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Autore: MaryElizabethVictoria    13/07/2011    1 recensioni
Harry Potter è tornato, Hermione Granger ha paura, Ron Weasley è impazzito, Draco Malfoy non è sconfitto, qualcuno che abita il castello di Hogwarts ha un piano e strani eventi cominciano ad accadere intorno a vecchi e nuovi protagonisti.
Può essere letta come seguito di 'Photograph' oppure come storia a sè...buona lettura!!!
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ben Allock stava davanti a loro tranquillamente appoggiato allo stipite della porta, le braccia conserte mentre li guardava con freddezza.

-Allora... - esordì tranquillamente- qualcosa da dire prima che vi faccia sloggiare tutti quanti?

-Signore...- si fece avanti con coraggio Morgan - ...è stata una mia idea, gli altri non centrano.

-No, sono stato io a chiederglielo- lo contraddisse immediatamente Harry, mettendosi al suo fianco - la prego, mi hanno seguito solo perchè ho insistito. Non meritano di essere espulsi  a causa mia.

-C'eravamo tutti- specificò Susan Bones - e sapevamo benissimo quello che stavamo facendo.

-Però tutto è successo per colpa mia: sono venuti tutti a cercare me - dichiarò Arya, unendosi ai suoi compagni.

-E poi, signore, credevo che motto di voi auror fosse... 'nessuno viene lasciato indietro'  -concluse Draco, citando le parole di Morgan. 

L'istruttore sorrise appena, il suo solito sorrisetto furbo e noncurante.

-E' esatto, signor Malfoy - concesse pensieroso.

- Se qualcuno merita di essere espulso dall'accademia...quella sono io- ripetè Arya decisa.

-Ah...- Allock si esibì in un vistoso sbadiglio, sembrava molto annoiato da tutti i loro discorsi..- e che cosa la fa pensare signorina Black che io sia qui per espellere qualcuno?

Sui volti dei ragazzi passavano espressioni che andava no dalla meraviglia allo sgomento, certo quasi tutti a questo punto si erano fatti l'idea che ad Allock mancasse qualche rotella.

-Non è quello... quello che ci ha appena detto signore?- si informò Harry.

-Niente affatto signor Potter - annunciò lui tranquillamente-  vi ho solo detto che è  ora di sloggiare da questo buco... vi abbiamo trovato degli alloggi migliori al secondo piano che spero saranno di vostro gradimento. Ve li meritate dopo che stasera avete passato così brillantemente la vostra prima valutazione.

-Valutazione?!- esclamarono in coro.

-Esattamente- confermò l'istruttore Capo-  la vostra prima valutazione era sulla capacità di svolgere una missione mantenendo la completa segretezza, collaborazione, efficienza  e spirito di squadra. Direi che ve la siete cavata benissimo agendo come una vera unità!Avevo detto che avrei espulsi chiunque avessi  visto alla festa , ma in effetti , pur essendo certo della vostra presenza non ho individuato nessuno di voi: siete stati piuttosto capaci nei vostri incantesimi di disillusione e ho anche in particolar modo apprezzato il diversivo che avete messo in piedi.

I ragazzi non applaudirono subito, sembravano ancora sospettosi, ma ogni loro dubbio o perplessità sparì quando furono loro mostrate le sontuose camere del secondo piano che avrebbero d'ora in poi occupato. Finalmente la loro sistemazione assomigliava ad un vero dormitorio, munito di due comparti, uno femminile e uno maschile, letti singoli a baldacchino e bagni privati.

-Ehi, c'è perfino l'acqua calda!- esultò qualcuno.

-E guardate i mobili ... niente termiti magiche!- esclamò qualcun altro.

Ci misero pochissimo a trasferire la loro roba nella nuova sistemazione e lo fecero scambiandosi ampi sorrisi e incoraggianti pacche sulle spalle. La gioia di aver superato pur a loro insaputa  il primo test contagiava tutti, tanto che perfino Draco ed Arya accettarono di prender parte ai festeggiamenti. I loro compagni d'altro canto sembravano già  vederli sotto una luce più benevola.

Forse siamo davvero diventati una famiglia, pensò Harry, proprio come diceva Morgan.

