Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ino chan    17/07/2011    2 recensioni
-Tu chi sei?- soffiò l'animagus.- James Potter.-
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I lost my Home'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Allora lo spiego qui perché mi sono accorta che è un dubbio che avete in molti. Emmie è un mezzo licantropo. Durante la luna piena, somatizza il morbo, ma NON si trasforma in bestia. Cambia il colore degli occhi, da blu a color miele, subisce un brusco aumento di potenza dell’olfatto, e  il suo carattere solitamente dolce, si incattivisce. E’ SEMPRE sensibile all’argento, come ogni licantropo che si rispetti, ed è facile a buscarsi malattie,  visto che ha una salute cagionevole come Remus.

 

Capitolo 103

 

Harry chiuse gli occhi, strizzandoli dolorosamente. Poteva contare i battiti del suo cuore mentre rallentava, intanto che la mano di Voldemort affondava nel suo petto un centimetro alla volta e le dita si chiudevano attorno a quei singulti sempre più radi. Harry socchiuse gli occhi. Vedeva la figura dell’Oscuro Signore dividersi davanti ai suoi occhi, per poi ricongiungersi, gemette nauseato.
Non sapeva cosa stava succedendo, se questo avrebbe segnato la sua fine oppure no. non poteva credere di essere stato piegato così facilmente, dopo anni che si preparava alla Battaglia Finale, si era ritrovato in ginocchio prima di capire che stava accadendo e un momento dopo aveva sentito la mano di Voldemort affondargli nel torace senza creare una stille di sangue e le sue dita chiudersi attorno al cuore.

-Non finirà così …-

-Invece sì.-
 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

C’era uno strano odore nell’aria. Un puzzo di carne andata a male che le raspava la gola e che la costrinse a tossire un paio di volte. Daneel, strizzò gli occhi in una smorfia disgustata, per poi riaprirli nella fioca luce delle fiaccole che illuminavano il corridoio.  Smaterializzarsi a Liberty Manor era stata davvero una pessima idea,  il suo senso dell’orientamento era  sempre stato pessimo e ancora una volta la stava tradendo. Appoggiò una mano al muro alla sua sinistra, cercando di estromettere le vibrazioni di dolore che le arrivavano per concentrarsi sull’unica traccia che doveva e soprattutto, voleva seguire. Lorien, lo sentiva gridare, nella testa, come un eco continuo sopra a tutti gli altri maghi che avevano sofferto ed erano morti in quel luogo e i cui spiriti ora sembravano ronzarle attorno.
Agitò la mano libera davanti al viso, sfarfallandola come per cacciare via una mosca, intanto che i suoi piedini scalzi si muovevano verso la scala che si gettava nell’ombra di fronte a lei. Magari stava sbagliando, magari aveva ragione sua madre e da questa storia avrebbe ricavato solo sofferenza, ma non poteva lasciarlo andare.

-Lorien?-

Poco lontano da lei, l’uomo aprì gli occhi nocciola, fissando Remus inginocchiato accanto a lui. Sorrise, in punta di labbra, nonostante il sangue che gli colava da una narice fino all’orecchio, sembrava dannatamente felice
Lupin lo guardò sorpreso. - Lollo?-
Daneel avanzò senza badare al freddo , i piedi scalzi le si stavano intorpidendo per via del freddo che sentiva sorgere dal pavimento. Scese le scale e a metà rampa, sgranò gli occhi alla vista della donna bionda che la fissava dal pianerottolo. La guardò avanzare fino ad entrare nella lama di luce lunare che filtrava da uno scuro rotto.

-Luna!-

Daneel afferrò il corrimano per darsi slancio e scendere di corsa verso la donna, ma si bloccò in tempo, seguendo quella vocina interiore che le gridava di fermarsi. Si abbassò afferrandosi il capo riccioluto evitando di un soffio l’Anatema che Uccide che l’avrebbe colpita in pieno petto se non si fosse scansata. Si volse, seduta malamente sul gradino, guardando la bruciatura poco sopra la sua testa sul  muro, poi la donna.

-Luna.-


La strega morse il labbro inferiore -Il sangue di un eroe. La vita di un Legimante.- e sollevò di nuovo la bacchetta verso Daneel.

