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Autore: MaryElizabethVictoria    05/07/2011    1 recensioni
Harry Potter è tornato, Hermione Granger ha paura, Ron Weasley è impazzito, Draco Malfoy non è sconfitto, qualcuno che abita il castello di Hogwarts ha un piano e strani eventi cominciano ad accadere intorno a vecchi e nuovi protagonisti.
Può essere letta come seguito di 'Photograph' oppure come storia a sè...buona lettura!!!
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hermione, una volta separatasi dall'amico,  ebbe il suo bel da fare ad organizzare in file disciplinate i ragazzini del primo anno, a spiegare loro le regole della scuola e a parlargli dello smistamento che sarebbe di lì a poco avvenuto. Fu sorpresa nel vedere come questi la ascoltavano rapiti, ma aveva ragione di ritenere che i motivi di tali sguardi di ammirazione fossero più dovuti al fatto tutti ormai che sapevano quello che lei aveva fatto l'anno prima che alle noiose regole che stava snocciolando di fronte a loro.

Hermione Granger, Nata Babbana e migliore amica di Harry Potter, il Prescelto, era ormai diventata una leggenda nel mondo magico al pari dei suoi amici.

La ragazza che mal sopportava al pari di Harry tutte quelle attenzioni decise di svignarsela appena possibile affidando i bambini ai prefetti. Quasi senza accorgersene i suoi passi la condussero ai margini della Foresta Proibita. Doveva prendere una boccata d'aria e schiarirsi le idee al riparo da tutti quegli sguardi avidi che aspettavano solo di vederla fare un passo falso.

Se solo avessero saputo come si sentiva veramente, pensava mentre si allontanava dal chiasso del castello,  altro che una grande eroina...pensava che superata la battaglia finale tutto non potesse che andare meglio e invece si era sbagliata. Era stato allora che era crollata. Aveva avuto  'quella che i babbani chiamano una crisi di nervi'  aveva detto il medimago che l'aveva visitata.

Aveva visto troppi morti, troppo sangue, troppo dolore, troppe famiglie spezzate ...il suo cervello aveva detto basta. Aveva tremendi incubi sulla battaglia che la facevano svegliare in lacrime tutte le notti. Piangeva anche di giorno sopraffatta dall'angoscia e poi c'era anche la questione di Ron in sospeso che la faceva stare ancora peggio.

Improvvisamente un sibilo nell'aria la mise all'erta. Un ombra scura strisciava tra gli alberi avvicinandosi  sempre di più.

-Chi c'è?

 Hermione si immobilizzò come se non fosse capace di altra reazione.

-Fatti vedere!- urlò mentre cercava di convincere i piedi a staccarsi dal terreno, ma il panico aveva ormai preso il sopravvento.

 Era ormai paralizzata dalla paura mentre guardava impotente la sagoma di Lord Voldemort  uscire dal fitto degli alberi e incombere su di lei, il volto cadaverico e gli occhi assetati di sangue.  La ragazza estrasse la propria bacchetta cercando di pronunciare quell'incantesimo che le serviva, ma che era come  incapace di compiere.

-Ri...ri...

Voldemort eruppe in una risata malvagia sollevando la bacchetta sulla povera impotente ragazza.

-Riddikulus!

Una voce chiara e decisa risuonò alle sue spalle e il Voldemort-Molliccio si dissolse in tanti palloncini colorati . Hermione tirò suo malgrado un sospiro di sollievo, mentre la paura che era stata risvegliata in lei e che mai l'aveva davvero abbandonata dopo quella notte terribile scemava ad onde dal suo corpo.

Scoprì che l'incantesimo era stato pronunciato da un giovane mago che poteva avere all'incirca la sua età e che stava correndo verso di lei con evidente preoccupazione. Notevolmente alto , aveva i  capelli scuri che gli arrivavano  fino alle spalle e occhi molto verdi e penetranti. Indossava un paio di jeans scoloriti e una camicia nera.

