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Autore: BlueMoon1996    20/07/2011    4 recensioni
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Questa storia parla della nuova generazione, dopo la seconda guerra magica. Ci saranno amori, amicizie e talvolta anche avventure per i nostri giovani protagonisti.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Riunioni di famiglia e... capelli azzurri

Erano ormai due settimane che Evelyne non parlava più con James e mancava una settimana solamente al ballo della vittoria, indetto il 2 maggio. I due ragazzi avevano litigato furiosamente quel giorno, in sala comune e si erano resi conto anche dei loro sentimenti. Rebecca Sheldon, dal canto suo, era contenta: nonostante James l'avesse rifiutata era riuscita a togliere di mezzo quella sciacquetta della Cliffer ed era decisa ad andare al ballo con lui, non sapeva ancora come, ma avrebbe raggiunto il suo obbiettivo.

Inoltre, il grifondoro, continuava a cercare Evelyne per parlarle, ma lei sembrava evitarlo. Non lo salutava per i corridoi, non diceva niente quando lui era nella stessa stanza con lei e Dominique, non lo guardava neanche quando le si sedeva di fronte per la cena in Sala Grande. La situazione per James era diventata insostenibile, e come si dice? A mali estremi, estremi rimedi; così James si nascose in uno sgabuzzino, con la porta socchiusa, aspettando il passaggio dell'amica, di ritorno dal bagno. Appena Evelyne passò di lì, lui la trascinò dentro e le tappò la bocca.

< Ev sono io! > esclamò James sottovoce, per non farsi sentire dagli altri in corridoio.

< ma che Merlino... > ma non fece in tempo a finire la frase che il ragazzo accese la luce della sua bacchetta ed Evelyne capì con chi era in quel momento.

< non voglio parlare con te! > esclamò e fece per uscire ma James la bloccò. < lasciami! >

< non gridare Evelyne, ci sentiranno! >

< che sentano almeno mi tireranno fuori da qui! > concluse lei, ma non si mosse osservando il ragazzo che le era di fronte, assumere un'espressione molto cupa.

< non è stata colpa mia, davvero. È stata lei che mi ha baciato, sai com'è fatta, dovresti credermi > disse James, guardando per terra, con una voce un po' dura, un po' dolce, che fece letteralmente vacillare la grifondoro.

< i-io... non so cosa.... > ma non terminò la frase che James la baciò. Di nuovo. E questa volta entrambi erano più decisi, non più timidi, come se gli era impossibile stare lontani.

< no James! io... non so, questa cosa... meglio rimanere amici! > sentenziò Evelyne. James sbuffò e chiese: < perchè? Io rispetterò la tua scelta se tu mi dici il perchè! >

< perchè tra noi c'è qualcosa di speciale, e non voglio rovinarla Jamie, credo sia meglio per noi crescere, prima di intraprendere qualcosa di più serio. Non credi che dovremmo aspettare un po'? Per capire? Non lo pensi? > chiese lei speranzosa che lui la capisse e fu così. < credo tu abbia ragione, ma non so se riesco a comportarmi normalmente >

< proviamoci. Proviamo ad essere due amici tranquillamente, se poi... ci sarà qualcosa che farà vacillare questo rapporto allora, beh... la accoglieremo. Ma proviamoci James. Non ho mai avuto un amico come te, e non voglio perderlo! >. James annuì e i due uscirono dallo sgabuzzino.

< comunque Vitious ci ha messo in coppia insieme per la ricerca e quindi dobbiamo sbrigarci se non vogliamo prendere una T, e non voglio essere paragonato ad un troll! > disse il ragazzo, tentando di ristabilire la normalità! E a quanto pare ci riuscì perchè lei rispose ridendo < ehi Potter! Non serve paragonarti ad un troll, già lo sei! > e detto questo corse via mentre James la rincorreva e gridava che gliela avrebbe fatta pagare, con un sorriso sul volto, un po' più spento del solito. Un sorriso d'attesa, quell'attesa, che gli avrebbe rivelato il destino di quei due amici, ormai consapevoli di non essere solo più tali.

