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Autore: KKlaine    12/07/2011    8 recensioni
Questa è la mia versione di cosa è successo alla la festa di compleanno per i 21 anni di Chris Colfer.
E' la mia prima CrissColfer, spero vi piaccia tanto quanto piace a me scriverla.
"Darren guardava la scena dal balcone appoggiato con la spalla allo stipite della portafinestra aperta con la sua birra in mano, lo sguardo compiaciuto. 
Era così orgoglioso e fiero di quel ragazzo che a soli 21 anni aveva già il mondo ai suoi piedi...
Forse era per quello che non riusciva a togliergli gli occhi di dosso? "
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ed eccomi qua finalmente ad aggiornare!

Dato che il capitolo mi è venuto bello lungo, ve l'ho diviso in due parti...altrimenti vi annoiavate a leggerlo tutto insieme!!! xD

Scherzi a parte...mi dispiace davvero essere arrivata quasi alla fine di questa FF perché per me è davvero un piacere scriverla (quando riesco a trovare il tempo).

Come avevo anticipato (perché un po' me lo sentivo *__*) dati gli eventi di Dublino del 3 Luglio, questo non sarà l'ultimo capitolo ma ci sarà un epilogo che spero sia degno di quel fantastico momento di CrissColfer che abbiamo vissuto.

Grazie a tutti quelli che seguono questa mia umile storia, a tutti quelli che recensiscono sempre i miei capitoli e a chi mi ha fatto l'onore di mettermi fra i suoi preferiti <3
Grazie davvero *___*

Detto questo, non mi resta che augurarvi buona lettura... 

Quando Darren aprì la porta si trovò davanti la parte maschile del cast al completo.

Tutti in corridoio. Uno dietro l'altro, disposti stile squadrone d'assalto. Tutti lo fissavano in silenzio. L'espressione grave.

<< COSA.C'E'! >> sbottò furioso.

<< Buonasera anche a te! >> lo salutò sarcasticamente Mark.

<< Non è un buon momento. Addio >> e fece per richiudergli la porta in faccia.

<< Ehi, aspetta un attimo! >> disse Chord bloccando la porta con la mano << Dobbiamo parlarti! >>

E detto questo entrarono senza fare tanti complimenti.

<< Ma prego! Accomodatevi! >> brontolò il moro a denti stretti chiudendo con stizza la porta.

Solo allora Salling si accorse di Chris seduto sul letto, paonazzo in viso e con l'espressione imbarazzata.

<< Oh, ciao Chris. Cosa ci fai qui? >>

<< Io? Cosa ci faccio...qui? Ehmmm... >> cominciò a balbettare, cercando una buona scusa << Sono venuto...a vedere come stava Darren. Già...proprio così... E voi? Voi cosa ci fate qui? >> chiese alla fine cercando di spostare l'attenzione su di loro.

<< Anche noi eravamo venuti a vedere come stava Criss. Come stai Criss? >> gli chiese Mark con un sorrisino ironico preoccupante.

<< Meglio. Sto meglio...grazie per l'interessamento. >> sbuffò lui incrociando le braccia contrariato.

<< Ehi, non devi essere così scontroso! Guarda che noi siamo qui per aiutarti, bello.

Sappiamo perchè ti sei comportato così oggi pomeriggio e siamo venuti qui, stasera, per aiutarti a risolvere il tuo problema >>

<< Davvero? >> esclamò Darren meravigliato, strabuzzando gli occhi e strozzandosi quasi con la sua saliva.

<< Davvero? >> gli fece eco Chris con voce stridula.

<< Certo! >> Harry si voltò quasi offeso verso quest'ultimo << Noi capiamo benissimo cosa gli succede. Tu per ovvi motivi non puoi subirne il fascino, ma noi siamo sottoposti giornalmente a quello spettacolo e alla fine è dura non cadere in tentazione >>

<< Tentazione? >> Chris aggrottò le sopracciglia confuso << Credo di non capire >>

Ma Harry lo ignorò e tornò a rivolgersi al moro << Però tu amico non puoi ridurti così. Perché non ti fa bene. Devi fare come noi. Guardare ma non toccare, solo fantasticare! >>

<< Come voi? Cosa vuol dire come...ma perchè...voi...voi ci fantasticate sopra??? >> Darren non riusciva a credere alle proprie orecchie.

<< Oh si. Tutti noi almeno una volta abbiamo avuto fantasie erotiche su quel corpo...soprattutto su quel bel culetto! >>

Nel sentire quelle parole Chris divenne nuovamente rosso in viso e si alzò di scatto replicando in modo offeso con voce talmente acuta da rischiare di incrinare i vetri alle finestre << Ma vi sembra il modo di parlare questo? Oh mio Dio, mi sento violato! >>

<< Chris ha ragione! Ragazzi per favore! Un po' di rispetto! >> sbottò Darren indispettito da quell'insolenza.