-Tutto bene?- le chiese non appena l'ebbe raggiunta -I Mollicci possono essere delle creaturine fastidiose ma basta un incantesimo Riddikulus per neutralizzarli. Sai, di solito vivono in posti molto bui e umidi, proprio come questa foresta...

-Si, so tutto sull'argomento- Hermione si rese conto di essere stata fin troppo brusca nell'interromperlo e diede in parte colpa all'adrenalina per quella reazione esagerata.

 In parte ovviamente rimaneva colpa di quanto quel ragazzo so-tutto-io spuntato dal nulla fosse irritante. Doveva trattarsi di un nuovo studente perchè Hermione non l'aveva mai visto ad Hogwarts prima di allora.

-Scusa  tanto...sembravi in difficoltà- le fece notare lui sorridendo.

-Io non ero affatto in difficoltà- protestò Hermione automaticamente, lisciandosi nervosamente le pieghe della gonna con entrambe le mani- Ma si può sapere che ci facevi in giro per la foresta? E' proibito a tutti gli studenti.

-Non vale!Potrei farti la stessa domanda.

-E poi dov'è la tua divisa?- ribattè allora Hermione, che riusciva a trovare nelle regole un certo conforto-  Non puoi girare per la scuola senza... è contro il regolamento! E io devo farlo rispettare il regolamento, sono una Caposcuola, la vedi la spilla?

-Sono spiacente...- ma stava ridacchiando, segno che non lo era affatto- ...non lo sapevo. Sono nuovo di qui.

Come aveva sospettato: un novellino che pretendeva di spuntarla con lei quando con tutta evidenza stava infrangendo il regolamento.

-Bene, ma non è una scusa valida!Quindi dieci punti in meno a...a qualsiasi sia la tua casa!E adesso fila in sala grande con gli altri: il banchetto sta per avere inizio.

Non sembrava per nulla impressionato da quella minaccia, ma fece comunque quello che lei diceva senza abbandonare l'irritante sorrisetto allegro. Hermione ebbe dunque il tempo di ricomporsi, prendere un paio di respiri profondi e recarsi a sua volta in sala grande, dove accolse impeccabilmente i piccoli Grifondoro appena smistati.

Sbirciando tra gli studenti dell'ultimo anno tuttavia non riuscì ad individuare il ragazzo di prima. Forse essendo nuovo non era riuscito a trovare la sala grande, pensò Hermione, e fu assalita da una sensazione di rimorso per non avergli dato alcuna indicazione. D'altro canto c'era un motivo se l'avevano chiamata 'sala grande' e cioè che era talmente vasta che bisognava essere stupidi come un troll per non riuscire ad individuarla all'interno del castello. Evidentemente non c'era poi un gran cervello sotto tutti quei bei ricci scuri, si disse.

Salutò Luna al tavolo dei Corvonero e si sedette accanto a Ginny ed Harry.
Un momento... Harry?!?!

-Harry!!Che cosa ci fai qui?

-Sorpresa. Pare che le nuove reclute dovranno stare qui quest'anno...- e prese a raccontarle quello che era successo all'esame dei candidati.

In effetti Hermione notò una manciata di ragazzi senza la divisa della scuola seduti in fondo ai tavoli delle rispettive case, probabilmente per abitudine. Al tavolo dei Serpeverde riconobbe il volto pallido di Draco Malfoy, che stava parlando con una ragazza bionda che Hermione non conosceva.

-Anche Malfoy!- esclamò Ginny piuttosto indignata- Con che faccia ha il coraggio di farsi rivedere qui?!

-E' stato scelto Ginny, non possiamo farci niente- disse Harry pratico.

-No, non possono accettarlo, tu non lo sai che cosa ci ha fatto passare sotto i Carrow...- insistette la rossa.

-Forse ... forse si è pentito- azzardò Hermione debolmente.

-O forse ha in mente qualcosa-  Harry non aveva perso di vista un momento il tavolo dei Serpeverde - lo terrò d'occhio e se farà anche un  solo passo falso questa volta lo smaschererò.

