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Autore: Ashes of Stars    22/03/2006    3 recensioni
I più profondi sentimenti di Harry vengono a galla quando incontra Draco in condizioni disumane e costretto alla servitù finchè non troverà il vero amore.

"Dov’erano il suo fuoco? La sua furia? Il suo orgoglio?
Dovunque fossero, non potevano essere lontani. E io, conoscendomi, sapevo che li avrei trovati."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci giunti al terzo capitolo...finalmente iniziamo a scoprire un pò di più questo Draco...povero...chissà cosa deciderà di fare harry, ora che lo ha acquistato!!!Ho inviato all'autrice i vostri commenti, ne è molto felice e ringrazia tutti voi che leggete e che commentate.Spero che continuerete a seguire questa storia e che possa piacervi ancora di più.
In particolar modo voglio ringraziare Severus_pyton (per eventuali critiche sulla lunghezza rivolgersi all'autrice, io seguo i suoi tempi, sono innocente!!^^), Nayma (mia cara, anche tu non lamentarti con me per la lunghezza, e poi io li faccio lunghissimi,tu mi tagli tutte le cavolate che scrivo ^^ E poi tu che dici bravissima a me...e io che devo dire a te?), diavolettadark ( Grande Harry...forse...chissà se la penserai così fino alla fine...), stefydlv (prepari i fazzoletti...beh forse ti serviranno davvero, ma non mi sbilancio!!Felice che ti piaccia anche in italiano!), shortmaggot (vedrai che è proprio interessante,continua a seguirla!) e Agartha ( già,anche Harry vorrebbe sapere come mai Malfoy è ridotto così,e dovremo aspettare ancora un pò per saperlo purtroppo, anche se già qualche piccolo indizio arriva a fine capitolo.Comunque è fantastico vederti fra le recensioni, spero continuerà a piacerti!!Ti rispondo subito alla mail e tu mi raccomando...rivoglio le tue storie!!!Baci)

Nel caso possa interessarvi ho postato la mia prima shottina,una Draco/Harry veloce e senza impegni,se vi va di darci un'occhiata e farmi sapere cosa ne pensate la trovate nel mio account.A presto Fairy81

La versione inglese della fanfiction la potete trovare qui.
Nuovamente devo ringraziare Nayma,la super beta reader,senza di lei sarei realmente persa, e poi per questo capitolo è stat davvero fondamentale!!!grazie cara!!!Un bacio a tutte e buona lettura!!!


Titolo: Is that still you

Autrice: Ashes of Stars

Traduttrice: fairy81

Beta: Nayma

Avvertimenti: Slash

Disclaimer: I personaggi di questa storia non appartengono all' autrice ne tanto meno alla traduttrice.Sono frutto della mente della signora J.K. Rowling, e fortuna che li ha creati!


OBBLIGATO ALLA SCHIAVITù




“Potter, fottuto rompiballe!” sbraitò Draco, contorcendosi nella mia stretta come un pesce fuor d’acqua,mentre lo conducevo a forza senza grazia alcuna nel posto in cui abitavo. Assomigliava in modo così impressionante al ragazzo che ero solito ricordare, nonostante i vestiti e i capelli sporchi, che mi domandai ancora una volta, cosa fosse cambiato e soprattutto perché fosse cambiato. La mia pena verso Draco sparì però nell’ attimo in cui le cose che temevo di vedere in lui riaffiorarono con forza, come ad esempio quella piccola parte del mio passato viva quanto il mio presente.

“Silenzio, per favore…” gli imposi, le chiavi nella mano sinistra e Draco nella destra. Le mani del biondo erano legate dietro la schiena,cosa non necessaria a meno di non tener conto dei suoi frenetici tentativi di scappare, come un animale in gabbia, per liberarsi.

Draco si calmò, tutta la sua decisione ridotta in frantumi ed io ipotizzai che prendere ordini facesse ormai parte della sua nuova natura, in modo ingiusto forse, ma pazienza; il tempo cambia anche le cose più insignificanti. Eccetto me, io non cambio, semplicemente mi miglioro per il bene dell’umanità.

Una volta dentro l’opulenta eleganza della mia magnifica dimora ( ne scelta, ne arredata da me. Un decoratore ha realizzato questa favolosa casa signorile. Non io. ), spinsi Draco su una sedia, la mia mano ferita duramente da un Draco agitato che durante il nostro viaggio aveva ceduto a un fiume di rabbia repressa, così da qualche parte nella mia mente era riapparsa così l'immagine di milioni di offese rivolte contro di me; magro tentativo di riportare indietro il vecchio Draco.

Stavo lì,di fronte a quello splendente capolavoro; una delicata rappresentazione di ciò a cui portano il tempo,gli anni e i fallimenti. Tutto quel biondo sporco e grigio, uno spettacolo che avrei pensato semplicemente disgustoso su di lui, ma ora che era qui, così distrutto e vessato davanti a me, non mi sembrò divertente, soddisfacente o bello.