<< Rispetto? Rispetto per cosa? >> chiese Kevin meravigliato << Colfer non ti facevo ancora così pudico. E non ti preoccupare. Ne parliamo così solo perché siamo fra di noi, non ci permetteremmo mai davanti alle ragazze, tantomeno davanti a Heather! >>

<< Heather? Cosa c'entra Heather? >> replicò il controtenore ancora un po' stizzito.

<< Come cosa c'entra? A Darren piace Heather. Non te l'ha detto? >> gli spiego il collega con semplicità.

Chris inarcò le sopracciglia e cercò il viso del suo amico con espressione interrogativa e un po' contrariata << No. Non me lo ha detto... >>

Trovò due occhi color caramello che già lo fissavano in modo confuso e preoccupato.

<< A me non piace Heather >> chiarì Darren con voce ferma, senza distogliere lo sguardo. La sua attenzione era completamente rivolta verso le sue possibili reazioni a quelle stupide illazioni.

<< Ah no? >> I ragazzi continuarono con le loro supposizioni.

<< Oddio Criss, non mi dire che è Jenna! Conosco il suo ragazzo. Ti ucciderà! >>

<< No che non è Jenna! Secondo me è Kate, è la più sexy fra le ballerine del live! >>

<< Ma perchè dovrebbe piacermi per forza una ballerina, scusate? >> chiese Darren voltandosi allora verso di loro, ma gli altri lo ignorarono.

<< Perchè Jasmine la buttiamo via? Con quel corpo da urlo! >>

<< No, hai ragione. Anche lei non è niente male >>

Mentre gli ultimi arrivati discutevano animatamente su chi fosse la ragazza prescelta, Chris collegò tutti i tasselli e, resosi conto dell'enorme malinteso che si era venuto a creare, si rilassò e cominciò a sorridere.

Quando lo vide scuotere la testa divertito, anche Darren si tranquillizzò realizzando che non sembrava turbato da quelle insulse affermazioni, di cui però ancora non capiva bene le motivazioni scatenanti.

<< Ti piace Jasmine allora? >> chiese Chord allora.

<< No! >>

<< Allora è Kate? >>

<< Nooo! >>

<< Allora è Heather e non ce lo vuoi dire! >>

<< ADESSO BASTA! >>

Darren riuscì a far calare il silenzio in quella stanza così affollata.

<< A me non piace nessuna ballerina! >> urlò << Perchè poi dovrebbe piacermi una ballerina? Ma da dove ve lo siete inventato? >>

<< Guarda che non siamo noi che abbiamo rischiato la rianimazione cardiopolmonare oggi sul palco! Sei tu che sei andato quasi in coma durante il balletto di Colfer! >>

lo accusò il biondo.

Darren lo fissò in silenzio per un paio di minuti buoni, l'espressione indecifrabile, tanto che Chris si rese conto di trattenere il fiato per la preoccupazione solo quando cominciò a girargli la testa per la mancanza di ossigeno.

Poteva leggere nei suoi occhi l'indecisione sul da farsi, su cosa dire o meno, sul mentire o no...e sinceramente, in quel preciso momento, se glielo avessero chiesto, non avrebbe saputo dire cosa preferiva accadesse.

Il ragazzo moro alla fine disse scrollando le spalle << Infatti >>

<< Infatti?...Infatti cosa? >> replicò Chord confuso.

<< Infatti è quello che è successo, lo hai detto tu stesso >> continuò lui placidamente.

Il controtenore si intromise per cercare di interrompere la conversazione dato che aveva già capito dove voleva andare a parare. Non si sentiva ancora pronto ad uscire allo scoperto, non prima di averne parlato a quattrocchi almeno << Darren, io non credo che... >>

Ma l'altro gli fece cenno con la mano di tacere e continuò a favore del collega biondo che lo stava guardando stranito << Io non ho rischiato la morte per asfissia perchè guardavo il corpo di una qualsiasi ballerina su quel palco...io mi sono imbambolato così perchè stavo guardando Chris >>

<< No no no... >> gemette quest'ultimo fra sè, gli occhi sbarrati, lo sguardo fisso nel vuoto, nell'attesa della tempesta che si stava per abbattere in quella camera d'albergo.

<< E perchè lo stavi guardando così ? >> si intromise Mark avanzando al centro della stanza e alternando lo sguardo fra i due.

<< Secondo te, genio? >> sbottò Darren esausto, indicando il ragazzo seduto sul letto che lo stava fissando immobile con espressione allucinata << Perchè mi piace! Sono pazzo di lui! >>

<< Darren, smettila di scherzare! E' frustrante! E non è carino nei confronti di Colfer...potrebbe anche offendersi, sai? >> gli urlò contro Salling.

