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Autore: Seta Kaiba    15/03/2006    3 recensioni
“Prima che l’universo fosse creato, si narra che Dio, suprema creatura e padre degli dei, avesse creato tre mondi: il mondo Divino, perfetto in ogni minimo dettaglio, da cui provenivano anche gli angeli e tutte le divinità dell’universo, compresi gli esseri supremi. Il mondo dei demoni, un mondo maledetto da Dio, destinato alle profondità degli inferi e All’oblio, in cui vivevano le creature demoniache dell’universo, che si classificavano in esseri dell’ovest, del nord, dell’est e del sud. Questi,durante gli anni, hanno distrutto metà dei pianeti dell’universo , prendendo parte anche a una famosa guerra millenaria contro gli arcangeli e gli dei. Ed infine vi era il mondo degli umani, conteso dagli altri due supremi, ma che ha sempre voluto rendersi indipendente…”.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAP 19

CAP 19

 

“Atto Finale!”

 

Così Seiya sconfisse il Gran Signore dei Demoni.

Saori: ”Sono così contenta.”

Saori si buttò tra le braccia di Seiya e lo abbracciò. Seiya fece lo stesso: era molto contento pure lui.

Gli altri si guardarono soddisfatti e felici; poi andarono a congratularsi con Seiya anche i cavalieri d’oro e Shiryu insieme a Shaina, che intanto li avevano raggiunti e avevano visto la scena .

Ikki: ”Bravo Seiya.”

Shiryu: ”Ottimo lavoro.”

Shun: ”Ci hai salvato.”

Shaina abbracciò Seiya felice.

Hyoga diede una pacca sulle spalle a Seiya,  e nel frattempo arrivarono anche i Cavalieri d’Oro che gli strinsero la mano, mentre Aldebaran se lo caricò sulle spalle.

Aldebaran: “Fate largo al vincitore!”

Tutti risero, compresi Michele Darkness.

Michele: ”Hai visto? Ce l’hanno fatta!”

Darkness: ”Già. Ora non mi resta che potercela fare io.

Darkeness guardava suo figlio Dark Mask, che era ancora svenuto.

Michele: ”Ora ci penso io.”

Michele andò vicino a Dark Mask, e, con un suo potere, riuscì a risvegliarlo dall’incantesimo del Gran Consigliere.

Dark Mask si svegliò, come se avesse dormito per giorni.

Darkness: ”Dark Mask?”

Dark Mask si rialzò, dopodiché guardò il padre.

Michele cercò di lasciarli soli.

Michele: “Ehm...io vado a congratularmi con l’eroe.

Detto questo, se ne andò a festeggiare Seiya con gli altri, che intanto gli avevano incominciato a cantare una canzoncina  stupida ( avete presente questa:

Perché è un bravo ragazzo…Perchè è un bravo ragazzo…perché è un bravo ragazzo…

Nessuno lo può negar…” ).

Dark Mask e il padre si fissarono. Ci fu un attimo di silenzio, poi Darkness interruppe quell’attimo.

Darkness: “Hai visto? Ce l’abbiamo fatta. Come stai?”

Dark Mask non disse niente, aveva lo sguardo basso. Nemmeno Darkness aprì bocca, fino a che l’altro non iniziò a piangere, buttandosi tra le braccia del padre.

Dark Mask: “Mi sei mancato tanto, papà!”

Lo strinse forte, e il padre fece lo stesso, lasciandosi scapparono un po’ di lacrime a sua volta. Darkness: “Shhh…non preoccuparti, adesso è finita per sempre. Non ci separeremo mai più. Te lo prometto.

Dark Mask ne fu felice: ora i due potevano ricominciare da capo.

Mentre tutti festeggiavano però, c’era ancora qualcuno che non era felice.

Giuda, infatti, era ancora disperato per ciò che era appena successo: ormai tutto quello per cui aveva faticato tanto era svanito. Il suo sogno di ritrovare la pace nella morte non si sarebbe realizzato. In ginocchio a terra, graffiava il terreno con le mani, batteva ancora pugni a terra e si rodeva senza darsi pace.

Giuda (ripetendosi come un pazzo): “No! No! Non posso credere che sia finita così! Non può essere vero! No! No...”

In quel momento, però, sentì una mano che si appoggiava alla sua spalla. Si voltò e vide Seiya.

Giuda: ”Uccidimi. Ti prego, non puoi lasciarmi così.

Seiya (sorridendo): ”No. Ormai è finita. Sai, dovresti essere contento che Dio ti abbia dato un’ultima possibilità.

Giuda si arrabbiò: ormai tutti gli dicevano sempre questo, era stufo di sentirselo dire! Si  alzò e prese per la gola Seiya.

Giuda: ”Io non sono contento affatto, non lo capisci? Io devo morire, non posso più vivere così.

Dopodiché scostò Seiya, facendolo cadere a terra.

Seiya si riprese, mentre fu soccorso dagli altri.

Giuda: ”Se tu non vuoi uccidermi, allora non mi resta che una cosa da fare.

