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Autore: MaryElizabethVictoria    14/07/2011    1 recensioni
Harry Potter è tornato, Hermione Granger ha paura, Ron Weasley è impazzito, Draco Malfoy non è sconfitto, qualcuno che abita il castello di Hogwarts ha un piano e strani eventi cominciano ad accadere intorno a vecchi e nuovi protagonisti.
Può essere letta come seguito di 'Photograph' oppure come storia a sè...buona lettura!!!
Genere: Avventura, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry si precipitò a cercare Draco per comunicargli la sua sensazionale scoperta, i dissapori della sera prima completamente dimenticati data al'importanza del caso. Lo trovò insieme a Morgan e gli altri, che stava provando alcuni incantesimi . Incredibile come ormai il loro gruppo fosse coeso. L'ex Serpeverde comunque si staccò dagli altri non appena vide Harry e si mise ad ascoltare con attenzione il suo resoconto.

- Adela Marchebanks...mmm... sei sicuro che sia una purosangue?- mormorò pensieroso-  Non li ho mai sentiti nominare...

-Così afferma lei- tagliò corto Harry , facendogli notare che non era quello il nocciolo della questione- ma guarda la calligrafia: coincide perfettamente!E' stata lei a lasciarmi l'amuleto di Salazar!

Draco lanciò pigramente una seconda occhiata alla pergamena, ma era chiaro che stava pensando ad altro.

-Ok, ma come ne è entrata in possesso? E' una reliquia molto antica. Non sono cose che trovi al primo mercatino di Nocturn Alley, a  meno che...- si interruppe per un momento - Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima?!

-A meno che cosa?- lo incitò Harry.

Draco incrociò le braccia e si mise a guardare altrove.

-Non molto, per ora. C'e una cosa che devo verificare- disse semplicemente, rifiutandosi di dare ulteriori spiegazioni.

Harry stava per insistere, ma proprio in quel momento furono raggiunti da Arya che aveva un aspetto raggiante come se avesse appena fatto qualcosa di cui andava molto orgogliosa. Conoscendola, i due ragazzi cominciarono a temere il peggio.

-Ragazzi, ho una grande notizia da darvi...- annunciò ad alta voce, con un tono piuttosto solenne.

-Anche noi!- Harry fece un passo avanti brandendo la pergamena.

-Uno alla volta- ricordò Draco, ma tanto nessuno dei due lo stava ascoltando.

-So chi è A. - esclamarono infatti all'unisono sia Arya che Harry.

Cogliendola piuttosto alla sprovvista Harry le raccontò dell'esame delle calligrafie, Arya sembrava interdetta alla notizia e molto meno felice di come si sarebbe aspettato di vederla.

-Se ne siete sicuri, allora...mi sa che mi sono sbagliate!- si precipitò quindi verso i dormitori seguita a ruota dagli altri due.

Presto ne compresero il motivo: legata e imbavagliata da un incantesimo c'era un'altra ragazza nella loro stanza, che penzolava dal soffitto contorcendosi. Mormorando in fretta un contro incantesimo Arya la liberò, facendola crollare non proprio delicatamente sul materasso di uno dei letti.

-Sei pazza , sta lontano da me!- ansimò arretrando fino alla testiera.

-L'ho trovata che ficcava il naso in giro, ha detto di chiamarsi Astoria e poi ha tentato di scappare...- si giustificò Arya alzando le spalle- ... è già tanto che non ho voluto a cominciare a torturarla senza di voi.

-Arya, così la spaventi...- intervenne Draco - ... era nei Serpeverde con me e conosco molto bene sua sorella, garantisco io per lei. Non è una minaccia.

Arya sbuffò come se avesse appena perso una grande occasione per divertirsi, ma comunque mise via la bacchetta. Astoria non parve particolarmente rincuorata, perchè continuava a fissarla con sospetto, probabilmente convinta che bastasse poco per fargliela tirare fuori di nuovo.

-Sta tranquilla, nessuno qui vuole farti del male- aggiunse Harry cercando di sembrare rassicurante-  allora, ci puoi dire come mai scappavi da Arya?

-Non stavo scappando da lei- precisò Astoria una volta preso il coraggio di parlare- ormai scappo da chiunque si avvicini troppo visto che la metà delle volte lo fanno per aggredirmi alle spalle!

-Eri nel nostro dormitorio, vicino alle nostre cose- disse Arya- che cosa dovevamo pensare?

-Ci ero venuta per nascondermi, vengo spesso qui per stare un po' in pace, sola, lontana dai pettegolezzi e da quella gente orribile... solo che non sapevo che adesso ci foste voi- si giustificò la ragazza, prese un respiro profondo colmo di sconforto prima di aggiungere -Ci sono dei Corvonero che mi aspettano, probabilmente all'imboccatura dei sotterranei ... sanno che devo passare per forza di lì per raggiungere il dormitorio- confessò- non è che potrei fermarmi qui per un po'? Forse si stuferanno di aspettare e lasceranno perdere l'imboscata.

