Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Kiasan    16/07/2011    0 recensioni
Mi sembrava passata un’eternità da quando avevo salutato i miei genitori, commossi nel vedermi andare via per un intero anno: mia madre Lessy, dai capelli neri e lunghi come i miei e dagli occhi marroni e gonfi di pianto, mi sorrideva davanti all’uscio; mentre mio padre James mi salutava premuroso, con i capelli marrone scuro che ondeggiavano al leggero vento del pomeriggio. Uno dei vampiri adulti sorrise a me e a un ragazzo biondo-rossiccio dagli occhi azzurri; anche lui come me doveva affrontare l’anno della Trasformazione. << Bene, sapete già perché siete qui. Alisa, Sam ed io (Rick) >>, disse un ragazzo moro e muscoloso, indicando ad ogni nome la persona a cui si riferiva. << Vi aiuteremo a sconfiggere questo primo anno da Novelli, saturo di tentazioni e difficoltà >>.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2. Grande inizio

Dentro al frigo vi era un’immensità di cibo delizioso, ma mi accontentai di un pacco di biscotti al cioccolato e di un bicchiere di coca-cola: proprio non avevo fame, forse per l’ambiente nuovo, forse per altro.
Mi sedetti a tavola e, proprio mentre addentavo il primo biscotto, Sam entrò in cucina.
<< Hei >>, disse prendendo dell’ ACE.
<< Ciao >>, incerta afferrai un altro biscotto. << Posso? >>, chiese poi, ma prima che potessi rispondergli agguantò un biscotto.
<< Prego >>, risi.
<< Tocca la mia pelle >>, mi ordinò dopo un attimo di silenzio.
<< Faccio che? >>, chiesi confusa.
<< Eddai, non fare domande >>.
Sospirai e toccai il suo braccio: la pelle non era ne fredda ne calda, ma era durissima! Più dura della roccia… mi correggo, sembrava roccia.
<< E’… dura! >>, esclamai sorpresa.
<< E’ una nostra caratteristica, per essere più forti, credo >>, poi guadandosi in giro, continuò: << Guarda >>.
Si alzò dalla sedia e corse via ad una velocità inverosimile, per poi tornare con una foglia in mano un attimo dopo.
<< E sei veloce >>, commentai.
<< E forte >>, concluse sollevando il tavolo, per poi riappoggiarlo senza recare il minimo rumore.
<< WOW >>.
<< Inoltre tutti i sensi sono amplificati, si intenda: udiamo e vediamo molto meglio di un umano >>.
<< Cosa le anticipi! >>, lo rimproverò Lily, entrando saltellante.
<< Che vuoi tu? >>, scherzò Sam.
<< Allora, come ti sembra? >>, ora Lily era rivolta a me.
<< Sembrate la famiglia del Mulino Bianco >>, risi.
<< Io intendevo Sam >>.
<< Lasciala perdere… ci vediamo domani >>, la interruppe quest’ultimo, congedandosi con un sorrisetto, senza prima avermi rubato un altro biscotto.
<< Allora, è un figaccione no? >>, a quelle parole non sapevo cosa rispondere, così mi limitai ad alzare le spalle.
<< Bè, pure il rosso non è male >>, continuò imperterrita.
Le sorrisi: somigliava un sacco alla mia migliore amica, che ora era a casa sua, vicino al parco, probabilmente a studiare e non perché voleva fare la secchiona, ma perché non aveva aperto libro durante il giorno e si riduceva sempre la sera; di questo ne ero certa.
In breve tempo finì i biscotti e la bibita: avevo molta voglia di conoscere sempre più elementi su quelle eccentriche creature, ma allo stesso tempo ne avevo timore.

Fu in camera, con addosso il mio pigiama grigio dai calzoni corti, che decisi di riprendere un po’ delle vecchie abitudini: mi avrebbero fatto bene; così mi diressi nel salotto che Rian ed io condividevamo per vedere un po’ di televisione, tuttavia il ragazzo vi era già.
<< Oh, scusa >>, dissi, rossa in viso.
Lui rise: << Dobbiamo condividere questo salotto per un anno e, a meno che non vogliamo prenotarlo per starci a turno, penso che dovremmo guardare la tivù insieme >>, in effetti era un ragionamento sensato…
<< Bhe, allora… che guardi? >>, chiesi, sciogliendomi lentamente.
<< Giro canali, invano >>, anche io spesso lo facevo.
<< Lo faccio quando ho bisogno di pensare, o quando mi sento triste >>, avevo pronunciato quelle parole senza nemmeno accorgermene.
<< Anche io… >>.
<< Sei frustrato allora >>, dedussi.
<< Più o meno >>.
<< Misterioso… >>, commentai. << Non ti preoccupare, non sei tenuto a parlarne con la prima persona che incontri, giustamente >>, mi affrettai ad aggiungere, notando il suo viso mutare in una smorfia.
Ci fu un attimo di silenzio, poi disse: << Mia madre è in ospedale, mio nonno mi ha appena chiamato… ha un tumore in fase terminale, era qualcosa di interno, per questo non se ne sono accorti prima >>, la sua voce era rotta, leggera, quasi avesse paura di pronunciare quelle parole.
<< Mi dispiace >>, fu tutto ciò che riuscì a dire.
Il suo telefono squillò: << Si? >>.
Ci fu un attimo di silenzio, poi parlò con voce tremante: << Grazie, nonno >>.
Riattaccando, si alzò e si diresse verso camera sua: << Buonanotte >>, fu il suo commiato.
Tuttavia non potevo lasciarlo andare via così: << Hei, aspetta >>, le mie parole lo frenarono un secondo: << E’ morta >>.
<< Oh… >>, in quel momento le mie gambe e le braccia si mossero da sole, senza che io avessi ordinato loro di andare da Rian e di abbracciarlo. In una situazione simile era quello il gesto di cui lui aveva più bisogno e mi accorsi, solo quando mi lasciò, che leggere gocciole salate gli rigavano il viso.
<< Ho perso prima mio padre e ora anche lei >>, disse, guardandomi negli occhi come se io potessi in qualche modo rimediare.
<< Scusa >>, disse poi e si chiuse in camera.
Grande inizio, insomma.

Spazio Autrice: Ciao a tutti!! Ecco qui il secondo capitolo... spero sia di vostro gradimento :) Tanti saluti!!

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Kiasan