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Autore: sundayrose    06/07/2011    4 recensioni
"Entrai di corsa in casa e scartai frenetica il pacchetto che avevo appena comprato. Mi precipitai in bagno senza neanche togliere la giacca e attesi.
2 minuti.. era quello il tempo necessario. 2 minuti che potevano cambiarti la vita.
Mi guardai riflessa nello specchio senza avere il coraggio di appurare quello di cui ormai ero certa. Con uno sforzo enorme abbassai lo sguardo sul test e quello che vidi mi lasciò intontita per un attimo. 2 linee rosa: ero incinta,aspettavo un figlio da Harry!!"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Vita e Morte
 
- Ginny!- La voce di Harry sovrastò le urla di Hermione.
Ron e Draco voltarono la testa di scatto.
Ginny era una statua di marmo. Stava impalata sul ciglio della porta e il suo volto era una maschera di sorpresa e sconfitta,mista a qualcosa che Harry non seppe definire, forse rabbia.
- Ginny, presto devi andare a chiamare la McGranitt. Hermione deve essere portata  immediatamente al San Mungo!-  Harry supplicò Ginny con lo sguardo. Sapeva che i rapporti tra loro due non erano più gli stessi,ma non poteva negargli un aiuto.
Ginny però rimase lì,ferma al suo posto. Non un muscolo si protese verso Hermione, non un gesto fece capire che si sarebbe mossa per aiutarla.
- Ginny… - Harry la stava pregando.
Ma nel frattempo Draco si era alzato in piedi e puntava la bacchetta contro di lei. – Non una mossa Weasley, o ti lascio qui per terra stecchita.-
Harry e Ron Guardarono Draco come se fosse fuori di testa.
La sua espressione era dura e stringeva la bacchetta fino a farsi sbiancare le nocche. Si poteva intravedere la vena del suo collo che pulsava furiosamente.
Osservava la scena come un serpente osserva la sua preda: con attenzione,ma pronto a scattare al suo minimo movimento.
Come un serpente,si aizzò contro di lei non appena tentò di scappare. Ma stavolta fu lui più veloce.
- INCARCERAMUS!- Draco urlò in sua direzione e lei non fece in tempo nemmeno a rendersi conto di quanto stava succedendo che già era sul pavimento completamente legata.
- Ma che diavolo stai fac.. – Ron si alzò di scatto per fermare Malfoy,seguito da Harry, ma qualcosa bloccò entrambi.
Le mani di Hermione stringevano i loro polsi,impedendogli di muoversi oltre. Ormai non avrebbe potuto più impedire che la verità saltasse fuori,ormai non avrebbe più potuto proteggere Harry e Ron da una consapevolezza che distruggeva l’anima più dell’odio. Ormai le cose erano diventate troppo pesanti per essere ignorate.
Harry e Ron abbassarono gli occhi su di lei, stupiti. Era stravolta e i suoi occhi imploravano pietà per quello che le stava succedendo,tuttavia la sua presa era ferrea,non aveva intenzione di lasciarli andare.
- N-non fatelo! Draco vuole solo proteggerci.- disse lei con un filo di voce.
- Proteggerci? Proteggerci da cosa?- Ron stava per scattare nuovamente contro di lui,ma Hermione lo tratteneva con più forza di quanto lei credesse di possedere. – Lascia andare mia sorella, vigliacco!-
Ma Malfoy non dava segno di averli sentiti,si avvicinava a lei minaccioso,la bacchetta puntata contro. – Dovrei ammazzarti qui immediatamente per quello che hai fatto,ma non voglio sporcarmi le mani con il tuo sudicio sangue.-
Ginny si mise a ridere,di nuovo con quella risata folle tanto somigliante a Bellatrix. – Dì piuttosto che hai paura,Malferret. Non sei stato in grado di uccidere Silente,pure essendo minacciato da Voldemort,figurati se avresti il coraggio di uccidere me.-
- Stavolta è diverso Weasley,stavolta ho un ottimo motivo per farlo!- e dicendo così la afferrò per i capelli e le tirò la testa all’indietro,la bacchetta puntata contro la sua gola.