-Stai attento, potrebbe giocarti qualche brutto scherzo- intervenne Ginny preoccupata.

-Oh, smettetela, non vi ha ancora fatto niente e nemmeno sembra avere cattive intenzioni- li riprese Hermione - piuttosto chi è la ragazza ? Sembra conoscerlo.

-Si chiama Arya Black- rispose Harry -ma non so altro .

-Anche a lei sta attento- puntualizzò Ginny, che  già scrutava la ragazza con sospetto.

-Potrei avere un attimo di attenzione...- la voce autoritaria della preside riempì la sala facendo si che tutti si voltassero verso il tavolo degli insegnanti - Innanzi tutto diamo tutti insieme il benvenuto all'Istruttore Capo del dipartimento Auror del Ministero che avremo il piacere di ospitare con le sue reclute in questo castello fino a data da decidersi...

Gli applausi che seguirono furono quasi tutti rivolti direttamente ad Harry più che all'istruttore Capo Allock, che comunque non smise di sorridere gioviale.

-Posso garantirvi che la loro presenza non influirà in alcun modo sul normale svolgimento delle lezioni, nondimeno sono sicura che vi sarà la massima collaborazione da parte vostra per farli sentire i benvenuti- proseguì la McGranitt - Passo ora a  presentarvi i nuovi membri del corpo insegnante: la professoressa Adela Marchebanks, che mi sostituirà nella cattedra di Trasfigurazione...

Una donna altera completamente vestita di nero si alzò per ricevere un breve applauso, fissando ad uno ad uno i volti degli studenti come se si trattasse di classificare una serie di nemici.

-E' lei!- bisbigliò Harry ad Hermione - E' lei che ho visto uscire dall'ufficio della McGranitt!

-In effetti ha un aspetto così ... tetro- convenne Hermione, che raramente si permetteva di criticare un insegnate.

-...la professoressa Katerine Van Allen che insegnerà Babbanologia, materia obbligatoria da quest'anno...

Un'altra donna più giovane, prosperosa e dall'aria decisamente svampita si alzò facendo tintinnare le varie catenine che aveva al collo e agitò una mano per salutare gli studenti come avrebbe fatto una bambina di cinque anni. Generosi furono gli applausi maschili e qualcuno si sbilanciò pure in qualche fischio d'approvazione per il generoso decolté  della docente.

-...e infine il professor Adrian Hardgraves che sarà il vostro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.

Fu allora che con un brivido Hermione riconobbe il ragazzo di poco prima,  fino ad allora rimasto tranquillamente seduto al tavolo dei professori, alzarsi e ricevere un applauso molto entusiasta soprattutto dalle studentesse più giovani.

Perfino Hermione dovette riconoscere che dopo avere avuto come insegnanti di Difesa Malocchio Moody e Severus Piton un bel ragazzo giovane e prestante fosse un piacevole cambiamento...non che l'aspetto contasse , si disse la ragazza, la sua valutazione era puramente oggettiva. Quello che era veramente importante erano l'esperienza, la competenza e la responsabilità. La Grifondoro dubitava seriamente che un insegnante che a sua volta doveva essere appena uscito dai banchi di scuola possedesse queste qualità. Poteva avere al massimo uno o due anni più di loro, praticamente un principiante.

Fu allora che lui le rivolse un sorriso splendente e la ragazza si sentì morire.

-Oh no, oh no, oh no...- Hermione si  prese la testa tra le mani.

- Cosa c'è? Un'altra crisi di panico?!- i suoi amici si avventarono su di lei pronti a  sostenerla.

-No!- Hermione emise un basso gemito- Ho appena aggredito verbalmente un insegnate! Adesso non otterrò mai il massimo dei voti nella sua materia...

Sia Harry che Ginny la guardarono straniti finchè la ragazza non raccontò del suo precedente incontro.

-Ma dai...se se la fosse presa avrebbe potuto infierire prima- le fece notare Ginny ridacchiando-E poi se non ottieni tu il massimo dei voti chi può farcela?!

