Severus Piton, l’uomo… ho detto uomo?
Il viaggio ormai era giunto al termine, e i tre ragazzi si prepararono a scendere. L’espresso fischiò ed inchiodò in un modo decisamente poco elegante, che fece prendere ad Helen, una bella testata contro il finestrino. I gemelli ridacchiarono della sua smorfia e scesero dal treno, prestando ai loro bagagli un po’ di violenza di gratuita. La portarono di fronte alla scuola di Hogwarts.
-ecco- disse Fred
-questa è Hogwarts- continuò George.
Helen osservò il castello, e una voce richiamò la sua attenzione.
-signorina Prickly!- esclamò un’anziana strega, con gli occhi che le brillavano –vedo che è arrivata sana e salva- sorrise ilare la donna.
-beh, c’eravamo noi, vero George?- esclamò Fred.
-ovvio, Fred!- rispose il gemello battendo il cinque.
Minerva Mc Granitt li guardò di sbieco. I due sorrisero angelicamente.
La professoressa scosse la testa sgominata e si rivolse ad Helen.
-io sono la professoressa Minerva Mc Granitt, signorina Prickly, sono la capocasa di Grifondoro e nonché vicepreside, se c’è qualcosa che ti preoccupa o che ti affligge, rivolgiti pure a me, ti aiuterò. Il preside della scuola è Albus Silente, n'avrai sentito parlare-
-certamente- disse Helen.
-bene, come immaginavo- annuì la Mc Granitt proseguendo –le case di Hogwarts sono quattro: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso, sono tutti di uguale importanza e sappi che i Grifondoro sono coloro dotati di coraggio, tra i Serpeverde ci sono i maghi più inclini all’uso della magia oscura, i Corvonero sono la casa dotata di grande intelletto e i Tassorosso sono i maghi più buoni e ben disposti- le spiegò mentre l’accompagnava nella Sala Grande.
Quella stanza, come il resto della scuola, emanava incredibile magia. Le candele volavano tra i tavoli e un gruppo di Primini stava contemplando, con fare preoccupato, il cappello parlante che li avrebbe smistati nelle rispettive case.
-questa è la cerimonia più importante di tutte: lo Smistamento- le spiegò la professoressa mentre un ragazzino saliva ad indossare il copricapo.
-durante questa cerimonia, il Cappello Parlante, viene posato sulla testa dei maghi, ed egli assegna ognuno alla sua casa- annuì.
-Tassorosso!- esclamò il cappello posandosi sui riccioli biondi di una ragazzina. E il tavolo dei Tassorosso applaudì rumorosamente.
-dimenticavo, la casa che vi verrà assegnata, sarà tale per tutti gli anni che passerete ad Hogwarts- continuò la professoressa, mentre Fred e George si sedevano al loro tavolo insieme a quello che doveva essere Percy, loro fratello maggiore e prefetto Grifondoro.
-Helen Prickly- chiamò il preside in un sorriso.
La ragazza ebbe un sussulto e si apprestò a raggiungere il cappello, che le toccò dolcemente il capo.
Un secondo e si mise a parlare.
-oh, qui abbiamo una ragazza del quarto anno- disse ridacchiando –Corvonero o Grifondoro?- cantilenò per un po’ –ma sì, GRIFONDORO!- strillò. Un sorriso deliziato si dipinse sul viso pallido della ragazza, e il tavolo rosso e oro scoppiò letteralmente in un applauso. Helen si diresse verso la sua tavola e George e Fred le fecero spazio vicino a loro.
-benvenuta- dissero in coro.
-benvenuta, Helen- sorrise Percy Weasley, da bravo prefetto.
-grazie- fu l’unico commento di Helen.
I dormitori erano divisi: maschi da una parte e femmina dall’altra. E ogni giorno c’era una nuova parola d’ordine da imparare e ricordare. Il quadro della Signora Grassa, che cantava di continuo, era la responsabile delle entrate nella casa Grifondoro. Peccato che fosse quasi sempre occupata a lamentarsi, motivo per il quale, spesso i giovani maghi, venivano lasciati ad aspettare fuori dalla porta.
Helen si ritrovò con due compagne di stanza: Zaira Lambert e Heather Goose.
Erano due ragazze simpatiche, nel complesso, ma non le andavano del tutto a genio. Troppo serie, per i suoi gusti.
Il primo giorno alla scuola, Helen, lo passò insieme ai gemelli Weasley.
-come ti trovi?- la salutò Fred.
-bene, molto bene- rispose Helen in un sorriso –decisamente bene-.
-che lezione abbiamo adesso?- chiese George.
-arg, pozioni- ringhiò Fred.
La scortarono nell’aula di pozioni. Un professore dall’aria insofferente, passeggiava per l’aula, controllando gli strumenti.
Portava i capelli neri un po’ lunghi e tremendamente unti.
-lei è la signorina Prickly- sibilò a denti stretti –prenda posto-.
Poi si rivolse ai gemelli, irrigidendo il tono di voce –anche voi, Weasley-.
I tre obbedirono e si sedettero in ultima fila.
La classe, lentamente, si riempì di studenti Grifondoro e Serpeverde.
Un bigliettino scarabocchiato, finì sul banco i Helen. Era di Fred.
Ehi Helen, come ti sembra il professor Piton?
Credo di aver conosciuto persone più simpatiche
Rispose, lanciando un’occhiata furtiva in direzione di Severus Piton. Lo rispedì al mittente.
Ehi Helen, come ti sembra il professor Piton?
Credo di aver conosciuto persone più simpatiche