Stava per dirlo,stava per fare davvero quell’incantesimo fatale,quello che lo avrebbe reso per sempre un assassino.
Non era come con Silente. Lì,in quel momento e in quel luogo era quello che voleva di più:cancellare dall’esistenza colei che aveva fatto tanto del male alla ragazza che amava più di se stesso e che aveva trasformato il suo bambino in un mostro.
Ma un colpo lo sollevò in aria e lo fece sbattere contro la parete.
- NO!- Hermione urlò, ma nessuno sembrò sentirla.
Harry era riuscito a liberarsi dalla sua presa e puntava la bacchetta contro Draco. – Non ti azzardare mai più a fare una cosa del genere! Che diavolo ti è preso? Pensavo fossi dalla nostra parte!-
Draco si stava rialzando a fatica dopo la botta precedente,lo sguardo furioso fisso in quello di Harry. – Sono dalla vostra parte,idiota! E’ lei l’artefice di tutto questo. E’ stata lei a gettare quella maledizione su Hermione. Voleva vendicarsi,voleva uccidere lei e il bambino,in questo modo l’avrebbe fatta pagare anche a te.-
- Ma che cosa stai dicendo?- Harry era allibito. Come poteva Malfoy inventarsi una cosa del genere? Avrebbe dovuto sapere che non gli avrebbe mai creduto.
- Harry non credergli. E’ stato lui, è stato lui fin dall’inizio. Io volevo perdonarti già il giorno dopo la rivelazione del vostro segreto,ma lui me l’ha impedito. Ha gettato la maledizione Imperius su di me in modo da controllare tutti i miei movimenti e io non potevo fare niente per fermarlo. Si è avvicinato a voi fingendosi amico,fingendosi afflitto per tutte le angherie che eravate costretti a subire per causa sua, ma in realtà voleva vendicarsi di tutto il male che voi avete fatto alla sua famiglia in questi anni. E’ stato lui a fare quell’incantesimo ad Hermione e vuole far ricadere la colpa su di me. Ma lo sai che non è possibile,vero Harry? Sai che io non farei mai una cosa del genere.- Ginny lo guardava con occhi imploranti e colmi di lacrime.
Harry si lasciò sciogliere da quello sguardo. – Certo che lo so.-
- E’ UNA BUGIARDA! Ha cercato di uccidermi,ho ancora il segno del suo Avada Kedavra sul petto. Mi sono salvato solo grazie ad Hermione e alla protezione che lei mi ha trasmesso con quel bacio.-
- Quale bacio?- Ron si intromise di colpo nella conversazione,toccato sul vivo. Il suo braccio ancora intrappolato nella presa ferrea di Hermione.
- Il bacio che ci siamo dati sulla Torre di Astronomia alcuni giorni fa. E’ stato questo che mi ha salvato, ma l’ha detto una parte di lei mentre ero dentro di lei. So che può sembrare assurdo ma è la verità. Ginny voleva ucciderla con il suo odio e per poco non ci stava riuscendo. E’ stato il suo angelo, o qualcosa del genere, a salvarla e a salvare me e ora lei non è più in pericolo. Ma qualcosa è successo,il suo odio si è trasferito dentro quella ragazza tanto simile a lei. Non so chi sia, ma lei l’ha salvata a scapito suo. Ginny non è quello che credete, è malvagia. Ha corrotto la sua anima a tal punto da non essere più quella di prima, ormai è dannata per sempre e tutto questo solo per vendicarsi di voi.- Malfoy cercava di spiegare tutto quello che era successo in quei giorni, ma dai volti di Ron ed Harry capiva che non gli credevano.
- Davvero pensi che io ti creda? La tua storia è assurda, dall’inizio alla fine.- Harry era incredulo. – Pensi davvero che io sia così sciocco da bermi le tue parole? La verità è che non avrei dovuto fidarmi di te. Quando Hermione ha cominciato a sentirsi male avrei dovuto subito pensare a te. Che stupido sono stato, lei mi aveva detto che avevate parlato e che tu avevi cercato di confortarla, ma era tutta una messinscena,vero? E’ stato in quel momento che le hai fatto qualcosa, è stato da quel momento che è cambiata!- Harry puntava la bacchetta contro di lui deciso.