-Insomma... sembra che ce la siamo cavata- concluse Malfoy quella sera da sotto le calde coperte del suo nuovo letto.

-Già- convenne Harry, poi si guardò intorno per sincerarsi che tutti gli altri dormissero o fossero distratti prima di aggiungere a voce bassissima- Senti... posso chiederti una cosa?

-Se riguarda il mio Marchio no- tagliò corto l'altro, improvvisamente fattosi più freddo - non è un argomento di cui desidero parlare.

-No, non è quello...- Harry temporeggiò, non sapeva davvero come chiederglielo senza sembrare un idiota o un impiccione.

Draco parve rilassarsi e riportò la sua attenzione sul Prescelto incoraggiandolo a continuare.
Harry raccolse tutto il suo coraggio prima di sputar fuori il dubbio che lo perseguitava.

-Ok. Tu ed  Arya siete... insomma, hai capito?

-No!E' solo un'amica- protestò il biondo come se Harry avesse appena detto una cosa ridicola, poi parve rifletterci più seriamente ed aggiunse- Però presto la sposerò, se è questo che intendi.

-Cosa?!

-E' già stato tutto combinato- gli spiegò con un alzata di spalle, come se fosse la cosa più naturale del mondo- le famiglie sono d'accordo, è cosa fatta.

-Ma tu non la  ami! - protestò Harry ad alta voce guadagnandosi un mucchio di 'shhh' dai compagni della camerata che desideravano continuare a dormire-  Voglio dire... tu non la ami, giusto?- ripetè più piano.

-Non amerò nemmeno un'altra ragazza scelta da mio padre, almeno Arya è simpatica - osservò Draco con freddezza- Possiamo convivere civilmente senza darci troppo fastidio e accontentare tutti... i miei genitori devono molto alla sua famiglia. E' il minimo che posso fare dopo l'aiuto che ci stanno dando.

- Sicché la signora Hardgraves con la sua disinteressata gentilezza si è comprata un marito per sua nipote...- sibilò Harry nel suo miglior tono sarcastico - ...oh, si, molto logico.

-Non mi aspetto che tu capisca Potter - ribattè Draco, altrettanto sulla difensiva- ma le faccio davvero un favore a sposarla, visto che nessun altro partito rispettabile lo farebbe.  Suo padre si dice tradì il Signore Oscuro, e non è tutto... devi sapere che anche  gli Hardgraves pur essendo una famiglia di purosangue non sono esattamente al nostro livello, anzi vantano uno scandalo bello grosso.

-E sarebbe?- Harry era piuttosto scettico su cosa i Malfoy considerassero uno 'scandalo'.

- Mi riferisco al cugino mezzosangue di Arya naturalmente!- esclamò Draco come se fosse impossibile che Harry non ne avesse mai sentito parlare, evidentemente non c'era Serpeverde che non conoscesse la storia ma non aveva considerato che Harry non lo fosse-   Il figlio adottivo dei suoi zii altro non è che il figlio illegittimo che suo nonno, il marito di Agnes, ha avuto da una babbana - spiegò con pazienza.

In effetti Hermione aveva accennato al fatto che la professoressa di Trasfigurazione odiasse il professor Hardgraves proprio per il fatto che fosse un mezzosangue ma Harry riteneva la cosa talmente poco rilevante che gli era facilmente scappato di mente.

-Tutto qui?- chiese il ragazzo, con ammirevole contegno di fronte ad una simile idiozia- E io che credevo che avesse assassinato qualcuno...

-Peggio ... - stabilì Draco - ...lei si rifiuta di rinnegare la loro parentela!Insomma, lo chiama 'fratello' anche davanti ad Agnes quando questa si è rifiutata di vederlo in casa sua... e Arya si è iscritta all'accademia proprio perchè 'vuole stargli vicino', così mi ha detto almeno.

Harry in quel momento si sentì gonfio di solidarietà verso Arya e verso il professor Hardgraves.
Infatti sapeva bene che cosa voleva dire avere dei parenti che ti considerano uno scherzo della natura a causa del sangue .

-Già, incredibile che alcune persone si rifiutino di rinnegare i propri affetti per far parte dello stupido club dei purosangue- commentò sempre sarcastico dando le spalle a Malfoy.

