Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: sophie_85    04/07/2011    7 recensioni
Breve flash introspettiva su Harry, durante una partita di Quidditch.
Quinta classificata al 'Be a judge' contest, di Fabi e Payton e vincitrice del Premio Caratterizzazione.
Sesta classificata al '1h contest' di mazza94.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Semplicemente Harry






Grida, canti di incoraggiamento, fischi, applausi, insulti: Harry scalciò il suolo con forza e tutto si affievolì, come se improvvisamente l’intera scuola fosse stata colpita dall’Incanto Silencio. L’aria, fredda, gli sferzò il viso, insinuandosi tra i capelli e nelle fessure della divisa. Accelerò, puntando la scopa verso l’alto, verso il sole che lo stava accecando, e una volta in quota, sterzò di nuovo in direzione del castello, con una felicità quasi selvaggia a trasformare i tratti del suo volto.
Nel momento stesso in cui aveva staccato i piedi dal suolo, fu come se si fosse lasciato dietro tutto il peso che solitamente gli tormentava l’anima, come se fosse finalmente libero di respirare. A cavallo della sua scopa nessuno riponeva aspettative assurde su di lui, non c’erano pressioni, angosce, paure, speranze disattese, sogni a dir poco utopistici; in quel momento nessuno lo vedeva come il ‘Bambino Sopravvissuto’; nessuno gli gettava addosso tutte le speranze di salvezza del Mondo Magico; nessuno possedeva l’assurda pretesa che un ragazzino appena sedicenne, che neanche aveva completato la sua istruzione magica, potesse in qualche modo anche solo danneggiare il più grande mago oscuro di tutti i tempi.
Nessuno doveva sacrificare la propria vita per la sua.
Nell’aria aveva la capacità di lasciarsi dietro le sue angosce più profonde, seminandole, volando più veloce del vento, per lasciarsi raggiungere solo quando avrebbe rimesso di nuovo i piedi sulla terra ferma.



L’uno dovrà morire per mano dell’altro,
perché nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive.



Un luccichio dorato attirò la sua attenzione e Harry accelerò di nuovo, cambiando abilmente direzione. Sapeva che la sua fuga non sarebbe durata molto, ma questo non gli impediva di godersi e respirare a pieni polmoni quella inebriante libertà.
Quando sarebbe sceso dalla sua Firebolt, sarebbe stato di nuovo schiacciato in quella fastidiosa e sottile inquietudine perenne, sarebbe tornato ad essere il ‘Prescelto’. Ma ora era libero di essere semplicemente se stesso, semplicemente Harry, e di lasciarsi andare nell’unica cosa che sapeva per certo di fare dannatamente bene: volare.




Fine















Sophie' space
Ciao ragazzi :) eccomi tornata con una piccola flash, scritta in occasione dello splendido concorso 'Be a judge' indetto da Payton_ e Fabi_ Di seguito vi posteròi giudizi! Che dire... ho provato a mostrare come io vedo Harry, un ragazzo sì testardo e impulsivo, ma su le cui spalle grava un peso davvero un po' troppo grande per una persona sola, e che davvero pochi potrebbero capire :) Spero vi sia piaciuta! Un bacione a tutti! (ah! la parte in corsivo è presa da 'Harry Potter e l'Ordine della Fenice')

Sophie

Potete trovare la mia pagina su fb qui: http://www.facebook.com/pages/Sophie_85/297003163686205 dove inserirò eventuali nuove storie e chiacchiericci vari ^_^








Quinta classificata al  'Be a judge' contest di Fabi_ e Payton_


Vincitrice del premio speciale  'Premio caratterizzazione':

"Perchè Harry Potter non è solo il Prescelto, è una ragazzo, e caratterizzare benissimo quella parte di lui non è semplice. "







Grammatica 9.5 punti
Stile 9.9 punti
Caratterizzazione 10 punti
Originalità 9 punti
Attinenza alla traccia 4 punti
Gradimento personale 4.9 punti

Totale 47.3 /50


Giudizio di Payton:

L’unico errore grammaticale presente è che hai scritto Mondo Magico minuscolo, per il resto è tutto perfetto. Io non amo Potter, nel quinto libro l’ho odiato con tutta me stessa, ed ho recuperato simpatia nei suoi confronti nel settimo. Mi irrita, ma in questa flash me l’hai fatto adorare. Mi sono quasi commossa, non lo nego. Hai descritto, in poche parole, il peso di Harry, il suo fardello, i suoi timori. Non avevo mai letto un’introspezione così nei suoi confronti, anche perché nelle ff non è molto considerato, in effetti. Sono ammirata, perché è una gran storia, secondo me.
L’originalità non è estrema, perché parlare delle paure di Harry non è poi così innovativo, ma il modo in cui l’hai fatto lo è eccome. La partita di quidditch è sì presente nella storia, ma ho un ruolo estremamente marginale, quindi non ti ho potuto dare un punteggio altissimo in quel frangente.
Lo stile è scorrevolissimo, piacevole, e consente di scivolare da una parola all’altra senza intoppi di alcun genere. Avrei capito che mi è piaciuta moltissimo questa flash, quindi non mi resta che farti i miei complimenti per l’ottimo lavoro.
Grazie d’aver partecipato. Payton.


