Capitolo quarto - La proposta di Ace
 
Finalmente anche Rufy era arrivato a destinazione.
Appena entrò in casa buttò lo zaino per terra e lo lasciò lì alla meglio.
-Oi Rufy, il pranzo è nel frigo!- lo avvertì Ace che se ne stava comodamente spaparanzato sul divano a guardare la tv. Il ragazzo di gomma finì di mangiare in un battibaleno e raggiunse subito il fratello in salotto.
-Ace la vuoi piantare di stare a perder tempo davanti a queste telenovele romantiche?!Tutti i giorni questa che palle!- lo sgridò.
-Senti chi parla!Tu che sei quasi maggiorenne e ancora guardi i cartoni animati per neonati!- gli rispose l'altro.
-Stai zitto va!Sappi che non sono mica l'unico a seguire Dragon Ball e i Fantagenitori!-
-Certo. Comunque prendi pure il telecomando e metti dove ti pare tanto oggi non c'è un cazzo d'interessante!- glielo lanciò Ace.
Rufy lo afferrò al volo e fece un giretto per i canali.
-Certo che la mediaset fa veramente schifo in questi ultimi mesi!- commentò deluso.
-Allora non mi racconti nulla?Come te la sei passata a scuola?-
-Bene bene. Ho conosciuto dei ragazzi del quarto anno che si chiamano uno Zoro e l'altro Sanji. Inoltre ho stretto amicizia anche con la sorella della tua fidanzata!-
-Usop e Chopper se la passano bene imm....COME DIAVOLO HAi scoperto che sono fidanzato?!!E' impossibile che te lo abbia detto Nami, lei non sa niente!-
-Infatti non è stata Nami...Me ne ha parlato una tua cara amica: Robin!-
-Sei diventato pure suo amico ora?Incredibile!-
-Perchè che c'è di male??Mi è simpatica!-
-Non è che qualcuno si è preso una cotta per una certa ragazza oggi?-
-Ma cosa dici!?Però mi racconteresti un po' di più su di lei?Sò che andavate molto d'accordo..-
-Ti interessa eh?E va bene fratellino. Vedi, la sua è una storia molto triste. Quando era molto piccola i suoi genitori morirono e la sua isola venne distrutta a causa di una guerra terribile. Purtroppo lei è l'unica superstite ed è stata costretta a lottare contro la morte...alla sola età di 8 anni. Poi si è trasferita qui ad Aka e ha iniziato a frequentare la scuola ma senza riuscire a creare un rapporto d'amicizia con nessuno, soprattutto perchè gli altri ragazzi cercavano di evitarla per via del suo frutto del diavolo. Lo stesso succedeva a me per colpa del frutto Mera-Mera che ho mangiato, però un bel giorno le cose cambiarono in meglio. Lei fu spostata nella mia classe e dato che noi eravamo gli unici ragazzi dell'istituto con questi strani poteri, stavamo sempre insieme e ci confidavamo ogni cosa. Diventammo compagni inseparabili e più tardi anche Nojiko decise di unirsi a noi.- spiegò il fratellone. Era stato molto serio e chiaro in quell'istante.
-Adesso capisco perchè non si fida delle persone a lei estranee. Ha una brutta vita alle spalle!- commentò Cappello di Paglia alla fine del discorso.
-Vorrei tanto rivederla!Chissà dove abita ora??-
-Io lo so!Oggi siamo venuti a piedi insieme e mi ha mostrato casa sua!Da quant'è che non hai più sue notizie?-
-Da un pezzo!Hey Rufy devo complimentarmi con te, non sapevo fossi così abile con le donne!!-
-Basta, non è divertente!Sei solo uno stronzo!-
-Mamma mia come siamo diventati permalosi!Stavo solo scherzando. Senti, avrei un'idea: che ne dici di andare a chiamare Robin e di chiederle se domani mattina può venire da me?Posso portartici in auto se ti va ma prima manderò un sms a Nojiko così ci ritroveremo tutti e tre insieme. I vecchi amici che si ritrovano. Cosa ne pensi?- gli propose Ace entusiasta.
-SEI UN MITO FRATELLONE!- urlò Rufy tutto esaltato e poi aggiunse -Però a volte sei STUPIDO!!-
-E TU SEI UNA TESTA DI RAPA!!- ribattè e subito dopo entrambi si misero a ridere come pazzi.
Sì, Rufy ed Ace ci correvano qualche anno tra di loro e le litigate erano frequenti, ma si volevano un bene dell'anima ed ognuno era pronto ad aiutare l'altro nei momenti di difficoltà. Insomma anche se non sembrava, erano molto legati e si comportavano esattamente come avrebbero fatto dei veri fratelli.
-Vado subito da Robin!- affermò il giovane di gomma e uscì come un uragano dalla porta.
-RUFY!!Sei il solito materiale!Non scordarti di dire a Robin che la saluto tanto, mi raccomando!- si mise ad urlare il più grande affacciandosi dalla finestra.
-Ok, non mi dimentico!- lo rassicurò il fratellino prima di sparire dalla sua vista.
-Ragazzi quanta pazienza ci vuole!Si è pure scordato che potevo portarlo in macchina...E va beh, sprecherò meno benzina, ah ah!!- rise l'altro e se ne ritornò dentro.