Ancora cinque minuti...

Caldo.
Molto caldo.
Troppo caldo.
Anche se Smoker era fatto di fumo, ne risentiva parecchio. Tanto quanto Tashigi.
Come c’era finito in quella situazione, poi?
Tutto era incominciato con il solito self service della mensa della marina militare.
Non aveva avuto il tempo di mettere piede nel Nuovo Mondo, che già sbuca LUI: Cappello di Paglia.
“C’era un buon odorino di carne...” si era giustificato il piccoletto, una volta scoperto.
Così si era buttato dalla finestra con il commodoro e la guardiamarina Tashigi alle calcagna, e se ne scappava per i tetti.
I due soldati si erano ripromessi di non lasciarselo sfuggire, non questa volta.
Peccato che era estate ed erano l’una e mezza del pomeriggio. Ovvero il caldo più caldo che c’è.
I due Marines avevano deciso di sospendere l’inseguimento e si erano seduti sul bordo di una fontana, con i piedi in ammollo.
«Commodoro...?» mormorò Tashigi ansimando.
Smoker alzò lo sguardo verso di lei: aveva ancora il fiatone, e i capelli blu le stavano appiccicati sulla fronte per il sudore.
«...quando prendiamo Cappello di Paglia, prometto solennemente che la mia parte di taglia la spenderò tutta in bottigliette di acqua minerale. E una cannuccia, forse.»
L’idea era buona. Davvero.
«Io, invece...» sussurrò per colpa del respiro stanco Smoker «... la mia parte la spendo in bottigliette d’acqua e cubetti di ghiaccio da mettere in suddette bottiglie.» Ci ripensò su per un po’ «... e qualche sigaro.»
«Commodoro, per questa volta gliela lascio passare. Ma solo perché fa troppo caldo per puntarle un’arma addosso».
Effettivamente, Tashigi ripeteva spesso al suo superiore che fumare sempre non era una delle cose migliori da fare.
L’albino allungò lo sguardo più in la per raggiungere la tracolla piena di spade della ragazza, sistemate alla destra di lei assieme alla giacca e ai sandali.
Ringraziò davvero il cielo che non le avesse a portata di mano.
«Commodoro?»
«Che c’è ora?» rispose lui, ancora con il fiato pesante.
«E che facciamo se non riusciamo a prendere Cappello di Paglia?»
Smoker deglutì un po’ di saliva, la prima goccia che si era riuscita a creare con quel caldo torrido.
«Lo inseguiremo la volta successiva. Possibilmente nella stagione fredda. E se lo becco, lo prendo per quella cavolo di maglietta rossa che di ritrova, afferro la mia spada e giuro che lo squarcio vivo e...»
«...si, si. Ma quand’è che ricominciamo l’inseguimento, fumoso?» chiese Rufy, a cavalcioni accanto al commodoro.
Stava aspettando da una decina di minuti, con il solito sorrisone da ebete stampato in faccia, e la cosa più insopportabile era che sembrava non sentire nemmeno un po’ di caldo. Proprio come un bambino che aveva voglia di giocare.
«Ancora cinque minuti...» ripetè per l’ennesima volta il commodoro.
«...facciamo dieci» aggiunse Tashigi al suo fianco.

E fu così che iniziai la raccolta...
E fu così che feci il primo passo verso l'autodistruzione xD
Spero che recensiate!! A presto!! C;