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Autore: _shehatesthesun    10/07/2011    5 recensioni
Le famiglie Weasley e Malfoy non prendono bene l'idea che Rose e Scorpius, ormai diciassettenni, si siano innamorati. Specialmente la madre di una e il padre dell'altro, per motivi totalmente differenti da quelli sostenuti dagli altri componenti delle due famiglie.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La notte stava per finire, eppure i festeggiamenti non avevano la minima intenzione di terminare, probabilmente sarebbero durati in eterno. Draco Malfoy adesso aveva capito che aveva fatto la cosa giusta, che aveva compiuto quei sacrifici per qualcosa, che di lì in poi non avrebbe più avuto tentennamenti. La lotta era finita, ma ne cominciava una nuova. Stava facendo i bagagli lentamente, mentre sentiva le urla di gioia e i tintinnii dei calici pieni di burrobirra. Aveva vinto la sua battaglia, iniziata dalla parte sbagliata, finita da quella dei vincitori. Ma doveva partire. Almeno per poco, quel poco che bastava per conoscere la vita fuori da quella villa oscura, da quei genitori che non avevano fatto altro che indurlo alle scelte sbagliate, ficcandogli bene in testa idee che non avrebbe condiviso se al tempo fosse stato più maturo e più aperto ad una cultura meno mirata a certi argomenti. Guardò un grande orologio sopra di lui: segnava le sei del mattino con le sue lancette forgiate d'oro. Doveva partire prima che i suoi genitori glielo impedissero. Dopo aver sistemato per bene il suo bagaglio lo legò con una pesante cinghia di cuoio marrone e lo posò ai piedi del letto nel quale aveva dormito per ben sei anni, che tuttavia in quel momento sembravano troppo pochi; rimpianse per la prima volta di non aver passato ad Hogwarts anche l'ultimo anno. Si mise un secondo a sedere in fondo al letto, il viso tra le mani, cercando di richiamare alla mente ogni piccola cosa che per lui aveva avuto un significato in quella scuola. La volta che rubò la ricordella di Neville Paciock sperando di far punire Potter, quando in realtà ottenne il posto da cacciatore nella sua squadra; quando Weasley aveva tentato di scagliargli contro la fattura Mangialumache, mentre essa era tornata indietro; il torneo Tremaghi e il suo tifo per quel tipo che era morto... ah sì, Cedric Diggory; il ballo del Ceppo con tutti quei vestiti sfarzosi che nessuno aveva voglia di indossare; l'Armadio Svanitore di Magie Sinister, Silente... e ovviamente lei. I suoi capelli, i suoi occhi, le sue lunghe linee... La riformò nella mente, cercando di ricordare ogni piccolo dettaglio per creare un ritratto perfetto, quando sentì la porta del dormitorio aprirsi. Non poteva stupirsi, la scuola era distrutta e non c'era più parola d'ordine che reggesse, sarebbe stato facile anche andare in Presidenza. Fatto sta che davanti alla porta, silenziosa e sensuale, entrò proprio lei. Draco le sorrise e lei ricambiò, per poi avvicinarsi a lui. Ella si sedette proprio accanto guardandolo dritto negli occhi color ghiaccio, che si incendiarono subito al primo sguardo.
«Abbiamo vinto...» sussurrò. Draco la baciò lentamente, e lei rispose al bacio subito, inebriata dal desiderio di avere quel ragazzo tutto per sé. Il bacio si fece più appassionato, lui cominciò a spogliarla dolcemente, mentre lei imitava il suo gesto. Era così bella quando faceva l'amore. Il tempo passò talmente in fretta che Draco nemmeno si accorse che era terribilmente in ritardo. Si alzò e si rivestì in fretta. Era sul punto di andarsene, quando capì che doveva parlare con Hermione prima di fuggire, almeno lei doveva sapere. Le accarezzò i morbidi capelli e lei, ne fu sorpreso, si svegliò immediatamente. Appena fu completamente sveglia e cosciente di sé si alzò dal letto e, dopo essersi coperta con una vestaglia lunga color crema, si rivolse a Draco.
«Dove stai andando?» Era calma, probabilmente se lo aspettava.
«Non lo so. So solo che lo devo fare» sussurrò il ragazzo.
«Saprai mai fare le cose allo scoperto?»
«Herm, lo sai che non ne sono capace. Sono ancora troppo... direi circondato da persone che ancora potrebbero farmi del male. Molti non si sono ancora resi conto che la battaglia è finita, non si sono ancora chiesti che cosa ne sarà di loro...»
«Credo che molti ne siano felici. Credo che molti vogliano ricominciare...» fece Hermione.
«Poveri illusi! Troppo tardi ormai! Cosa sperano di avere adesso? Una vita felice? Dovranno pagare i loro sbagli! Il Ministero, appena sarà riformato, provvederà a spedirli ad Azkaban, uno per uno!» sputò Draco, con tutto il disprezzo che aveva dentro.
«Forse dimentichi che quando arriverà questo momento, tu sarai il primo della lista» furono allora le parole di Hermione, troppo calme.
«Per questo devo fuggire, Hermione!»
«No Draco, è questo che vogliono. Tu dovrai andare lì e spiegare tutto!»
«Oh sì, dirò che ero sotto la Maledizione Imperius, tanto nessuno ha mai usato questa scusa. O forse tutti i miei parenti e tutto il resto dei Mangiamorte spaventati dalla sparizione del Signore Oscuro dopo il noto evento a casa Potter» ribatté il ragazzo.
«Non intendevo mentire... intendevo raccontare tutto ciò che è verità. Niente bugie per una volta. Oh Draco, hai mentito così tanto in tutto questo tempo! Anche a Voldemort! Come potresti aver coraggio di farlo ancora?»
«Non lo farò infatti. Non dichiarerò niente. Andrò via. Adesso il Signore Oscuro...»
«Voldemort» lo interruppe Hermione, quasi offesa dall'usanza del ragazzo a chiamarlo ancora con quel nome.
«Adesso Voldemort è ancora un pericolo, benché sia morto» continuò Draco. «Voglio dire, ci sono moltissime prove che lui non ha eliminato, sempre a causa del suo orgoglio, convinto com'era di poter dominare l'universo. Ci scopriranno tutti, uno ad uno. Ed io non ho prove di esser stato dalla parte dei buoni.»
«Ma le avrai. Io sono la tua miglior prova. Sono pronta a raccontare tutto, sarò una testimone di tutta questa faccenda!»
«Sì, e finirai con me ad Azkaban. Un lieto fine insomma. Ciò che ogni coppia desidera.»
Hermione restò in silenzio, non sapeva più cosa dire. Era una cosa inusuale per lei, il fatto di non avere l'ultima parola. Ma forse quella era una delle tante cose che la inducevano ad amare Draco Malfoy.
«Addio Hermione, almeno per adesso. So che anche se in questo momento non puoi capire, mi comprenderai al meglio quando sentirai la fine degli altri indagati.»
«Spero che non sia un vero addio» sussurrò lei.
«Spero anch'io» le rispose Draco. E la baciò come se quella fosse state l'ultima volta.




Angolo dell'autrice :)

So che è un'eternita che non aggiorno, e mi scuso con i pochi che aspettavano notizie della mia storia. Ho scritto questo capitolo almeno un centinaio di volte, e vi posso assicurare che prime versioni erano molto diverse da questa. Non sono ancora molto soddisfatta, ma spero di rifarmi presto con i prossimi capitoli. Fatemi sapere quello che pensate! Intanto spero che la vostra estate stia andando a gonfie vele.
Un bacione a tutti gli utenti,

Ary
  
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