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Autore: Tem_93    06/07/2011    6 recensioni
Prendete un membro a caso del Glee Club e mettetelo alle prese con Brittany S. Pierce, quel dolce e furbo angioletto biondo.
Cosa ne viene fuori ve lo diciamo noi ;)
Raccolta a quattro mani tra ValeLenee e Tem_93
1)Ringtones [Lauren Zizes, I Kissed A Girl]
2)Peacock.. Or maybe not? [Sam Evans, Peacock]
3)Piano Lessons [Brad, Secondo Movimento della Primavera]
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Piano Lessons
 
 
 
Le prove del Glee erano appena finite e mentre alcuni ragazzi se ne erano già andati, Quinn si era fermata a chiacchierare con Britt. Quest’ultima però era incuriosita da Santana, la quale si era avvicinata a Brad, sedendosi accanto a lui e cominciando a chiacchierare, mentre l’uomo annuiva solo, sorridendo amichevolmente. Le due bionde si avvicinarono all’ispanica.
-San, andiamo?-chiese Brittany, scrutando il pianista.
-Andate pure, arrivo subito- disse lei, tornando poi a rivolgersi all’uomo.
Brittany arricciò le labbra e corrugò le sopracciglia bionde, uscendo poi con l’amica.
 
Quel Brad ultimamente stava diventando alquanto fastidioso. Santana si fermava spesso a dirgli qualcosa, lo osservava suonare, lo chiamava per nome.
Ormai era assolutamente un problema.
Perché Santana lo riteneva così interessante? Era anche muto! Forse perché sapeva suonare quell’enorme aggeggio nero, ma non sembrava così difficile, dopotutto bisognava solo premere dei tasti! Ci sarebbe riuscita benissimo anche Brittany se qualcuno gliel’avesse insegnato.
La ragazza sgranò gli occhietti celesti, smettendo per un momento di fare lo shampoo a Lord Tubb.
Ma certo, era ovvio! Se Brad le avesse insegnato a suonare quell’affare, Santana non lo avrebbe più considerato e avrebbe rivolto anche quelle piccole attenzioni a lei!
Brittany sorrise, soddisfatta del piano escogitato, per poi continuare a lavare il micione.
 
-Ok ragazzi, ottimo lavoro! Ci vediamo dopodomani- esclamò Shuester, battendo le mani e salutando gli alunni, che a poco a poco cominciarono ad uscire dall’aula. Brittany salutò Santana, dicendole che doveva tornare a casa, mentre la latina si fermò qualche momento per scambiare due parole con quello. La biondina in realtà si appostò fuori dal corridoio, nascondendosi dietro ad una porta, aspettando che Santana uscisse. Quando la vide lasciare la scuola, rientrò nella sala prove, attirata anche da un’interessante melodia. Brad inizialmente non si accorse di lei e Brittany aspettò che avesse finito quel motivo, prima di avvicinarcisi. Lui sollevò la testa stupito, per poi sorriderle.
-Hai bisogno di qualcosa?-le chiese gentilmente. Brittany spalancò la bocca e gli occhietti.
-Guarda te che bugiardo! Ci hai sempre fatto credere che fossi muto. Non si dicono le bugie!- lo sgridò lei, infastidita.
-Ma…ma nessuno mi ha mai chiesto nulla, quindi non avete mai avuto l’occasione di sentirmi parlare- le rispose, notando l’espressione della ragazza acquietarsi un poco, non però ancora totalmente convinta.
-Mi fiderò- sussurrò- Avrei bisogno del tuo aiuto- affermò, guardandolo decisa. Lui annuì, sorridendole.
-Vorrei imparare a usare..-pensò ad un nome adatto per quella scrivania con i tasti, senza trovarlo- questo- lo indicò –per suonare quello che stavi provando prima-squillò, sorridendo e portando le mani sui fianchi. Lui sollevò le sopracciglia e la ragazza notò che era alquanto buffo, poiché con esse si alzarono anche i baffetti chiari.
-Vuoi imparare a suonare il pianoforte?-domandò, per esserne certo, vendendola immediatamente annuire con energia.
-E vuoi partire dalla Primavera?-continuò Brad.
-No, vorrei cominciare oggi. Anche perché non ho ben chiaro quando arriverà la primavera, non ricordo se è dopo l’estate o l’autunno- mugugnò lei, un po’ dispiaciuta.
-Intendevo il pezzo di prima, è chiamato così. Per la precisione è il secondo movimento della Primavera, scritta da Vivaldi- cercò di spiegarle lui, stringendo gli occhi per capire se lei aveva compreso, ma l’azzurro delle iridi della ragazza sembrava perso nel vuoto. Lei boccheggiò appena, inarcando le sopracciglia e ruotando un po’ gli occhi.
-Bè, non importa come la vuoi chiamare, mi basta che mi insegni come suonarla, no?- accordò lei, tornando a sorridere. Lui sgranò per l’ennesima volta gli occhi, sospirando lentamente.
-Ok- accettò.
 
