*Grilli*
Ma come no?? Dai, sono io, l'autrice!! Beh, viusto che di ripresentarmi non ho voglia, leggete i capitoli prima! xD
Comunque, sono tornata! Quindi non posso parlare molto, ma spero di ricevere tante tante tante recensioni!
Buona lettura, e commentateeeeee!
Ringrazio infinitamente tutti quelli che continuano a commentare!!
Si, era facile capire chi era la volta scorsa... Julia e Axel, ovvio! Ma adesso sarà più difficile...
Baci, Nicky
Colpa
Era
colpa mia.
Per
quanto tutti dicessero di no, era così.
Era
tremendamente frustrante.
Avevo
assistito alla sconfitta della mia squadra senza poter fare nulla.
E
adesso tutti erano in ospedale.
Per colpa
mia.
Perché
non avevano la loro guida, il loro capitano.
Eravamo
stati schiacciati dalla potenza degli avversari.
Perché
io non ero con loro?
La
cosa terribile era che io non avevo fatto nulla.
E ora?
Cosa
farò ora?
Se non
posso giocare, cosa farò?
Dei
passi.
Chi
può essere?
Dopotutto,
sono solo no?
Una
porta che si apre.
«Chi
sei?» la mia voce sembra ovattata
«Mi
dispiace» dice una voce delicata, femminile.
La
riconosco subito.
E
l’unica cosa che posso fare adesso, è abbracciare
la proprietaria della voce.
Perché
con due semplici parole, è in grado di sollevare almeno un
po’ il peso che mi
attanaglia lo stomaco.
«E’
colpa mia» le sussurro
«Invece
no. Tu non avresti potuto fare nulla, ti saresti solo fatto male come
gli
altri»
«Ma
almeno avrei partecipato»
«Non
sarebbe servito a nulla» risponde lei, convinta.
E ora
sento che ha ragione
«Cosa
posso fare?» chiedo allora.
Lei
sorride, un sorriso che ti scalda il cuore.
«Puoi
riscattarli» dice
«E
come?» chiedo di nuovo
«Vieni
con me» risponde.
Ti
prende per mano. La sua pelle è così liscia, il
suo sorriso così innocente.
La
abbraccio, e affondo la testa nella sua spalla.
«Grazie»
mormoro.
E
questo è tutto quello che serve.
Perché
quando sto male o mi sento triste o solo, sono poche le persone che
possono farmi
sentire bene. E, quando ne ho bisogno, lei è sempre
lì.
Questi
sono proprio i casi della vita.