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Autore: LoryFoxie    10/07/2011    1 recensioni
Ether e la sorella sono due principesse del regno di Ezriel.
Da quando il padre parte per la guerra, la sorella maggiore non si da più pace, immergendosi sempre di più nello studio della magia oscura, Alla fine della guerra, ricevuta la notizia della morte del re, decide di andarsene.
Ether non può fare molto, e rimane a "badare" al regno, nella speranza che lei torni prima o poi.
Tre anni dopo sua sorella ritorna, ma non sembra intenzionata a restare... è così che lei decide di seguirla.
Come andrà a finire?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Di cosa si tratta? »
Chiede Aeth, guardando il telo che copre qualcosa di apparentemente immenso, rivolto a Lucas.
« E' una nostra invenzione, l'abbiamo già testata numerose volte, non c'è nulla da temere. »
Risponde lo gnomo, avvicinandosi alla parete rocciosa e premendo quello che sembra essere un interruttore.
La grande sala dove ci troviamo si illumina, ed adesso possiamo vedere bene ciò che ci circonda, anche se ancora il telo bianco non è stato scoperto.
« Okay.. ma siete sicuri che funzionerà? »
Chiede Helen nervosa, lo sa come lo sappiamo anche noi, tutto dipende da quella cosa, anche le nostre vite!
Lucas annuisce e va vicino al telo, scoprendo ciò che si nasconde al di sotto di esso.
Rimango a bocca aperta.
Ne ho visti di idrovolanti, ma mai qualcosa del genere!
La nave, lunga e stretta, fatta da legno scuro e molto robusto, ha ai suoi lati due grandi "ali" di legno con quattro eliche, ed una grande elica dietro.
« E'... e' stupenda, ma non capisco cosa ci sia di così speciale da riuscire a farla passare attraverso il Nulla! »
Dico avvicinandomi lentamente, ritrovandomi come una formica al cospetto di un cespuglio troppo alto per raggiungerne la cima.
« Oh su! Fidatevi! So che forse sembra una normale nave ma non è così! Venite, venite! Saliamo! »
Ci dice Lucas avvicinandosi a sua volta ed usando un pulsante poco distante da dove mi trovo io, facile da vedere, intagliato nel legno.
Si sentono scattare degli ingranaggi e proprio al centro della nave una porta scorrevole scatta, mostrandoci degli scalini.
Helen ed Aeth lo seguono, mentre io rimango un pò titubante indecisa sul da farsi.
Nessuno, NESSUNO, è mai tornato vivo dal Nulla per quanto io ne sappia.
Cos'ha di diverso questa nave che ci permetterà di attraversarlo?
E se Lucas si sbagliasse?
Vedo arrivare Aeth che mi guarda interrogatorio.
« Non vuoi venire? »
Mi chiede semplicemente prima che io mi ritrovi ad annuire e raggiungerlo.
Mi prende una mano e sorride, riuscendo così a rassicurarmi.
« Possiamo fidarci, ne sono sicuro. »
« Basta che non ci sono Kraken spaziali... »
Provo ad ironizzare, tremando al solo pensiero del vecchio Kraken marino.
Passiamo attraverso quella che capisco essere la sala motori, saliamo altre scale e ci ritroviamo in un lungo corridoio con varie porte, in fondo alla quale si trovano altre scalinate.
« Sicuramente questo è l'appartamento, cucina, bagno e stanze.. »
Azzarda Aeth, non fermandosi però a controllare ma raggiungendo le scale.
Dopo averle salite ci troviamo finalmente all'esterno, sul ponte della nave.
Helen e Lucas stanno discutendo, e quando ci avviciniamo capiamo che parlano di motori e come far funzionare la nave.
Mia sorella sospira al nostro arrivo.
« Non ce la faremo mai! »
Dice esasperata, ma provocando una risata dal vecchio gnomo, provocando le nostre occhiate scocciate.
« Non dovete preoccupatevi! Verrò con voi! »
Esclama, smettendo di ritere ma mantenendo un tono quasi dolce.
« Non se ne parla, è troppo pericoloso. »
Dice Aeth scuotendo la testa; ma Lucas cambia espressione diventando estremamente serio.
« So di non aver nessuna possibilità contro Jerela, ma voglio aiutarvi come posso. Voglio riuscire a liberare il mio popolo dalla nuova maledizione di Jerela. »
Risponde, con tono grave.