-Come ti ho già detto, non mi aspetto che tu capisca Potter - concluse Draco facendo lo stesso.

In fondo non era poi così cambiato come si credeva, si disse Harry che faticava a prender sonno, come aveva potuto anche solo pensare che stessero diventando... amici?! Semplicemente assurdo.  Invece con Arya era un'altra faccenda... lei almeno aveva il coraggio di dire chiaramente quanto poco le importasse di quei pregiudizi come già un altro Black aveva fatto prima di lei. Meritava almeno il suo rispetto per  questo.

E poi naturalmente c'era la questione del bacio.

E di Voldemort che potrebbe essere tornato, aggiunse una voce nella sua testa. No, il bacio che c'era stato  era decisamente più importante in quel momento secondo solo al fatto che Ginny li avesse visti insieme ,fraintendendo di brutto. E chi poteva darle torto tuttavia? Arya lo aveva messo in una situazione piuttosto scomoda e ancora non gli era chiaro se l'avesse fatto apposta o semplicemente sotto l'effetto dell'alcol.

Qualcosa gli diceva che poteva essere entrambe le cose insieme.

Il giorno dopo decise che avrebbe chiesto consiglio a chi ne sapeva sempre più di lui, specialmente quando si parlava di sentimenti: Hermione. Non gli era sfuggito pur nelle rare occasioni in cui si erano visti nel castello quanto la ragazza fosse migliorata. Non solo sembrava aver almeno parzialmente superato l'abbandono di Ron, ma aveva ripreso a praticare la magia senza problemi.

Ma Harry non la trovò nella biblioteca come sperava, nè nei dormitori di Grifondoro, dove invece si imbatté proprio in Ginny , intenta a farsi consolare dalle sue amiche.  La ragazza come si accorse della sua presenza gli lanciò uno sguardo che avrebbe potuto benissimo essere quello di un Basilisco, costringendolo ad indietreggiare incerto e a tagliare la corda il prima possibile.

Fortunatamente nei corridoi riuscì ad intercettare Luna , che lo informò di come Hermione ormai passasse ogni suo minuto libero da lezioni incollata all'infermeria.

La trovò impegnata in un'animata discussione con Madama Chips.

-Perchè non  posso entrare?Voglio solo vedere come sta!- stava dicendo con un certo cipiglio la caposcuola.

-Le ho già assicurato che il professor Hardgraves è fuori pericolo, ma starà molto meglio senza confusione intorno a lui- ribattè impassibile l'infermiera.

-Ma quella ragazza l'ha fatta entrare però!

-Per i parenti stretti si possono fare delle eccezioni. Lei è una parente stretta del professor Hardgraves, signorina Granger?

Proprio mentre la donna stava per avere la meglio su Hermione il diverbio tra le due fu interrotto da una terza voce, questa volta proveniente dall'interno dell'infermeria, che le coprì entrambe.

-ADRIAN!!BRUTTO IDIOTA, SI PUO' SAPERE CHE DIAVOLO TI E' SALTATO IN TESTA DI FARE PER RIDURTI COSI'?! HAI UNA VAGA IDEA DI QUANTO MI HAI FATTO PREOCCUPARE STUPIDO IMBECILLE CHE NON SEI ALTRO?!?!

Madama Chips si fiondò dentro seguita a ruota da Harry e da Hermione per trovare Arya che urlava contro senza ritegno a un pallido e provato Adrian, che aveva a malapena la forza di scusarsi. Il suo viso esangue tuttavia parve illuminarsi quando vide Hermione entrare e  nonostante le varie bende che lo ricoprivano riuscì a rivolgerle un debole sorriso.

-Sei venuta... - mormorò- ... non ci speravo.

-Era il minimo che potessi fare: mi hai...cioè lei mi ha  salvato la vita!- esclamò Hermione facendo un passo avanti- Come si sente?

-Bè, sono vivo, è già qualcosa- sorrise lui.

A quel punto Arya prese un cuscino dal letto vicino e glielo diede direttamente in testa.

