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Autore: Ababyworld    15/07/2011    0 recensioni
Da quando Lya se n'è andata, Dam ha cercato di sopportare la lontananza ed è riuscito a racchiudere i ricordi di lei in uno spazio censurato della sua mente. Ma quando lei torna, Dam si accorge di non avere la stessa Lya di fronte a sè. Qualcosa l'ha cambiata...un destino crudele incombe su di lei.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dam! Tutto ok? Perchè non mi rispondi? Cosa ti prende?” Lya lo stava fissando con i suoi occhioni azzurri, preoccupata del fatto che Dam non rispondesse “ Insomma Dam, mi stai prendendo in giro, se è uno scherzo ti giuro che non mi sto divertendo”.

Un ragazzo arrivò di corsa con un fazzoletto bagnato in mano. Era alto, con i capelli castani e un po' lunghi dietro, sembrava avesse origini giapponesi, anche se i lineamenti erano molto vaghi. Indossava una camicia bianca e un paio di jeans ad effetto sbiadito, dall'aspetto e dal portamento che aveva, doveva essere un ragazzo di buona famiglia.

Ti ingrazio Phil!” Lya tese una mano verso di lui per afferrare il fazzoletto “ non capisco, continua a guardare un punto fisso, ma non risponde alle mie domande... Ho anche provato a muoverlo, ma sta qui in piedi come se fosse imbalsamato...” La ragazza era molto agitata, non smetteva di passare il viso di Dam con il fazzoletto bagnato, senza ottenere risultati.

Il ragazzo che Lya aveva chiamato Phil la stava fissando intensamente, come se volesse leggerle nel pensiero “ Lya non ti preoccupare, adesso lo sveglio io in qualche modo”. Stava riscaldando la mano destra, in maniera molto accurata, come se stesse per tirare un ceffone a qualcuno...

Ahi ahi ahi, che dolore! Ehi, ma..ma che diamine ti prende...stai cercando la rissa, perchè se è così...” Lya fece in tempo ad aggrapparsi a Dam in modo da frenare l'adrenalina che stava crescendo nel suo corpo.

Phil l'aveva risvegliato, in modo un po' brusco dato che uno schiaffo non era la maniera migliore per risolvere una situazione di quel genere.

Dam, aspetta. Lo ha fatto solo per aiutarmi, ero preoccupata per te...”

E perchè mai?”

Non sono di certo io quella che si è addormentata in piedi isolandosi dal resto del mondo.”

Davvero? Non me ne sono reso conto...non capisco proprio cosa sia stato. Forse, proprio non saprei...”

Per la prima volta Phil entrò nel discorso: “ Tranquillo. Hai avuto un momento di smarrimento, è giustificato dato che hai appena rivisto la ragazza più bella e più simpatica del mondo. Mi basta solo che tu non cerchi di vendicarti dello schiaffo...mi dispiace, ma era necessario.”

Dam era perplesso, rimase qualche secondo a pensare, ma poi, per non rischiare di prendersi un altro ceffone, dimostrò di essere sveglio. Si grattò la testa come segno d'imbarazzo ( era un vizio che aveva dall'età di sette anni, quando guardava i cartoni giapponesi e imitava tutte le loro azioni, anche quelle più banali) e si girò verso Lya guardandola finalmente negli occhi. Era come se non se ne fosse mai andata, era lì di fronte a lui dopo due anni che non si vedevano, e Dam aveva la sensazione di non averla mai persa, e di poterla ancora amare come se il passato non ci fosse mai stato. Quello che tontava per Dam era solo il presente.

Lya, mi..mi dispiace molto” fece una breve pausa “ Veramente io non so come sia potuto succedere, dopo tutto questo tempo sono riuscito a farti preoccupare anche questa volta. Sono un imbecille, scusa, di cuore.”

Nello sguardo di Lya si intravedeva un sorriso sarcastico, perfino Dam rimase sorpreso da quell'espressione della sua rag..amica.

Ora mi puoi spiegare perchè quel sorriso?” le chiese Dam, perplesso.

O caro il mio Dam, l'hai detto proprio tu, dopo tutto questo tempo...vuoi anche che ti rimproveri per avermi fatta preoccupare? Sono stata sciocca, non so neanche io cosa mi sia preso prima, perdonami: non avrei dovuto esagerare con la mia preoccupazione sapendo che Phil, insomma, ti avrebbe colpito. Mi dispiace davvero tanto Dam.” Lo stava fissando con occhi imploranti il perdono; Dam era sbalordito dalla situazione che si stava verificando. Lei gli chiedeva perdono...lei che era appena tornata.

Ma la cosa che più tormentava Dam era: Phil. Come faceva Lya a sapere il suo nome? Si conoscevano forse, o probabilmente era un semplice impiegato dell'aeroporto. Dam muoveva lo sguardo da Lya a Phil, da Phil a Lya, ma non capiva. Ammettendo comunque che Dam non fosse uno sveglio, anche un neonato avrebbe compreso la situazione se solo avesse guardato con attenzione gli sguardi che i due si scambiavano. Così, data la sua incapacità mentale, si decise a chiedere spiegazioni a Lya; il viso della ragazza diventò rosso, non come il pomodoro, peggio, sembrava stesse per esplodere dalla vergogna che provava in quel momento.

Lya sperava che Dam capisse tutto senza doverle fare domande imbarazzanti, se qualcun' altro le avesse chiesto una cosa così non si sarebbe posta nessun problema a rispondere, ma se, come in quel caso, la persona era il suo ex, allora le cose cambiavano. Assolutamente.

Dam non avrebbe mai osato farle quella domanda, se solo avesse immaginato la risposta. Di questo se ne pentì amaramente.