L’uomo raccolse tutta la calma e la pazienza che possedeva cominciando a spiegare alla ragazza alcune basi, ma non fu affatto facile. Per Brittany era tutto terribilmente difficile, non capiva perché dovevano esserci così tanti tasti, né capiva perché dovevano avere tutti gli stessi nomi. E poi come li avrebbe riconosciuti? E come avrebbe potuto pigiarli tutti insieme, come si sarebbe ricordata quali premere?
Brad allora per aiutarla prese fuori alcuni piccoli post-it colorati, attaccandone uno per ogni tasto, scrivendoci sopra un numero, dopodiché scrisse su un foglio la sequenza dei numeri come per ricreare uno spartito apposito,  il ché fu un grande passo avanti. Dopo  quel pomeriggio i due s’incontrarono altre quattro o cinque volte.
 
Brittany capì perché Brad piaceva tanto a Santana. Era gentile, disponibile e aveva una pazienza infinita. Inoltre poteva fare magie con quei tasti, tanto che prima di tornare a casa gli chiedeva sempre di farle ascoltare qualcosa di nuovo e lui l’accontentava con il suo solito sorriso e cenno del capo.
 
 
Santana le si fermò davanti con le braccia incrociate.
-Non provare a dirmi che oggi devi andare a casa perché non ci credo più! Ti vedi con qualcuno vero?- sibilò, guardando male la bionda.
Brittany annuì con un sorriso, il che fece restare la latina a bocca aperta.
-Una persona che mi ha aiutata a fare una cosa per te- aggiunse lei, tranquillizzando un po’ Santana, che però continuava a non capire.
Ormai l’aula era vuota. Brittany si avvicinò a Brad sorridendogli e lui si alzò dal suo panchetto, lasciandole il posto. Santana li guardò confusa, notando poi la marea di fogliettini colorati applicati ai tasti del piano. La bionda respirò lentamente per poi iniziare a suonare. Santana sorrise, riconoscendo la melodia, che però dopo una ventina di note s’interruppe. Brittany donò uno dei suoi più gioiosi sorrisi, mentre l’altra la fissava aspettandosi il continuo. La bionda avrebbe preferito un’altra espressione, ma ormai aveva intuito tutto.
-Non riuscivo ad imparare una serie più lunga di numeri, se la vuoi completa, Brad è bravissimo. Capisco perché ormai preferisci lui a me- sbuffò, demoralizzandosi un po’. Santana scoppiò a ridere, vedendo anche l’uomo fare lo stesso. Abbracciò Brittany, stringendola.
-B, sei stata bravissima!- esclamò per poi staccarsi –e non è vero che preferisco Brad a te. - si sporse poi verso il pianista –Senza offesa!- gli sorrise, vedendolo annuire, ormai abituato a quelle battute –solo che spesso mi aiuta con le basi delle canzoni e a volte mi insegna , poiché mi piacerebbe imparare ad usare il pianoforte- le chiarì. Brittany sbatté le ciglia due o tre volte, saltellando un po’ sul posto. Poi scattò in avanti per stampare un fugace bacio sulle labbra dell’ispanica, facendo colorare le sue gote di una tonalità rossastra.
Corse poi verso il pianista che era ancora in piedi e, con uno slancio, lo abbracciò.
-Grazie di tutto Braddy!-trillò entusiasta.

***
 
Lo so, lo so, sono in terribile ritardo, un po’ per la mia mancanza di idee, un po’ per la scelta di Vale di Brad/Secondo Movimento della Primavera.
Eh sì, Braddy, dopotutto lui è uno dei membri più stabili di sempre :)
Bah, alla fine è uscito ciò e a Vale piace, per cui ve la beccate anche voi u_u
 
Spero vi piaccia e che ci siano pochi errori!
A presto (spero!)
Besos, Miky
  
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