-ANCORA VIVO?! BE', QUESTO SISTEMA TUTTO, NO?... SEI UN IRRESPONSABILE ADRIAN! COME OSI FARTI TROVARE IN QUESTE CONDIZIONI PER CORRERE DIETRO A UNA GONNELLA, ME LO SPIEGHI?!LA PROSSIMA VOLTA SE VUOI MORIRE VIENI DIRETAMENTE DA ME CHE TI AMMAZZO  VOLENTIERI!

-Hai ragione Ary... scusa... me lo sono meritato...ma adesso per favore metti via quel cuscino che già mi gira la testa...- gemette Adrian.

-Signorina Black, lo lasci stare...è ancora convalescente!- supplicava intanto Madama Chips.

L'anziana infermiera  dovette ricorrere all'aiuto della sua bacchetta e a  quello di Harry per riuscire a calmare Arya e a trascinarla fuori. Finalmente lui ed Hermione rimasero soli, in fondo nessuno dei due chiedeva di meglio.

-Così... hai incontrato la mia incantevole cugina- ironizzò Adrian - Ha dei modi più controllati di solito, ma suppongo che si sia leggermente spaventata per colpa mia.

Hermione sorrise perchè ne aveva un disperato bisogno considerando che per tutto il tempo il cuore non aveva mai smesso di martellarle in gola per la tensione.

-Aveva ragione... non avresti dovuto restare da solo contro quella ...cosa. A proposito che cos'era?- si informò la ragazza.

-Non ne ho idea. Ad un certo punto deve avermi colpito e sono caduto a terra, non ricordo altro... poi mi sono svegliato qui- raccontò, per poi aggiungere con un certo rammarico - che figura mediocre devo aver fatto con tutti i miei colleghi... un insegnante di Difesa che non sa difendersi!

-Sei vivo!- proruppe Hermione in sua difesa - E se si trattava di chi pensiamo ... sei stato fortunato, sei sopravvissuto a un avversario che brandiva la bacchetta di sambuco! La tomba del professor Silente è stata saccheggiata nella notte e l'hanno presa, ho sentito la McGranitt che lo diceva agli altri insegnanti ... insomma, è forse la bacchetta più letale al mondo.

-La tomba di Silente è stata...- Adrian scattò immediatamente sull'attenti-  quello che mi dici è davvero grave Hermione, devo darmi una mossa e andare con gli altri professori a...- fece per alzarsi prima che una fitta particolarmente dolorosa lo colpisse facendolo vacillare.

-Madama Chips dice che devi riposare...ecco- Hermione si affrettò a rimetterlo giù con cautela sistemandogli il cuscino.

-Grazie...- mormorò lui in risposta- ... sei gentile, ma devo andare a rendermi utile.

-Lo farai quando starai meglio- insistette Hermione pragmatica - O vuoi che vada a dire a tua cugina Arya che non ti stai riguardando come ti è stato detto  di fare?

Solo quella minaccia parve costringere il professore a rilassarsi di nuovo sul suo guanciale, ma i suoi occhi verdi ora luccicavano di malizia.

-Lo faresti? Sei una ragazza crudele Hermione Granger...- si lamentò, fingendosi offeso.

-Non immagini neanche lontanamente quanto, e poi...- Hermione non finì mai quella frase perchè senza alcun preavviso e con uno scatto notevole per un convalescente lui le prese il volto tra le mani e la baciò.

Un bacio vero stavolta, a cui la ragazza non si sottrasse come invece era successo nel bosco.

-Devi perdonarmi, avevo detto che non sarebbe più successo...- si giustificò lui poco dopo, a capo chino- ... ma tutto quello che riuscivo a pensare mentre credevo di stare per morire era che non avrei più avuto la possibilità di farlo... almeno adesso potrò morire senza rimpianti.

-Oh...- Hermione arrossì vistosamente, non era abituata a complimenti simili- ... Adrian, non è che io non voglia, ma... sei un professore di questa scuola! E io ...bè, io devo andare adesso.

La pura verità è che non si sarebbe più fidata di sè stessa se rimaneva oltre.

Uscendo dall'infermeria, un groppo in gola e la testa che le girava, si imbatté in Arya che stava ancora urlando come un'aquila, solo che stavolta il suo bersaglio era Harry.