Giudizio di Fabi:

Cosa posso dire di questa flash? Hai raccontato l’essenza di Harry in poche parole. Chi non ha mai sognato di potere una volta volare? Chi non si sente libero quando è a suo agio e sta facendo qualcosa che ama?
Tu hai trasformato il Bambino Sopravvissuto in un semplice giocatore di Quidditch, raccontando qualcosa che secondo me è perfettamente in linea con il personaggio che ci ha presentato le Rowling, un ragazzo schiacciato dal peso del suo destino, che ha accettato il suo ruolo a malincuore, uno che non si è nascosto. Hai raccontato il Potter che nessuno può odiare.
Ho trovato la storia originale, non per l’argomento che hai descritto, ma per il modo in cui l’hai fatto. Certo, il paragone tra il volo e la libertà non è così innovativo, ma non mi era mai capitato di leggere di Harry da questo punto di vista.
La parte stilistica è buona, la grammatica invece presenta un paio di errori: ‘Quando sarebbe sceso dalla sua Firebolt, sarebbe stato di nuovo schiacciato in quella fastidiosa e sottile inquietudine perenne, sarebbe tornato ad essere il ‘Prescelto’’, qui per esempio, la frase risulta pesante, avresti potuto sostituire la prima parte con ‘una volta sceso dalla sua Firebolt’, ad esempio. In più la frase precedente: ‘non gli impediva di godersi e respirare a pieni polmoni quella inebriante libertà.’, qui avrei staccato invece, perché trovo che il ‘respirare la libertà’ si perda un po’ nella frase.
Per il resto non ho appunto da farti: buon lessico e buona caratterizzazione, ripeto.
Ho trovato ottima anche l’attinenza al tema, perché si capisce che c’è una partita anche se non ci sono interventi esterni all’introspezione di Harry. La scena i più si svolge durante la partita, all’interno del campo, quindi ottima.
Complimenti.



Stile 9.3 punti
Caratterizzazione 10 punti
Originalità 8.92 punti
Attinenza alla traccia 4.3 punti
Gradimento personale 5 punti

Totale: 37.52 /40


Giudizio di Gigettina:

Ho amato questa flash. Mi è sempre piaciuto leggere storie su Harry, se scritte bene. Devo dire che questa introspezione merita, perché decisamente credibile. L’attinenza alla traccia è completa, dopotutto Harry sta giocando. La sua mente si libera, nonostante sia in cerca del boccino d’oro, e lui può essere se stesso. Lo stile è semplice e, in un certo senso, suggestivo. Sembra di sentire davvero il tifo dello stadio, anche se ovattato: è l’atmosfera quella che conta. I sentimenti e i pensieri di Harry sono pienamente IC, e c’è anche una buona originalità: ha saputo dare un tocco personale al momento descritto.


Giudizio di Missy:

Stile: ho tolto un punto perché ho trovato che in alcuni periodi c’è un eccessivo uso di virgole che appesantisce la lettura. Per il resto credo che tu sia stata molto incisiva in ciò che hai scritto. E anche che abbia caricato le parole di significati profondi.
Caratterizzazione: niente da dire: questo è Harry. Però mi ha lasciato perplessa quel “diciassettenne”. Perché Harry non sta a scuola l’ultimo anno, quindi è impossibile che abbia diciassette anni.
Originalità: uno scorcio di un Harry terribilmente tormentato. L’ho apprezzato ma è un argomento ampiamente sfruttato nelle fan fiction. Anche il paragone di Harry che è libero sulla scopa, mentre vola, e torna invece ad essere il prescelto quando torna a terra.
Attinenza alla traccia: purtroppo ho dovuto abbassare il punteggio perché nella storia non ho trovato riferimenti alla partita, eccetto le urla dei compagni di scuola di Harry all’inizio.Il fatto è che la traccia richiedeva una “Partita di Quidditch” ma in questo caso avrebbe potuto essere, non so, un allenamento? Non lo trovo chiaro.
Gradimento personale: ho apprezzato molto come hai descritto Harry, le sue sensazioni e la sua frustrazione. Ho percepito ciò che provava lui ed era quasi come se fossi insieme a lui.
Ho avuto la chiara immagine di ciò che hai scritto, davvero.


