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Autore: AmhranNaFarraige    06/07/2011    2 recensioni
Per ogni persona che ama ce n'e' sempre un'altra che soffre a causa di questo amore. Non tutto e' rose e fiori e Sakura lo sa, offrendo cosi' la storia della coppia piu' amata e ammirata (SasuNaru) dal punto di vista di chi ama/odia.
Sakura e' pazzamente innamorata di Sasuke, lo e' da sempre e difficilmente si dimnetichera' di lui. Anche dopo un suo rifiuto. Anche dopo avvenimenti per lei tristi e demoralizzanti. Ma sempre al suo fianco ci sara' il fedele Naruto. Sempre la sapra' consolare e farle forza.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Driiiiin!

Che diavolo? Me ne stavo ancora mollemente rannicchiata sul letto intorpidito dal mio corpo che a qualcuno saltava in testa la malsana idea di venire a suonare alla mia porta! Sai che ti dico? Va a quel paese e lasciami in pace! Vi pare che al giorno d’oggi non sia nemmeno possibile starsene a crogiolare nel proprio brodo di dolore e lacrime senza essere interrotti da qualcuno?! Da non credere! Oh, ma se la sarebbe vista brutta, credete a me, se solo avessi avuto voglia di alzare le mie cosce stanche dal letto. Ma non l’avevo. Mi ranicchiai ancora di piu’ nell’angolino maledicendo coloritamente chiunque fosse ad essere cosi’ attaccato al campanello. Che dite di una cosa tipo “Che venga mangiato da un gatto nero e il gatto mangiato dal diavolo” o giu’ di li’? Mi sentivo particolarmente fantasiosa. Ma pure generosa, poiche’ preferii non rispondere a cotale insistenza risparmiando la mia ira per scopi ben piu’ proficui, quali fare in modo che il dolore che provavo in quel momento s’intensificasse dentro me rendendo le lacrime sempre piu’ propense a rigarmi il viso. Vedete, penso sia successo pure a voi, magari da giovani fanciulline adolescenti, di sentire l’insano bisogno di star sempre peggio a causa di un rifiuto o di un chessoio di insensato. Beh, all’incirca era quello che stavo passando al momento, solamente non era insensato, anzi. So che e’ quello che sembra, ma vi posso assicurare che ogni tanto il mio cuore torna a battere tanto forte dal sentirsi all’esterno quando nella mia mente si affaccia il volto radioso di Sasuke. Pertanto abbiate fiducia nelle mie parole: quella non era la classica cotta adolescenziale che ti spezza in mille frammenti l’anima. La mia si era divisa in molti piu’ di mille. Dunque, il mio unico desiderio era di farla finita con le illusioni che mi ero abilmente costruita in anni di passione e rimpiazzare lo spazio lasciato vuoto con la cruda verita’, la tristezza, il dolore, la sofferenza. Oh, sia dannato Amore! Viene dipinto spesso come un cherubino paffuto e dolce, quando in realta’ sotto la sua pelle si nasconde il peggiore dei demoni dell’inferno, con tutto il mio rispetto per i demoni, non me ne vogliano. Che costava alla gente far finta che io non esistessi?!

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!

Come non detto! Quel dannato era ancora li’! Questo affronto non poteva piu’ passare inosservato, nel preciso momento nel quale ha pigiato il campanello ha firmato la sua condanna! Se la sarebbe vista proprio brutta, permettetemelo. Mi alzai controvoglia dal mio trono di coperte e cuscini con il volto ghiacciato nell’espressione piu’ terribile che potreste mai vedere. Se prima il corpo era gelido, ora il sangue mi ribolliva nelle vene e da queste penetrava nei muscoli indolenziti per incoraggiarli a reagire, eccome se avrei reagito, fremevo dalla furia! Non aspettavi lunghi discorsi o addirittura abili mosse adescatrici e dolorose, oh no, il mio attuale stato fisico parlava da se. Fortuna che non mi vidi in uno specchio, temo sarei potuta invecchiare di cinquant’anni in un solo secondo. Mi grattai la testa noncurante gettando i miei capelli nello scompiglio piu’ assoluto – come se prima non lo fossero… - mentre con l’altra mano tentavo di darmi un minimo di dignita’. Certo, il mio obiettivo era quello di terrorizzare chi fosse appollaiato sulla soglia di casa mia, ma non volevo certo lasciarlo secco! Infatti ero impegnata a tirarmi su i calzoncini che s’erano annidati molli piu’ in basso sulle cosce, lasciando in bella vista il nastrino azzurro della biancheria che mi cingeva i fianchi. Ero ormai giunta di fronte alla porta, con la sinistra aggrappata ad un’anca e la destra protesa verso la maniglia della porta, una smorfia di disprezzo misto a noia sulla bocca. Avrei aperto la porta lentamente e mi sarei messa a fissare il disgraziato se solo non avesse proferito parola prima del mio atto disperato di desiderio di star sola.

