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Autore: KLMN    04/07/2011    1 recensioni
oddio, la mia prima ff, non ci credo!!! XD finalmente la pubblico! *_* raccolta delle avventure dei Malandrini ai loro tempi d'oro! leggete e recensite numerosi, mi raccomando! XD
Genere: Generale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Lily Evans
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Marauders' Life cap 3
Lezioni di volo:



Era il primo anno.
-Ehi James...- chiese timidamente Peter.
-Cosa c'è?-
-Uhm... Mi chiedevo se per caso tu potessi insegnarmi a volare, visto che sei così bravo... Io invece, alle lezioni, faccio schifo, e così rischio di essere bocciato!-
-Non credo che boccino la gente per non saper volare su una scopa, però... Si, ti aiuterò! Che c'è di male?- rispose James sorridente.
-Oh! Grazie davvero! Possiamo iniziare subito? Ti prego!!!-
In realtà James non aveva la minima voglia di impartire lezioni di volo a quel ragazzino che lo idolatrava come fosse un dio e che gli stava sempre alle costole, ma la sua vocina lamentosa era troppo fastidiosa per essere ignorata.
-E va bene...- cedette. Sapeva benissimo che era inutile negare. Peter avrebbe insistito tanto da fargli esplodere il cervello con quella vocetta squittente.
Non appena ebbe pronunciato queste parole, Peter lo prese per una manica dell'uniforme scolastica e lo trascinò al campo da Quidditch. Quando arrivarono la squadra di Grifondoro stava comcludendo l'allenamento quotidiano.
James rimase come ipnotizzato nell'osservare l'eleganza dei movimenti dei giocatori che rincorrevano la Pluffa, colpivano i Bolidi e sfrecciavano nel cielo. Poi, improvvisamente, notò uno scintillio dorato in un angolo del campo, ma non fece in tempo a voltarsi che un lampo rosso lo aveva fermato: il Cercatore aveva preso il Boccino d'Oro. Non aveva mai visto uno spettacolo simile: sgranò gli occhi per lo stupore, e immaginò quale sensazione si potesse provare a giocare in quel ruolo in una vera partita, quando alla fine tutti i tuoi compagni ti assalgono per festeggiarti e ringraziarti... Si immaginò con la coppa del Quidditch tra le mani, sollevata in segno di
vittoria...
Ma questa visione idilliaca fu bruscamente interrotta dalla vocetta di Peter: -Wow! James, hai visto che forza? Come vorrei saper volare così! Anche se mi accontenterei di reggermi alla scopa...- disse.
James sospirò. -Tranquillo, t'insegnerò io a volare. Ora chiedi a Madama Bumb se può darci due scope!- gli ordinò col fare imperioso che aveva sempre.
L'altro annuì e corse verso l'insegnante, che stava raccogliendo le palle mettendole in un baule. Improvvisamente, davanti gli occhi di James ronzò qualcosa: inizialmente pensò fosse un'ape, ma poi si rese conto che era il Boccino. Allungò una mano verso di esso, e quello si ritrasse di una decina di centimetri, muovendosi verso gli spalti. James allora salì di un gradino, seguendo la sfera d'orata. Ritentò ad afferrarla, ma quella continuava ad allontanarsi. James si trovò allora a salire i gradini degli spalti di corsa, inseguendo il Boccino che saliva e scendeva fluttuando sopra i gradini. All'improvviso James capì di potergli arrivare con un semplice salto: si piegò sulle gambe, prendendo slancio con le braccia e si lanciò. Allungò un braccio, arrivando a sfiorare la sfera, poi si ridiede la spinta non appena toccò terra e con uno slancio ancora maggiore riuscì ad afferrare il Boccino. Si rese poi conto di essersi sporto oltre gli spalti e che stava precipitando nel vuoto. Spalancò gli occhi, sebbene volesse chiuderli, incapace di guardare qualcosa che non sia il suolo che si avvicinava velocemente. Si sforzò di guardare in alto, e fu così che riuscì a notare il lampo rosso di prima che si avvicinava, tendendo un braccio. James allungò il suo in risposta, pregando che l'altro lo prendesse. Finalmente riuscì a chiudere gli occhi, credendo di essere spacciato, quando il Cercatore riuscì davvero ad acchiapparlo. Sentì uno strappo all'altezza della spalla, dopodiché si sentì fluttuare dolcemente, sebbene stesse ancora penzolando nel vuoto. Sentì il Cercatore riprendere faticosamente quota a causa della zavorra. Riaprì gli occhi e vide che il terreno tornava ad avvicinarsi, ma a velocità moderata. Poi sentì i suoi piedi sfiorarlo, per appoggiarvisi saldamente poco dopo. Quando il Cercatore lo lasciò, le sue gambe cedettero e cadde.