Rimaniamo tutti in silenzio a lungo, prima di annuire.
« Bene. Direi che possiamo partire? »
Ci chiede all'improvviso.
« Cosa... solo noi quattro? Sarà una condanna a morte... »
Dico un pò preoccupata.
Infondo Jerela è una Fata, ha poteri magici molto più forti di Helen.
Come possiamo anche solo sperare di sconfiggerla?
« Abbi fiducia in te stessa! Possiamo escogitare un piano mentre raggiungiamo il vulcano. Direi che 5-6 ore e saremo là. »
Mi risponde Lucas, con il suo solito ottimismo, prima di tornare di sotto, nel piano con i macchinari.
Helen ed Aeth si guardano un pò in cagnesco, un pò incuriositi. E' effettivamente la prima volta che hanno tempo di pensare a ciò che è accaduto.
Chissà se vogliono parlare di ciò che è successo?
« Vado a cercare la mia stanza, voglio farmi una doccia veloce in modo da avere le idee chiare su ciò che dovremo fare. »
Spiego prima di allontanarmi senza attendere risposta.
E poi ho paura, paura di dover arrivare il confine del Nulla, di gettarmi nello spazio aperto con un'idrovolante.
Entro in varie stanze, fino a trovarne una piccolina e comfortevole. Ha un letto singolo nell'angolo sinistro e un piccolo comodino a destra e accanto a quest'ultimo c'è la porta che conduce al bagno. Poco più sotto i piedi del letto c'è un armadietto, mentre di fronte, nell'altra parete, c'è una scrivania ed una sedia.
Appoggio lo zaino sul letto e vado in bagno, notando con mia sorpresa che nonostante la grandezza dell'alloggio c'è una vasca e non una doccia.
Prendo il cambio e mi immergo nell'acqua tiepida.
Da una parte vorrei passare tutto il tempo lì in modo da non dover vedere ciò che ci circonda fuori, ma dall'altra so di dover tornare sul ponte per discutere ciò che dobbiamo fare contro Jerela.
Sono sempre più convinta che è una missione suicida.
Mentre sono immersa nei miei pensieri, qualcuno bussa alla porta.
Sicuramente è Helen che è venuta a dirmi di darmi una mossa.
« Avanti, sono in bagno. »
Le urlo da dentro la vasca.
Passi, qualcuno che apre la porta, e mi vedo sbucare Aeth invece di Helen.
« AETH! »
Dico sorpresa, sprofondando sotto la schiuma per coprirmi e diventando porpora.
E' vero che fra noi c'è stato quel che c'è stato, ma sono comunque troppo timida.
« Ah eccoti, Helen mi ha chiesto di dirti se ne hai ancora per molto.. voleva venire lei, ma alla fine ha affidato a me il compito. »
Dice lui indifferente, con un mezzo sorriso.
« Oh...ah... si, ma io ecco... »
Dico confusa, tornando al mio silenzio.
Aeth scuote la testa, esasperato.
« Dai su, niente storie! »
Mi si avvicina e prima che io capisca cosa vuole fare, mi ha già presa per i fianchi e caricata sopra le spalle, facendo cadere tantissima acqua a terra e bagnandosi a sua volta.
« So camminare da sola! »
Mi ribello, sempre più rossa, senza poter però davvero fare qualcosa di concreto.
I miei tormenti hanno fine quando mi ritrovo distesa nel letto con Aeth ad un centimetro dal mio viso.
« Ma non avevi detto che Helen voleva ci sbrigassimo? »
Chiedo con un sorriso malizioso, sapendo esattamente quello che sta pensando.
« Troveremo una scusa.. »
Mi soffia in un orecchio, prima di morderlo delicatamente.
Inizio effettivamente a pensare che perfino Helen sia al corrente del fatto che Aeth non volesse venire qui solo per avvertirmi di fare veloce, non è così ingenua.
Mi chiedo inoltre, sfiorando le morbide ali del ragazzo, cosa ne pensi del fatto che dormo con uno spirito, anche se adesso che ha un corpo a tutti gli effetti, non so più come definirlo.
Spiriti sono gli esseri senza corpo, ombre, fantasmi, ma di sicuro non materiali.
Non credo sia comunque corretto definirlo angelo.
Ma esistono altri come Aeth? Se si, dove si trovano?
Aeth se lo chiede? Ha intenzione di trovarli?