-Ehi, Sakura! Lo so che ci sei. Ti prego, qui si muore di caldo, sbrigati ad aprire! Eh, in effetti c’e’ una certa urgenza… Necessito di un bagno!

Nessun premi a chi indovina di chi si trattasse. Ma vi pare che la gente si presenta a casa di altri – per giunta NON amici – per chiedere di usufruire del bagno?! Naruto era proprio scemo… Non mi potette vedere, altrimenti notereste dubito la faccia delusa che questo ricordo mi fa assumere. Tuttavia devo ammettere che rimasi particolarmente sorpresa da quella visita inaspettata. 1. Che diamine ci faceva un tale individuo fuori dalla porta di casa mia? 2. Come faceva ad essere tanto certo che non fossi uscita? 3. Cosa provavo realmente per questo strano interesse nei miei confronti? Certo era strano… Io e lui avremmo avuto una conversazione quasi seria si’ e no una volta, quando tento’ di spiegare al professor Hatake i suoi progetti per il futuro. Quel folle pensava davvero che sarebbe potuto diventare Hokage, Dio ci salvi! Tuttavia le motivazioni che ci stavano dietro potevano anche avere un senso, anche se minimo e irrilevante, considerando chi era a pronunciare tali parole. Vi ho gia’ spiegato di quanto fosse insistente riguardo il duo desiderio di uscire con me, vero? Pero’ mai si era spinto fino a casa mia… Non credevo – ed ora lo so di per certo – che le due questioni fossero connesse. Ma allora cosi’ nulla aveva piu’ senso, non riuscivo a trovare un capo e una coda al groviglio che quell’interessa eccezionale mi aveva posto sul cammino. D’un tratto mi vergognai del mio stato, non so perche’, ma non volevo che Naruto mi vedesse cosi’. Tutta la mia rabbia e la mia furia in un momento deperirono e mi lasciarono solo un grande senso di disagio nel petto. Per chiarire i miei dubbi l’unica soluzione era invitarlo nella mia umile dimora e lasciare che si spiegasse da solo, ma non potevo permettere che entrasse. Allora trovai una soluzione, anche se poco cortese e ospitale. Aprii uno spiraglio tra la porta e lo stipite di legno rossiccio e permisi alla mia voce di fuggire tramite quel passaggio.

-Senti, Naruto… Che ci fai qui? Non sono nelle condizioni di vedere nessuno, ora…

-Oh Sakura, ti prego, lasciami entrare! Prometto che non diro' a nessuno cio' che vedro' in casa tua, sara' il nostro piccolo segreto, adesso, se non ti dispiace, potrei...

-Che?! Ma sei cretino o cosa?! Certo e' che io con te non voglio averci nulla a che fare! Dio mio... A che livelli siamo arrivati! Non ci posso credere... Ma ti pare di essere convincente a dire una cosa simile?!

Andai avanti cosi' per qualche minuto ancora, poi mi arresi al suo visino da cane bastonato e lo lasciai entrare. Un po' mi sentii in colpa per averlo fatto aspettare tanto, per iil resto continuai a rimproverarmi di avergli anche solo risposto. Sperai solo che non si facesse troppe domande, non avevo comunque alcuna intenzione di rispondergli. Entro di tutta fretta ringrazioandomi, poi getto' letteralmente una borsa enorme sul pavimento - suppongo fosse direzionata al divano - ed infine segui' la traiettoria segnalata dal mio indice verso la porta del bagno. Prima di entrarvi piego' un'ultima volta la testa verso di me riconoscente, quindi chiuse la porta dietro di se.
  
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