-Potter!- urlò Madama Bumb inorridita per la scena a cui aveva assistito.
-James!!!- squittì Peter, altrettanto spaventato, che non osava avvicinarsi temendo che l'amico stesse male.
Il Cercatore si chinò su di lui e gli chiese: -Stai bene, piccolo?-
James (che avrebbe volentieri baciato la terra) stava tentando di riprendersi dallo spavento e fu molto sorpreso di sentire una voce femminile nell'orecchio. Alzò lo sguardo e vide un paio di occhi nocciola che lo fissavano, preoccupati ma sorridenti e sollevati.
-S... Si, credo...- balbettò a fatica, cercando di controllare i battiti del suo cuore. Arrossì, guardando in basso, concentrato nello sforzo di fare leva sulle braccia per sedersi.
La ragazza cercò di aiutarlo dandogli una spintarella sulle spalle, che però lo mandò a gambe all'aria.
-Ops... Scusa, non volevo!- disse lei, sghignazzando.
-No, tranquilla.- disse James una volta che riuscì a sedersi. -Anzi, ti ringrazio tantissimo: mi hai salvato la vita!-
-Oh, niente di che... Ti stavo tenendo d'occhio.- rispose lei. Quando James arrossì, si affrettò a spiegare: -Mi era sfuggito il Boccino e lo stavo guardando per catturarlo quando non se lo aspettava, ma lui è venuto da te. Poi ho visto che hai tentato di catturarlo. Complimenti, hai davvero degli ottimi riflessi: l'hai sfiorato un paio di volte, prima di prenderlo.-
James sobbalzò: -Ah! Il Boccino!- esclamò, guardandosi intorno. -Che fine ha...?- iniziò a chiedere alla Cercatrice che gli indicò una mano.
Quando James la aprì, vide il Boccino sollevarsi in volo e fluttuare placidamente sul suo palmo aperto. Lo fissò, come ipnotizzato, poi con la mano libera avvicinò un dito per accarezzarlo. Subito, la sfera provò a schizzare via, ma James lo afferrò subito: ormai si aspettava quella mossa. Lo tenne stretto nella mano, carezzandogli le ali, che si rivelarono più soffici del previsto. La ragazza sorrise, dicendo: -Molto bene. Mi chiedo se ne saresti capace anche a bordo di una scopa...-
James alzò subito lo sguardo, gli occhi scintillanti. -Si! Mi piacerebbe fare il Cercatore! Ti ho vista durante l'allenamento, e mi sono chiesto che emozione si prova nel far vincere la propria squadra... E ho deciso di voler diventare Cercatore!- esclamò con enfasi, il Boccino stretto in pugno.
-Perché no? Però...- cominciò la ragazza, dando un colpetto alla mano di James che si aprì involontariamente, liberando il Boccino. Quello tentò di schizzare via, ma fu subito preso dalla ragazza. -Ti ci vorrà un sacco di allenamento per arrivare al mio livello.- concluse con un ghigno.
James annuì. -Lo so, sarà dura, ma ce la farò!- esclamò sorridendo entusiasta.
-Beh, se sei così convinto...- disse la ragazza, alzandosi. -Io ti farò da insegnante. Ci stai?- chiese tendendo il braccio a James come aveva fatto per salvarlo, affinché lo afferrasse per alzarsi.
