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Autore: RoloChan105    12/07/2011    2 recensioni
Una serie di fan fiction ZoroxNami nate da immagini di Doujinshi.
Contest dei forum: MugiwaraNoUsagi e MidoriMikan e altre nate libere.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Misery

Misery



Era inutile quello sguardo così dispiaciuto…
Era inutile quell’ assillante silenzio…

La pioggia ormai cadeva inesorabile su di loro e nessun altro rumore si sentiva sul ponte se non i loro cuori tamburellare frenetici.


Il giorno prima erano scesi su un isola all’ imbrunire del giorno. Era da tempo che la ciurma non si rilassava e la marina in quell’ isolotto sperduto e piccolo, non era fortunatamente presente.
Un locale sereno e affollato avevano scelto come punto di ristoro quella sera e fino a metà serata, era stato tutto tranquillo.
-Cos’ altro vi porto?-Domandò una formosa cameriera poggiando sensualmente la mano sul tavolo dove stavano mangiando.
-Ah per me un po’ di carne e un altro po’ di…-
-RUFY CHIUDI IL BECCO!-Lo avevano accoppato prima di finire senza soldi, cuoco e navigatrice.
-Un altro po’ da bere se non le dispiace-Aveva così ordinato Robin vedendo le caraffe ormai agli sgoccioli.
-Buona idea…-Sorrise Zoro mettendosi comodo.
-Un po’ di cola a me!-Intervenne Franky.
La donna, dopo aver annotato il tutto, si diresse verso il balcone, sfuggendo anche dalle calamitose smancerie del biondo.
Insomma, era una cena proprio come le altre…
-Hey-Una voce melliflua, leggera come la seta e calda come il vento d’ agosto, andò ad intaccare l’ attenzione dei presenti…o meglio, l’ attenzione di uno dei presenti…-Come ti chiami bel samurai?-Aveva fatto la sua mossa la donna, ancheggiando verso di lui e prendendo uno sgabello. Si era così adagiata accanto a lui, alla sua destra dove poco prima, Nami prendeva posto.
I pirati rimasero sorpresi inizialmente ma dopo le lamentele di Sanji nell’ incitare la ragazza a lasciar perdere quel buzzurro e dopo una risposta da parte dello spadaccino ignorando palesemente il cuoco, il tempo tornò a scorrere.
-Umh…-Aveva soffiato questa nell’ udire risposta-Allora sei davvero tu…Roronoa…-Il suo nome sussurrato da quelle labbra gli avevano fatto venire i brividi lungo la schiena…diavolo! Ma chi era!?-Il mio nome è Jasmine…- La sua pelle era color olivastra…i capelli folti, riccioli e neri come la notte…una bellezza orientale senza dubbio!
-Incantato-Sussurrò preso alla sprovvista Zoro brandendo la caraffa nuovamente piena e versandosi un sorso nel bicchiere.
-Cosa ti porta in questa isola sperduta nel grande mare?-La donna si fece più vicina, andando a sfiorargli le gambe con le proprie. Rimase a bocca aperta il verde…un approccio così non lo aveva mai avuto.
-Dobbiamo fare la magnetizzazione della prossima isola e poi sloggiamo-Una frase, semplice ma intrisa di acidità, arrivò alle orecchie della mora. Si voltò scocciata e vide Nami, fissarla astiosa.
-Non ho chiesto a te…- Si sentì rispondere a tono la navigatrice…Nessuno, mai, osava usare un tono come quello…chi diavolo era quella là!? In pochi secondi, la bellezza orientale si voltò nuovamente verso Zoro.-è un peccato allora…-Mormorò abbassando gli occhi con fare invitante.
-Bhe…non proprio…-Tornò a fissare lo spadaccino sventolando le sue ciglia da cerbiatta…Posò una mano sopra il suo braccio e dopo avergli infuso un sorriso, cominciò a tirarlo.
-Vuoi danzare con me?-Una musica allegra si era fatta spazio nel locale…molte persone ballavano e chiedere un ballo non era fuori programma.
-Non so ballare…-Aveva goffamente spiegato portandosi una mano dietro la nuca.
-Ti aiuto io…-
-Ecco…no…-Nuovamente rifiutò-Non fa per me…-
-Oh andiamo…-Si alzò in piedi e lo tirò-Solo per stasera…fai questo “strappo” alla regola!-
-Sei sorda!?-La voce di Nami si fece risentire-Zoro ha detto No!- Mollò la sua mano e letale come una vipera, si avvicinò a lei.
-Come osi metterti in mezzo?-Le aveva sibilato riducendo gli occhi a due fessure. Spalancò la bocca Nami…ci mancava solo una ragazzina con gli ormoni a palla da renderla sfacciata. Inoltre…come si permetteva!?
-Oso mettermi in mezzo!-Si alzò in piedi e la fronteggiò. Erano alte più o meno uguali ma senza dubbio, la nemica aveva un corpo più sinuoso del suo…-Lui è un mio namaka!-
-Sei la sua ragazza!?-Perse tutta la sua baldanza Nami a quella semplice frase. Non se lo aspettava…
-Bhe…no…-
-E allora fatti i cavoli tuoi!-Le aveva girato il sedere tornando a concentrarsi sullo spadaccino. Rimase impalata…si…in effetti, non erano affari suoi ma le dava fastidio…molto fastidio! Era un suo amico…compagno…
-Se proprio insisti…-
-Che cosa!?-Un brusio generale della ciurma la fece riscuotere. Alzò gli occhi e vide Zoro insieme a quella ragazza raggiungere il centro della stanza per andare a ballare…
Gli impose una postura, aiutandolo e dopo, affondò la faccia nel suo petto chiudendo gli occhi e lasciandosi guidare dal suono e dal calore che lo spadaccino rilasciava…
Afferrò una forchetta Nami e con l’ ausilio di entrambe le mani la piegò in due…
Zoro che ballava con quella troia! Ma chi diavolo era!? Come si permetteva!? Se anche solo per scherzo avesse osato chiedergli un ballo al verde, l’ avrebbe presa in giro per settimane intere e…avrebbe rifiutato…
Invece a quella…che nemmeno conosceva se non da quasi un quarto d’ ora, gli concedeva tutto ciò!?
Era così…ingiusto!
Passò così dunque la serata…con quella cozza attaccata a Zoro e la musica che palpitante, entrava a ritmo nelle loro orecchie…


