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Autore: callmesupernova    20/07/2011    3 recensioni
Beh, io non so mai che scrivere qua. E' il mio tallone d'Achille.
Comunque spero che la mia prima fan fiction su Neville e Hannah vi piaccia.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hannah Abbott, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Mi scuso profondamente per il ritardo, ma ho avuto poco tempo per scrivere. Non ve l'ho detto, ma faccio davvero schifo a scrivere, penso che l'abbiate notato da soli, però sto cercando di migliorare. Di solito i capitoli li scrivo di sera/notte e li controllo sempre in orari assurdi, quindi chiedo perdono se ci sono degli errori ortografici. Comunque spero vi piaccia il secondo capitolo. :D

 

CAPITOLO DUE;

 
« Allora » chiese Seamus appena entrò dalla porta « iniziamo questo allenamento? »
Neville ed Hannah si alzarono all’unisono, imbarazzati da quella situazione. Hannah si passò una mano tra i capelli e fece un paio di passi per allontanarsi da Neville.
« Ehm.. abbiamo interrotto qualcosa? » domandò Michael Corner posando lo sguardo su Hannah. Lei era diventata completamente rossa dall’imbarazzo e si affrettò nel rispondere
« Oh, no no. Stavo solo medicando le ferite di Neville »
« Beh, dai allora » intervenne Neville « iniziamo con questo allenamento! »
 