- Harry, no! Draco ha ragione, è tutta colpa di Ginny. – Ma Hermione non riuscì a finire la frase che una nuova contrazione la scosse, facendola gridare.
Si teneva le mani sulla pancia, mentre questa si illuminava ad ogni contrazione.
Harry girò lo sguardo verso di lei, per poi ricondurlo su Malfoy. – Che cosa le hai fatto? Hai confuso la sua mente in modo da credere che sia Ginny la colpevole?-
- Ma come fai ad essere così ottuso? Ti sto dicendo la verità. Credi davvero che le farei del male? Credi davvero che sarei stato capace di farle tutto questo? Io la amo!- Non gli interessava esprimere i suoi sentimenti davanti a Potter e Weasley, voleva solo che gli credessero, perché altrimenti le conseguenze sarebbero state disastrose.
- Che altro ti stai inventando ora?- Ron era furioso. Come poteva dire tutte quelle menzogne? Niente era vero,dalla prima all’ultima parola. Dal bacio al suo amore per lei. Dalla colpevolezza di Ginny al fatto che lei avesse tentato di ucciderli. Niente era vero. Non poteva essere vero.
Un altro grido e Hermione fu scossa dai tremiti. Quello non era un parto normale,quello non era un bambino normale. – Guarda,guarda cosa le hai fatto. E’ per colpa tua che Hermione è in questo stato. E’ per colpa tua che adesso la profezia ha ragione di esistere. Silente aveva ragione, c’è stata una scelta dettata dall’odio, una scelta che ha cambiato tutto, che ha fatto sì che la profezia diventasse vera. La tua scelta. Il tuo odio verso di me, verso di noi! - Harry ora aveva tutto chiaro. – E’ questo che volevi,non è vero? Volevi vendicarti di noi, ma quando hai scoperto la profezia una nuova speranza si è accesa dentro di te. La speranza che un nuovo signore oscuro potesse sorgere. Per questo hai continuato, facendo in modo che lui diventasse più potente, fregandotene della vita di Hermione.- Harry continuava a tenere la bacchetta puntata contro di lui.
Mai in vita sua aveva provato tanto odio verso una persona. Stavolta aveva toccato una creatura innocente.. suo figlio. Questo non poteva sopportarlo. – Facciamola finita. – Harry stava per schiantare Draco,che tentava di ribattere, ma un nuovo grido lo fermò.
Hermione era in preda alle convulsioni. Poteva vedere ogni singola traccia di dolore sul suo viso.
- Harry muoviti, schianta Malfoy e libera Ginny, dobbiamo portare Hermione all’ospedale!- Ron la guardava preoccupato.
Ad ogni contrazione, ad ogni urlo, ad ogni sua supplica, sentiva il suo corpo essere trapassato da milioni di scosse. Stava soffrendo terribilmente per quella cosa che portava in grembo.
Harry liberò immediatamente Ginny dalle corde con un incantesimo. Ma nemmeno finì di pronunciarlo che un altro incantesimo lo colpì di striscio.
Cadde sul pavimento ferito lievemente al braccio. Ma quando alzò gli occhi il suo cuore sprofondò negli abissi del suo petto.
Ginny stava sopra di lui, la bacchetta puntata contro. Era stata lei a pronunciare l’incantesimo. - Ginny, ma cosa…-
Lei non lo fece finire nemmeno di parlare che scoppiò in una fragorosa risata. – Come è facile prenderti in giro,Harry. Bastano un paio di occhi dolci e un po’ di lacrime perché tu ti faccia sopraffare dal tuo eroismo.-
Harry era disorientato. Tentò di rialzarsi ma Ginny lo bloccò con un altro incantesimo,facendolo schiantare al muro, immobilizzato.
- Ginny sei impazzita? Che cosa stai combinando?- Ron si liberò dalla presa di Hermione e si avvicinò alla sorella.
