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Autore: Little_Lotte    19/07/2011    13 recensioni
Sbirciando nei vari siti dedicati a Glee, ho letto che giravano delle voci riguardo ad un possibile spin off su Kurt, Blaine, Rachel e Finn a New York, dopo il liceo. Ovviamente mi è sembrata una cosa geniale, ma dal momento che si tratta solo di voci e non ci sono ancora certezze, dovremo tutti aspettare fino alla terza serie per scoprire se c'è un fondo di verità!
Visto che non ho intenzione di aspettare, ho deciso di scrivere il mio spin off personale, prendendo il titolo in prestito da Perez, che lo aveva suggerito in una qualche intervista.
Non sono un'amante dei Finchel, ma essendo anche loro protagonisti di questa storia, cercherò di dar loro un po' di spazio e di non incentrarmi troppo sui Klaine (ma già so che non sarà facile).
Quello che mi accingo a scrivere è più o meno ciò che mi immagino potrebbe accadere ai nostri protagonisti a New York, una serie di racconti in ordine cronologico, ma senza una vera e propria trama e senza un filo logico..spero vi piaccia e non sia troppo delirante! :)
Grazie a tutti coloro che mi seguono sempre.. vi adoro, siete voi la mia ispirazione!
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene si, siamo arrivati all'ultimo capitolo...e non avete idea di quanto io sia triste, è un po' come se una piccola parte di me fosse stata strappata via.

So bene che continuerò a scrivere, sto già portando avanti un'altra fan fiction e di sicuro ne scriverò altre in futuro...ma mi ero così affezionata a questa storia, era diventata un'abitudine quotidiana mettermi al computer ed inventare nuove avventure per Kurt, Blaine, Finn e Rachel e adesso che è tutto finito, mi sento veramente vuota!

Vorrei tanto dire qualcosa, una di quelle dichiarazioni smelense e strappalacrime che mi piacciono tanto, ma credo proprio che aspetterò la fine del capitolo per farlo... per adesso, vi dico solamente che ho adorato scrivere questa fan fiction e spero tanto che questo epilogo possa esserne la degna conclusione.

Buona lettura... ci sentiamo alla fine del capitolo! :)



Mattina di Natale, sette anni dopo...



<< Lascialo stare, questo è mio! >>

<< Non è vero, è mio! >>

<< Chi l'ha detto?! è mio! >>

<< E' più grande, quindi è mio! >>

<< PAPA'! >>

Kurt e Blaine si rigirarono nel letto.

Avevano sentito le grida provenienti dal salotto sin dalla loro camera e sapevano che non ci sarebbe voluto molto prima che si spargessero anche lì.

Infatti, nel giro di appena un paio di minuti, la porta si spalancò e due bambini, un maschio e una femmina, corsero dentro la stanza e si gettarono sul letto, cominciando a saltare sul materasso.

<< Papà, Rose continua a dire che quel regalo enorme che c'è sotto l'albero di Natala è per lei! >> piagnucolò il maschietto, un bambino con tanti capelli ricci di colore nero e gli occhi color nocciola << Ma è mio, vero?! >>

<< Ci sono disegnati degli unicorni sulla carta! >> fece eco la bambina, occhioni azzurri e capelli castani, leggermente mossi << Quindi è per me! >>

Kurt e Blaine ridacchiarono e finalmente si decisero a venir fuori dalle coperte.

<< Adesso state buoni tutti e due, d'accordo?! >> disse Kurt, tentando di mostrarsi almeno un po' autoritario, per quanto fosse estramente difficile quando si trattava dei suoi figli.

Non sapeva come mai, ma quei due bambini riuscivano sempre ad intenerirlo, anche quando incominciava ad arrabbiarsi seriamente.

<< Rose, Everett... mi dispiace darvi una brutta notizia. >> continuò << Ma quel regalo non è per nessuno dei due: è per Barbra. >>

I due bambini reagirono a quella notizia con una smorfia.

