Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |       
Autore: Kiasan    12/07/2011    1 recensioni
Mi sembrava passata un’eternità da quando avevo salutato i miei genitori, commossi nel vedermi andare via per un intero anno: mia madre Lessy, dai capelli neri e lunghi come i miei e dagli occhi marroni e gonfi di pianto, mi sorrideva davanti all’uscio; mentre mio padre James mi salutava premuroso, con i capelli marrone scuro che ondeggiavano al leggero vento del pomeriggio. Uno dei vampiri adulti sorrise a me e a un ragazzo biondo-rossiccio dagli occhi azzurri; anche lui come me doveva affrontare l’anno della Trasformazione. << Bene, sapete già perché siete qui. Alisa, Sam ed io (Rick) >>, disse un ragazzo moro e muscoloso, indicando ad ogni nome la persona a cui si riferiva. << Vi aiuteremo a sconfiggere questo primo anno da Novelli, saturo di tentazioni e difficoltà >>.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Challenge

1. Soprannaturale

Non mi sembrava vero di essere seduta in quella lussuosa casa, su quel morbido divano di pelle arancione, accanto a dei vampiri. Lo sapevo ormai da tempo di avere il gene che nell’anno durante il quale fossi diventata sedicenne mi avrebbe trasformata, ma ancora la cosa mi era estranea.
Mi sembrava passata un’eternità da quando avevo salutato i miei genitori, commossi nel vedermi andare via per un intero anno: mia madre Lessy, dai capelli neri e lunghi come i miei e dagli occhi marroni e gonfi di pianto, mi sorrideva davanti all’uscio; mentre mio padre James mi salutava premuroso, con i capelli marrone scuro che ondeggiavano al leggero vento del pomeriggio. Uno dei vampiri adulti sorrise a me e a un ragazzo biondo-rossiccio dagli occhi azzurri; anche lui come me doveva affrontare l’anno della Trasformazione.
<< Bene, sapete già perché siete qui. Alisa, Sam ed io (Rick) >>, disse un ragazzo moro e muscoloso, indicando ad ogni nome la persona a cui si riferiva. << Vi aiuteremo a sconfiggere questo primo anno da Novelli, saturo di tentazioni e difficoltà >>.
<< Io direi di cominciare da principio… quali esseri soprannaturali conoscete? >>, intervenne Alisa, una ragazza molto carina dai capelli rossi dotati di alcune meches bionde.
Il ragazzo accanto a me, di nome Rian, come poco prima all’entrata mi aveva annunciato, parlò per primo e per questo l’avrei dovuto ringraziare: << Gli zombi? >>, provò.
<< Anche >>, disse con un sorrisetto Sam, il ragazzo alla destra di Rick, dai capelli biondi e probabilmente sui diciotto anni. << Cosa sai di questi? >>, chiese poi.
<< Sono morti, ai quali resta attiva una parte del cervello e riescono a sopravvivere anche senza l’ausilio del cuore. Spesso vengono ritenuti mostri poiché per sopravvivere mangiano ogni cosa che trovano, anche gli umani >>, spiegò.
<< Cose vere, ma gli zombi non esistono >>, disse una ragazza mingherlina, tanto piccola da sembrare un elfo, con i capelli color del grano e anche questi assai corti.
<< Altri essere soprannaturali? >>, mi chiese Rick.
<< I fantasmi? >>, provai.
<< Parlacene >>, mi ammonì Alisa.
<< Bè, i fantasmi non sono, come spesso si pensa, coloro che hanno conti in sospeso o che per un motivo o per un altro non riescono a raggiungere l’aldilà; bensì degli spiriti (spesso anche angeli), che possono assumere varie forme, sia concrete che astratte. Mia nonna diceva di non parlarci mai se sentivo una presenza poiché non si sa se sia buona o cattiva, anche se sono quasi sempre buone >>, alla fine del discorso mi sentì la gola secca, ma cercai di sembrare naturale.
<< Si dice anche che se assumono forme concrete sono Arcangeli >>, aggiunse Rian.
<< Tipo un rombo o un quadrato? >>, chiese di nuovo la bionda.
<< Non penso, Lily, che un Arcangelo voglia mettersi in mostra sotto forma di una figura geometrica >>, contestò una ragazza dalla pelle olivastra e dai capelli riccissimi, dello stesso colore di quest’ultima.
<< Bene, Penelope e Lily evitate di scontrarvi ora… stiamo tentando di tenere una “lezione” >>, le rimbeccò Rick alterato.
A Sam scappò un risolino e, quando mi voltai per guardarlo, mi fece l’occhiolino, cosa che colorò la mia faccia di paonazzo.
<< Bene! Dato che Sam si è messo in mostra, presentiamolo meglio: lui è un Emergente, classe dopo i Novelli, e ha deciso di rimanere qui con noi, come lo hanno scelto anche Lily e Penelope, tuttavia quest’ultima tende al nomadismo, di tanto in tanto. Per spiegarmi meglio, vi sono vampiri nomadi e vampiri sedentari. Tornando a Sam, lui fatica ancora a trattenere la sete: anche se per un vampiro bastano due o tre bicchieri al giorno di sangue questo desiderio non decede mai, se non grazie ad una grande forza di volontà, che aiuta a dimenticare quanto il sangue possa essere delizioso per noi. Oltre a ciò mangiamo anche il cibo degli umani >>, spiegò Rick, ma quest’ultima parte già la sapevo.