-Oh,dannazione, lasciami Potter!Voglio cantargliene ancora quattro a quell'incosciente...

-Dorme- la informò freddamente Hermione - io lo lascerei in pace se fossi in te.

Arya si calmò tra le braccia di Harry, che meccanicamente la lasciò andare, si dedicò invece a scrutare Hermione come se ne stesse valutando le capacità. Tra le due streghe passò uno scambio di sguardi poco meno che ostile.

-Tu  saresti?- chiese infine Arya.

-Hermione - la presentò Harry , messosi in mezzo per evitare ulteriori scontri-  ero venuto per parlarti , ma non so se è un buon momento...

-Non c'è problema- disse Hermione, senza distogliere lo sguardo guardingo da Arya- dove possiamo andare per scambiare due parole in privato?

-Sono sicura che non c'è niente che devi dire ad Harry che tu non possa dire in mia presenza- assicurò Arya , con studiata noncuranza.

-Io credo invece di si- insistette la Grifondoro, spazientita- Se vuoi scusarci....

-Fa come vuoi...- Arya la superò come per andarsene, salvo poi girarsi per aggiungere- ...tanto poi Harry mi dirà tutto. Vero Harry?

Harry detestò sentirsi chiamato in causa tra le due ragazze, l'esperienza ( e i  frequenti consigli che Allock forniva loro  sulle sue conquiste) gli insegnava che nelle liti femminili era meglio non immischiarsi mai: non c'era modo comunque di uscirne bene. Si finse estremamente interessato al pavimento del corridoio, finchè Arya non fu abbastanza lontana ed Hermione sembrò sbollire.

E tuttavia il peggio doveva ancora venire.

-Non dirmi che hai davvero mollato Ginny per metterti con quella?!- esclamò Hermione non appena furono soli- Non sarai ammattito?!

-Io non ho... aspetta! Chi è che dice che ho mollato Ginny per Arya?

-Tutta la scuola ne parla- lo informò Hermione con cipiglio severo- Comunque non ci avrei mai creduto se non l'avessi sentito dalle labbra di Ginny... se è vero ti sei comportato in maniera deplorevole con lei.

-Non l'ho fatto apposta!- protestò Harry - E' che sono successe talmente tante cose...

Trascorsero il resto del pomeriggio ad aggiornarsi sulle rispettive novità. Harry le raccontò finalmente  tutto dell'amuleto di Serpeverde ,del furto che aveva subito e di come il marchio nero sul braccio di Draco Malfoy avesse preso a bruciare. Hermione riferì quello che aveva sentito dalla McGranitt sulla profanazione della tomba di Silente, delle nuove lezioni  e quel poco che ricordava dell'aggressione al professor Hardgraves, ovviamente omettendo la parte in cui l'aveva baciato.

Quando ebbero finito stranamente nessuno dei due pareva confortato, anzi erano solo più spossati dai nuovi misteri che si erano aggiunti al loro già pesante carico.

-Non avremo mai un anno normale...- sospirò stancamente Hermione - ...adesso scusa ma devo andare Harry, devo finire i compiti di Trasfigurazione per la Marchebanks. Ah, quella orribile donna...Non capisco come faccia a non accorgersi che ormai la classe non la segue più, nell'ultimo compito perfino io ho preso 'Accettabile' e conta che sono quella messa meglio, non per vantarmi...- Hermione estrasse il compito incriminato dalla borsa e lo sventolò sotto il naso di Harry.

-Hermione aspetta!- Harry la bloccò, lo sguardo fisso su quel pezzo di pergamena sulla cui cima era scarabocchiato un 'Accettabile' in rosso- me lo presti un momento?Per favore!

Harry corse nel suo dormitorio, un'idea pazzesca  gli aveva attraversato la mente nel vedere quel pezzo di carta. Aveva già visto quella scrittura, non era forse quella su cui aveva quasi perso il sonno? Poteva davvero essere che...

Si. Non c'erano dubbi, si disse ,confrontando trionfante  la A di Accettabile sul compito di Hermione con la A vergata sul biglietto che aveva conservato. La calligrafia corrispondeva perfettamente.

Dunque adesso sapeva che A. stava per Adela, professoressa Adela Marchebanks.

 

 


  
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