Giuda si tolse l’elmo, poi prese un suo pugnale.

Tutti forse capirono quali fossero le sue intenzioni.

Giuda si puntò il pugnale alla gola e la lacerò, con un colpo netto, cadendo a terra. Quel demone aveva preferito la morte  piuttosto che continuare in quel modo la sua vita, non aveva più niente da perdere ormai.

Saori ebbe un po’ pena.

Saori: ”Mi spiace per lui.”

Seiya: ”Ha voluto morire, piuttosto che vivere con il suo peccato.”

Michele: ”Ormai era l’ombra di se stesso.

I nostri amici rimasero per un attimo in silenzio, dopodiché si avviarono per ridiscendere nuovamente il santuario, passando attraverso quello che rimaneva delle case.

Quando arrivarono nei pressi della casa dell’Ariete, ormai semi distrutta, incontrarono anche  Thor e Free che stavano raccogliendo i propri morti, come era usanza fare  anche per i demoni.

Seiya e gli altri, a quel punto, si fermarono un attimo: non immaginavano che anche esseri di quel genere, così minacciosi, potessero avere un filo di compassione, ne rimasero stupiti.

Seiya: ”Beh,  non me lo sarei mai aspettato questo da parte dei demoni.”

Darkness: ”Anche noi abbiamo sentimento. Te l’ho già detto, noi siamo diversi dai demoni del Gran Signore dei Demoni, che non erano altro che anime dannate, senza sentimento ormai, perché è stato ormai tolto loro dalle pene infernali.”

Darkness e Dark Mask si avvicinarono verso Thor e Free, e decisero di aiutarli.

Darkness: ”Ci uniamo anche noi.”

Dark Mask: ”Già... questi demoni hanno diritto ad una sepoltura adeguata.

Thor (freddamente): ”Fate come volte.”

Così anche Dark Mask e Darkness li aiutarono.

Seiya e gli altri si sentirono anche loro in dovere di fare qualcosa: dopotutto la maggior parte li avevano uccisi loro, così diedero una mano, mentre Saori permise ai demoni di eseguire le esequie dei loro defunti.

Ci fu un funerale demoniaco. Mago Nero ne eseguì il rito, che prevedeva la messa dei vari cadaveri su delle assi di legno che in seguito sarebbero state bruciate. Poi recitò alcuni canti , che di solito venivano usati per pregare gli spiriti oscuri degli antenati, che avrebbero portato nell’Ade le anime dei morti; infine appiccò il fuoco. Così che la cenere torni alle polveri, che la terra accompagni gli spiriti nel posto omai bramato.

Seiya e gli altri in quel momento rimasero in silenzio profondo. Subito dopo, Mago Nero, Thor e Free decisero di ritirare l’avanzata dei demoni: ormai era giunto il momento di andarsene, avevano perso.

Seiya: ”Ve ne andate allora?”

Free: ”Mi sembra ovvio. Ormai non abbiamo più niente da fare qui.

Saori: ”Siete comunque dei bravi combattenti. Nonostante tutto sono onorata di avervi conosciuto.”

Thor: ”L’unico sbaglio che abbiamo fatto è stato di esserci fidati di quella iena del Gran Consigliere, ma per fortuna grazie a voi è finita. In fondo vi dobbiamo la vita.”

Saori sorrise.

Seiya: ”Come farete ora che il vostro leder è morto? E non solo lui, anche gli altri due.

Free: ”Eleggeremo un nuovo consiglio e stavolta staremo attenti a chi si candiderà.

Aldebaran: ”Secondo me lei e suo figlio vi dovreste candidare ancora, sono sicuro che verreste rieletti di nuovo.”

Free: ” Mh….non credo di esserne più all’altezza. Dopo questa esperienza mi è passata completamente la voglia di governare. Ora voglio solo andarmene a casa a curare i migliaia di animali che ho preso durante le soste e conquiste negli altri pianeti. Credo che il mio posto di candidato lo lascerò a Thor.”

Thor: ”Non credo che mi metterò in politica. Non mi piace stare seduto a discutere e a fare leggi, io sono un guerriero. Secondo me le persone più adatte a questo tipo di cose sono Darkness e Dark Mask!”

I due rimasero un po’ stupiti.

Seiya: ”Già, ce li vedo anche io. Perchè non vi candidate?”

Darkness: ”Mah, potrei anche farlo, ma prima io e mio figlio andremo a trovare una persona cara.”

Dark Mask: ”Parli della mamma vero?”

Darkness annuì: Dark Mask ne fu felice, finalmente poteva ricontare la madre dopo tanto tempo, ora potevano ritornare a essere una famiglia.

Così i demoni se ne andarono, e finalmente il pericolo fu scongiurato.

Anche Michele lasciò quel mondo per ritornare a sorvegliare l’universo da lassù.

In seguito i nostri amici Saint fecero un party a casa di Saori per festeggiare la vittoria.

