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Autore: NickySun    17/07/2011    4 recensioni
Edward, Jasper ed Emmet sono tre fratelli, molto viziati e con la fama di playboy. I loro genitori decidono di mandarli in un ranch per tutto l’anno scolastico, per fare in modo che perdano i loro vizi. Lo stesso fanno i genitori di Rosalie Hale, anche lei ragazza diciottenne molto viziata. Al ranch i quattro ragazzi incontrano Alice e Bella, figlie del proprietario… Che cosa accadrà? Tra passione, amore, odio, segreti e tradimenti, riusciranno i sei ragazzi ad innamorarsi?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Saaalve! Vi ricordate ancora di me??
*Grilli*
Ma come no?? Dai, sono io, l'autrice!! Beh, viusto che di ripresentarmi non ho voglia, leggete i capitoli prima! xD
Comunque, sono tornata! Quindi non posso parlare molto, ma spero di ricevere tante tante tante recensioni!
Buona lettura, e commentateeeeee!
Baci, Nicky

Capitolo 4: Scuola e sorprese

 

Pov Bella

 

«Cosa succede qui?» gridò Charlie entrando nel garage

«Ehm… Ecco noi…» balbettai io

«Cosa è tutto questo casino? Cosa avete combinato?» chiese mio padre

«Diciamo che ci siamo fatti un po’ prendere la mano» ci giustificò Alice

«Lo vedo… Ora ripulirete tutto! E vi conviene farlo in fretta!» disse Charlie, e se ne andò. Noi scoppiammo a ridere.

«Mettiamoci al lavoro ragazzi!» disse Edward.

Impiegammo 2 ore a ripulire tutto quanto, e alla fine eravamo esausti.

«Finalmente! Ce l’abbiamo fatta!» disse Jasper

«Sono finita… Voglio una doccia!» disse Rose, e tutti fummo d’accordo. Una bella doccia non ce l’avrebbe levata nessuno.

Io la feci per prima, e fui felice quando il getto caldo si infranse sulla mia schiena sciogliendo i muscoli. Quando mi fui insaponata e risciacquata, uscii e mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo. Uscii dal bagno, e trovai Edward fuori dalla porta. Non appena mi vide strabuzzò gli occhi. Io gli sorrisi provocante e mi allontanai, diretta in camera. Avevo notato il suo sguardo malizioso appena mi aveva vista. Quelle iridi smeraldo erano piene di lussuria, e per un momento ci ero quasi cascata. Ma poi mi ero ricordata di Jake, ed ero rinsavita.

Mi vestii, e senza cenare mi addormentai. Era stata una giornata incredibile!

 

Pov Edward

 

Quel maledetto angelo tentatore! Mi si era presentata davanti in asciugamano, mi aveva sorriso e se ne era andata! Alla vista di quelle gambe perfette, della pelle diafana, e del suo corpo coperto solo da un asciugamano qualcosa lì sotto si era risvegliato… Qualcosa di notevole!

Era passato molto tempo da quando avevo dovuto accontentarmi da solo, ma adesso non avevo scelta. Entrai nel bagno, e la prima cosa che mi colpì fu il suo odore. Fragola e fresia. Inebriante. Mi spogliai in fretta e mi infilai sotto il getto della doccia. Cominciai a massaggiare il mio membro con movimenti lenti, immaginando che fosse Bella con le sue piccole mani a farlo. Aumentai i movimenti, fino a raggiungere l’apice. Mi sentivo appagato, ma avrei tanto voluto che fosse Bella a fare quello che avevo appena fatto io.

Basta Edward! Mi rimproverai. Rischiavo di eccitarmi di nuovo. Velocemente mi insaponai e mi sciacquai. Finii la doccia in fretta, e poi uscii. In asciugamano mi diressi verso la mia stanza, non incontrando nessuno per fortuna. Non appena entrai e mi vestii, mi infilai a letto. Ero davvero sfinito, soprattutto per quello che era successo con Bella. Accidenti a lei! Con questi pensieri mi addormentai, inconsapevole di quello che sarebbe successo il giorno dopo.

