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Autore: Blue Flower    07/07/2011    1 recensioni
Bianca Cedric è stata trasformata in vampiro dal suo ragazzo, Dan, alla fine del liceo. A quei tempi aveva una grande amica: Ambra. Ma sono passati vent'anni ormai e le due si sono perse di vista in seguito alle diverse scelte di "vita" che hanno fatto. Eppure nessuna delle due riesce a dimenticare quella splendida amicizia che ci fu: i giochi, le risate, le confessioni rimbombano ancora nella mente di ognuna come lontane eco del passato. Sarà forse questo a riavvicinarle o un altro evento ben preciso, paranormale ed inatteso, le costringerà ad unire ancora una volta le loro forze?
Un viaggio attraverso la mente di queste due improbabili eroine e delle persone a loro più care, ci porterà a capire che l'amicizia vera - così come l'amore- dura per sempre.
Genere: Dark, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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18. Tutti amano il proprio carnefice.

 

Baciami ancora, e non lasciarmi vedere i tuoi occhi.

Io ti perdono per quello che hai fatto a me.

Io amo il mio carnefice.

*Cime Tempestose di Emily Bronte*

 

 

Quella sera, ognuno nell’appartamento amava il proprio carnefice.

Bianca, che stava sdraiata sul letto della sua camera e non le importava se Dan l’avrebbe prosciugata o meno. L’importante era stare con lui in quel momento.

Jack, che era ancora seduto sulla sedia a guardare la porta in attesa che lei tornasse in compagnia del suo carissimo papà pronto a uccidere lui e qualsiasi persona nel giro di un miglio. Pensava al momento in cui si era richiusa la porta alle spalle, pronta a scappare.

Ma chi soffriva di più: il carnefice o la vittima?

Dan era consapevole del fatto che stesse facendo uno sbaglio madornale, ma non riusciva a smettere. Sentiva il sapore del sangue sulle labbra, si sentiva vivo come non lo era stato da due settimane o anche più. Voleva scappare, andarsene e salvare la vita alla sua Bianca che non aveva neanche la minima idea del male che lui avrebbe potuto farle.

Lena era seduta nell’auto di suo padre, pensando sempre alla stessa cosa o meglio alla stessa persona: Jack. Sarebbe morto? Certo. Lei continuava a odiare i vampiri? Ovviamente. E allora perché sentiva una stretta allo stomaco così forte da toglierle il respiro? Perché era sicura che quello che stava per fare insieme a suo padre fosse estremamente sbagliato?

Allora pensateci, lettori.

Chi è il vero carnefice e chi la vera vittima?

Forse la verità è che in amore siamo tutti assassini e assassinati gli uni degli altri: dipende dalla prospettiva.

L’amore, quello vero, è capace di uccidere.

E’ capace di deturpare la vita quasi a renderla irriconoscibile.

Ma è il vero amore, solo quello, a poter risanare le ferite che ha inferto ad ognuno dei nostri fragili cuori in balia della corrente, spesso sotto il crudele giogo della mente.

E cosa succede agli amanti e ai loro carnefici una volta che hanno realizzato cosa stanno facendo? Questo.

 

“Basta!” sussultò Dan con la bocca ancora intrisa di sangue. Ma si accorse che Bianca non lo stava ascoltando. Perché era priva di sensi. “Oddio, Bianca! Svegliati, ti prego” esclamò strattonandola. La paura gli attanagliò lo stomaco con una stretta che, in altre condizioni lo avrebbe fatto morire. Ma in quel momento era pieno di Potere: poteva riparare il suo sbaglio. Con un gesto fulmineo, incise il suo polso con un’unghia e, mentre il sangue scorreva denso e scuro sulle lenzuola, avvicinò la ferita a Bianca e le fece bere il suo prezioso sangue. Il sangue di un vampiro diverso. Il sangue che l’avrebbe salvata dalla morte certa che la attendeva. La sua pelle ricominciò a prendere colore e il vampiro tirò un sospiro di sollievo. Aveva quasi rischiato di perderla.

E il carnefice era diventato un salvatore.

 

Dall’altra parte della città, sotto una pioggia battente, Lena Hawkins capì di dover intervenire. Di dover credere in Jack e non in suo padre. “Papà, cos’avevi fatto al vampiro che mi hai mostrato settimane fa?” “Niente. Loro sono mostri” “Ho bisogno di sapere la verità. Su tutto” “Oh la scoprirai tesoro. La scoprirai molto presto” silenzio. Suo padre aveva torto: di questo ne era certa. Non poteva mettere in pericolo Jack o avrebbe messo in pericolo automaticamente anche sé stessa. “NO!” urlò frapponendosi tra suo padre e il volante, cercando di evitare una tragedia con un’altra tragedia.

L’auto sbandò, andando a sbattere contro il muro di un vicolo. Dopo l’urto, tutto rimase immobile, silenzioso e insopportabile.

E la carnefice di qualcuno era diventata la carnefice di sé stessa.

Ma l’amore non è destinato a finire così. No di certo.

  
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