<< Ma non è giusto! >> commentò Everett << Perchè il regalo più bello se lo prende lei?! >>

<< Ehi, chi ha detto che il suo regalo è più bello?! >> intervenne Blaine, arruffando i capelli ricci del bambino << Per voi ce ne sono molti altri e vi assicuro che sono tutti stupendi! >>

I due fratellini guardarono entrambi i genitori con gli occhioni spalancati.

<< Davvero?! >> domandò Rose, accoccolandosi fra le braccia di Blaine.

<< Oh, ma certo! >> esclamò il moro, dandole un bacio sulla fronte << Diglielo anche tu, Kurt! >>

Kurt fece segno di sì con la testa, accogliendo fra le sue braccia il piccolo Everett.

<< Assolutamente si. >> confermò << Infatti vi suggerisco di aprirne qualcuno subito, prima che arrivi Barbra...che ne dite?! su, fate in fretta...così poi vengo a prepararvi la colazione! >>

I due fratelli si guardarono e sorrisero.

<< Va bene! >> esclamò Everett, liberandosi dalla presa di Kurt e prendendo per mano la sorellina << Dai Rose, andiamo! >>

La piccola fece segno di si con la testa e saltarono tutti e due giù dal letto.

<< Ehi, non vi dimenticate niente?! >> domandò loro Blaine, fingendosi offeso.

Kurt sorrise e i bambini si scambiarono uno sguardo leggermente confuso.

<< Oh si! >> realizzò improvvisamente Everett.

Saltò nuovamente sul letto e andò a baciare affettuosamente sulla guancia entrambi i padri.

<< Buon Natale papà K! Buon Natale, papà B! >>

Aspettò che sua sorella facesse lo stesso, poi la prese di nuovo per mano e tornarono insieme in soggiorno, per scartare i loro regali.

Kurt e Blaine risero di gusto, poi il moro si voltò verso suo marito e gli sorrise.

<< Mi sono appena reso conto che con tutta questa confusione non ti ho salutato come si deve. >> disse, accarezzandogli dolcemente il viso << Direi che è il caso di rimediare, non trovi?! >>

Kurt ricambiò il sorriso e fece segno di si con la testa, mentre Blaine si sporse verso di lui e lo baciò dolcemente sulle labbra, continuando ad accarezzargli il volto.

Dopo averlo baciato teneramente per qualche minuto, Blaine si staccò dalle labbra di Kurt e continuò a guardarlo dolcemente.

<< Come è possibile che siamo sposati da sette anni, stiamo insieme da quattordici e io continuo ad amarti come il primo giorno?! >> domandò, giocherellando con i suoi capelli.

Kurt sospirò beatamente e gettò le braccia al collo di Blaine.

<< Perchè è così anche per me. >> rispose dolcemente << Perchè siamo anime gemelle, Blaine. >>

Il sorriso sul volto di Blaine si fece ancora più ampio; decisamente non poteva aspettarsi una risposta migliore.

Abbracciò forte Kurt e se lo strinse al petto.

<< Buon Natale, amore mio! >> disse, posando un tenero bacio sulla sua fronte.

Kurt chiuse gli occhi e lo abbracciò più forte.

<< Buon Natale, Blaine. >>


*


Era quasi ora di pranzo e la famiglia Hummel Anderson stava solamente aspettando l'arrivo dei loro ospiti per dare ufficialmente inizio ai festeggiamenti natalizi.

Erano ormai diversi anni che passavano così il Natale, sebbene qualche volta fossero stati presenti anche Carole e Burt, che quell'anno avevano preferito rimanere a Lima per mancanza di tempo e di denaro.

Kurt e Blaine avevano insistino a lungo affinchè cambiassero idea, si erano anche offerti di pagare loro le spese del viaggio, ma senza ottenere alcun risultato.

<< Non morirà nessuno se per quest' anno restiamo in Ohio. >> aveva detto Burt << Inoltre abbiamo ricevuto un invito da parte di tua zia, che ci tiene tanto a farci conoscere la sua nuova compagna* e noi abbiamo accettato! staremo benone, non preoccupatevi. >>

Per cui quell'anno sarebbero stati solamente in sette: Kurt, Blaine, Rachel, Finn e i loro tre bambini.