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Harry deglutì una sostanza pastosa che non riuscì ad identificare come sangue. Era troppo denso, troppo freddo, sembrava crema di latte… Oh Merlino, se fosse riuscito a sopravvivere non sarebbe più stato in grado mangiare una sola cucchiaiata di crema di latte. In un ultimo spasmo di energia era riuscito a sollevare entrambe le braccia e a stringerle attorno al polso di Voldemort. Fino a sentire i polpastrelli affondare nella carne, sollevò gli occhi e quello che vide lo lasciò stupefatto.
Come Daneel prima di lui,  stava assistendo ad una sorta di guarigione del corpo martoriato di Voldemort. Il viso era più pieno di un bel colorito rosa, un naso dritto era spuntato e un ombra di barba stava crescendogli a vista d’occhio, assieme ai capelli. Neri e spettinati.

 

-Inizi a capire vero?- chiese il mago socchiudendo le iridi verdi.

 

-Verdi?-

 

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Lorien non sapeva dire come era riuscito ad alzarsi da quel pavimento e arrancare fino alle scale. Un terribile presentimento aveva scavalcato la sensazione di dolore che lo aveva tenuto piegato a terra fino a quel momento e con una forza che non pensava di avere era riuscito a portarsi fino alle scale, alle spalle di Luna. La donna si volse verso di lui, alla luce che filtrava dallo scuro alzato malamente i suoi capelli sembravano quasi candidi e gli occhi erano di un azzurro che quasi lo terrorizzarono. Si spinse indietro, intanto che sollevava gli occhi oltre di lei.
La luce e l’ombra.
La sera e la mattina.
Daneel aveva la bacchetta spianata. Era la prima volta che Lorien la vedeva armata, ma non fu questo a bloccarlo. La differenza fra le due. Una fredda sotto i raggi della luna, con gli occhi come due stelle morte che lo fissavano apparentemente senza un minimo di rimpianto e sentimento nei suoi riguardi e l’altra piccola e calda come un mattino di primavera, che alla sua vista si tese in un sorriso.

-Stai bene.-

Bene era una parola grossa. Diciamo che non si sentiva più con entrambi i piedi in una fossa senza nome. Qualsiasi cosa gli era successo stava finendo.  Si avvicinò di un passo alla madre di suoi figlio, sollevando entrambe le mani, come per mostrarle che era disarmato. - Luna.- era convinto che fosse sotto incantesimo. Quello sguardo fisso, l’espressione apatica, no, non poteva essere la sua pasticciona.

Non poteva crederlo.

 

-Amore mio, ascolta…-

Dalla scala Daneel ansimò. Sentiva ancora quelle voci lamentarsi. Centinaia di ansimi, parole, che le pulsavano fra le orecchi e che le impedivano di pensare. Spostò gli occhi da Lorien a Luna che si era completamente voltata verso di lui. C’era qualcosa di strano in lei, lo sentiva, ma non sapeva dire se era successo qualcosa di magico, o era semplicemente il suo spirito ad essersi spezzato e ad aver abbracciato il nulla per amore del piccolo Zack.

 

-Possiamo salvare Zack.-

Lorien faceva obbiettivamente pena. Nonostante quella macchia di sangue sulla camicia, voleva disperatamente che Luna abbassasse la bacchetta e tendesse la mano verso di lui. “L’ama così tanto…” si disse la ragazzina con una punta di gelosia, socchiudendo per un attimo gli occhi azzurro cielo. Abbassò la bacchetta e scese i gradini che la separavano dai due. Muovendosi per avere sempre le spalle contro il muro, cercò di andare verso Lorien.

Il cacciatore spostò per un momento gli occhi verso di lei, e fu in quel preciso istante che si udì un lieve bisbiglio. Un sottile - Correrà a salvarti, mio caro…- prima che la punta della bacchetta di Luna lampeggiasse di verde. Lorien si girò di scatto ,  stupefatto più dalla dolcezza usato da quel “mio caro” che  dalla Maledizione Senza Perdono che flottava verso di lui.

 

A chilometri di distanza, nell’Ufficio di Silente, Charlie Piton si afferrò la testa con entrambe le mani e mandò un atroce grido di dolore.  Cadde sulle ginocchia mentre il padre, poco lontano da lui sgranava leggermente gli occhi  - Daneel! Daneel! Daneel!- gridò a John che gli si era chinato di fronte e aveva cercato di farsi gridare, per poi scoppiare in un pianto dirotto…

 

 

Fine capitolo.

 

Visto che sto impazzendo, lancio oggi il concorso, trova una faccia a Daneel. Visto che ho scoperto di non essere male a graficare, vorrei trovare una faccina alla piccola Dani. Dovrebbe avere capelli neri, lunghi e occhi azzurri. °-°’ Consigliatemi.

 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ino chan