<< Oddio, non ci credo! Ma siete proprio ottusi, eh? >> alzò la voce il moro, ormai veramente arrabbiato << Perchè ci dovrei scherzare su? Io lo amo!!! >>

Per un attimo calò il silenzio.

<< Cosa???? Mi prendi in giro!!! Tu...lui... >> Chord era rimasto senza parole.

<< Balle! Trova un modo più credibile per non farti sgamare! >> disse Mark con stizza.

Kevin e Harry erano rimasti a bocca aperta, come se indecisi sul credergli o meno.

 

Se i ragazzi non fossero stati troppo impegnati a discutere animatamente fra loro, e avessero voltato lo sguardo verso il diretto interessato, avrebbero assistito alla moltitudine di espressioni e di colori che il suo viso aveva assunto negli ultimi minuti.

Chris era passato dal puro terrore accompagnato da un bel bianco cadaverico alla feroce rabbia condita di un ottimo rosso peperone nel vedere così messa in piazza la sua vita privata senza il suo permesso.

E aveva pensato seriamente di lanciar loro qualcosa addosso, ma di pesante, finché non aveva sentito le ultime parole pronunciate da Darren.

Il suo cuore si era fermato per un attimo e poi aveva preso a martellare velocissimo nel petto, tanto da rimbombargli forte nelle orecchie.

Nel giro di dieci minuti quel ragazzo aveva confessato di amarlo ben due volte.

E se la prima volta lo aveva spiazzato, quasi terrorizzato, perchè non se lo era mai sentito dire in vita sua, e perchè mai e poi mai avrebbe creduto possibile che lui, Darren Everett Criss, meraviglioso ragazzo eterosessuale, così perfetto da risultare quasi irritante, così particolarmente simile a lui da poter essere definito la sua anima gemella, potesse provare quei sentimenti nei suoi confronti...questa seconda dichiarazione, per di più pubblica, lo aveva reso tremendamente e felicemente consapevole.

Darren lo amava...lo amava davvero, e quella sensazione di calore nello stomaco, gli occhi lucidi e le guance arrossate, uniti al sorriso estasiato che gli si era stampato in viso gli stavano facendo capire che no...non gli dispiaceva affatto che lo avesse raccontato a tutti.

Poteva raccontarlo al mondo intero se voleva: poteva gridarlo fuori dalle finestre col megafono o mentre correva per le strade a squarciagola, poteva anche volare sulla luna e comporlo con le pietre, in modo da farlo leggere a tutti quelli che avessero alzato lo sguardo per ammirarla, o scriverlo in cielo unendo le stelle, come fosse una costellazione...non gli importava più adesso...

Adesso che anche lui sapeva di amarlo.

 

<< Chris? Chris?? >> Darren si era avvicinato e lo stava fissando preoccupato, visto che aveva lo sguardo perso nel vuoto e sembrava non rispondere ad alcuno stimolo esterno.

<< ...Eh? >> era tutto quello che riuscì a tirare fuori lui in un sussurro.

<< Ecco vedi? Lo hai spaventato con tutte queste cavolate! >> gli disse Mark << o peggio lo hai illuso! Tutto per non dirci la verità! >>

<< Oh, sai cosa? Adesso mi hai proprio scocciato! Mi avete scocciato tutti!!! >> il ragazzo moro si girò di scatto e prese il cellulare dal comodino compondendo velocemente un numero.

<< E adesso chi chiami? >> fece Chord confuso.

<< I rinforzi! >> sbottò lui.

<< ...mmmhhhh...'onto? >> si sentì dall'altro capo una voce assonnata.

<< Lea? Sono Darren. Raduna subito tutte le ragazze e venite nella mia camera! >> le disse con tono impaziente.

<< ......Chi? Dar...Darren? Cosa? Ma lo sai che ore sono? Che ore sono a proposito? >> biascicò svogliata buttando un occhio verso la sveglia con un occhio semiaperto << Oh, cavolo! E' l'una del mattino! >> si lamentò coprendosi la testa con il lenzuolo.

<< Venite subito qui se non volete fare lo spettacolo domani con il cast dimezzato...perchè ti giuro che li butto uno per uno giù dalle scale o fuori dalla finestra... decido sul momento, mi piace improvvisare! >>

Lea scattò a sedere nel letto << Ma chi... >> poi realizzò << Oddio...ci sono i ragazzi lì da te? >>

<< Si...e stanno mettendo a dura prova la mia pazienza! >>

<< Veniamo subito >> e chiuse la comunicazione.

 

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