Kurt , per l'occasione, si era messo seriamente d' impegno: aveva cucinato un pranzo da favola, addobbato la casa con decorazioni color rosso e oro, si era vestito elegante (costringendo il resto della famiglia a fare lo stesso) e aveva creato una perfetta atmosfera natalizia.

Blaine trovava che tutto il suo interesse nei confronti di quella festa fosse davvero ammirevole, considerato che Kurt neanche credeva in Dio e di certo non approvava particolarmente il significato religioso di quella festa.

Ma in fondo il Natale era anche la festa della famiglia, soprattutto dei bambini, e Kurt sapeva benissimo quanto i suoi figli ci tenessero a festeggiare assieme ai loro genitori, agli zii e alla loro cuginetta, per cui si era piacevolmente rassegnato all' idea che ogni anno, almeno fino a che i bambini non fossero stati abbastanza grande, avrebbero continuato a celebrarlo tutti insieme.

Blaine non poteva fare a meno di amare Kurt ancora di più per tutto questo; quando presero la decisione di diventare genitori, due anni dopo il loro matrimonio, era un po' spaventato all'idea che Kurt potesse in qualche modo metterlo da parte per dedicarsi solamente al bambino, ma erano bastati pochi mesi di paternità per rendersi conto che non solo le cose fra di loro non erano cambiate, ma che il loro amore si era addirittura rafforzato.

Essere genitori era senza dubbio l'esperienza più bella della loro vita e Rose ed Everett erano da cinque anni la loro continua costante di brio e spensieratezza, della quale non avrebbero mai potuto fare a meno.

Erano stati una vera e propria sorpresa per Kurt e Blaine; desideravano tanto un figlio e quando Rachel si era offerta di esserne la madre biologica, i due avevano accettato senza neanche un briciolo di esitazione. Volevano un figlio più di ogni altra cosa al mondo, ma non immaginavano che ne sarebbero nati addirittura due! in effetti, nessuno sapeva che Shelby avesse un fratello gemello e che questa cosa avrebbe influenzato anche la nascita dei futuri figli di Rachel, tanto più che la sua primogenita era nata figlia unica.

Non che Kurt e Blaine si lamentassero, anzi! quei due bambini erano la cosa più bella che si potesse desiderare ed erano incredibilmente felici di essere genitori di due creature così meravigliose.

Rose era senza dubbio la bambina più dolce del mondo, somigliava quasi ad una bambola e aveva lo stesso dolcissimo sorriso e gli stessi occhioni azzurri di Kurt; Blaine avrebbe giurato che fosse suo marito il padre biologico dei loro bambini (era piuttosto difficile stabilirlo, dal momento che avevano mescolato il loro sperma, sempre su suggerimento di Rachel), vista l'incredibile somiglianza con la bambina.

Da parte sua, Kurt era certo del contrario, cioè che fosse Blaine il vero padre; bastava guardare gli occhi nocciola e i capelli ricci e ribelli di Everett per esserne tanto sicuro, accompagnati dal suo incredibile estro e dal suo costante bisogno di essere sempre al centro dell'attenzione.

Certe volte, per quando sapessero che era del tutto impossibile, a Kurt e Blaine piaceva pensare che erano figli di tutti e due, che magari per qualche strano fenomeno biologico o scientifico, i due ovuli di Rachel fossero stati fecondati da entrambi e che Rose ed Everett fossero davvero figli naturali di tutti e due.

Era completamente fuori di testa, Kurt e Blaine lo sapevano molto bene...ma gli piaceva sognare che fosse davvero così!

<< Papà K, questo vestito mi prude! >> si lagnò la piccola Rose, grattandosi freneticamente le gambe.

<< Rose Hummel Anderson, non ti azzardare! >> l'ammonì Kurt << Sai quanto tempo ci ho messo per farti avere quell'abito?! viene dalla mia nuova collezione, ho fatto carte false affinchè mi permettessero di farne una versione anche per bambine! >>

Blaine rise.

