Oh, no! sei già tornata!
Eh, già, lo sapevo che le mancavo, Professore!
Ma lo dobbiamo proprio pubblicare questo capitolo non possiamo, che so, fare un solitario?
Ma i solitari si fanno da soli. Noi siamo in due...
Appunto!
No, Professore! Ora dovrebbe controllare se ci ha scritto qualcuno!
L'avevo controllato l'altro ieri e non c'era proprio nulla, come me lo puoi richiedere?
Beh, dato che non iniziamo se lei non lo fa...
Ok! ok! Ecco sono qui...COSA?!?
Che c'è Professore, forse è arrivata una foto di Potter?
Peggio, molto peggio!
Il marchio nero ha ricominciato a farle male?
No, ancora peggiore!
Ma cosa ci può essere di peggiore di una guerra?
Hanno recensito!
Oh...
Ecco, una certa "Yunie 992"!
Che dice? Le piace la storia o no?
Non sarei irritato se non l'adorasse!
Oh, wow!
Allora, senti. Dice che...come promette bene? La pazza che ho davanti sarebbe brava? Forse non hai presente di chi si tratti! E' matta! Guardala, sta cercando di guardare oltre la mia spalla, come se fosse normale! Per non dire che ti potrebbe cadere il portatile se salti in quel modo! Mah, Professore, moderi i termini, poverina! Poverina? Ma l'hai letta la recensione? Mi vuole come suo insegnante all'università, ma ti pare possibile? No, direi di no, non uno come te... devo dire, però che, forse, non vuole te, ma il tuo nuovo corpo! Il discorso non cambia! Non vado alla ricerca di pazze! Ma Professore... Ho finito, qui, io me ne vado!
No, manca il ringraziamento a chi ha messo la storia tra le seguite e chi la legge soltanto!
Perchè li dovrei ringraziare? Io non ne sono affatto contento!
Amore 14 è il
solo libro di Moccia che possegga ed è
quello che più detesto. Cosa c'entra? Beh, vedete, quando
una
storia si mette molto male è meglio lasciar perdere o
iniziare
da un dettaglio insignificante. Ecco cosa sto facendo. Erano passati
soltanto due settimane, dall'inizio della scuola ed io tremavo come una
foglia mentre passeggiavo verso la Sala Borsa, sapete è una
delle biblioteche più importanti di Bologna. Sì,
è
quella la mia città ma non c'entra. Come ho già
detto
stavo tremando mentre la mia mente passava in un solo istante dal mio
Libro preferito(il terzo, per intendersi) e quello stupido libro di
Moccia. Di sicuro non è prudente mettersi a fare il "cerca
le
similitudini", mentre passeggi a passo di marcia e tremi per il freddo,
ma a me non importava. Fino a quando non avessi trovato almeno una sola
similitudine non avrei lasciato perdere. Dopotutto come avrei mai
potuto anche solo immaginare che di lì a due minuti sarei
andata a sbattere contro l'uomo più idiota del mondo? No,
non
guardatemi così... lo so, i prof non si dovrebbero
proprio poter definire "Idioti", ma che ci posso fare?
Non potevo sapere che di lì a due secondi mi sarei spiaccicata su di lui.
Gli caddi addosso ed iniziai a balbettare le mie scuse, ero troppo sorpresa sia perché me lo trovavo davanti qualsiasi cosa facessi, sia perché era sotto di me in quel momento per riuscire a spiccicare una sola parola di senso compiuto.
Le parole mi morivano in bocca, prima che avessi avuto il tempo di dire anche solo un minuscolo "Salve!". A volte mi sento patetica, comunque, fu lui a parlare normalmente per primo.
- Cremini, si potrebbe alzare, ora, o le chiedo troppo?- mi domandò ed io mi sentii pervadere da un non so che di rabbia.
Lo guardai male, poi gli risposi:- Mi scusi, non l'avrei nemmeno sfiorata, se non le fossi caduta addosso!- alzandomi con palese disgusto.
- Bene, Cremini!- mi disse quel demente di prof, alzandosi ed avviandosi via.
Abbassai gli occhi a terra per stare attenta a non toccare neppure per sbaglio il luogo dove il prof si era trovato poco prima.
Quando stavo per fare un passo, notai un qualche cosa di rotondo che prima non c'era.
Mi incuriosì e, così, avvicinai il viso per capire di cosa si trattasse.
Era una scatolina di vetro con dentro strana polvere. Doveva, per forza essere caduta al prof, così mi decisi a ridargliela.
- Ehi, prof! Le è caduta della polvere!-
Lo vidi fermarsi
-Ma, a lei che serve?- gli chiesi, rincorrendolo.
Lui si voltò, con un ovvio sopracciglio sollevato ed io non riuscì a non sorridere.
- Beh, Cremini, credo che lei me lo dovrebbe restituire!- disse, lo stronzo
Rimasi impietrita da quella risposta, sì, okay, era stato quello il mio primo intento, ma, così facendo avrei perso il mio unico indizio che me lo avrebbe potuto mettere in una luce migliore.
