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Autore: Drusilla Belask    18/07/2011    3 recensioni
Per Lily Evans la vita è sempre stata una continua sfida.
Ormai nella sua breve esistenza credeva di aver visto tutto, ma si sbagliava. Oh, eccome se si sbagliava.

La rossa al suo settimo ed ultimo anno ad Hogwarts.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Petunia Dursley | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Nessuno era a conoscenza che a Lily piacesse James Potter. Tranne Amber, ovviamente. E Alice. E la signora Evans. Forse anche Mary aveva iniziato a sospettare qualcosa, ma, come sapevano ormai tutti, a lei interessavano principalmente due cose nella vita: il Quidditch e i pastelli colorati.

In ogni caso, Lily aveva passato l’ultimo mese nella più totale angoscia. Ad Hogwarts aveva una reputazione da difendere, anche se non ne capiva bene il motivo. Sapeva solo che era giusto così. Era come se la vita avesse dato ad ognuno di loro un ruolo da interpretare e i poveri studenti non potessero far altro che eseguire il suo volere.
Parlando chiaramente, però, ci fu un periodo in cui Lily credette davvero di odiare Potter. Ma, a differenza di Mary, la rossa era sempre stata un’ottima osservatrice e durante tutto il sesto anno aveva visto un, seppur leggero, miglioramento nel comportamento del ragazzo dai perenni capelli arruffati.

-Non sarà facile reprimere gli ormoni che scalceranno come cavalli imbizzarriti- disse Amber con leggerezza, mentre addentava con passione un biscotto al cioccolato.

Era il 31 agosto, e le due se ne stavamo tranquillamente a chiacchierare nella camera di Lily. Malory avrebbe passato lì la notte, così da andare insieme all’amica in stazione il giorno seguente. Era come un supporto morale, ecco.
In quel momento la mora se ne stava spaparanzata sul letto, a mangiare biscotti e a dire frasi sconnesse. O meglio, un senso lo avevano, ma Lily lo ignorava.

-Non cambierà molto. Ci toccherà solo fare le ronde insieme, tutto qui- cercò di minimizzare, invano.
-Certo. Ma stare troppo vicino al ragazzo che ti attrae non è mai una buona idea, di solito si finisce per cedere agli istinti- continuò Amber, senza muoversi dalla sua postazione strategica.
-Primo: io non sono attratta da lui. Secondo: non cederei mai a nessun istinto che lo riguardi- replicò la rossa, lanciandole un’occhiataccia ammonitrice.

Amber Malory non si scompose. Lei aveva sempre ragione, punto.

-Eppure ti piace. E poi è un bel ragazzo, e noi abbiamo diciassette anni; è normale provare certe cose-
-Ma perché insisti?-
-Perché se capitasse a me con Black, lo sbatterei contro un muro-
-Questo perché sei una ninfomane-
-No, questo perché non vedo l’ora di rompergli la faccia-

Lily si girò lentamente verso l’amica con un grande punto interrogativo stampato in viso. Da quando in qua, la dolce e tenera Amber provava istinti omicida verso Sirius Black?
Amber, dal canto suo, si limitò a fare spallucce, come a voler sorvolare il discorso. Almeno per il momento.

-Lily, come si mette questa cosa? E sei sicura che suonerà davvero? Non possono svegliarci i tuoi genitori? Non che non mi fidi degli aggeggi Babbani, però... -

La diretta interessata alzò gli occhi al cielo, prendendo in mano la sveglia e sistemandola per far sì che suonasse alle 8 in punto, poi la risistemò sul comodino di fianco al letto.

-Domani i miei genitori lavorano, quindi non potranno accompagnarci. E’ la ventesima volta che te lo ripeto, Amber- ripeté con calma, accovacciandosi nel letto vicino all’amica. La ragazza mugugnò qualcosa in risposta, ma nessuno riuscì mai a capirne bene il significato.

Le due si addormentarono poco dopo. Ed era anche ora, si disse Petunia. Ormai era tardi ed era venuto sonno anche a lei, ma non poteva andare a dormire prima di vendicarsi.

Lily si rigirò nel letto più volte e, non essendo questo molto grande, la sua mano andò inavvertitamente a schiaffeggiare Amber che si svegliò di colpo. Sbatté le palpebre più volte e si inumidì le labbra. Avevano dormito solo poche ore eppure si sentiva riposata. Si alzò lentamente e andò in direzione del comodino per vedere che ore fossero. Durante il breve, ma pericoloso, tragitto calpestò la propria bacchetta, caduta a terra da chissà dove, e andò a sbattere contro un baule non identificato.
Quando finalmente raggiunse la sveglia restò a fissare imbambolata le lancette per diversi minuti prima di tirare un grido agghiacciante che svegliò Lily.

-Ma cosa... - biascicò la rossa, ancora assonnata, mentre si stropicciava gli occhi.
-Lily! Lily! Lily! Sono le 10 e mezza!- urlò, in preda al panico. Sapeva per esperienza che la casa della rossa si trovasse dall’altra parte della città, e che da lì a mezz’ora avrebbero chiuso il passaggio che dava al loro binario.

Lily scattò in piedi come una molla, un’espressione di puro terrore misto a rabbia dipinta in viso.

-Quell’infame!- sbraitò, prima di correre fuori dalla camera da letto, diretta verso il bagno.