Erano passati anni dal loro approdo a Broadway, ormai le cose erano davvero cambiate; Kur era diventato una vera e propria stella del teatro e, come tutte le stelle che si rispettino, aveva deciso di dedicarsi anche ad altri settori e al momento stava dando vita ad una sua personale linea di abbigliamento.

Blaine invece, anch'egli diventato molto famoso nel mondo del musical, si stava cimentando nella composizione della sua prima opera, una sua particolare versione della bellissima commedia di Shakespeare "Sogno di una notte di mezza estate".

Senza dubbio, di strada ne avevano fatta parecchia.

Rose continuava a lamentarsi per il suo vestito, mentre suo fratello Everett le saltellava intorno allegramente, canticchiando canzoncine di Natale.

Blaine rise e andò ad abbracciare la bambina.

<< Trovo che tu somigli moltissimo ad una principessa, vestita così. >> dichiarò, prima di darle un tenero bacio sulla fronte.

Rose rise e si strinse forte a suo padre.

<< E io? e io?! >> domandò Everett, continuando a saltare intorno a suo padre e sua sorella.

Kurt si avvicinò, lo prese in braccio e lo fece  montare sulle sue spalle.

<< Tu sei un piccolo demonietto, Anderson! >> commentò ridacchiando << La copia sputata di tuo padre Blaine! >>

<< Ehi! >> protestò quest'ultimo, facendo il finto offeso.

Si misero tutti a ridere e in quel momento sentirono suonare al campanello.

<< Eccoli, sono arrivati! >> esclamò Rose, precipitandosi ad aprire la porta.

Kurt e Blaine sorrisero, mentre il controtenore rimetteva a terra Everett, il quale corse anche lui alla porta per ricevere i loro ospiti.

<< Barbra! >> esclamarono i due bambini in coro, gettandosi fra le braccia della cuginetta.

<< Everett, Rose! >>

Kurt e Blaine osservarono la scena inteneriti, così come Finn e Rachel, rimasti bloccati sulla porta di ingresso.

<< Bambini, non siate maleducati. >> li ammonì gentilmente Kurt << Salutate anche lo zio e la zia. >>

I bambini obbedirono e andarono a salutare anche Finn e Rachel.

<< Ciao zio Finn, ciao zia Rachel! >>

<< Ciao piccoletti! >> rispose affettuosamente Rachel.

<< Buon Natale, bambini. >> fece eco Finn, altrettanto affettuosamente.

<< Barbra, vieni a vedere i nostri nuovi giocattoli! >> disse allegramente Rose, prendendo per mano sua cugina << Papà B e papà K ci hanno fatto dei regali bellissimi. >>

<< Si, ne abbiamo anche per te! >> aggiunse Everett.

<< Oh, che bello! >> gioì la piccola Barbra << Andiamo! >>

I bambini corsero via, lasciando finalmente gli adulti da soli.

<< Buon Natale, ragazzi! >> esclamò Kurt, andando ad abbracciare prima Rachel e poi Finn.

<< Buon Natale anche a voi. >> rispose dolcemente Rachel << Anche se io non lo festeggio, è sempre bello poter passare questa giornata insieme a voi. >>

<< Si, soprattutto per i bambini. >> fece eco Finn, dopo aver abbracciato anche Blaine << Guardate come sono contenti! >>

Si voltarono verso l'albero di Natale, dove i loro figli stavano scartando gli ultimi regali rimasti, fra cui il gigantesco pacco che quella mattina aveva fatto tanto litigare Everett e Rose e che invece era destinato alla piccola Barbra.

<< Wow, ma questa è proprio la bambola che volevo tanto..grazie! >>

Rachel, guardando quell'adorabile quadretto, non potè fare a meno di commuoversi e lo stesso fece anche Kurt.

<< Non trovate che siano meravigliosi?! >> disse Rachel, tirando su col naso e stringendosi forte a suo marito << E' incredibile che abbiano già sei anni, crescono così in fretta! >>

<< Beh, Rose ed Everett hanno solo cinque anni. >> la corresse Blaine.

