Ero lì, ad aspettare che Edward continuasse il suo discorso, impaziente. Battevo nervosa il piede per terra, e seguivo il ritmo del mio cuore. Intanto osservavo Edward, che si era bloccato ad un certo punto del suo discorso. Lo conoscevo molto bene, infatti avevo capito che mi stava per dire qualcosa di tanto bello che non gli uscivano le parole.
"Dai, dimmi tutto!", gli chiesi con dolcezza.
"Bella, c'è solo un motivo per cui io voglio trasformarti. E su questa cosa ho ragione io. Ascoltami bene... Noi non possiamo stare insieme così, perché un giorno tu morirai. Un giorno io ti perderò. Un giorno scomparirai per sempre. E io sarò distrutto dal dolore, tanto distrutto che vivrò solo con il corpo e con un'anima danneggiata per tutto il resto della mia vita. Io... I-io ci tengo troppo a te, sei la cosa che la vita mi abbia donato di più bello. Davvero, io non so come spiegartelo."
Edward aveva fatto il suo discorso. Ora toccava a me, ma non sapevo cosa dire. Restai a bocca aperta guardando la persona che mi amava di più al mondo. Ora avevo finalmente capito quanto contavo per lui. Non aveva mai avuto il coraggio di dirmi questo, solo i soliti “Ti amo!”. Improvvisamente, una grossa goccia d'acqua si posò delicatamente sulle mie gambe tremanti ed Edward si gettò alle mie braccia.
"Ti prego, non piangere. Volevo solo farti capire una volta per tutte cosa provo per te. Provo un sentimento che non ho mai provato per nessuno. E credo di avertelo fatto capire, ora", mi disse con la voce rotta dall'emozione Edward.
Ora provai a ragionare io: cos'era che rendeva la mia vita la più felice di tutti? Cos'era che amavo di più al mondo oltre ai miei genitori? Una sola risposta mi arrivò nella mente. Una. E basta. Edward, Edward e solo Edward.
Dopo un quarto d'ora che ragionavo sempre sulle stesse cose, mi decisi a parlare:
"Edward, hai ragione. Hai sempre avuto ragione. Io, senza di te, sono solo un corpo senz’anima. Tu sei la cosa più importante della mia vita. E per questo credo di doverti dire che accetto. Accetto di perdere la vita per te. Per sempre."
“Non mi aspettavo che accettassi. Lo so, sono uno stupido, ma è l'unica cosa che posso fare per non perderti. C'è solo un problema: come lo diciamo a Charlie?"
Ora che, per una volta, avevo immaginato di vivere una vita felice da vampira, un pensiero triste affiorò per l’ennesima volta nella mia mente: Charlie. Jacob. Cosa avrei fatto senza di loro? Che cosa avrebbero detto? Mi avrebbero odiata per sempre? Ma io non potevo fare altrimenti… Per una sola volta dall’inizio di quel dannato discorso, abbozzai un sorriso, per rendere felice Edward, per fargli capire che la scelta che avevo fatto non fosse falsa.
Ma non potevo nascondergli niente, ormai. Mi conosceva più di me stessa, per questo mi fece un sorriso triste e mi abbracciò: “Vedrai che quando sarai una Vampira non soffrirai più. Te lo giuro. Te lo giuro sulla mia vita. Te lo giuro per l’eternità.