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Autore: Edelweiss_    05/07/2011    3 recensioni
si chiude una porta e si apre un portone ...
Genere: Drammatico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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style="font-family: Times New Roman;"> Il giorno dopo andai a prendere Johannes all'ospedale, lo feci vestire e lo portai nel parcheggio dove aspettammo Alexi per cinque minuti buoni.
- Eccomi, scusate il ritardo ... ehi, ciao piccolo! Tu devi essere Johannes, il fratellino di Arja ... io sono Alexi
- lo so, ti ho riconosciuto ....
- tu ascolti le nostre canzoni? non sei un po' piccolo?
- forse .... ma a me piacete molto ...
- ok ... meglio, un fan in più! dai salite in macchina
ci portò in un locale in cui c'erano già alcuni bambini che giocavano con una palla di stoffa rossa, entrammo e, mentre il mio fratellino si dirigeva verso gli altri per giocare, io e Alexi ci sedemmo al bancone del bar e prendemmo due birre
- grazie per tutto quello che fai per me ...
- non mi devi ringraziare ... per me è, come dire .... un dovere .... mi fa piacere aiutare le belle ragazze ...
- lo prendo come un complimento....
- è un complimento ... tu sei una ragazza fantastica ... e, non sei solo bellissima, sei anche intelligente e responsabile e simpatica e ....
prima di finire la frase mi prese dolcemente il viso e posò le sue labbra sulle mie
- io ... io credo ... credo di amrti, Arja ...
rimasi per dieci secondi a fissare il suo viso, i suoi occhi dolci,le sue labbra ancora socchiuse che aspettavano una risposta
- non so cosa dire ... il mio mito mi ha appena detto che mi ama ....
Un uomo vestito da Babbo Natale si avvicinò a me affannosamente
- Signora è lei la madre del piccolo Johannes?
- sono sua sorella ... mi dica pure ...
- corra, il suo fratellino è svenuto
mi diressi di corsa verso il corpicino del piccolo che stava disteso per terra, lo presi in braccio e lo portai verso la macchina dove, insieme a Alexi, riportammo in ospedale.
L'infermiera mi disse che appena si riprese ebbe un'attacco epilettico, seguito da epistassi, ora stava dormendo, ma era andato in ipotermia, quindi era coperto da una coperta (scusate il gioco di parole ...) termica. La sua prrospettiva di vita si era ridodda a una settimana. Ero distrutta, la mia famiglia stava andando a puttane, certo, Alexi aveva detto di amarmi, ma non avevo voglia di pensare a me, alla mia vita ... che valeva ben poco senza il mio fratellino ...
Alexi mi stava abbracciando, anche se non volevo essere compatita, non ne avevo bisogno, o forse sì.
L'infermiera di prima uscì con un viso scuro e si rivolse a noi
- lui ... è ... morto ... mi dispiace tanto ....
caddi a terra, la fine.
Mio bimbo caduto, dormi in pace.
Cessa il dolore, nessuna mano guaritrice per la tua malattia
una luce per ogni lacrima ....Nato nel silenzio e morto in esso.
Il funereale si svolse due giorni dopo, ero in prima fila, stringevo la mano di Alexi ... la cosa che mi faceva più rabbia era che i suoi genitori non erano nemmeno venuti ... probabilmente erano sdraiati sul divano a trombare ....
Quella sera avevo voglia di fare una pazzia ... non mi interessavano le conseguenze ... dovevo farlo ... mi tolsi i vestiti, rimasi in reggiseno e mutande, guardai Alexi
- facciamolo ...
lui annuì, si tolse i vestiti e mi distese sul letto, si mise sopra di me ...nudo e grazioso tormento, io sono solo una bambina senza favole, sono la piccola fiammiferaia che congelava nella neve e che viene riscaldata dalla tua passione ... sono oscura ... ma è così bello!  Vieni a coprirmi con te, per il brivido, finchè non ti immergerai in me ... Novembre si veste di Maggio sul tuo volto .... Corpo di una vergine, anima della famiglia del diavolo ...le mie membra nude riflettono la luce lunare ... Una venere per le anime mortali, visione virginea che gioca a nascondino in ruoli lascivi .... caduta in disgrazia è la mia verginità, la morte ha tessuto il mio vestito nuziale ....
tutto fu finito in pochi minuti ... forse ero rimasta incinta ... o forse no, non mi interessava ... soffrivo troppo.
Voglio stare da sola ... voglio morire ... lasciatemi stare ... abbandonatemi, come una bambola vecchia, come un gioco in disuso .... lasciate il mio corpo cadere nel fango.... mi paragonavano al bambino dagli occhi sognanti, dicevano che ero la preda fra i lupi , la mano che prima stringeva una corda per saltare ora è premuta sui miei occhi lacrimanti ... dicevano che ero stolta ... ma ero solo innocente ... il mio cuore puro ucciso dalla lussuria, logorato dal dolore.
  
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