Kurt guardò la piccola Barbra e sorrise.

<< Finn, Barbra è identica a te! >> osservò, voltandosi verso il fratellastro << La tua fotocopia esatta! >>

<< Beh, per fortuna! >> intervenne Rachel ridendo << Se non altro non ha preso il mio naso! >>

Kurt e Blaine scoppiarono a ridere e Finn schioccò un bacio sulla guancia di sua moglie.

<< In compenso >> le sussurrò in un orecchio << Ha i tuoi occhi e tutta la tua determinazione! >>

Rachel sorrise e poggiò la testa sul petto di Finn.

<< E io vi amo entrambe, da morire. >> aggiunse, accarezzandole dolcemente il viso.

Rachel si strinse ancora di più in quell'abbraccio e Kurt e Blaine fecero lo stesso, ispirati da quel'improvviso momento di tenerezza.

<< Mamma, papà! >> bubbolò in lontananza Barbra, voltandosi verso i suoi genitori << Smettetela di essere così mielosi! >>

<< Oh, lascia stare Barbra. >> le disse Rose con fare rassegnato << I grandi sono così, anche papà B e papà K stanno sempre a sbaciucchiarsi! >>

<< Si e dormono sempre abbracciati! >> aggiunse Everett, facendo una smorfia di disgusto << E certe volte quando io e Rose ci alziamo durante la notte per andare in bagno, sentiamo strani rumori dalla loro camera.. secondo me invece di dormire fanno gli sdolcinati anche di notte! >>

<< Oh, anche mamma e papà fanno lo stesso! >>

<< Ok bambini, adesso basta con queste chiacchiere! >> esclamò Kurt, completamente rosso in volto << Andate a lavarvi le mani, fra poco si va a tavola! >>

I bambini obbedirono e andarono in bagno, mentre gli adulti si guardarono tutti con aria estremanente imbarazzata.

<< Credete che siano troppo piccoli per sapere certe cose?! >> domandò Blaine, con le guance ancora in fiamme.

<< Scherzi, non ci penso neanche a raccontare a Barbra quello che succede di notte fra me e sua madre! >> replicò Finn, quasi disgustato << Certe cose più tardi le viene a sapere e meglio
è!  >>

Rachel rise, imitata da Kurt e Blaine, che continuarono a tenersi stretti in un abbraccio.

<< Beh, prima o poi dovremmo dirglielo. >> disse Blaine, posando un bacio sul collo di Kurt << Servirà solamente a fargli capire che i loro genitori si amano moltissimo! >>

<< Si, Blaine..apprezzo il romanticismo! >> ribattè Finn, un po' scettico << Ma ripeto, il più tardi possibile! >>

Scoppiarono di nuovo tutti a ridere, poi alla fine Kurt decise che era il caso di dare il buon esempio ai bambini e di andare anche loro a tavola.

<< Su, muoviamoci! >> esortò << Ho preparato un sacco di cose deliziose e mi aspetto che le mangiate tutte, fino all'ultima briciola! >>


*


<< Papà K, Everett mi ha tirato un calcio! >>

<< Spiona! >>

<< Everett Hummel Anderson, non rispondere male a tua sorella e smettila di prenderla a calci. >>

<< Ben ti sta, stupido! >>

<< Rose, non offendere tuo fratello! >>

<< Mamma, io e Rose possiamo alzarci e andare a giocare?! >>

<< Barbra, non essere maleducata! si rimane a tavola fino a che non è finito il pranzo. >>

I bambini misero il muso e gli adulti non poterono fare a meno di sorridere.

Erano abituati a questo genere di situazioni, ci convivevano da anni ormai e sapevano che, per quanto fastidiose potessero essere, non potevano davvero farne a meno.

Blaine scompigliò affettuosamente i capelli di Everett, seduto proprio di fianco a lui e gli fece l'occhiolino.

