprio a capacitarsi della situazione.
“E’ pazzo.” Borbottò l’anziano mago, osservando con infinito stupore la distruzione della parte est dell’edificio. “Ignobilmente, irrimediabilmente pazzo.”
L’opera di ricostruzione era già cominciata, e tutti si impegnavano per dare una mano; tutti tranne uno, un povero derelitto seduto in un angolo, piuttosto imbronciato per il fatto di non potersi rendere utile, dato che le sue dita non avevano ancora smetto di produrre acqua fucsia.
“Non sapevamo cosa fare…” Mormorò mortificato l’uomo accanto al Mago Supremo, un Insegnante Mago, piegandosi con fare penitenziale e riverenziale.
“Ovvio che non sapeste cosa fare!” Si voltò, dando rabbiosamente le spalle alle pareti annerite dalle fiamme. “Sazare è giovane, ma persino io faticherei a tenergli testa!” Dato che lo ritenne fuori luogo, trattenne a forza un moto d’orgoglio verso quel brillante studente che lui stesso aveva istruito per diversi anni. “Però la cosa… la cosa che non mi spiego…” Cominciò a camminare verso il suo ufficio, il passo affaticato dal peso degli anni. “E’ perché combinare tutto questo… per liberare una dannata stregona!”
“Streg… nelle segrete avevamo una stregona?” L’altro sottolineò con stupore quest’ultima parola, manco fosse una terribile bestemmia.
“Una delle più pericolose.” Confermò il Mago Supremo, oscurandosi in volto. “Tarandryleena.” Sussurrò, pronunciando quello che per lui era il nome di un mostruoso demone. “Non hai mai sentito parlare di quella dannata mezz’elfa?”
“Ah, era una mezz’elfa?” Se ne cascò dalle nuvole.
“Dica, ha mai fatto un giro nelle prigioni?” Sbottò il povero anziano, rabbioso.
“Che io ricordi, no.”
Il poveretto scosse il capo. Incompetenti, era circondato da incompetenti. “Tarandryleena ci fu affidata diversi anni fa...” Spiegò, lisciandosi la lunga e grigia barba. “Dopo che ebbe distrutto una decina di città con un solo incantesimo!”
“Sta… scherzando, vero?”
“Non sono abituato a scherzare.”
La magia davvero potente, in quei tempi, era roba per pochi: la maggior parte dei maghi e degli stregoni, infatti, non riusciva ad innalzarsi molto, e, a voler ben vedere, quelli davvero pericolosi si contavano sulla punta delle dita. Sazare e Tarandryleena sarebbero certamente risultati in quel conteggio.
“Perché Sazare l’ha liberata?” Strillò l’Insegnante Mago, ora sinceramente preoccupato. Dopo la disperazione venne l’illuminazione, ed egli puntò glorioso un dito, esponendo la sua geniale teoria:“Ho capito: vuole conquistare il mondo!”
Questa ipotesi strappò una roca risata al vecchio. “Sazare non ha certo da pensare a queste stupidaggini.” Commentò, secco.
“Inoltre, so che è di ottima famiglia… non ha neppure bisogno di ricchezze.” Ponderò l’uomo, forse tornato in compagnia della sua pur carente materia grigia.
“Tarandryleena, oltre ad essere… piuttosto esplosiva… ha anche la non simpatica caratteristica di rubare le energie agli altri esseri viventi.” Mormorò preoccupato il Mago Supremo. “Quando è troppo debole, non si fa problemi ad uccidere il suo prossimo, e a sfruttarlo per recuperare le forze.”
Non c’era niente di rassicurante in tutto ciò: stando alle descrizioni del vecchio, ora in giro per il mondo vi era una pazza assassina psicolabile, in compagnia di un matto ancora più pericoloso. Ed era colpa loro, che non erano riusciti a fermare quel dannato mago.
“Non capisco: cosa ha spinto Sazare a liberarla?”
“Non lo so. Ma conoscendolo… certo non l’altruismo.”
“Allora, potrei sapere perché sono stata convocata?” Domandò in quel momento una voce assai innervosita, appartenente ad una bellissima ma altrettanto pericolosa donna.


  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Flower of Eternity