Capitolo quinto - A spasso per la città

Rufy ci mise solo 15 minuti per raggiungere l'abitazione dell'archeologa.
"Speriamo non sia uscita" pensò il giovane. Aspettò un attimo e poi suonò il campanello dell'appartamento di Robin. Subito dopo la donna andò ad aprire la porta....non si aspettava di certo che fosse di nuovo quel buffo ragazzo di gomma!
-Ciao Rufy. Sei di passaggio?- lo salutò.
-Veramente sono venuto apposta per chiederti una cosa. Mi manda Ace.- rispose.
-Entra.-
-Scusa per il disturbo Robin!- le disse il moro temendo di essere d'intralcio -Prima di tutto, mio fratello ti manda tanti saluti e poi mi ha chiesto se ti andrebbe di andare a trovarlo domani mattina, prima di scuola. Sai, è impaziente, non vede l'ora di rivederti! Ah, me ne stavo per dimenticare, ci sarà pure Nojiko.-
-Nessun disturbo, figurati. Mi farebbe davvero piacere scambiare due chiacchiere con Ace e Nojiko perciò riferisci pure al tuo fratellone che accetto volentieri il suo invito.-
Era da un sacco di tempo che l'universitaria non aveva più notizie dei suoi migliori amici ed ora le si presentava l'occasione ideale per poterli riabbracciare.
-Fantastico!Sono molto felice per voi!- esclamò Cappello di Paglia.
-Sì, anch'io. Ehm, Rufy, sembra quasi che io voglia cacciarti via ma non fraintendermi. Il fatto è che stavo per uscire. Volevo comprarmi dei vestiti nuovi e...se non hai impegni puoi venire a farmi compagnia.- gli propose l'archeologa.
Si stava lentamente abituando alla presenza di quel moccioso. Gli si era anche affezionata un po'.
-Sicura che non ti sono d'impiccio?-
-No, perchè dovresti esserlo?Si tratta di un innocuo giretto per i negozi, niente più.-
-Va bene allora!-
Così Robin prese la borsa e i suoi occhiali da sole, si preparò e uscì con Rufy al suo seguito. A prima vista sembravano fratello e sorella piuttosto che due amici conusciutisi da poco!
Decisero di avventurarsi nella parte commerciale del quartiere e dopo aver superato una miriade di gente, si recarono nel luogo in cui doveva fare spese l'archeologa. La ragazza si provò molti abiti ma alla fine scelse un top a righe e dei jeans blu, corti e sfrangiati. Nonostante la semplicità di quegli indumenti, appariva elegante lo stesso.
-Io qui ho concluso però è ancora presto per tornare a casa. Tu cosa proponi?- chiese lei.
-E se andassimo a prendere un gelato?Oggi è un caldo bestiale. Anf...!- disse il moro mentre si faceva aria con il cappello e teneva la lingua di fuori.
A quello spettacolo, la studiosa non potè trattenersi dal ridere -Dovresti guardarti...He he, hai una faccia!-
-Ma è vero!Stò facendo la sauna.-
-Si va?^^-
-Andiamo!!-
Pochi passi ed entrarono in una gelateria (dove, ad opinione del giovane, si produceva il gelato più buono del mondo) che si trovava in una grande piazza. C'erano tantissimi gusti, possibili ed immaginabili.
Cappello di Paglia prese un gelato enorme invece la donna ne acquistò uno con panna e cioccolato.
All'improvviso, ecco sorgere un problema: Rufy non aveva il portafoglio con sè e adesso non sapeva come uscire da quella situazione traumatica. Meno male che con lui c'era Robin. All'apparenza poteva sembrare una tipa dura e fredda ma sotto sotto nascondeva una gentilezza senza confini; infatti il ragazzo lo aveva imparato a sue spese perchè fu proprio lei ad offrirgli il gelato, pagando al posto suo.
-Grazie infinite.- la ringraziò in seguito, commosso e parecchio demoralizzato -..Ho fatto proprio una figura di merda!-
-Secondo me poteva andare peggio.- sorrise la donna.
-Forse, comunque grazie!Prometto che mi sdebiterò.-
-Non importa, era solo un gelato infondo.-
-...E se lo mangiassimo ai giardini?Conosci quel parco poco distante da qui??E' anche vicino casa tua, circa qualche metro più giù.-
-Ah, ho capito dove si trova il posto. D'accordo.-
I compagni camminarono per un breve tratto, in un sentiero di sassolini e ghiaia ed una volta giunti sul luogo, si sedettero su di una panchina ombreggiata dalla chioma di una grossa quercia centenaria. Stavano finendo di mangiare i loro gelati quando ad un certo punto il moro commentò -Che goduria questo vento. Starei qui sotto in eterno!-
-Già, è una bella sensazione.- aggiunse l'archeologa.
-Robin posso farti una domanda?-
-Sì, certo.-
-Sai, Ace mi ha raccontato di alcuni momenti della tua vita. Ne hai subite di tutte i colori, eh?-
-Come dire, il mio passato non è stato tutto rose e fiori però vuoi sapere una cosa?Ora sono serena perchè finalmente ogni giorno pare andare sempre per il meglio. Poi, da quando ho conosciuto tuo fratello e Nojiko sono cambiati molti fatti. Ma basta parlare di me, dobbiamo rientrare.-
E dopo le spiegazioni della mora, si misero in cammino. Non trascorsero che pochi minuti e Robin era già arrivata a casa -A che ora facciamo domani mattina?- chiese al suo nuovo amico.
-Mhh..alle 7 sarò da te. Vado sennò poi Ace starà in pensiero per me. Ci vediamo e grazie di tutto!- le fece un cenno di saluto con la mano Rufy.
-Di niente, mi ha fatto bene un po' di svago.- rispose la studiosa di rimando ed intanto che entrava nel suo appartamento, il sole tramontava dietro le verdi colline dell'isola Kaizoku.
Il giovane di gomma volò a casa e non appena Ace lo vide, volle sapere curioso -Che hai combinato fin'ora!?Sei andato in giro a far disastri?-
-Come sei divertente!Chissà che avrò mai fatto!??Sono stato a spasso per le vie della città!-
-Da solo immagino..-
-No, con Robin!Che ti prende??-
-Nulla. Te l'ho chiesto per vedere se è vero che ti sei preso una cotta per lei e me ne hai dato la piena conferma!Suppongo quindi che Robin abbia accettato la mia richiesta..-
-Esatto fratellone!-
-Sono molto emozionato all'idea. Sarà cambiata parecchio...non vedo l'ora di incontrarla e di ritrovarci assieme con Nojiko!-
-E abbiamo capito!!E' la seconda volta che lo ripeti!..Stai diventando monotono.-
-Hai appreso parole del genere??Mi sorprendi Rufy!- si stupì il più grande -Mangiamo??-
-TI SEGUO!!-
Mentre i ragazzi si sedettero a tavola per cenare, il minore non poteva fare a meno di ricordare quel bel pomeriggio.
Quegli avvenimenti lo avevano stravolto abbastanza.