-Forza-Aveva sbuffato insonnolito Usopp-Sono stanco morto!-
-A chi lo dici-Chopper gli si affiancò-Mi fanno male le zampe…-
-La musica non fa per voi!-Franky pacatamente, diede loro quell’ orribile verità.
-Yohoho! Peccato aver lasciato il mio violino-Brook si fermò guardandosi indietro-Avrei potuto fare un orchestra come quella a Triller Bark!-
-Quella festa è stata mitica!-Urlò euforico Rufy ricordandosela.-Tu Zoro però dormivi!-Si voltò per fissare lo spadaccino…e lo trovò con ancora quella ragazza addosso. Rallentò il passo e lo fissò perplesso.-Zoro?-Lo richiamò dato che non aveva ottenuto parola.
-Umh?-Si accorse solo in quel momento che il suo capitano chiedeva di lui.
-Dicevo-Tornò a sorridere camminando-A triller bark dormivi…-
-Ah si…-Annuì non capendo bene a cosa si riferisse.
-Zoro-Jasmine cominciò a sussurrargli qualcosa nell’ orecchio avvicinandosi ancora di più a lui di quanto gia non fosse.
-Non ti piacerà-Robin, insieme a Nami dietro a tutti gli altri, fissava perplessa la “coppietta”.
-Come?-Si voltò la mora sospirando e facendole un cenno con la testa.
Tornò non capendo a fissarli e di punto in bianco, vide Zoro fermarsi e salutare i presenti…Fermi fermi!
Dove andava!?
In pochi passi, si sentì superare dai due e l’ occhiata rovente che quella donna le lanciò, la mise in soggezione.
-Dove stai andando?- Non si voltò…rimase ferma, immobile a fissare la strada in discesa. Zoro alle sue spalle, piegò da una parte la testa e sospirò; l’ atteggiamento che stava usando, era simile a quello di un adulto con un bambino…
-Sto ancora fuori-Le spiegò brevemente riprendendo il passo insieme alla donna. Rimase in attesa di altre risposte più chiarificatrici ma sentì i soli passi allontanarsi sempre più…Si riscosse solo quando Robin la smosse per una spalla. Tutti la fissavano increduli e Sanji, imprecante contro quello zotico, le si fece più vicino donandole un fazzoletto.
Ci rimase male quando le passò nella gola un singhiozzo…merda!
Si rese conto solo in un secondo momento che stava piangendo.