- Faccio quello che andava fatto da molto tempo. Che stupido che sei Ron, ti sei fatto incantare da questi due come un allocco. Ma non hai nemmeno un briciolo di orgoglio in quella testa vuota? Come fai a parlare ancora con loro dopo tutto quello che ci hanno fatto?- Ginny era contrariata dal comportamento del fratello. Lo guardava con disprezzo, come se non fosse all’altezza di essere nemmeno suo lontano parente.
- S- sei stata tu a fare tutto questo?- Ron era incredulo. Come era potuta arrivare a tanto?
- Certo che si. Lei mi ha tolto tutto,tutto quello che volevo nella vita. Ha distrutto il mio sogno. Loro si sono presi gioco di me e anche di te, come fai a non capirlo?-
- Capisco soltanto che sei diventata un mostro. Hai cercato di uccidere Hermione e hai trasformato quel bambino in qualcosa che nemmeno noi sappiamo cosa sia.-
- Questo non era nei miei piani, è successo. Io volevo solo liberarmi di lei.- Ginny guardava Hermione dall’alto. La vedeva soffrire, ma non provava la minima pietà per lei. Alzò la bacchetta e gliela puntò contro. – Ora devo solo finire ciò che ho iniziato.-
Hermione vide la bacchetta di Ginny puntata contro di lei e i suoi occhi si riempirono di terrore.
Ma un’altra voce parlò e un altro incantesimo sferzò l’aria.
-STUPEFICIUM!- Ron e Draco pronunciarono insieme l’incantesimo.
Quel doppio colpo fece crollare immediatamente Ginny sul pavimento, come una statua di marmo.
I due si guardarono con uno sguardo carico di sottintesi. Sguardo di scuse,sguardo di comprensione.
Ron si avvicinò ad Harry e lo sbloccò dall’incantesimo che l’aveva immobilizzato al muro.
Harry guardò Ginny svenuta. Sentì un vuoto dentro di sé che forse non avrebbe mai colmato.
Improvvisamente si ricordò il consiglio di Silente: “Non riporre la tua fiducia incondizionatamente”. Aveva avuto fiducia in lei condannando immediatamente Malfoy. Come al solito non aveva capito.
Si scusò con Draco per come lo aveva trattato e lui sembrò capire.
Ma improvvisamente un urlo disumano gelò l’aria intorno a lui,intorno a loro.
Tutti si immobilizzarono all’istante. I pensieri che un attimo prima vagavano nella loro mente si smaterializzarono di colpo nell’udire quel suono.
Girarono la testa all’unisono e quello che videro li spaventò come non mai in vita loro.
Hermione scalpitava come una posseduta, il viso contorto in una maschera di dolore.
La sua voce era un grido rauco, come se provenisse dal profondo di una caverna.
Non era la sua voce.
Non era lei.
Il dolore era ormai una costante del suo corpo. Non appariva più ad intervalli regolari. Si era impossessato di lei e rimaneva permanente in lei.
I tre ragazzi mai avevano visto in vita loro una scena tanto cruenta. Ma ormai era troppo tardi per portarla da qualche parte,ormai era troppo tardi per salvare entrambi.
Il bambino stava nascendo.
Harry si inginocchiò di fronte a lei e le prese la mano. Ron fece lo stesso dall’altra parte.
Sentiva le unghia di Hermione penetrare nella sua carne, ma non gli importava, se questo fosse bastato ad aiutarla si sarebbe fatto spolpare la mano.
- Herm.. – Harry la chiamava, ma lei non lo sentiva. Sentiva solo il dolore e la consapevolezza che né lei né il bambino sarebbero sopravvissuti.
Tutti erano consapevoli di questo.
La maledizione che l’aveva colpita era troppo potente e,anche se in qualche modo ne era uscita, il parto prematuro la condannava senza alcuno scampo. Senza contare il fatto che quella che stava per nascere non era una creatura normale.
Eppure come era possibile? Loro erano maghi,sarebbero dovuti essere capaci di fare qualsiasi cosa.
A cosa serviva in realtà la magia,se poi non poteva salvare le persone che si amano?
Harry si sentì uno stupido. Non aveva capito niente, niente! Non era stato in grado di proteggere Hermione e il suo bambino.
- Dobbiamo fare qualcosa! Il bambino le sta succhiando tutta l’energia vitale.- Ron era pallidissimo per la paura, ma mai quanto Hermione.