Il party fu scelto dai nostri amici che volevano farlo a tema e ognuno aveva la sua idea: Aldebaran,  ormai si era fissato, voleva fare una festa a tema “carnevale di Rio” , Hyoga invece voleva fare una festa in stile “ Russia”. Aveva in programma di eseguire un tipico ballo siberiano (avete in mente quei balli tradizionali russi , che si ballano tipo tarantella, con le braccia incrociate al petto e le gambe che vanno a ritmo?), e aveva proposto anche di vestirsi a tema. Seiya invece voleva fare una festa in stile “Grecia”, Ikki in stile “Egiziano”, Shura in stile “Spagna”, per cimentarsi in un seducente “flamenco caliente”; Shun  era indeciso, e Shiryu non prese parte alla decisione, tanto a lui sarebbe andato bene tutto.

Alla fine però vinse la festa stile “Carnevale di Rio”, così Aldebaran invitò qualche donzella e preparò il tutto, e tirò fuori dal suo armadio , la sua tutina per la “samba”.

Fu proprio una bella festa, a parte per Hyoga e Shura che erano fissati con i loro temi e cercavano in ogni modo di fare le danze che avevano programmato, nonostante fossero fuori tema: infatti Shura cercava di imbambolare Saori, che non lo degnava nemmeno, visto che si divertiva a ballare la “Samba” con Seiya. Hyoga con il suo ballo ebbe più fortuna , lo guardarono quasi una buona parte di presenti.

Dopo la festa ognuno se ne andò alla propria casa: a pulire ci avrebbe pensato Milock, che intanto, si era rassegnato a pulire fino all’alba del giorno dopo.

Mylock: “E che pa**e! Loro sporcano e a me lasciano il resto! Uffa!”

Shiryu: ”Dai, Mylock. Noi abbiamo salvato per l’ennesima volta il sedere a mezzo mondo se non  universo?di che ti lamenti dunque. Abbiamo bisogno di svagarci!”

Seiya:”Difatti.”

Seiya si era già spaparacchiato sul divano e aveva acceso la tv. In quel momento arrivò Shun.

Shun: “Ehi, anche io voglio vedere la tv!”

Seiya: ”Non toccare il telecomando, chiaro?”

Shun: ”Uffa, voglio vedere la tv.”

Shun iniziò a litigare con Seiya di nuovo.

Shiryu: ”Mmh…ci risiamo…”

Hyoga: ”Ho capito...”

Hyoga rimette una nuova cassetta “La Russia di Stalin –parte II”, il suo documentario.

Seiya e Shun rimasero inviperiti, ma non si azzardavano a replicare, visto quello che  era successo l’ultima volta con Hyoga; si limitarono a starsene imbronciati, facendosi le linguacce a vicenda.

Seiya: ”Colpa tua.”

Shun: ”Non è vero!”

Seiya: ”Si!”

Shun:”No!”

E incominciarono il solito dibattito. Hyoga stavolta li lasciò fare: infondo si divertiva a vederli bisticciare.

Shiryu: ”Io vado al pc.”

Mylock (con una punta di ironia): “Quando mai lui non va al pc?”

Saori: ”Eh eh eh. Comunque è stata una bella festa.”

Mylock: ”Si senz’altro, però la prossima volta puliscono loro.”

Saori sorrise: in fondo Mylock diceva sempre così.

Saori subito dopo uscì. Quella notte era così calma, e le stelle brillavano nel cielo come diamanti; respirò profondamente. Era molto soddisfatta del suo dovere e di quello dei suoi Saint.

Ad un tratto, però, scorse Aldebaran appoggiato ad un albero: lui non se ne era ancora andato, e Saori fu sorpresa di vederlo lì .

Saori: ”Aldebaran? Non sei andato via?”

Aldebaran si girò un po’ spaventato: era soprapensiero, e non si era accorto della ragazza.

Aldebaran: ”Atena? Scusatemi, stavo pensando... ero rimasto un attimo a pensare prima di andarmene.

Saori: ”Non importa. Puoi restare qui se vuoi per stanotte.

Aldebaran: ”Ma no, figuratevi, ora vado.”

Aldebaran si  apprestò ad andarsene.

Saori:”Aspetta.”

Aldebaran si fermò.

Saori: ”Stai pensando a Solaya vero?”

Aldebaran: ”Si vede così tanto ormai...”

Saori gli appoggiò una mano sulla spalla per consolarlo.

Saori: ”Fatti forza. Non essere triste, sono sicura che lei ti guarderà da lassù.

Aldebaran: ”Il fatto è che sono ancora solo... non l’ ho nemmeno potuta baciare per l’ultima volta.

Aldebaran iniziò a piangere, e Saori cercò di consolarlo, abbracciandolo.

Dopo quell’attimo, Aldebaran si asciugò le lacrime e si fece coraggio. Poi decise di andarsene, ringraziando Saori.

Così si conclude questa storia

 

Grazie a tutti! Soprattutto alla mia beta Lan ci vediamo alla prossima fic…^^!

 

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Seta Kaiba

 

 

  
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