Angelica
sospirò, accasciandosi sulla poltrona e accettando
la tazza di the che Lisa stava offrendole. Continuò a
guardare, con occhio
vigile, il bambino dai dorati capelli e gli occhi di quel verde
meraviglioso.
Occhi che gli davano un’aria innocente, quando era in
realtà tutto l’opposto.
“Rilassati,
è con James”
“E’
proprio questo che mi preoccupa. Il tuo fidanzato è uno
sconsiderato, l’altro giorno l’ha portato in giro
sulla scopa, capisci? Sulla
scopa!”
Lisa si
scostò, coprendosi un orecchio con la mano,
proteggendosi dall’urlo isterico della sua migliore amica.
Non poté evitare
però, che un sorriso le increspasse le labbra, ben attenta a
nasconderlo alla
vista di Angelica. Allungò un’altra tazza di the a
Sam, che le sorrise per poi
risedersi accanto a suo marito.
“La
mia nargillina, puffolina, acromantulina, snasina…
“
“Fred
piantala di vezzeggiarla a questo modo”
“Ma
amore è impossibile non farlo! Guarda che guanciotte e
che nasino e che…”
“Ho
capito, ho capito”
Sam finse un
tono esasperato, riposando gli occhi su Fred
che cullava dolcemente la loro piccola di appena quattro mesi. Sorrise,
beandosi di quell’immagine che riusciva a scaldarle il cuore,
e appoggiò la
testa sulla spalla di suo marito, posandogli un lieve bacio sulla
guancia.
“Fate
largoooo, arriva il nuovo cacciatore di Grifondoro!”
“Shi,
io prento la pluffa, mamma!”
Angelica
lanciò un’occhiataccia al giovane Potter,
intimandogli di togliersi dalle spalle suo figlio. James
deglutì, posando il
piccolo Dean tra le braccia della mamma, non prima di avergli
scompigliato i
capelli nel solito gesto affettuoso.
“Mammina
io vado ad Hogw…hog”
“E’
un po’ presto per andare ad Hogwarts, tesoro”
“Ma
zio James ha detto che posso”
Lo zio in
questione si accasciò sul divano su cui Lisa era
seduta, nascondendo il viso dietro la sua schiena, sperando di evitarsi
l’ennesimo rimprovero da parte di una mamma fin troppo
apprensiva e decisamente
terrificante, a suo dire.
“Rose
smettila di ridere!”
“Non…
non ci riesco… eri troppo, tu eri…”
Nel salotto di
Grimmuld, piombarono una Rose in preda ad un
attacco di ridarella acuto e uno Scorpius seccato, che si
accasciò subito sulla
poltrona vicino a Fred, continuando a lanciare occhiatacce omicide in
direzione
della sua amata fidanzata.
“Ennesimo
episodi di Scorpius
nel mondo babbano?”
Fred si
beccò un calcio dal diretto interessato e un cenno
di assenso da parte di sua cugina, che subito si apprestò a
prendere la piccola
Weasley tra le braccia, continuando tuttavia a ridere e rispondere alla
curiosità di tutti.
“Questa
volta ha avuto uno scontro con le porte della Metro”
E stavolta
nessuna occhiata assassina impedì a tutti di
scoppiare in una fragorosa risata, suscitando il fastidio del povero
malcapitato che ancora rimuginava sulla figuraccia appena fatta,
maledicendo
quegli strani treni babbani.
James intanto si
avvicinò a Lisa, scostandole i capelli dal
collo e posandole un bacio sulla pelle nuda, prima di sussurrarle
qualcosa
all’orecchio.
“Vieni
un attimo con me?”
La ragazza
annuì, rialzandosi e congedandosi dagli altri per
qualche minuto. James le prese la mano, aprendo la porta sul retro e
conducendola sino al giardino. Si fermò nei pressi della
vecchia quercia che,
tante volte, aveva fatto loro da riparo nelle calde giornate assolate.
E che fu
testimone della dichiarazione di una bimbetta al ragazzino che amava.
“Perché
mi hai portata qui?”
James
poggiò la schiena al tronco dell’albero,
perdendosi a
guardare un punto imprecisato del cortile. Le parlò,
continuando a stringerle
la mano.
“Sono
cambiate tante cose da quando sedevamo qui sotto, o
dondolavamo su questa vecchia altalena”
Mosse le corde,
lasciando che questa si muovesse alla
leggera brezza primaverile. Lisa gli si avvicinò, posandogli
una mano sul petto
e fissandolo con sguardo sereno, ma malinconico.
“Molte,
ma alcune in meglio. Siamo cresciuti James, siamo
maturati… nel mio caso, almeno”
Rise, alla
smorfia seccata che comparve sul volto del
giovane. Gli scompigliò i capelli, già
indomabili, e sfiorò le sue labbra in un
bacio appena accennato. James l’attirò a
sé, stringendola tra le sue braccia e
impossessandosi della sua bocca, chiedendo di più.
Tante cose erano
mutate in quei tre anni, alcune guadagnate,
altre perse. Il ricordo di Dean faceva ancora male, ma quel peso era
riuscito
ad alleggerirsi ogni giorno di più. Gli mancava, ma bastava
perdersi negli
occhi verdi di suo figlio per ritrovarlo, anche solo in parte. La sua
morte lo
aveva avvicinato ad Angelica, e gli aveva fatto capire che la vita era
troppo
breve per sprecarla in rimpianti e ripensamenti. Soprattutto aveva
compreso di
dover afferrare ogni attimo e renderlo meraviglioso.
Allontanò
la sua bocca da quella di Lisa, poggiando la
fronte contro la sua e respirando ancora il suo profumo, inebriandosi
di
quell’odore che avrebbe voluto percepire per il resto della
sua vita. Fu in
quel momento che lo decise, seppur nei mesi addietro ci aveva
già pensato
diverse volte.
E glielo chiese,
in un sussurro appena udibile, quasi
temesse che qualcun altro potesse intromettersi tra loro.
“Sposami”
Aveva sorriso
lei, soffiando un si sulle sue
labbra, prima di imprigionarle nell’ennesimo bacio,
nell’ennesima promessa d’amore.
E’
ridicolo ingannare noi stessi per anni, senza capire che
la verità è proprio sotto i nostri occhi. Ancora
più assurdo è rendersi conto
di quanto importante sia ogni singolo istante di vita, solo dopo aver
perso
qualcuno. Ma siamo esseri umani, difettosi e tremendamente testardi.
E’ questo
che ci accomuna l’uno all’altro, questo e
l’amore.
L’amore
che ha tante facce, ognuna a suo modo meravigliosa.
L’amore per la persona che ci è stata accanto per
tutta una vita, l’amore verso
i propri figli, l’amore verso un amico e quello per coloro
che non sono più al
nostro fianco, ma che hanno condizionato la nostra vita a tal punto, da
sentirli sempre vicino a noi; come una presenza costante e
irrinunciabile.
Dean era questo,
e ancora viveva lui, dentro ognuno di loro,
rendendo quelle vite pregne di speranza e amore.
Anche questa storia è giunta alla sua
fine. Me depressa! :’(
Ringrazio coloro che l’hanno seguita,
preferita, ricordata e soprattutto recensita.
La dedico a voi, perché senza le vostre
opinioni, i vostri incoraggiamenti, non sarei arrivata fin qui.
A presto, vi abbraccio tutte! <3