 

Il cartello indica che mancano ancora sei chilometri per arrivare nel centro. Tra poco siamo a casa Lya, potrai finalmente riabbracciare tuo nonno.” Phil stava sul sedile posteriore accanto alla sua ragazza, che sembrava tutt'altro che interessata ad ascoltare il suo fidanzatino. Il suo sguardo era rivolto sul sedile anteriore, quello del guidatore; Dam teneva gli occhi fissi sulla strada, niente lo distraeva, ma non perchè fosse un autista prudente: l'unica motivazione era data dal fatto che non voleva incrociare l'espressione addolorata di Lya. Non voleva la sua compassione, anche perchè non sapeva in che modo guardarla, se con disprezzo o con indifferenza. Nella mente di Dam c'era un qualcosa, di minuscolo e nascosto, un pensiero che lo spingeva a fregarsene della situazione, dopotutto lei poteva rifarsi una vita con chiunque, senza dover rendere conto ad altri delle sue scelte personali.

Dam! Stai lavorando a qualche progetto? Lya mi ha raccontato che sei molto ambizioso, intendi diventare un informatico di alti livelli. Sbaglio?”

Dam sospirò, come se quella fosse l'ennesima volta che gli veniva posta una domanda del genere sul suo ' futuro'. “ Sì, ti ha detto bene. Voglio diventare un esperto di computer e...sto lavorando a dei progetti per cambiare la realtà in cui viviamo. Niente di speciale”

E potrei chiederti di cosa si tratta?” Phil sembrava incuriosito. Nel frattempo stava mettendo il braccio destro attorno alle spalle di Lya.

Dam era fermo ad un incrocio, così potè girarsi e squadrare il viso del suo nemico. “ Non sono affari che ti riguardano.” gli disse con i denti quasi serrati e con occhi inferociti. Poi si voltò verso la strada, anche perchè si era accorto del braccio di Phil.

Ok amico. Tranquillo, era solo curiosità...”

Bene, come vedi non sono un tipo interessante, vai da qualche altra parte a cercare notizie di gossip.”

Lya non riusciva ad ascoltare ciò che si stavano dicendo, il cuore le batteva forte. Adesso che era tornata dal nonno sperava di ritrovare un po' di serenità, ma con Phil e Dam così vicini, sicuramente non poteva ottenere molto. Si doveva abituare alla situazione, non poteva fare altro se non stare zitta e fissare gli occhi del suo ragazzo. Occhi neri e misteriosi, occhi che la facevano sentire amata, ma allo stesso tempo che la facevano morire di dolore. Il perchè non lo conosceva, sapeva solo che dal momento in cui l'aveva incontrato, doveva guardarlo ogni singolo secondo della sua vita e acconsentire a quella specie di messaggi telepatici che perfidamente le trasmetteva. Se non fosse stato per lui forse non sarebbe mai guarita dalla depressione che l'aveva colpita dopo la morte della madre; persino i dottori non si spiegavano come era potuto succedere, come aveva fatto ad uscire così in fretta da quel tunnel misterioso dove esisteva solo il buio totale. Ora si sentiva nel bel mezzo del caos, era come se fosse rientrata in un mondo troppo moderno, ma almeno non provava più quella disperata mancanza della madre. Almeno, con Phil accanto a lei, poteva provare dei sentimenti...a volte soffriva senza motivo, ma non sapeva il perchè.

Però stava vivendo, quella certezza la rincuorava.

Arrivati! Finalmente.” Disse Dam lanciando un'occhiata minacciosa al suo nemico, seduto nella sua stessa macchina.

Wow, bel posticino.” Disse Phil aprendo la portiera dell'auto nera. “ Vieni Lya, non restare lì impalata, sei a casa.” Tese la mano alla ragazza, che stava ancora seduta sul sedile posteriore.

Dam fece il giro della macchina e fece uscire Lya comportandosi come un vero cavaliere. Poi scoccò un'occhiata maliziosa a Phil. “ Se nessuno le apre la portiera, è difficile che esca. In Scozia, da bambino, mi hanno insegnato per bene come trattare una donna.”

Lya lo fissava esterrefatta, come se non si aspettasse un atteggiamento simile da parte sua, data la recente brutta notizia.

Certo, certo.” Sussurrò Phil con i pugni stretti ed un sorrisetto innervosito. Dam nel frattempo stava già tirando fuori le valigie dal portabagagli; dall'espressione che aveva in viso, dovevano essere molto pesanti. Phil fece due passi verso Dam per aiutarlo con il carico.

Aspetta, ci riesco anche da solo. Non preoccuparti per me...” Ovviamente Dam non voleva sembrare uno sfaticato.

Non penserai mica che io voglia darti una mano?!” Phil lo guardava con aria si superiorità “ Ho solo paura che tu possa rompere qualcosa. La mia valigia ha un certo valore...non ho intenzione di lasciarla nelle tue mani.”

Phil, ti prego finiscila. Provate ad andare d'accordo, avete solo bisogno di conoscervi, ne sono sicura. Potreste essere amici tra un po'...” E guardando le loro facce aggiunse “ suppongo, mi piacerebbe.”

Solo per te.” Phil le regalò un grande sorriso e poi si rivolse verso Dam “ Ehi, scusami per la mia sgarbatezza. Posso capire che ti dia fastidio il mio rapporto con la tua ex, però devi accettarlo. Amici?” Gli tese la mano, anche se più che un gesto d'affetto sembrava un obbligo.

Amici mai. Ma” Dam guardò Lya “ Per lei farei questo ed altro... Per cui pace e...niente di più.“ Si strinsero la mano 'amichevolmente', una tregua nata solo dall'amore per una ragazza. La stessa. Lya.

  
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