 

Pov Bella

 

La sveglia decise di suonare proprio quando io ero nel bel mezzo di un sogno meraviglioso,ma tutto fu spazzato via da quell’aggeggio infernale. Guardai l’ora.

Le 6.35, ed io dovevo essere a scuola alle 8!

Mi ricordai però tutto il tempo che ci mettevo a prepararmi, quindi anche se di malavoglia mi alzai e mi diressi verso il bagno.

I miei capelli erano un incubo, sembravano una balla di fieno. Mi pentii immediatamente di essere andata a letto senza asciugarmi i capelli, ma avevo ben altro a cui pensare. Rassegnata, mi adoperai per sciogliere quel miscuglio di nodi che si era venuto a creare. Dopo una mezz’ora e un centinaio di imprecazioni, finalmente riuscii a rendere i miei capelli presentabili. Poi corsi verso il cassetto, e ne tirai fuori una piastra, che misi a scaldare. Nell’attesa decisi di truccarmi, ovviamente in modo molto semplice: un po’ di ombretto bianco, matita grigia sopra gli occhi, un po’ di mascara e una spruzzata di fard… Et voilà! Nel frattempo la piastra aveva raggiunto la temperatura giusta, quindi cominciai con pazienza a stirare i capelli. Alla fine avevo raggiunto un risultato più che accettabile

Tornai in camera, e una volta posizionata davanti all’armadio fui presa dal dilemma che assillava tutte le ragazze il primo giorno di suola: cosa mi metto?

Presi a scartare velocemente ogni capo possibile ed immaginabile, e alla fine mi arresi, optando per un paio di semplici shorts e una canottiera bianca con un tramonto rosato, il tutto accompagnato dalle mie adorate converse bianche.

Scesi per fare colazione, e mi stupii nel trovare Edward, Jasper ed Emmet già pronti. Rosalie ed Alice probabilmente avevano qualche problema di tipo femminile, ovvero lo stesso dilemma che aveva assillato me qualche minuto prima.

Conoscendo mia sorella però sapevo che ci avrebbe messo il doppio di me, e se Rose era fatta della stessa pasta… Allora sarebbero stati guai.

«Bella, sai chi ci verrà a trovare oggi?» chiese retoricamente mio padre

«Chi?» risposi io, distrattamente

«Tanya, tua cugina»

A sentire quel nome mi si gelò il sangue nelle vene. Tanya? QUELLA Tanya? La stessa ragazza che ogni santa volta che viene qua mi rinfaccia il fatto che lei ha milioni di ragazzi ai suoi piedi? La stessa ragazza che una volta mi ha fatto mollare con il mio fidanzato perché non sopportava che qualcuno potesse volere me e non lei? QUELLA Tanya?

Evidentemente mio padre si doveva essere accorto della mia espressione sbigottita, perché si affrettò a dire:« Rimarrà qui solo due settimane, e nel frattempo frequenterà la tua scuola…»

No, ok. Non si era accorto della mia espressione, perché altrimenti l’avrebbe chiamata e le avrebbe detto di riportare quel sedere rifatto a Los Angeles, dove era bene che stesse.

«… e sono sicuro che andrete molto d’accordo, come sempre no?» concluse Charlie

Io non ero ancora riuscita a spiccicare parola, quando vidi scendere Alice e Rosalie vestite e truccate di tutto punto.

«Bella, ma cos’è quella faccia? Sembra che sia morto qualcuno» mi punzecchiò Alice

«Sta per morire qualcuno» la corressi, a denti stretti

«Cosa? Spiegati sorellina» disse Ali

«Papà mi ha appena detto che ci verrà a trovare la nostra ADORATA cuginetta Tanya» dissi, con estremo disgusto

«COSA? Stai scherzando spero?» la reazione di Alice a quanto pare è stata molto più esplicita della mia…

«Ma dai, sono certo che andrete d’accordissimo!» sorrise papà

«Certo… Sempre se non ci scanniamo a vicenda!» intervenni io

«Ma se da bambine siete sempre andare d’accordo! Non fate storie!» disse papà, e uscì.