Cadeva incessante…
Picchiettava le loro pelli punzecchiandoli come dei lievi spilli…
Il silenzio però rimaneva tale…
Nessuno osava realmente parlare…chiedere…domandare…sperare…
Si fissavano, cercando di captare in quel modo, i segnali muti dell’ altro. E Nami uno lo captò immediatamente.
Il petto di Zoro era muscoloso. Un rifugio perfetto, caldo e sicuro…i suoi capezzoli erano in tensione…
Quella sera non era andato a fare una semplice uscita…si era dato ad una completa estranea…
Mosse un passo la rossa, il libro che prima era andata a prendere ancora in mano e ormai zuppo come lei.

Scappare.

Fuggire dalla sua vista…dai suoi occhi così profondi…

-Nami-Sentì pronunciare il suo nome quando girò le spalle. Si prese coraggio e cominciò a muoversi-NAMI!- Nuovamente la sua voce, molto più forte…una voce che ignorò.-Anche io sono un uomo…-
Che stupida scusa…stupida, superficiale e ormai fuori corso.


Se tutti seguissero la regola di Roronoa Zoro, il mondo sarebbe popolato da un sacco di playboy…
Eh si, perché se la voglia ti prende, ehh…ti prende! In quanto uomo anche lui, perché ignorare l’ istinto e dare ascolto al buon senso? Non aveva alcun senso…come non aveva senso starci così male…
Lei e Zoro erano buoni amici.
Ottimi amici…
Due amiconi…
E allora perché sentiva ribollire il sangue al solo sentire “amici”?
Era così maledettamente egoistico pretendere e ambire a qualcosa di più?! Cosa aveva quella donna che lei, non poteva offrire a Zoro? Cosa!?


Quando andò in biblioteca per rimettere a posto il libro ormai del tutto asciutto, la pioggia aveva lasciato il posto al bel tempo…tra quei nuvoloni scuri, i primi raggi di sole di quella giornata, pigri, si facevano strada nel cielo. Si avvicinò ad uno scaffale, inserendolo nel suo spazio e incantata da quei giochi di luci e dai riflessi del mare, prese una sedia e si mise in ginocchioni a vedere.
Era tutto così magnifico…così …effimero.
Tese le orecchie nell’ udire un rumore alle sue spalle.
Un rumore di stivali che avrebbe riconosciuto tra mille. Un rumore che tanto amava.
Lo percepì muoversi nella stanza, imprecare anche, tra se e se…aggrapparsi alla scaletta che portava a vedetta e ridiscenderla per tornare da lei.
Dopo essersi deciso, le si avvicinò e lei, dura come il granito, chiuse gli occhi…
Leggeri come una brezza, sentì i proprio capelli venire trascinati e racchiudere in un pugno leggero.
-So che non mi crederai…-Cominciò Zoro a parlare- e ne avresti tutte le ragioni…-Continuò ad avere gli occhi chiusi e ripetersi mentalmente che non gliene importava.-Ma…-Esitò e percepì la stretta ai suoi capelli aumentare.-Puoi credermi sulla parola…su quanto ho di più caro…-Mise una posta in gioco-Sulla nostra vera e forte amicizia…-Aprì gli occhi Nami-…io quella donna, non l’ho toccata questa notte…-Sentì gli occhi pizzicargli e le guancie inumidirsi. Si voltò e trovò lo spadaccino sincero, fiero e…leale. Strizzò gli occhi e volando, si gettò tra le sue braccia al riparo, sprofondando il volto nel suo petto…il suo e unico luogo privato.

 

 

Secondo Concorso Midori Mikan!

Qua sono arrivata prima ^^

 

Se volete partecipare, fate un salto sul forum: http://midorimikan.forumfree.it

 

Ecco qua le doujin usate ^^

   
 
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