Giudizio di Lyla:

A parte la discutibile (e assolutamente soggettiva) scelta dell’utilizzo del passato remoto come tempo verbale principale, lo stile è corretto e adatto alla storia, praticamente impeccabile.
Sono veramente poche le storie che trattano di Harry, della sua storia e dei suoi pensieri lasciandolo IC e questa è una di quelle. La sua riflessione è spontanea e allo stesso tempo coerente, in linea con la pressione cui è soggetto dal quarto al sesto libro. È un Harry adolescente che ha bisogno di vivere i suoi momenti da normalissimo diciassettenne, caratterizzato con efficacia e semplicità.
Come ho già citato nella caratterizzazione, non mi è mai capitato di leggere una cosa del genere, il che credo debba essere ascritto alla sua assoluta originalità.
Giocare a Quidditch è l’unica liberazione di Harry dalla pressione che l’intero mondo magico gli mette addosso. Non poteva essere inserita meglio.
Una storia originale, breve e soddisfacente nella sua brevità: è stato davvero un piacere leggerla, mi è sembrato tornare alle pagine di zia Row.


Punteggio totale: 84.80 / 90



6° classificata al "1h contest" di Mazza94
 
Correttezza ortografica: 9.80/10
Lessico e stile: 10/10
Aderenza al tema: 5/5
Originalità: 9/10
Caratterizzazione del personaggio e rispetto IC: 10/10
Gradimento personale: 10/10
Totale: 53.80/55
 
Sicuramente una prova lodevole, seppure, forse, non scritta in un’ora. Partiamo dall’aspetto formale, dicendo subito che è buono e che, secondo il mio modesto parere, padroneggi una buona conoscenza ortografica e grammaticale. Il testo non presenta sbavature, se non in questa frase: “Ma ora era libero di essere semplicemente sé stesso”. Fa attenzione, perché la forma accentata di sé è appropriata quando il pronome è usato da solo, ma, con il rafforzativo “stesso”, l’accento sparisce.
Il testo scorre velocemente e in maniera piacevole: la tua è una di quelle storie riflessive, ma che hanno come pregio quello di non essere pesanti. Il tuo stile è fatto di frasi ricche e spesso nient’affatto brevi, ma che riesci a snellire facendo un giusto uso della punteggiatura. Efficiente è poi anche il tuo modo di presentare i concetti per te più suggestivo; alterni, in effetti, le frasi lunghe sopraccitate ad altre molto più essenziali e sintetiche, ma che riescono a sottolineare – appunto- sapientemente il significato, il senso che vuoi imprimere. Il lessico è sempre appropriato a quello che scrivi, ma vario. Non vi sono ripetizioni lessicali, se non quelle volute e ricercate, che però sono manifestazione di uno stile consapevole. Ripeti le strutture, ma senza eccedere e divenire monotona. Aggiungi infatti ad ogni riga dettagli nuovi, sfaccettature diverse del concetto che sviluppi nella storia.
Il tema, non c’è che dire, è stato pienamente rispettato. La storia non può essere classificata in altro modo, se non introspettiva. Proprio grazie allo stile che padroneggi i pensieri di Harry sono sempre chiari e presentati nella maniera più vicina al lettore possibile. C’è da dire che Harry non ha mai fatto pensieri particolarmente complessi, è sempre stato molto aperto e comprensibile, ma, senza dubbio, qui la sua interiorità e la sua ansietà vengono fuori molto bene.
Hai trovato un buon pretesto per parlare delle pressione sotto le quali è continuamente sottoposto il nostro protagonista. Sappiamo bene quanto Harry ami la sensazione di libertà data dal volo; esattamente quanto ormai possiamo enumerare a memoria le sue continue preoccupazioni. Non posso darti punteggio pieno nell’originalità, perché la sensazione benefica del volo su Harry è stata trattata più volte dalla Rowling e non solo. Le preoccupazioni stesse che tu ricordi, allo stesso modo, sono davvero quelle che conosciamo. Per avere quel pizzico di originalità in più – che comunque è nella storia, sia perché Harry è un personaggio poco sfruttato oramai, sia perché non molti parlano del volo- forse avresti dovuto introdurre un qualche elemento in più. Una situazione concreta, ad esempio, da cui Harry sfugge: avrebbe rispettato il canon ma, in ogni caso, se scelta bene – ci sono tantissimi motivi per cui Harry è ansioso, nello specifico- sarebbe stato un tema sicuramente più nuovo e tuo da sviluppare.
Sulla caratterizzazione, però, assolutamente, non ti si può fare alcun appunto. Il tuo Harry è l’Harry della Rowling, anzi, leggendo ciò che hai scritto ho addirittura pensato che questo brano potrebbe essere tranquillamente inserito tra le pagine del libro, in una qualsiasi partita, magari, che so, nel sesto. Il tuo personaggio ha spessore, è ben caratterizzato, la sua personalità emerge forte.
Una buona storia, assolutamente, che ti trasporta con Harry sul manico di una Firebolt  :)
   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sophie_85