Amber si ripromise di uccidere Petunia Evans. Se avessero perso il treno per colpa di quella bionda isterica, l’avrebbe legata per i polsi nello sgabuzzino della sua residenza a Oxford e avrebbe dato fuoco all’abitacolo, dando poi la colpa a qualche piromane. Ed era certa che Lily avrebbe approvato in pieno il suo piano.

In un batti baleno si vestì, indossando i primi abiti che trovò per terra, abbastanza sicura che non fossero nemmeno suoi, ed aspettò che tornasse Lily.

-Ha sabotato la sveglia! Ti rendi conto!? Che senso ha? Quella brutta... - la piccola Evans non riuscì nemmeno a terminare la frase. La sua bocca si spalancò, e il suo corpo si bloccò. Portò un braccio in posizione orizzontale ed indicò qualcosa sul pavimento. Amber seguì il suo braccio con lo sguardo e si rese conto che Lily non stesse indicando qualcosa, bensì il pavimento stesso. Entrambe non avevo più parole.

I loro bauli erano stati svuotati e i diversi abiti, libri, oggetti e chi più ne abbia, più ne metta ,erano stati buttati sparsi a terra.
Lily ebbe come l’impressione di dover svenire da un momento all’altro. Amber s’infuriò.
La sveglia segnava le 10.45.

Quando finalmente raggiunsero la stazione di King’s Cross, si stupirono entrambe di aver passato il varco senza restare spiaccicate contro il muro di pietra.
Gli studenti erano già sui vagoni, e a terra vi era rimasto solo qualche genitore dalla lacrima facile che si accingeva ancora a salutare il proprio bambino attraverso il finestrino.

Le due riuscirono a sistemare i proprio bauli all’interno del treno, quando esso partì.
Amber gridò e si tuffò alla rincorsa riuscendo a salire sui gradini, allungando la mano a Lily che le si arrampicò sul braccio.

La ragazza dai folti capelli rossi e gli occhi smeraldini aveva il fiato corto e i capelli arruffati. Iniziò a dirigersi per il stretto corridoio alla ricerca dello scompartimento preso dalle sue amiche, e Amber la seguì a ruota, cercando di assumere un’espressione che si addicesse al suo rango. Ma con i pantaloncini rossi e la maglia a mezze maniche verde che indossava era un’impresa assai ardua.

-Lily,cara!- gridò una voce, sempre più vicina alle due. Lily cara si voltò lentamente verso la fonte del rumore e, con uno sforzo immane, sorrise.
-Ehm... salve professore- salutò di rimando, cercando di non dare a vedere la sua stanchezza.

Lumacorno non calcolò minimamente la povera Malory, e per un momento Lily la invidiò. Dal canto suo, Amber era molto contenta; insomma, a pozioni era un completo disastro, ma almeno l’insegnante non la metteva in condizioni critiche come spesso succedeva alla compagna.

-Lily cara, ho ideato una piccola festicciola nel mio scompartimento, dovrebbe iniziare tra circa un’ora, e mi farebbe piacere che anche tu partecipassi- spiegò Horace, sorridendo giulivo.

-Oh, mi farebbe molto piacere, ma purtroppo non credo di poter venire... sa, tra non molto ho la riunione dei Caposcuola, poi devo mettermi d’accordo con Potter, e iniziare a fare avanti e indietro nel treno per controllare che i suoi studenti non facciano troppi danni- rispose spiccia, Lily cara.

Lumacorno continuò a fissarla sorridente, era abituato a commenti del genere riguardo i suoi Serpeverde. Annuì con foga e le toccò una spalla, comprensivo.

-Ma certo, capisco. Silente non poteva scegliere una Caposcuola migliore di lei! Per quanto riguarda Potter... oh, povero ragazzo...-

Il professore se ne andò così com’era venuto, probabilmente cercando qualche altra vittima sacrificale da invitare ai suoi non allettanti festini.

-Simpatico. Dopo sei lunghi anni ancora non sa nemmeno che esisto- sentì borbottare Amber, evidentemente contrariata.

Evans si limitò a scuotere il capo, sorridendo, per poi continuare la ricerca dello scompartimento, quand’ecco che un’altra voce la inchiodò dov’era.
Sheldon Clark:Caposcuola Corvonero, nonché persona odiosa.

-Ehi,Evans! Ti ho cercata ovunque, dov’eri finita? Beh, non importa! La riunione sta per cominciare, mettiti la spilla e andiamo- disse questo non prima di aver analizzato il suo vestito rosa con fiori, con aria critica. Ovviamente lui era già all’interno della sua impeccabile divisa.

Lily si pietrificò seduta stante ed Amber si chiese mentalmente se qualcuno le avesse fatto un incantesimo.

-Certo, arrivo subito Clark. Tu intanto... vai, vai-

-Ehi, Lils, che succede?- chiese Malory, una volta che il ragazzo fosse abbastanza lontano.

-La spilla. Ho dimenticato la spilla.- rispose lei, con un filo di voce.

La calma è la virtù dei forti, Lily.



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Ringrazio: lule brando che ha messo la storia tra i preferiti. <3

Poi:
1 - fay90
2 - Isabella Lovegood
3 - Lia G
4 - malandrina4ever
5 - Pro
6 - Silvialunastorta
7 - virginiawoolf


Insomma, se l'avete messa nelle seguite vuol dire che non vi fa proprio schifo, no? ç.ç

Infine grazie a Buck che ha recensito. *--*
Continua a farlo! *assale*
  
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