Il tempo passa in fretta e quando riapro gli occhi, dopo un breve sonno, trovo Aeth sdraiato accanto a me con gli occhi fissati nei miei.
« Che ora è? Helen sarà infuriata.. »
Dico sconvolta, saltando in piedi e recuperando i miei abiti.
« Tranquilla sono passate solo un paio d'ore. Ed Helen... beh immagino abbia capito. »
Dice, sedendosi, e osservandomi come incantato.
« Che c'è? »
Chiedo un pò in imbarazzo.
« Niente, sono contento di averti incontrata.. »
Risponde semplicemente, alzandosi e raggiungendomi, stampandomi un bacio sulle labbra.
« Ah beh anche io.. »
Dico con un sorriso, abbracciandolo.
« Ether. Ti amo, okay? Qualsiasi cosa succeda. »
Dice serio, mentre il mio cuore inizia a battere alla velocità della luce.
Sento le lacrime salire agli occhi.
Lacrime di felicità che però non voglio versare in modo tale da non essere fraintesa, mentre una nuova determinazione nasce in me.
« Ce la faremo, ne sono sicura. »
Aeth mi sorride e va a vestirsi a sua volta, mentre io pettino ed asciugo i capelli, ancora umidi.
« Pronta? »
Mi chiede quando ritorno in camera.
« Si... senti Aeth, ma tu sai se esistono altri spiriti che hanno acquistato un corpo? Cioè.. altri come te? »
Chiedo a mia volta, prendendo lo zaino ed uscendo dalla camera.
« Probabile, come sai possiamo nascondere le ali.. Siamo creature come tante, anche se al solo nominare la parola "spirito" molti ci considerino "diversi" o pericolsi, sebbene io non ne capisca il perchè. Forse vecchie e sbagliate leggende. »
Spiega sospirando e scrollando le spalle, dirigendosi poi alla porta e guardando verso di me.
« Onestamente, non mi interessa »
Lo raggiungo e poso una mano sulla sua spalla, prima di sporgermi verso le sue labbra e depositarvi un bacio leggero.
In realtà è molto probabile che gli interessi eccome, ma non ho intenzione di star lì a fare la ficcanaso.
« Okay andiamo, è effettivamente tardi... »
Dico sospirando ed uscendo dalla stanza.
Il mio cuore inizia a battere velocemente, per paura e per ansia: non so cosa troverò fuori.
Aeth mi prende per mano, notando il mio disagio e mi conduce gentilmente sul ponte.
Appena siamo fuori serro gli occhi terrorizzata, ma il ragazzo ride e mi costringe ad aprirli, facendomi guardare il cielo.
Un bellissimo cielo stellato, con così tante stelle come non ne avevo mai visti.
« E'... e'... »
« Fantastico? »
Mi aiuta trascinandomi verso l'estremità della nave.
Essa è circondata da una specie di barriera, e, anche se non capisco cosa la crei, so che è solo grazie a questo se la nave è capace di navigare nello spazio.
Guardo indietro e vedo uno spettacolo fantastico e terrificante: il confine della terra, poi un'immensa e infinita cascata che si perde nel Nulla.
Sotto di noi è come guardare sopra, un vasto mantello nero pieno di stelle.
Stiamo navigando davvero nel Nulla!
Mi sento eccitata e terrorizzata al tempo stesso, non so come farò a resistere altre quattro ore!
« Ah eccovi qui. »
Dice una voce alle mie spalle.
Mi volto e trovo Helen e Lucas, la prima seria e il secondo sorridente come sempre.
« Dormito bene? »
Chiede Lucas ironico, facendomi arrossire e ammutolire.
« Benissimo, eravamo stanchissimi! Ma ora magari parliamo del piano? Cioè lo creiamo? »
Rispose tranquillo Aeth sedendosi nel bordo della nave.
Istintivamente porto una mano ad afferrare una manica della sua camicia per paura che possa cadere.
« Ho buone notizie. Prima di partire ho trovato una vecchia pergamena dov'è descritto il modo in cui Jerela venne cristallizzata e l'incantesimo per farlo. Ascoltate... »
Disse Helen, prima di schiarirsi la voce, tirare fuori una vecchio rotolo di carta e srotolarlo davanti a noi.



Luoghi: I Confini del Mondo.
Fotomontaggio realizzato da me, anche se non è venuto fuori il massimo XD.
Vi prego di continuare a seguirmi e se volete, recensire! (:
   
 
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