Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom
Segui la storia  |       
Autore: KikiSuicide    15/07/2011    1 recensioni
Due persone diverse accomunate da un passato comune.
Due persone che lottano per dimenticare, per andare avanti.
Lucinda è tornata e con lei i suoi scheletri nell'armadio, cosa succederà ora?.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Son of Rockstar

 
 
Lucinda Pov

Quella mattina mi ero presentata davanti alla porta dei miei genitori. Sapevo che per loro ero morta, ma quando mi videro sulla soglia con un bambino in braccio non poterono far altro che invitarmi a entrare.
Gli avevo spezzato il cuore quando me n’ero andata, soprattutto a mia madre che era venuta a Monaco con le lacrime agl’occhi, pregandomi di tornare a casa e io gli avevo praticamente sbattuto la porta in faccia. Non potevo biasimarli per quella scelta, quella di eliminarmi dalla loro vita. Era difficile da capire la ragione che mia aveva spinto a tale gesto, un gesto di cui certo non andavo fiera ma provai lo stesso a spiegargliela consapevole del fatto che non meritavo il loro perdono.
-Ti sei fatta mettere in cinta da qualche altra rockstar tedesca a Monaco?- disse mio padre acido e scorbutico alla vista di Tomas. Poteva prendersela con me per quello che avevo fatto, ma non avrei mai accettato che desse la colpa a mio figlio, l’unica vittima della situazione.
-Non è come pensate- pensavo avessero avuto una stima migliore di me.
-E allora com’è Lucinda KyraSchneider?- esordì mia madre che aveva preso il bambino dalle mie braccia e ora lo cullava a se.
-Dovremmo sederci e parlarne- non volevo farlo in piedi ne tantomeno con i loro sguardi accusatori che mi fissavano, anche se da quelli nessuno mi avrebbe mai salvato.
-Ok- acconsentirono e mi guidarono verso il divano.
Preferii accomodarmi nella poltrona per avere una panoramica migliore sula scena che sarebbe accaduta, sperando nella loro migliore reazione.
-Puoi cominciare dallo spiegarci chi è lui?- disse solenne mio padre capendo la mia faccia.
C’erano troppe cose da dire e troppe di quelle cose ancora si dovevano risolvere.
-Lui è Tomas, mio figlio- ero davvero fiera di quel gioiello che si era addormentato in braccio a mia madre.
-Chi è il padre?- mia madre sembrava aver messo da parte il suo tono accusatorio per passare a uno più dolce.
Avrei potuto dire che non sapevo chi fosse il padre o che era uno sconosciuto tedesco ma non volevo mentire ancora, non più a loro. Gli avevo troppo feriti.
-Lo sapete- avrei potuto semplicemente dire il suo nome ma farlo mi avrebbe fatto male e soprattutto mi avrebbe fatto riportare alla memoria momenti che preferivo dimenticare.
-Henkka?- gli occhi di mio padre si erano ridotti a due fessure quando mia madre aveva nominato il suo nome. Lui l’odiava, pensava che stare con lui mi avrebbe portato su una cattiva strada facendomi diventare una drogata e bevitrice a tempo pieno. Io però ero l’unica tra pochi che sapeva chi era il vero Henkka Seppälä.
-Si- quella semplice parola bruciava come mille fuochi incandescenti.
-Lo sa?- il mio vecchio sempre protettivo, si era calmato e mi stava facendo una domanda di cui sapeva benissimo la risposta.
-No- ma non mancava molto che lo sapesse. Ero tornata perché, stufa di fuggire, volevo affrontare la realtà che per quanto difficile poteva essere sempre realtà era.
-Perché sei scappata?- la domanda da un milione di euro. Alla luce del tutto il mio era stato un atto di codardia ma lo avevo fatto per amore in fin dei conti. Non volevo rovinargli la vita, costringendolo a mettere da parte la musica per me, per noi.
Solo io sapevo che quando iniziava a suonare e quella folle musica piena di adrenalina prendeva il sopravvento sulla calma e sul silenzio, il mio cuore iniziava a scalpitare, rapito dalla melodia.
Non avrebbe dovuto mai smettere di fare quello che faceva. Però doveva sapere, non potevo neanche negargli la scelta visto che aveva una testa per pensare e io non ero nessuno per avergli portato via una parte di se. Suo figlio e il mio cuore.
 

