EMMM...ECCOMI QUAAA!!! OK VI HO FATTO ATTENDERE DAVVERO MOLTO QUESTA VOLTA E SONO DAVVERO DISPIACIUTA...PER QUESTO MOTIVO MI SONO IMPEGNATA E HO CERCATO DI FARE IL CAPITOLO SCORREVOLE E OVVIAMENTE PIù LUNGO DEI PRECEDENTI VISTO CHE ALCUNI SI ERANO GIUSTAMENTE LAMENTATI =D

BENE ORA VI LASCIO AL CAPITOLO OVVIAMENTE SE VI PIACE RECENSITE,SE NON VI PIACE RECENSITE,SE VI è INDIFFERENTE RECENSITE E SE PROPRIO FA VOMITARE RECENSITE XD

SEMPRE NEL POSTO E NEL MOMENTO SBAGLIATO

La verità

POV. EDWARD

Alice e Bella scomparvero dalla mia vista e ci lasciarono soli.

"tranquillo è in buone mani" mi disse Jazz notando che non smettevo di fissare il punto in cui le due ragazze erano sparite

"lo so" dissi in modo apatico

"bene...quindi quella stronza si è rifatta viva eh?" "già...me l'aspettavo ma non così presto e soprattutto non con certe richieste" dissi in modo grave "richieste..." Jasper mi guardò pensieroso e poi disse "richieste o ordini Edward? Ti ho promesso aiuto, ma devo pensare alla mia famiglia ora lo sai, non voglio rimanere coinvolto in rapine e cose varie ormai ne sono fuori Ed"

"ed è proprio per questo che sono qua! Tu ne ne sei tirato fuori, devo sapere come hai fatto e non me ne andrò da qui senza una tua risposta sappilo". Jasper mi fissò per qualche minuto e poi annuì "ti racconterò tutto ma tu prima devi dirmi che cosa ti ha ordinato Tanya e il motivo del rapimento della ragazza"

"Bella non centra niente con tutto questo era solo nel posto sbagliato al momento sbagliato"

"e tu vuoi farmi credere che ti sei fatto fregare come un novellino da una 17enne? Pensi che sia stupido?! Lo so benissimo che se fosse stato un caso avresti già risolto il problema...quindi che cosa vuole Tanya da lei?" bene ingannare Jasper era impossibile mi conosceva troppo bene ma non potevo dirgli tutto, non ancora almeno, mi sarei limitato a spiegare quello che Tanya voleva.

“Allora?” mi riscosse Jasper

“Tanya vuole che la uccida…crea…problemi per lei” dissi vago ma come immaginavo Jasper non si lasciò infinocchiare

“Se vuoi davvero che ti aiuti sarà meglio che mi racconti dell’accordo con Tanya dall’inizio” disse infatti con sguardo truce. Iniziai a riflettere: Jasper era mio amico, sapeva come andavano le cose con Tanya perché un tempo anche lui lavorava per l’organizzazione, di lui mi potevo fidare, inoltre che cosa avevo ormai da perdere? Bella mi considerava un pazzo benestante che andava in giro a rapinare locali senza un apparente motivo, era inoltre confusa dai miei cambi d’umore (che avvenivano più o meno ogni cinque minuti) e rischiava la vita….già per quanto mi costasse ora la priorità era salvare la vita a Bella e quindi non avevo scelta: dovevo raccontare tutto a Jasper.

Sospirai e iniziai a raccontare “La notte che rapii Bella è stata un errore…non dovevo rapirla”

“cosa vu-“ iniziò a dire Jazz ma lo interruppi “è vero Tanya  mi aveva ordinato di rapirla…ma non quella notte….quella notte io dovevo semplicemente compiere la rapina in modo da distrarre lo sceriffo, il padre di Bella , e dopo avrei dovuto occuparmi di lei. Non conoscevo neanche la persona che dovevo rapire, sapevo solo il nome e l’indirizzo, quando me la sono ritrovata davanti non l’ho riconosciuta e ho pensato che fosse un’inutile complicazione, solo dopo ho capito l’incredibile (s)fortuna di averla trovata lì al discount”

“La ragazza che cosa sa?”

“Niente, solo che è stata un incidente di percorso durante la rapina”

“Perché Tanya ti ha chiesto di rapirla? È una ragazza normale che ha fatto per intralciare i piani di Tanya?”