Ad ogni urlo diventava sempre più cerea e smunta. Le sue guance non erano più tonde e rosee, ma grigie e incavate. Era come se il bambino la stesse prosciugando per non rischiare di morire a sua volta.
Ormai era esausta. Harry sapeva che non ce l’avrebbe fatta a farlo nascere, non le rimanevano più forze.
Non sapeva cosa fare, era impotente e incapace di fronte quella situazione.
Fu Draco ad intervenire.
Scostò Harry e Ron e la prese tra le braccia.
La guardò per un’infinità di tempo prima di avvicinarsi a lei e baciarla.
Fu un bacio disperato,perché da questo dipendeva la vita di Hermione.
Sentì che qualcosa lo abbandonava per trasferirsi in lei. Qualcosa che a lui non serviva più, ma che per lei era vitale.
Vide il suo viso ritornare pieno e roseo.
Vide di nuovo i suoi occhi brillanti.
La vide tornare piena delle sue forze.
Non riusciva a capacitarsi come non ci avesse pensato prima. La protezione che aveva salvato lui ora potava salvare anche lei e,forse,anche il suo bambino.
Harry e Ron lo guardarono stupiti. Non capivano come avesse fatto a far tornare di nuovo Hermione come prima.
Forse un giorno gliel’avrebbe spiegato.
Hermione si sentiva di nuovo viva e potente. Si sentiva capace di fare tutto.
Allora spinse, spinse con quanta forza aveva in corpo. Il suo bambino voleva uscire da troppo tempo, ora era arrivato il momento giusto.
Draco, Harry e Ron l’aiutarono, per quanto poterono. Nessuno dei tre sapeva niente di parti, ma cercarono ugualmente di sostenerla.
Il bambino, anzi la bambina,nacque poco dopo.
Hermione,sfinita, si accasciò sul pavimento addormentandosi all’istante.
La bambina era piccolissima e incredibilmente fragile. Ma immediatamente capirono che era speciale.
Non piangeva. Teneva gli occhi aperti a scrutare il mondo intorno a sé.
Harry ebbe un tuffo al cuore quando vide che aveva i suoi stessi occhi. Verdi, come anche quelli di sua madre.
Qualcosa però rendeva inquietante quella visione celestiale.
Un’aura nera galleggiava intorno alla bambina. Era l’odio di Ginny, quello che lei aveva completamente assorbito per salvare Hermione.
Ma l’odio non voleva rimanere in lei. Sentiva che lì,da qualche parte, c’era colei che l’aveva generato.
Come un bambino che cerca la sua mamma, l’odio si unì di nuovo a Ginny. Ma per la sua anima era troppo.
La sua anima, lacerata per quello che aveva fatto, non sopportò quell’incredibile e potente ondata di odio.
Ginny si riscosse immediatamente quando il suo odio penetrò di nuovo in lei. Poi tutto fu anarchia.
Ginny urlava e scalciava e pestava i piedi in terra. Si alzava e poi ricadeva. Il suo odio stava facendo a brandelli la sua anima già gravemente compromessa.
Harry, Ron e Draco guardarono allibiti quella scena.
Harry si precipitò verso di lei, ma ormai non c’era più niente da fare.
Ginny stava immobile sul pavimento. Gli occhi spalancati che ormai non vedevano più niente.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Salve a tutti!
Lo so, sono incredibilmente in ritardo,cruciatemi pure!!! Purtroppo con gli esami non ho avuto molto tempo a disposizione, perciò sono riuscita a postare il capitolo solo ora.
Questo capitolo è stato un parto anche per me. Incredibilmente complicato da scrivere, ma spero sia venuto bene.
Allora le carte si sono scoperte del tutto e la bambina è finalmente venuta al mondo. Ma qualcun altro invece se n’è andato. Non so se questa scelta susciterà scalpore o se invece già ve l’aspettavate.
Bè commentate pure,lascio a voi lo spazio.
Un’ultima cosa,credo che ci saranno altri due capitoli e poi la storia sarà finita.
Bene, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Al prossimo,baci.  
  
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