§§§

 
Terminato l’allenamento, Hannah decise di tornare nella sala comune dei Tassorosso.
Era brutto passare il tempo senza una dei suoi migliori amici. Susan Bones, la ragazza più dolce e simpatica che Hannah avesse mai conosciuto, quell’anno non era tornata a scuola. Decisione presa dalla madre Susan contro la sua volontà. Hannah credeva che il motivo di questa decisione era dato dalla morte del padre di Susan e sua madre voleva proteggere la figlia ad ogni costo.
Entrò nei sotterranei, diretta sempre verso il dormitorio, quando vide dei Serpeverde venirle in contro e oltrepassandola senza neanche degnarla di uno sguardo. Che strano, come mai c’erano dei serpeverde in quell’area dei sotterranei? La sala comune della ragazza era dall’altra parte della loro. Hannah li fissò mentre se ne andavano salendo le scale che portavano al piano terra, per poi girarsi e continuare a camminare per la sua strada, girò l’ultimo angolo e si bloccò di colpo. Notò un ragazzo biondo, con la divisa dei Tassorosso, steso a terra. Sapeva già chi fosse, ormai lo riconosceva da chilometri. Gli andò vicino.
« Ernie, per Merlino, che cosa ti hanno fatto? » esclamò la biondina non appena riuscì a farlo alzare da terra.
« Mi hanno solo pestato. Solo perché ho fatto una battuta su di loro ». Sentiva dolore in ogni parte del corpo. Molto probabilmente aveva anche qualche osso rotto. Hannah mise il braccio del ragazzo attorno al suo collo, per aiutarlo a camminare, e si diresse verso le scale.
« Dove mi stai portando? Il dormitorio è dall’altra parte »
« Ti porto da Madama Chips, idiota! »
A sentirsi chiamare idiota ormai, Ernie, ci era abituato. Quando Hannah si arrabbiava, oppure lo prendeva in giro lo chiamava così. La prima opzione era quella più plausibile in quel momento.
« E ora perché sarei un idiota, sentiamo! » chiese spostando lo sguardo da terra verso di lei.
« Per il semplice fatto che ti sei fatto picchiare per una cavolata. Potevi benissimo startene zitto ed ora non saresti conciato così e io non ti dovrei portare in infermeria… Santa Morgana, ma quanto pesi? »
Hannah non era molto forte. Era una ragazza fragile e minuta, però riusciva sempre a cavarsela quando doveva aiutare qualcuno a portarlo da qualche parte, come in quella situazione.
Salirono la scalinata principale e di diressero verso il quarto piano, dove si trovava l’infermeria. Poco dopo che i due Tassorosso arrivarono alla seconda rampa di scale, Neville apparve in cima alla scalinata.
« Ma che è successo? » domandò lui scendendo di fretta le scale e prendendo Ernie dalla parte opposta di Hannah.
« Questo idiota si è fatto pestare da dei Serpeverde solo per una battuta » spiegò la ragazza guardando dove metteva i piedi. (poco prima stava per cadere per quanto fosse pesante l’amico)
« E che gli hai detto? » domandò Neville con il sorriso stampato sulla faccia.
« Solo che un folletto della Cornovaglia è più intelligente di tutti loro messi insieme »
Neville scoppiò a ridere, mentre Hannah tentò di trattenersi, ma la battuta era troppo divertente per i suoi gusti e quindi scoppiò anche lei. Il cuore del Grifondoro, al sentire di quella risata, perse un colpo. Era una risata meravigliosa e genuina. Era la più bella che Neville avesse mai sentito in vita sua. Non aveva la minima idea di cosa gli stesse succedendo, ma qualcosa di strano accadeva dentro di lui. Qualcosa di straordinario.
Arrivarono a destinazione. Neville aprì la porta e aiutò Ernie a sedersi sul letto più vicino.
« Ecco fatto. Ora ti vado a chiamare Madama Chips » disse il giovane e si incamminò verso l’ufficio dell’infermiera. Hannah aiutò Ernie a stendersi sul letto, però non riusciva a staccare gli occhi dal Grifondoro. Era così presa da lui che non si accorse che il suo migliore amico la stava chiamando.
« Hannah.. Hannah! Hai finito di guardare Paciock o no? »
« Non stavo guardando Neville » rispose di scatto Hannah abbassando lo sguardo e diventando lievemente rossa.
« No, certo certo. E allora perché sei diventata rossa ora? » le fece notare Ernie.
« Perché.. perché.. oh Ernie, non lo so il perché ok? » sbottò la ragazza sedendosi sul letto a fianco. Fissava il vuoto, pensava che se lei, se Susan, fosse stata li con loro sarebbe stato tutto diverso. Sarebbe stato molto meno noioso li ad Hogwarts.
« A te non manca? » domandò lei.
« Si, e tutti i giorni mi manca sempre di più » Ernie sapeva benissimo di chi stava parlando. Di Susan, la sua Susan. Poco dopo arrivarono Neville e Madama Chips.
« Su su, andate nell’altra stanza. Le visite vanno svolte in privato, le regole sono queste » affermò l’infermiera spingendo verso la porta Hannah che si era diretta in quella direzione. Appena Madama Chips chiuse la porta, la Tassorosso si sedette su una sedia non poco lontano da li. Si chinò leggermente in avanti mettendo la testa fra le mani. Neville le si avvicinò e si inginocchiò davanti a lei.
« Dai Hannah, Ernie non è messo poi così male »
Lei alzò lo sguardo. Aveva gli occhi lucidi - Neville dedusse che da un momento all’altro sarebbe scoppiata in lacrime - e cercò di fare un sorriso. Lui le prese le mani e le cinse con le sue, per incoraggiarla.
« Come fai ad essere così positivo, Neville? Dopo tutto quello che i Carrow ci fanno subire, tu sei sempre fiducioso. Sei sicuro che riusciremo a sconfiggere Tu-Sai-Chi. Ora mi devi spiegare come cavolo fai! » Quelle parole le uscirono rapidamente, mentre le lacrime iniziarono a scorrerle sul viso.
E’ bella anche quando piange, pensò il ragazzo. Le sorrise e con la manica del maglione le asciugò il viso.  « Perché lo so che ce la faremo. Non sarà facile, lo so, ma è per questo che io, Ginny e Luna abbiamo riunito l’Esercito di Silente. Dobbiamo allenarci per affrontare Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato e poi per quanto riguarda i Carrow sono solo dei Mangiamorte senza cervello, prima o poi li schiantiamo per bene. E ora non piangere più, non ce n’è bisogno »
Hannah tirò su col naso e si asciugò meglio le lacrime. Neville l’aveva tranquillizzata con quelle parole, aprì leggermente la bocca per ringraziarlo quando Madama Chips aprì la porta.




ecco il secondo capitolo, se vi è piaciuto, o anche no, recensitelo pure. :D
un bacio,
Supernova.

  
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