“Vai avanti allora, uccidimi...” sussurrò, un ricordo lacerato di come mi sentivo un tempo, all’ apice della guerra. Sul suo viso un’ espressione abbattuta di pura rassegnazione.

“Accio jeans, accio maglia, accio calzini...” la lista andò avanti, sono sicuro che voi potete immaginare cos’altro gli servisse. Una volta che tutti gli oggetti furono al sicuro fra le mie mani li gettai alla figura trasandata di fronte a me, che guardò con stupore al fagotto sul suo grembo, “Mettiteli.”

“Se non l’avessi notato, Potter, le mie mani sono legate.” Senza dubbio me ne ero dimenticato, comunque rimediai con un movimento della mano, e sono sicuro che borbottò un “grazie” prima di alzarsi per liberarsi degli orridi stracci che ancora indossava. Mi girai per evitare l’imbarazzo di entrambi, non prima comunque di aver notato le piccole cicatrici sparse per il suo corpo.

“Wow, Potter, hai un po’ di buon gusto…” il suo tono strascicato coprì il fruscio dei vestiti tolti che veniva dalla sua direzione. In realtà non ero io che avevo un buon gusto, ma qualcuno che avevo assunto per occuparsi della mia immagine dal momento che ero sempre al centro dell’attenzione pubblica, dopo la guerra più che mai.

“Hai finito?” borbottai un minuto dopo, curioso di vedere come apparisse ora che era ripulito, con dei vestiti un po’ più alla moda e confortevoli.

“No…” piagnucolò, suonando sinceramente disperato, come un bambino che cerca di portare a termine qualcosa ma che fallisce miseramente. Fu un gemito da spezzare il cuore e mi voltai per aiutarlo.

Non appena i miei occhi si posarono stancamente su Draco, notai le sue mani muoversi nervosamente, come Ron alle prese con la carta della cioccolata, sul bottone e la chiusura dei jeans. Dire che era strabiliante sarebbe esagerato, e per un momento mi prese quella leggera curiosità che provano i ragazzi per altri ragazzi.

I suoi occhi si incatenarono ai miei e dimenticai qualsiasi pensiero basso e sporco che mi aveva attraversato la mente, e prima di oltrepassare i limiti mi avvicinai per aiutare quel piccolo ragazzo diventato uomo prima di me.

Delicatamente allontanai le sue mani, solo per far si che le posasse sopra le mie, mentre io spingevo il bottone dentro l’asola e sistemavo i jeans sui suoi fianchi, così che calzassero come avrebbero dovuto. Dove abbia imparato a farlo non saprei dirlo, comunque quello non era certo il momento per pensarci.

Prima ancora che il mio cervello riflettesse sulle parole,la mia bocca le pronunciò: “Te ne puoi andare ora...” Rabbrividii quando lo vidi così indifeso, come se avessi detto qualcosa che andava contro le sue idee, e potei assistere alla sua lotta interiore, come se non fosse davvero sicuro che io credessi realmente in ciò che avevo detto.

“Ma...non posso...” si lasciò cadere pesantemente a sedere “ tu sei il mio padrone!”

“Ma non ho niente da farti fare, quindi puoi andartene…” dissi acido, torreggiando sopra di lui per mostrargli la mia autorità. “Qualsiasi cosa tu abbia fatto per cacciarti in questo pasticcio, qualsiasi cosa tu abbia fatto dopo non mi interessa ok? Ti ho salvato perché sono un Grifondoro, perché sono coraggioso e giusto. Ora per favore, vattene...”

“Tu non capisci,” si lamentò di nuovo, e in quel momento mi ricordò un indifeso gattino; qualcosa da stringere, da accarezzare e da sfiorare con amore. “Non posso andarmene. Sono obbligato alla schiavitù...”Sembrò paralizzarsi per un istante prima di ricominciare a muoversi.

“Allora dovrò venderti a qualcun altro.” Affermai, senza sapere perché volessi davvero fare una cosa del genere. Sinceramente la mia casa era grande abbastanza per dieci,quindici persone, perciò non sarebbe stato difficile mettere in un angolo questa piccola creatura e possibilmente lasciargli pulire la casa d’ora in poi, no? Adesso posso vedervi scuotere la testa, perché no, non sarebbe stato sbagliato, ma poi, non avreste dovuto fare i conti voi con Ron ed Hermione che vi angosciano per Draco giorno dopo giorno fino a quando non vi sarete liberati di lui.

Non avrebbe dovuto importarmene ma non fu così, fino a quando la preoccupazione per queste sciocchezze venne allontanata da un’ occhiata piena di paura negli occhi del biondo, subito rimpiazzata da tristezza, solo tristezza.

E ripensandoci adesso vorrei che mi avesse detto subito che sarebbe stato costretto alla schiavitù finché il vero amore non lo avesse legato a qualcun altro. Forse allora non mi sarei ostinato a combattere i miei sentimenti quando avrei potuto dargli molto più di un letto, di qualche vestito e di una possibilità di vivere una vita diversa da quella vissuta in precedenza.

  
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