-Ma è una follia- intervenne Harry - chi si credono di essere?!

-Vedi, il fatto è che i miei genitori...

-No- la interruppe Arya- niente giustifica un comportamento simile, sono solo dei vigliacchi.

-Ha ragione. Stanotte dormirai nel tuo letto,  Astoria - stabilì Draco, evidentemente stufo delle continue prepotenze perpetrate ai danni degli appartenenti alla sua casa- lascia che di quelli ci occupiamo noi...

Harry ed Arya annuirono vigorosamente. Insieme i tre aspiranti auror scortarono la ragazza fino all'imboccatura dei sotterranei, dove aveva detto la aspettavano. Erano tutti pronti a dar battaglia, le bacchette già sollevate, ma non trovarono nessuno .

-Ma dove sono?Avevi detto che erano qui...- chiese Arya un po' scettica- E io che mi volevo divertire un po'!

-Forse si sono stufati di aspettarmi...- ipotizzò Astoria, speranzosa.

-Ragazzi, un momento... cos'è questa puzza?- Harry seguì lo strano odore verso il corridoio accanto, seguito a ruota dagli altri.

Non appena svoltarono l'angolo i quattro si fermarono davanti a quella che sembrava una poltiglia rossa sparsa sul pavimento di marmo e che in realtà era solo una traccia del passaggio di qualcuno o qualcosa. Seguendo la scia di sangue, ossa e pezzetti di vestiti arrivarono al punto dove giacevano inerti i tre corpi dei ragazzi di Corvonero, o almeno quello che ne restava. Astoria represse un urlo aggrappandosi al braccio di Draco.  Harry ed Arya si fecero cautamente avanti.

-Chi può essere stato a far questo?- mormorò lui osservando con disgusto  i cadaveri dilaniati.

-Chiunque sia stato lo ha fatto da poco- osservò Arya- sono ancora caldi.

Un rumore improvviso li fece trasalire tutti quanti.

Proveniva da un pesante armadio posto al centro del corridoio, che aveva preso a tremare.  I ragazzi si avvicinarono con circospezione, le bacchette puntate per fronteggiare l'incombente minaccia.

-Al mio tre... - mormorò Harry -... uno...due... tre... Alohomora!

L'anta di legno  si spalancò di colpo  rivelando non un nemico, ma una spaventatissima professoressa Katerine Van Allen rannicchiata al suo interno, la testa tra le mani, che si dondolava ritmicamente farfugliando qualcosa.  I ragazzi la osservarono dapprima sbalorditi, poi si avvicinarono per sentire meglio cosa stesse dicendo.

-Li ha uccisi...li ha uccisi... - ripeteva incessantemente.

-Professoressa Van Allen, chi li ha uccisi?- domandò Harry alla donna in evidente stato di shock.

-L'ho sentito arrivare...Ho avuto paura, così mi sono nascosta qui... e lui... li ha uccisi tutti!- balbettò confusa, senza smettere di dondolarsi.

-Si calmi, professoressa, venga...-Harry le tese gentilmente la mano per aiutarla ad uscire, invece lei appena se lo trovò davanti gli si gettò letteralmente addosso scoppiando in mille singhiozzi.

-E' stato orribile ...orribile... quei poveri ragazzi...- continuava a ripetere mentre stritolava Harry come se  si trattasse della sua unica ancora di salvezza.

- Hey, lo lasci stare ...è proprietà privata!- si intromise Arya cercando di staccargliela a forza di dosso.

Harry gliene fu molto grato visto che stava per finire soffocato dal seno enorme dell'insegnante.

-Insomma, lei ha visto chi è stato?- chiese Draco , Astoria che non gli aveva ancora lasciato andare il braccio parve accorgersene solo in quel momento e si ritirò imbarazzata.

-Io... si l'ho visto, quasi... aveva un mantello nero. Li ha uccisi. Poi ha detto qualcosa...no, non detto... sibilava...io sono rimasta nascosta, non credo che mi abbia visto altrimenti avrebbe preso anche me- concluse con un gran sospiro.

Non fu facile riuscire a calmare la Van Allen che sembrava stesse per iperventilare da un momento all'altro, tutti e quattro la sorressero e la accompagnarono in infermeria, decidendo prudentemente di non separarsi. La donna si trascinò fino al letto più vicino, dove un ignaro professor Hardgraves stava riposando, non appena vide il collega gli si fiondò letteralmente addosso ansiosa di essere consolata.

Ancora troppo debole per alzarsi era una preda troppo facile, notò Harry.