<< Comportati da bravo bambino. >> gli disse dolcemente << Sii l'uomo di casa! se ti comporti bene con le ragazze, allora vedrai che anche loro poi faranno lo stesso. >>

Everett lo guardò con i suoi occhioni spalancati.

<< Davvero? >> domandò, non del tutto convinto.

<< Certamente! >>

Everett guardò le due bambine e fece un sorriso.

<< Va bene papà B, mi fido! >> disse allegramente << Possiamo andare a giocare?! tanto noi abbiamo finito di mangiare! >>

Blaine fece spallucce e si voltò verso Kurt, cercando in lui un segno di approvazione.

Il controtenore fece il sostenuto per qualche istante, ma si lasciò intenerire dall sguardo da cucciolo di Everett (lo stesso di suo marito, altra ragione che lo portava a credere che fosse Blaine il padre) e finì per cedere.

<< Va bene, andate pure. >> acconsentì, in tono di totale rasseganzione << Ma tornate qui non appena sentite che vi stiamo chiamando...non vorrete perdervi il dolce! >>

<< Grazie papà! >>

I bambini scesero giù dalle loro sedie ed abbandonarono la cucina ad una velocità supersonica.

Finn e Blaine ridacchiarono divertiti, mentre Rachel e Kurt lanciarono loro un'occhiataccia.

<< Finirete per viziarli questi bambini! >> commentò Rachel acidamente << Io e Kurt almeno cerchiamo di educarli e renderli un po' più disciplinati! >>

<< Ah, questo è quello che credi tu! >> rispose Blaine, senza smettere di ridere << Kurt fa finta di essere quello tutto d'un pezzo, in realtà bastano il sorriso della piccola Rose e lo sguardo da cucciolo del piccolo Everett a farlo sciogliere come neve al sole! >>

Kurt sorrise.

<< Ebbene si, lo ammetto! >> esclamò felicemente << Sono pazzamente innamorato dei miei figli! come tutti voi del resto, no?! >>

Finn e Rachel non risposero, ma si guardarono e sorrisero, prendendosi per mano.

Blaine fece segno a Kurt di alzarsi e raggiungerlo e questi si mise a sedere sulle sue ginocchia, mentre il moro lo abbracciava da dietro e lo baciava dolcemente sulla guancia.

<< Vi rendete conto di quanto siano cambiate le cose nel giro degli ultimi anni?! >> disse Kurt, con un tono di velata malinconia << Quando siamo arrivati qui a New York eravamo poco più che adolescenti, quattro ragazzi in cerca della loro strada e del loro futuro...e adesso eccoci qua, lavoratori affermati e genitori di tre splendidi bambini! è pazzesco, non trovate?! >>

Rachel sospirò e andò anche lei a sedersi sulle ginocchia di suo marito.

<< Non credevo che sarebbe mai stato così bello! >> commentò << Insomma, sono la protagonista di uno dei musical più famosi di Broadway, ricopro il ruolo che ha reso famosa la grandissima Barbra Straisand...eppure la cosa che mi rende più felice in assoluto è il pensiero di mio marito e di mia figlia! chi lo avrebbe mai detto, eh?! >>

Finn sorrise e cinse le spalle di sua moglie con le braccia.

<< Niente di ciò che ci è successo negli ultimi anni faceva parte dei miei piani, quando eravamo al liceo. >> disse, accarezzandole dolcemente i capelli << Credevo che sarei rimasto a Lima per tutta la vita e avrei finito per diventare uno di quelli allenatori di football frustrati e completamente disillusi dalla vita, come il mio vecchio coach Tanaka! E sapete una cosa?! sono davvero felice che le cose siano andate in questo modo. >>

<< Già, anche io. >> fece eco Rachel, intrecciando le sue dita con quelle di Finn.

<< Anche noi. >> risposero in coro Kurt e Blaine.

Non dissero altro, rimasero così abbracciati in silenzio, ascoltando il suono delle risate dei loro figli, proventienti dal salotto.


*


Anche quel Natale stava ormai giungendo al termine e come tutti gli anni, dopo ore ed ore di giochi, risate e corse in qua e in là per la casa, Rose, Everett e Barbra erano letteralmente crollati dal sonno.