Il volto del ragazzo fu illuminato da un sorriso, e afferrò la mano della Cercatrice ed urlando: -Ci sto!-
La ragazza lo tirò verso di lei per alzarlo, ma James chiuse gli occhi con una smorfia di dolore.
-Oh, scusa!- disse lei, prendendolo per le spalle e sollevandolo da terra.
James si portò la mano sulla spalla dolorante, mentre la ragazza gli dava un colpetto sulla testa, dicendo: -Ecco fatto.- e sorridendo amabilmente.
Il ragazzo arrossì nuovamente, distogliendo lo sguardo dagli occhi nocciola dell'altra.
Pochi istanti dopo accorse Madama Chips, accompagnata da Madama Bumb e Peter che erano andata a chiamarla. L'infermiera, trafelata, chiese a James se stava bene, e dopo tutti i piccoli esami di rito per scoprire se avesse qualche trauma, diagnosticò: -Non è niente di grave, solo un piccolo strappo muscolare. Ho una pozione in grado di curarlo in un'ora. Vieni in Infermeria con me, Potter.-

James annuì e iniziò a seguire la donna. Mentre si allontanava la Cercatrice gli urlò: -Mi raccomando, vedi di essere qui in perfetta forma venerdì pomeriggio: assisterai all'allenamento pre-partita, dopodiché ti insegnerò a catturare un Boccino!-
James si voltò sorridente, rispondendo: -D'accordo!- e agitando il braccio sano per salutarla.
-Ah, dimenticavo! Mi chiamo Gwenog Jones!- aggiunse con un urlo.
-Piacere! Il mio nome è James Potter! A venerdì!- urlò in risposta James.
Vide Gwenog agitare un braccio per salutarlo. Poi si voltò e andò in Infermeria.
Quella sera, nella sala comune di Grifondoro, James stava raccontando l'accaduto a Sirius e Remus, che lo guardavano preoccupati e stupiti allo stesso tempo. Alla fine del racconto, Sirius esclamò: -James! Ti rendi conto che sarai allenato da Gwenog Jones?! È... È un mito! Ho spesso sentito Lucius e i miei altri cugini Serpeverde lamentarsi perché a causa sua hanno perso la coppa del Quidditch per quattro anni di fila! Non posso credere alla tua fortuna!- sbuffò, lasciandosi sprofondare nel divano.
James sgranò gli occhi. -Davvero?!- chiese. -Non ne avevo idea! Cioè, sapevo che era brava, ma però...-
-"Ma però" non si dice, James.- lo riprese Remus. Poi disse, rivolgendosi all'altro: -Ma Sirius, ti sembra davvero una fortuna rischiare di morire volando giù dagli spalti del campo?- gli chiese.
L'altro continuò a guardare altrove, ma rispose dopo un attimo di riflessione: -No, hai ragione... Però... OK!- urlò scattando in piedi. -Ho deciso! James, ricordi che abbiamo detto che avremmo fatto tutto insieme?- chiese a Potter.
Il ragazzò annuì, e Sirius esclamò: -E allora è deciso! Giocherò a Quidditch anch'io! Mi è sempre piaciuto il ruolo di Cacciatore, quindi perché non provare?-
James si alzò a sua volta, dicendo: -Hai ragione, è un'ottima idea! D'accordo allora, grazie a noi Grifondoro vincerà la coppa per altri sette anni di fila, e i Serpeverde si mangeranno le mani!-
Peter applaudì, eccitato dal discorso dei suoi amici. Remus invece sorrise, come sempre di fronte alle idee strampalate dei suoi amici. Ma non sapevano che quelle parole si sarebbero avverate, o quasi, solo l'anno dopo, quando si liberarono tre posti nella squadra di Quidditch...
-Ehi, James! Che ne è delle mie lezioni di volo?- squittì Peter.
-Tranquillo, t'insegnerò io.- gli disse Remus. -Credo che d'ora in poi quei due saranno molto impegnati...-
-Ehi, James... Dici che Gwenog allenerà anche me? Si, insomma... Ho sentito che è anche un Cacciatore formidabile! E che è bellissima! È vero, James?-
   
 
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