«Ma chi è questa Tanya?» chiese a quel punto Edward

«Semplice. Tanya è la persona più egoista, antipatica, superficiale, permalosa…» cominciai

«… puttana, stronza, volgare e stupida che esista al mondo» concluse per me Alice

«Insomma, una persona adorabile» concluse Emmett

«Oh, non immagini quanto…» dissi io, sarcastica

«Ragazzi! Presto, o farete tardi!» sentii dire da mia madre.

Tutti, dopo averla salutata, uscimmo fuori nel’aria fresca del mattino.

«Come facciamo per le macchine?» chiese Edward

«Beh, io ed Alice abbiamo una macchina ciascuno, e i vostri genitori hanno mandato qui una delle vostre» dissi io semplicemente

«Qualeeee?» gridò Ed correndo a tutta velocità verso il garage. Rimase deluso quando invece di una delle auto di lusso che era abituato ad avere di solito trovò una semplice Volvo c30 grigio metallizzato.

«Ma.. Questa non è nostra!» si lamentò

«Beh, questa è quella che i vostri genitori hanno spedito» dissi io semplicemente

«Va beh, dai ragazzi accontentiamoci, Poteva andarci peggio, no?» disse Jasper, e i due assentirono.

«Rose, i tuoi non hanno mandato nulla… Ma comunque credo che tu possa venire in auto con noi» sorrise Alice

«Ah… Beh grazie mille» sorrise a sua volta Rosalie.

«Quindi, siamo in sei e abbiamo tre macchine. Ne useremo solo due: in una ci staremo io, Edward e Jasper, e nell’altra Emmett, Rosalie e Alice. Va bene» dissi io.

Quindi, dopo esserci sistemati, partimmo tutti alla volta della scuola.

Quando arrivammo la campanella non era ancora suonata, quindi uscimmo e ci dirigemmo in segreteria per permettere ai nuovi arrivati di prendere il loro orario.

«Allora… Alla prima ora ho Letteratura, voi?» chiese Rosalie

«Io Scienze» disse Jasper

«Io Biologia» dissi

«Io ho scienze, e Alice… Fisica» disse Emmett

«Io invece sono con Bella» disse Edward, sorridendomi.

Che bel sorriso…

No! Non devo pensare queste cose, io sono fidanzata!

 

Pov Edward

 

Sorrisi a Bella, e vidi le sue guance imporporarsi. Poi però arrivò un ragazzo con gli occhi neri e i capelli scuri, e dei muscoli da far invidia ad Emmett, che prese Bella e la baciò sulle labbra.

«Ciao amore» la salutò. Cosa? Amore? Era il suo fidanzato?

«Ciao Jake» rispose lei, abbracciandolo.

Si, erano fidanzati. Sentii qualcosa ribollirmi nelle vene, qualcosa di molto simile ad un fuoco… Gelosia? No, non potevo essere geloso di lei, la conoscevo appena che diamine!

«Jacob, loro sono i Cullen, Edward Jasper ed Emmet, e lei è Rosalie Hale» ci presentò Bella. Poi la campanella suonò, e tutti ci dirigemmo nelle rispettive classi. Io mi sedetti vicino a Bella, considerato che non c’erano altri posti. Le lezione passò in fretta, così come tutta la mattinata, e ci ritrovammo in mensa con gli altri.

«Allora, come è andata?» chiese Alice

«Bene… Diciamo che non ho capito niente» rispose Emmett, ridendo

«Come al solito allora» lo stuzzicò Edward.

Mangiammo così, chiacchierando degli argomenti più disparati, e poi ci dirigemmo nuovamente a lezione.

Anche il pomeriggio passò velocemente, tranne che per un piccolo particolare che mise a repentaglio il mio autocontrollo. A lezione di ginnastica, Bella si presentò con un paio di shorts molto shorts e con una canotta che lasciava scoperta una bella porzione di pancia. Ma in questa scuola non ci sono regole? A quanto pare no, visto che tutte erano così. Comunque, dopo questo imprevisto (molto piacevole direi) tornammo a casa, e appena mise piede fuori dalla macchine Bella mise su un espressione da condannata a morte. Vidi arrivare la macchina della polizia, con a bordo Charlie e… La ragazza che mi ero fatto in aereo.

«Ragazzi, vi presento Tanya» disse Charlie.

Oh, Cazzo.

   
 
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