** 
 
Henkka Pov

Da quando ero tornato non mi sentivo più lo stesso.
Non sapevo con certezza se Lucinda fosse tornata o semplicemente qualche vandalo era entrato dentro quella casa abbandonata e in disuso da tre anni.
Quello che sapevo e che avevo una strana sensazione, una sensazione di speranza misto a qualcosa che no riuscivo a definire.
Tutti sen’erano accorti, più di tutto Janne e Alexi che mi stava attaccati al culo come due zecche riempiendomi  di domande su domande per capire il motivo della mia stranezza.
-La volete finire, sto bene ho detto- proprio non ce la facevo più, stavo per esplodere.
-No se tu non ci dici la verità- proprio due teste dure quei due, eppure erano i miei due fottuti fratelli e compagni di vita.
-Ok ma astenetevi dai commenti- sapevo che soprattutto Alexi (la portinaia della situazione xD) tendeva a esagerare e non lasciarmi finire il discorso, saltando alle conclusioni.
Così li raccontai di come passassi ogni volta davanti a casa sua, di come mi sentissi e di ieri che avevo trovavo una luce accesa.
-Quindi tornerai, strisciando, da lei?- ed eccolo lì l’Alexi che non si smentiva mai.
Però se fosse stata davvero lei? Se fosse tornata, come mi sarei comportato? L’amavo ancora? L’odiavo?
Ovviamente avevo troppi dubbi che dovevo chiarire, un vortice di domande.
-Non lo so- Janne sgranò gli occhi e mi diede un leggero schiaffo come per farmi tornare il sale in zucca.
-Sei scemo o cosa? Stai davvero pensando di tornare da lei?- mi sentivo come un bambino che aveva commesso una marachella e i genitori lo stavano rimbeccando.
La differenza era sostanziale, loro non erano i miei genitori (anche se facevano parte della famiglia).
-Si ci penso- per essere testardo ero testardo, ma non stava esattamente parlando la mia testa ma il mio cuore.
-Non ci posso credere, sei senza speranze Henkka, un coglione di prima fila- non vedevo perché doveva farmi la morale Alexi.
-Parli proprio tu Laiho?- non volevo degenerasse in una lite tra me e quel deficiente ma non riuscivo a trattenermi. La mia lingua sputava tutto quello che il mio cervello pensava, peggio di quando ero ubriaco.
-Cosa stai insinuando?- non insinuavo niente la mia era una semplice costatazione o per meglio dire la verità.
-Dico che se Kim ti avesse lasciato senza nessuna spiegazione e dopo tre anni ritornasse tu saresti già da lei e non qui a parlare con me- avevo stramaledettamente ragione.
-Forse hai ragione ma il punto è che lei non lo ha fatto- anche questo verissimo, visto che vivevano come una di quelle pubblicità delle mulino bianco, l’unica cosa che gli mancava erano i figli, di cui non era intenzionato ad avere fino hai cinquant’anni.
-Lei non ha deciso una mattina di scomparire nel nulla, senza una spiegazione- conoscendo Kim lei non lo avrebbe fatto, lei era una guerriera, una combattente coraggiosa.
Non era Lucinda.
-Ti ha lasciato un fottuto biglietto- aveva aggiunto Janne più calmo di Alexi ma sempre incazzato era.
-Questo non toglie che l’ama- intervenne Roope che era stato in silenzio fino a quel momento.
-Tu la ami? Dopo tutto quello che ti ha fatto passare la ami ancora?- per dirlo con certezza avrei dovuto vederla.
-Non lo so- Alexi non era in se, mi reputava uno stupido.
-Si, si, sei proprio un coglione- e detto ciò se ne andò sbattendo la porta.
-Vedrai che si calmerà- non capivo proprio come poteva dire quelle cose nonostante Lucinda fosse stata la sua migliore amica. La gente commette errori eppure a quale prezzo lo aveva fatto?
Non c’era dubbio dovevo rivederla.
 
 

Note dell’autrice:
Secondo capitolo!!!
Spero che vi sia piaciuto e che vi abbia chiarito le idee in merito ^^
Penso di aver fatto abbastanza schifo (ma non più del solito per lamentarmi XD)
In ogni caso vi ringrazio per legge e se volete recensire di certo non vi mangio…
 
Risposta alla recensione xD
 
@HateBreeder: Sono supercontenta della tua recensione. Sono davvero felice che ti piaccia e cmq sono io a dover farti i complimenti visto che adoro le tue fiction XD
Spero che questo capitolo ti abbia fatto luce sulla situazione ^^.
 
Baci
Kiki
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom / Vai alla pagina dell'autore: KikiSuicide