<< Dopo questa parentesi, avete altri personaggi soprannaturali? >>, chiese Alisa sorridente.
<< I vampiri? >>, domandammo all’unisono io e Rian.
<< Già! >>, esclamò entusiasta. << I vampiri sono gli unici reali, come volevasi dimostrare, e voi lo state per diventare; per cui cominciamo con elementi di base, tanto per farvi una cultura, e nel corso del tempo imparerete altre nozioni più specifiche >>, continuò Alisa.
<< Da quando siete nati avete dentro di voi sia un vampiro che un umano >>, avviò Rick. << Ma solo a quest’età uno dei due comincia a voler prevalere sull’altro… ora, qual è il problema? Che se prevale l’uomo dentro di voi, morite; se prevale il vampiro cadete nelle Tenebre, come a molti è successo, non per niente per cibarsi uccidono. Diciamo poi che questi vampiri trovano qualsiasi scusa per portare discordia e si basano molto sulla gelosia e sulla vendetta. Dopodiché riscontriamo chi riesce a trovare un equilibrio fra queste due parti e che può vivere da umano, restando comunque un vampiro con un’innata forza >>, già cominciava a non piacermi.
<< Suppongo che tutti voi abbiate trovato un equilibro >>, dedusse Rian.
<< Si, anche se può essere un po’ malagevole crederlo nel caso di Penelope >>, rispose Lily, facendo la linguaccia a quest’ultima: era ovvio che scherzava.
<< Inoltre >>, proseguì Sam al posto di Rick. << Non è detto che sia subito facile una volta raggiunto il giusto equilibrio, infatti si possono avere degli strani sbalzi d’umore, come spesso succede a me >>, ammise.
<< Direi che per oggi può bastare >>, concluse Rick.
<< Ormai è sera ed è bene che vi corichiate nelle vostre stanze per riposarvi. Ah, se avete fame, vi basta andare in cucina e potrete servirvi di ciò che più vi piace >>, convenne Alisa; Sam mi si avvicinò: << Venite, vi mostro la camera >>, così, con Rian alle calcagna, salimmo al piano superiore imboccando delle bellissime scale a chiocciola di legno levigato.
Il fatto che avesse parlato al singolare già mi spaventava: condividere la camera con un ragazzo?!?!? E anche abbastanza sexy, c’è da aggiungere. Probabilmente anche Rian aveva notato la forma al singolare e mi guardò con un punto interrogativo stampato in viso.
<< I letti e i bagni sono divisi, ma avete una sala in comune con divano e televisione… In complesso è una sola camera, ma vedrete che vi troverete bene >>, detto ciò ammiccò nuovamente verso di me, mentre ci apriva la porta.
<< Sono giù se avete bisogno >>, e con un sorriso stupendo, ci richiuse la porta.
<< Ci prova! >>, disse ridendo Rian.
<< Ma no, è solo cortese >>, disapprovai.
Rise ancora, scrollando le spalle: << Se non ti dispiace, mi andrei a sistemare >> disse indicando le due valige (una mia e una sua) accanto al tappeto blu sfrangiato, probabilmente portate li da Rick o da un altro vampiro.
<< Certo >>, dissi sorridendo.
La sala in comune era accogliente, di una tinta marrone, molto rilassante: la televisione era sopra un tavolo di piccole dimensioni e di vetro, mentre il divano di pelle color sabbia era davanti a questo. Presi la valigia ed entrai in quella che sarebbe diventata la mia camera.
Tanto per cambiare era gradevole: la tinta era verde acqua, così erano le coperte e il tappeto, mentre la poltrona accanto alla finestra (con le tende anch’esse di una tonalità verde-blu) era marrone.
Decisi di mettermi subito al lavoro, così svuotai in breve tempo la valigia, riempiendo l’armadio di legno chiaro. Felice dell’ordinato lavoro, andai in bagno per darmi una sistemata: l’immagine riflessa nello specchio era la stessa della Daila che conoscevo, con i capelli neri e scalati che ricadevano fino alla fine della schiena, mentre il viso, dalla fronte leggermente corrugata, mostrava due grandi occhi verdi.
Presi un profondo respiro, la mia nuova vita era appena cominciata e ciò che più mi spaventava era: sarei stata in grado di gestirla?

SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutti!
Questa è la mia prima Fic, ma non è la prima volta che mi cimento in una storia.
Fino a poco tempo fa pensavo (in maniera convinta, per giunta) che non avrei mai scritto una storia sui vampiri, ma una notte ho fatto un incubo che mi ha fatto cambiare idea ed ecco qua cosa ne è uscito.
Spero sia di buon gradimento, ciao Vampiretti e lasciate tanti morsi (commenti) :)

E ora ho un po' di pubblicita!(innocua ovvio)Quando avete voglia o se passate nei dintorni del Fantasy, andate a leggere A Simple Wolfs' Story, scritto dalla mia amica Val-chan <3
Spero che questo mio primo capitolo vi sia piaciuto, alla prossima!
  
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Kiasan