In effetti Hermione riconobbe che era stato molto gentile a non farle notare la sua pessima figura. O forse contava di fargliela pagare in sede scolastica, proprio come lei temeva. Inoltre non era affatto sicura che quell'anno avrebbe meritato il massimo dei voti in Difesa visto come non era stata capace di affrontare nemmeno uno stupido Molliccio.

Finita la cena Harry dovette salutare gli altri per unirsi al suo gruppo, che Allock stava radunando, seguito dagli sguardi attenti ed ammirati della sala. Rinunciò a dare un bacio a Ginny proprio perchè era consapevole che tutti lo stavano guardando e la rossa dovette accontentarsi di una sua goffa manovra per darle un mezzo abbraccio. Quasi quasi  si aspettava una battuta tagliente di Malfoy a riguardo, invece l'ex Serpeverde non lo degnò neanche di uno sguardo. Sembrava davvero volersene stare solo per conto suo.

Harry si domandò ancora una volta che cosa l'avesse spinto ad iscriversi all'Accademia.

Gli alloggi che erano stati loro destinati al terzo piano erano molto di fortuna e si vedeva. Una stretta scala a chiocciola portava alla più vecchia e misera delle soffitte in disuso, dove erano stati predisposti dei traballanti letti a castello che minacciavano di cadere da un momento all'altro. Il bagno purtroppo era uno solo in comune per tutti e dall'aspetto sembrava che nessuno lo usasse più dai tempi dei fondatori.

-E' uno scherzo spero...e qui ci dovremmo dormire?- protestò Arya Black davanti al loro istruttore.

-No naturalmente- rispose un serafico Allock- prima di dormire vi conviene dare una bella pulita, non vedete come è pieno di polvere e di ragnatele... Per Merlino, qui non ci viene nessuno da secoli!Troverete tutto il necessario in quello sgabuzzino, stracci, scope e tutto il resto...

-Sembriamo per caso dei domestici?- commentò Draco col medesimo sdegno.

-Mmm...- Allock finse di pensarci seriamente- No, a me sembrate delle giovani e pimpanti reclute che domani devono trovarsi in sala grande alle sei precise- a quel punto, davanti ai gemiti dei suoi allievi per quella pessima notizia,  l'istruttore assunse un tono quasi confidenziale- In effetti è meglio che cominciate subito a pulire se volete avere qualche ora di sonno prima dell'inizio dell'addestramento... mi raccomando siate puntuali, nessuno escluso!Buona notte!

Rassegnati,  i ragazzi avanzarono nella soffitta- dormitorio facendosi largo tra detriti , vecchi bauli, scatoloni ammuffiti e altre cianfrusaglie. Miracolosamente riuscirono a trovare posto per sè e per le proprie cose ammucchiando il tutto da un lato della stanza. Riservandosi di decidere in seguito su tutto il resto, pulirono giusto attorno alla zona letto e riassettarono come poterono i materassi laceri che erano stati loro assegnati impiegando una buona ora a rendere almeno utilizzabile il bagno comune.

Anche se si trattava di una sistemazione scomoda e provvisoria Harry da parte sua non si lamentava: aveva dormito anche in posti peggiori durante la sua permanenza a casa Dursley. Tutti gli altri invece trovano da ridire, soprattutto le ragazze, ma dopo le pulizie forzate erano troppo stanchi per non addormentarsi comunque non appena toccarono il cuscino.

Fu allora che Harry avvertì qualcosa di duro sotto il proprio, allungando la mano sotto di esso  scoprì quello che sembrava un pezzo di pergamena appallottolata. Al suo interno trovò una catenina  sottile in oro bianco  con un piccolo ciondolo di smeraldo. Harry esaminò il gioiello alla fioca luce della bacchetta.

La pergamena che l'aveva avvolto recitava semplicemente 'Una protezione contro  forze oscure. A.'

 

 

 


 

 

  
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