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Autore: SAranel    16/07/2011    2 recensioni
« Ho paura di tutto questo. Ho paura di quello che incontrerò oltre.
Mai ho conosciuto altra vera casa all'infuori di Hogwarts, e
non sono pronto a questo viaggio,il più grande di tutti.
L'unica cosa che mi dona coraggio è l'aver visto i suoi occhi,prima della fine.
Faceva male,tanto,troppo male persino per me,ormai immune al dolore.
Ho visto i suoi occhi prima di chiudere i miei.»
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Hai paura,Severus?

Dedicato a Severus Piton. Uno dei personaggi letterari più forti e coraggiosi che sia mai stato creato.


*



Ho paura di tutto questo. Ho paura di quello che incontrerò oltre.
Mai ho conosciuto altra vera casa all'infuori di Hogwarts, e  
non sono pronto a questo viaggio,il più grande di tutti.
L'unica cosa che mi dona coraggio è l'aver visto i suoi occhi,prima della fine.
Faceva male,tanto,troppo male persino per me,ormai immune al dolore.
Ho visto i suoi occhi prima di chiudere i miei.
Dopo tanto tempo,li ho rivisti in quelli di suo figlio,e la sofferenza
è scomparsa completamente per quel breve tempo prima della fine.
Sono morto in pace,come tanto avevo desiderato.
Sono morto con lei nel cuore,con lei che non mi ha mai realmente abbandonato.

E ora eccomi qui,in una grande sala vuota,dai contorni indistinti ed eterei. E' tutto così
luminoso,bianco e pieno di pace.
Ho ancora paura. Mi guardo intorno spaesato,ma non provo più nulla,mi sento leggero
come l'aria, libero come una foglia nel vento ma con un peso opprimente sul cuore.
Mi guardo intorno e mi sembra di scorgere qualcosa attorno a me. Lo spazio
sembra mettersi a fuoco lentamente,uscire dalla nebbia bianca che però ancora lo avvolge senza scomparire del tutto.
La luce è sempre più forte,sempre più intensa e accecante.
Scorgo la sagoma di un albero,un grande albero secolare i cui grossi rami s'intrecciano tra loro fino a formare immaginari arabeschi naturali. Un ruscello scorre alle sue radici e se bene ascolto,posso sentire il frusciare del vento tra i rami spogli.
Il cuore comincia a battere ma non più per la paura di quello che dovrò affrontare. Il cuore batte perchè riconosco quel posto,perchè riconosco ogni venatura,ogni disegno nel fusto di quell'albero.
Il cuore batte perchè ricordo ogni increspatura di quell'acqua cristallina,ogni sasso e ogni filo d'erba che incornicia quello specchio d'acqua.
"Lily..." sussurro,senza pensare,come se la mia voce godesse di vita propria.
I contorni si fanno nuovamente sfocati,e quel paesaggio,teatro di mille meravigliosi momenti, svanisce. Le lacrime salgono ai miei occhi,senza che possa impedir loro di scorrere e piango,gocce di anima che lente scivolano lungo il mio viso fino a cadere in terra a mescolarsi con la terra,bianca e inconsistente come nuvole.
Ho paura,adesso ancora di più,adesso che sono sicuro che il mio Paradiso non è il suo. Ho paura di restare solo,ancora una volta.
"Perchè piangi,Severus?" mi domanda una voce,che riecheggia nella mia testa quasi dolorosamente,come fosse solida. E' una voce dolce,familiare,bellissima. Una voce che non sento da così tanto tempo...
Alzo lo sguardo e le gambe mi cedono,e cado a terra,in ginocchio,le lacrime che ancora scendono lente e incessanti. Una ragazza meravigliosa dai lunghi capelli rossi mi sorride dolcemente,avanzando con lentezza verso di me. Indossa una veste azzurra e ampia,che la fa sembrare un angelo. E lo è,il più bello di tutti.
"Severus,perchè piangi?" Domanda ancora,mentre finalmente si ferma di fronte a me.
Mi porge le mani e tremante io le afferro stringendole saldamente. I suoi occhi mi fissano mentre finalmente mi sollevo,incapace di distogliere gli occhi dal suo viso.
"Lily..." gemetti,incapace di muovermi davanti a lei. "Lily, Lily, Lily" ripetevo ancora,mentre i singhiozzi continuavano,imperterriti,e gli occhi bruciavano,trattenendo lacrime su lacrime.Voglio abbracciarla,accarezzarla e parlarle di così tante cose ma la voce mi si strozza in gola. So che però conosce ogni cosa,ogni singola lacrima che ho versato per lei, ogni singolo pensiero e parola d'amore che le ho rivolto in tutti quegli anni lontano da lei.
"Piango perchè non eri qui con me" riesco a dire con voce rotta,stringendo le sue mani al cuore,e baciandole come se potessi trarre vita e respiro da quei baci.
"E adesso che sono qui perchè piangi ancora?" dice dolcemente strigendomi finalmente a se,accarezzandomi i capelli come fossi un bambino tra le sue braccia,desideroso d'amore.
E lo sono. Mi sembra di essere tornato a respirare dopo una lunga apnea,mi sembra di aver nuovamente trovato me stesso mentre sento nuovamente il calore del suo abbraccio,il profumo fresco della sua pelle.
"Perchè finalmente sei con me. Perchè finalmente,nonostante la morte, io adesso vivo" risposi semplicemente,assaporando l'enorme verità di quelle parole.
La sua espressione muta e il più bello e amorevole degli sguardi compare sul suo volto,lo sguardo di lei bambina,lo sguardo curioso e esitante del giorno in cui le avevo parlato la prima volta.
Mi porge nuovamente la mano e io la prendo,senza esitare,mentre quel peso insostenibile che avevo sul cuore va via,un frammento alla volta fino a scomparire del tutto.
Stringe la mia mano e avanza,verso il nulla davanti a noi,ma con lei accanto non mi sento più perduto nel nulla. Mi sento di nuovo felice,felice come non lo ero mai stato.
"Hai ancora paura,Severus?" mi domanda lei,sorridendo appena,gli occhi luminosi fissi nei miei.
Le sorrido anche io,le lacrime finalmente svanite.
"No,adesso non più" rispondo.


E dopo,tutto fu luce.



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