Se ne stavano buoni buoni sul divano, beatamente addormentati come tre angioletti, dando finalmente un po' di tregua ai loro genitori, che per tutto il tempo non avevano fatto che rincorrerli in ogni angolo di tutte le stanze.

Kurt, Blaine, Rachel e Finn non la smettevano di fissare quello spettacolo, talmente bello da togliere loro il fiato; guardavano i loro bambini tenendosi abbracciati, con gli occhi che brillavano e che trasmettevano tutto il loro incontenibile amore.

Era un momento di una bellezza indescrivibile, un momento che avrebbero voluto immortalare e far durare per sempre.

Era tutto meravigliosamente, semplicemente perfetto.

Di momenti come quelli ne avevano vissuti tanti e tutti e quattro sapevano bene che ce ne sarebbero stati ancora molti altri, che non avrebbero mai smesso di essere così felici e che la vita aveva ancora in servo per loro tantissime splendide sorprese.

Di problemi ce ne sarebbero stati comunque, come sempre del resto! ma avrebbero continuato ad affrontarli con coraggio ed ottimismo e con la consapevolezza che, dopo la tempesta, c'è sempre un meraviglioso arcobaleno a brillare nel cielo.

Rachel e Kurt si strinsero forte ai loro uomini, continuando a guardare i loro figli, ancora addormentati sul divano.

Finn mise un braccio intorno alla vita di Rachel e lasciò che appoggiasse la testa sul suo petto, mentre giocherellava distrattamente con i suoi capelli.

Blaine, invece, andò ad abbracciare Kurt da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla e baciandolo dolcemente sul collo, mentre suo marito teneva stretta la sua mano e se la portava alle labbra, per ricoprirla di teneri, piccoli baci.

Sorrisero, emettendo all'unisono un lungo e beato sospiro.

L'avevano trovata la strada per la felicità, da molti anni ormai; avevano imboccato la giusta direzione e avrebbero continuato a percorrere il loro cammino fino alla fine, a testa alta, con coraggio e determinazione.

Ma soprattutto, insieme.

Così, come l'avevano cominciato.

Fine

 

N.D.A:  * Il riferimento alla zia lesbica di Kurt viene uno spoiler che gira da un po' di tempo, secondo il quale l'attrice Anne Hathaway dovrebbe ricoprire proprio questo ruolo nella prossima stagione.

Che cosa posso dire...che sono incredibilmente felice di aver scritto questa fan fiction e di aver parlato con tantissime persone stupende che in tutto questo tempo l'hanno letta e recensita! vi ringrazio tutti, uno per uno, per avermi seguito costantemente e avermi lasciato tutte quelle bellissime recensioni, molte delle quali mi hanno anche fatto parecchio piangere.

Mi sono affezionata ancora di più ai personaggi, prima di scrivere questa storia i Finchel non mi facevano impazzire e sono arrivata addirittura ad adorarli; i Klaine poi...beh, loro due li ho sempre amati e credo che continuerò ad amarli per sempre! a tal proposito, chiedo scusa per aver un po' trascurato i Finchel, ma in effetti mi riesce molto più facile scrivere su Kurt e Blaine.

Non so se scriverò ancora su Finn e Rachel, ma di sicuro lo farò su Kurt e Blaine (anzi, già sto scrivendo una fan fiction su Blaine, che col tempo sforerà nella Klaine...mi faccio pubblicità occulta.. u.u  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=749427&i=1 )

 

Un enorme grazie va alle meravigliose  KKlaine e Nefastiaable (che hanno contribuito alla nascita di Rose ed Everett)  e GingerKinomiya, per avermi supportato durante tutto questo tempo!

Ringrazio ovviamente anche tutti gli altri miei stupendi lettori e recensori, che vorrei tanto poter citare uno per uno, ma a quel punto non la finirei più!

Grazie ancora di cuore, per essere rimasti al mio fianco durante questo meraviglioso cammino!

Vi adoro.

 

Federica :)

  
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