-Ma insomma, non può proprio farne a meno?!- esclamò Arya indignata.

-Ragazzi... ma cos'è successo?- chiese Adrian allarmato, riuscendo a riemergere a stento dalla scollatura della Van Allen.

Harry fece il breve riassunto della loro scoperta e immediatamente la preside venne allertata. Gli studenti furono  radunati in sala grande mentre il castello veniva ispezionato dagli insegnanti rimasti. Anche gli auror rimasti al castello per l'addestramento delle reclute diedero un mano, ma purtroppo senza risultati. L'aggressore sembrava essersi dileguato nel nulla.

Non che Harry si fosse illuso che lo avrebbero trovato, se veramente si trattava di Voldemort.

-Pare che non ci sia pericolo- annunciò Allock più tardi ai suoi ragazzi - potete tornare in stanza, per ora i vostri allenamenti sono sospesi. Rimanete lì fino  a nuovo ordine.

-Posso venire con voi?- si affrettò a chiedere Astoria, terrorizzata all'idea di rimanere sola.

-Naturalmente puoi restare qui tutto il tempo che vuoi Astoria, anzi prendi pure la mia camera...- stranamente Arya si era fatta d'improvviso molto gentile nei suoi confronti- Draco , vuoi accompagnarla tu a fare un giro del dormitorio?- dal tono di voce che aveva usato si capiva che non era una richiesta.

-Vieni, per di qua...- si rassegnò Draco facendo strada alla ragazza verso gli alloggi delle reclute, Harry ed Arya invece rimasero leggermente indietro.

-Quel ghigno che cosa significa?- si informò Harry, che però non era sicuro di volerlo veramente sapere.

-Fidati di me, ho occhio per queste cose e quella ragazzina Serpeverde fa giusto al caso mio... - Arya accennò agli altri due pochi passi avanti a loro con aria soddisfatta- scommettiamo che riesco a farli mettere insieme per la fine della settimana?

-Perchè dovresti farlo?Non credi che al momento abbiamo problemi più gravi?!- le fece notare Harry, esasperato.

-Oh, dovremo pure distrarci intanto che i nostri istruttori danno la caccia all'assassino... e tu mi aiuterai!-  decretò Arya come se ormai fosse cosa fatta- E poi se il mio piano avrà successo non sarò obbligata a sposarmi.

-Fai mai niente che non sia per il tuo tornaconto?- si informò Harry, ma era già abbastanza sicuro della risposta.

-Raramente- osservò lei con un mezzo sorriso.

Continuarono a camminare fianco a fianco fino ad arrivare alle camere. Harry intanto meditava su entrambe le questioni, Arya e l'assassinio, con la medesima concentrazione. Ma se riguardo all'ultima c'era ben poco che potesse fare in quel momento, la prima gli lasciava un ampio margine di intervento se solo avesse trovato il coraggio di farsi avanti.

-Potresti semplicemente rifiutarti di sposarlo- suggerì dopo un po', preso coraggio  - tua nonna mica ti può costringere.

-No, ma può sbattermi su una strada se non lo faccio- spiegò lei tranquillamente-  io non ho un altro posto dove andare finchè Adrian non metterà da parte qualcosa per una casa per noi due.

- Grimmauld Place - esclamò Harry dopo qualche secondo di riflessione - ma certo! Potete venire  a stare lì entrambi... Adesso ci vivo io , ma era la dimora dei Black una volta, quindi in pratica è casa tua...

Arya improvvisamente concentrò su di lui la sua attenzione come se Harry avesse appena detto una cosa particolarmente bizzarra.

-Faresti questo per noi?- mormorò avvicinandosi a lui di qualche passo- Ci conosci appena...

Harry si chiese in che razza di posto era vissuta per sorprendersi di come gli amici fossero pronti ad aiutarsi l'un l'altro. Già, ultimamente passava molto tempo a chiedersi che cosa avesse fatto Arya tutti quegli anni, come fosse vissuta, quali persone avesse incontrato. A parte la sua incondizionata devozione verso suo cugino Adrian sapeva ben poco dei suoi affetti.

-Ti conosco abbastanza per sapere che è la cosa giusta da fare- si ritrovò a dire e solo allora Harry realizzò che erano davvero troppo vicini- perchè non ci venite con me  a Natale?Vedete se vi piace e se volete restare ... altrimenti sei sempre libera di diventare la signora Malfoy!

Lei lo colpì sul braccio e scoppiarono entrambi a ridere.
Strano come il ricordo di quei cadaveri mutilati, la scuola in subbuglio e perfino il pensiero di Ginny in quel momento fossero completamente assenti  dalla sua mente, come se la risata di Arya avesse il potere di farglieli dimenticare.

 

 


 

  
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