“Lei niente, ma suo padre fa delle ricerche sull’organizzazione e diciamo che è arrivato a un punto pericoloso per Tanya, il rapimento di Bella è un avvertimento”

“Se è un avvertimento perché Tanya la vuole morta Ed? Non ha senso”

“Non ne ho idea…forse il padre di Bella non ha rispettato le condizioni. Adesso però io mi trovo in una situazione spiacevole, non posso ucciderla ma se non lo faccio io lo faranno gli uomini di Tanya e questo non posso permetterlo, sai come uccidono”

“Si lo so” Jasper disse solo questo ma io sapevo che stava ripensando a suo padre…

POV. BELLA

Alice mi precedette sulle scale e mi fece vedere la casa. Iniziò a mostrarmi le camere: per prima quella della bambina da cui uscimmo quasi subito visto che la piccola stava dormendo, poi quella matrimoniale che condivideva con Jasper, la quale era molto grande e ariosa, aveva le pareti color lilla mentre le tende e il copriletto erano di diverse tonalità di viola e fucsia

“Woo Alice è gigante!”

“Beh non hai visto la cabina armadio!” disse con un ghigno malvagio stampato in faccia!

“Eccola qua!” disse aprendo una parete scorrevole e….cavolo la cabina armadio era quasi più grande della stanza!

“Alice qualcosa mi dice che ti piace fare shopping”

“Già! Da cosa l’hai notato?” chiese e io scoppiai a ridere trascinando anche lei con me

“Vieni ti faccio vedere la camera del bambino”

Uscimmo dalla sua camera e andammo a vedere quella di fronte, le pareti erano spoglie e incolori anche se in certi punti si vedevano schizzi di vernice blu cielo e verde prato, segno che Alice stava cercando il colore adatto…

“Allora…che colore sarebbe più adatto per un maschietto? Verde o celeste? Sono troppo indecisa…tu che ne dici?”

“Emm non saprei magari verde sarebbe meglio…insomma il celeste sarebbe troppo ovvio no? Anzi magari potresti disegnare varie cose sulle pareti invece di fare una cosa classica” dissi con lo sguardo perso

“Che intendi per disegnare cose?” 

“Mmm ti faccio vedere…hai delle matite?”

“Oh si certo…dovrebbero essere qui in terra vicino ai campioni e i vari album…” si accovacciò sul pavimento e iniziò a cercare tra quel mare di colori e carta da parati

“Eccolaaa!!! Tieni pure Bella” “Grazie” dissi timidamente, poi mi concentrai sul muro ancora incolore, immaginandolo dipinto di un bel blu oceano, e iniziai a disegnare uno scenario subacqueo mettendo pesci pagliaccio e amebe, conchiglie di varie forme e…

“Oh Bella ma è meraviglioso!”

“Beh è solo uno schizzo…per renderti l’idea diciamo” dissi imbarazzata, sapevo di disegnare bene e in un futuro mi sarebbe piaciuto frequentare una scuola artistica ma mio padre mi vedeva più per una carriera da sceriffo..

“Uno schizzo?! Bella è stupendo, e quando dico stupendo intendo dire che dipingerai le camera del bambino e non accetto un no come risposta sia chiaro!”

“Alice io…davvero grazie, non so cosa dire ma io…non credo che Edward me lo permetterebbe, insomma non voleva neanche che scendessi dalla macchina prima, non so perché abbia cambiato idea” dissi abbassando lo sguardo e torturandomi le mani, lo facevo sempre quando ero nervosa…

“Tranquilla con Edward me la vedo io e poi come sta andando questa cosa del rapimento? Ti tratta bene vero? Perché se non è così io…”

“No no lui cioè non è proprio un simpaticone e il primo giorno mi ha tirato uno schiaffo ma si comporta bene, insomma non mi tiene segregata in camera o legata a un letto per fortuna”

“Ti ha tirato uno schiaffo?! Ma è scemo?!”

“Beh è lui il rapitore, poteva andarmi peggio” dissi sinceramente

“Dai scendiamo così parliamo con Edward della camera” 

“Ok” dissi riprendendo subito il buon umore, anche se ero un po’ intimidita, avevo paura della reazione di Edward e speravo che non mi rinchiudesse in camera una volta tornati a ‘casa’.

Alice ed io tornammo nuovamente nel salone e trovammo Jasper e Edward che si fissavano a vicenda, appena ci videro si risvegliarono da quella specie di trans e Edward mi guardò intensamente, sembrava preoccupato ma non riuscivo a spiegarmi il perché…