- Oh, no, non credo che lo farò!- risposi, ritrovando un filo di coraggio
- Allora bisognerà che ti aiuti a ricordare!
-C-cosa?- domandai, con un filo di voce
- Ti devo ricordare, per caso, che non si ruba?- aveva ripreso a ghignare.
- Io non ho rubato!- mormorai, dopo un po' impietrita dalla strana idea che era venuta a quel mio insegnante. Cioè io, rubare? Ma di cosa stiamo parlando, di farfalle che nuotano? Il mio prof, oltre che brutto doveva essere pazzo!
- Quindi ridamelo!- concluse, ma credo che non si aspettasse che mi mettessi a fare ciò che ho fatto, io.
In effetti, l'ho guardato, due secondi poi ho scosso la testa, saremmo rimasti lì, fino a... non ebbi nemmeno il tempo di concludere il pensiero che ciò che avrei voluto vedere avvenne ed io iniziai a sorridere come una cretina.
Lui mi guardò male con un sopracciglio alzato per qualche istante, prima di scuotere la testa.
I suoi capelli non erano più corti e castani chiaro ma lunghi fino alle spalle e neri, per non parlare della loro assoluta lucentezza. Chiunque se ne sarebbe andato deluso, ma non io che, infatti...
Stavo saltando sul posto, fra un po' avrei fatto anche le capriole, se ne fossi stata capace.
Poi, tutto ad un tratto, mi sono buttata fra le sue braccia e siamo ricaduti a terra!
Non potevo sapere che di lì a due secondi mi sarei spiaccicata su di lui.
Gli caddi addosso ed iniziai a balbettare le mie scuse, ero troppo sorpresa sia perché me lo trovavo davanti qualsiasi cosa facessi, sia perché era sotto di me in quel momento per riuscire a spiccicare una sola parola di senso compiuto.
Le parole mi morivano in bocca, prima che avessi avuto il tempo di dire anche solo un minuscolo "Salve!". A volte mi sento patetica, comunque, fu lui a parlare normalmente per primo.
- Cremini, si potrebbe alzare, ora, o le chiedo troppo?- mi domandò ed io mi sentii pervadere da un non so che di rabbia.
Lo guardai male, poi gli risposi:- Mi scusi, non l'avrei nemmeno sfiorata, se non le fossi caduta addosso!- alzandomi con palese disgusto.
- Bene, Cremini!- mi disse quel demente di prof, alzandosi ed avviandosi via.
Abbassai gli occhi a terra per stare attenta a non toccare neppure per sbaglio il luogo dove il prof si era trovato poco prima.
Quando stavo per fare un passo, notai un qualche cosa di rotondo che prima non c'era.
Mi incuriosì e, così, avvicinai il viso per capire di cosa si trattasse.
Era una scatolina di vetro con dentro strana polvere. Doveva, per forza essere caduta al prof, così mi decisi a ridargliela.
- Ehi, prof! Le è caduta della polvere!-
Lo vidi fermarsi
-Ma, a lei che serve?- gli chiesi, rincorrendolo.
Lui si voltò, con un ovvio sopracciglio sollevato ed io non riuscì a non sorridere.
- Beh, Cremini, credo che lei me lo dovrebbe restituire!- disse, lo stronzo
Rimasi impietrita da quella risposta, sì, okay, era stato quello il mio primo intento, ma, così facendo avrei perso il mio unico indizio che me lo avrebbe potuto mettere in una luce migliore.
- Oh, no, non credo che lo farò!- risposi, ritrovando un filo di coraggio
- Allora bisognerà che ti aiuti a ricordare!
-C-cosa?- domandai, con un filo di voce
- Ti devo ricordare, per caso, che non si ruba?- aveva ripreso a ghignare.
- Io non ho rubato!- mormorai, dopo un po' impietrita dalla strana idea che era venuta a quel mio insegnante. Cioè io, rubare? Ma di cosa stiamo parlando, di farfalle che nuotano? Il mio prof, oltre che brutto doveva essere pazzo!
- Quindi ridamelo!- concluse, ma credo che non si aspettasse che mi mettessi a fare ciò che ho fatto, io.
In effetti, l'ho guardato, due secondi poi ho scosso la testa, saremmo rimasti lì, fino a... non ebbi nemmeno il tempo di concludere il pensiero che ciò che avrei voluto vedere avvenne ed io iniziai a sorridere come una cretina.
Lui mi guardò male con un sopracciglio alzato per qualche istante, prima di scuotere la testa.
I suoi capelli non erano più corti e castani chiaro ma lunghi fino alle spalle e neri, per non parlare della loro assoluta lucentezza. Chiunque se ne sarebbe andato deluso, ma non io che, infatti...
Stavo saltando sul posto, fra un po' avrei fatto anche le capriole, se ne fossi stata capace.
Poi, tutto ad un tratto, mi sono buttata fra le sue braccia e siamo ricaduti a terra!
Capitoli:
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Miss Loki_Riddle Gold