 

§

 

< Al? Albus? Sei qui? Dai, Al! > Alice era andata sulla torre d'astronomia, dove aveva appuntamento con Albus. Ad un certo punto due mani le si pararono davanti agli occhi e lei sorrise. < indovina chi sono Alice! >

< sempre originale è Potter? > commentò lei mentre rideva.

< allora novità? > chiese Albus, mentre si sedeva su una delle scalette che portava al telescopio.

< nulla tu? > disse Alice sedendosi vicino a lui.

< neanche. Avevo sentito che per il ballo della vittoria sono invitati anche i genitori quest'anno. Oh Merlino! Non avrò un attimo di pace! > disse Al, poggiandosi una mano sulla fronte.

< come mai? > chiese lei.

< come mai? Ma tu non sai quanta gente c'è nella mia famiglia? E poi i litigi tra mio padre e quello di Scorpius? E gli occhi di mia madre che mi guardano mentre ballo con la mia accompagnatrice? >

Alice ascoltò tutto ma quello che la colpì di più fu l'ultima affermazione.

< ehi Al! Hai un'accompagnatrice e non me lo hai detto? Cattivo Potter! Dimmi chi è! > lui arrossì e chinò la testa. < Oh Merlino non sarà mica la Wilson? > chiese lei mentre faceva uno scatto, quasi come si fosse scottata con un'espressione inorridita sul volto, ma lui scosse la testa e lei si rilassò. < allora chi è? > chiese di nuovo mentre lui si accingeva a rispondere. < è... è... >

< andiamo Al, non è così terribile far venire fuori un nome no? > lo incoraggiò Alice, così lui prese forza e rispose < ci vado con Natasha Keldon, quarto anno, serpeverde >

Alice sbiancò, e guardò l'amico pietrificata. < quella Natasha? La mangia uomini di serpeverde? Paragonata alla Wilson? Anche se più piccola e se possibile più perfida? > lui annuì.

< Albus Severus Potter! Sei uno sciocco! Lei di sicuro non ti farà del bene! E credo che tua madre non sarà contenta! E farà bene a sorvegliarti! > continuò, tutta d'un fiato, mentre Albus si faceva piccolo piccolo. < dai Ali, mi serviva un'accompagnatrice e l'ho trovata! Non devo mica sposarmela! > si giustificò il serpeverde, terrorizzato dalla sfuriata dell'amica.

< d'accordo, ma promettimi una cosa! > cominciò Alice. < qualunque cosa! > rispose lui, assumendo un'espressione da angioletto con un sorriso smagliante sul volto, ma si ricompose notando il cipiglio arrabbiato dell'amica. < solo che non la rivedrai dopo, è un'arpia quella ragazza! > lui annuì e lei si rilassò.

 

§

 

< Jameeeeees! > qualcuno stava chiamando James dall'altro lato del corridoio e lui sapeva bene di chi era quella voce. Infatti la ragazzina si avvicinò e il ragazzo chiese < che c'è Lils? Cos'è successo? > < raduna gli altri Jamie, c'è una notizia bomba > rispose Lily, andandosene subito, senza lasciare spiegazioni.

 

Un'ora dopo ( tempo necessario a cercare e riunire la famiglia ) tutti i Weasley-Potter erano in Sala Grande, al tavolo dei grifondoro, mezz'ora prima della cena, aspettando che Lily desse la notizia.

< bene. Dominique, vuoi dirci cos'è questa notizia? > chiese la ragazzina, sotto gli occhi stupiti degli altri, che credevano che lei avesse la risposta, invece, gli unici due che sembravano a conoscenza della novità erano Dominique e Louis, e fu quest'ultimo proprio a spiegare ai ragazzi l'avvenimento speciale. < il fatto è che Victoire e Teddy verranno a Hogwarts, per un mese perchè la McGranitt li ha chiamati, in qualità di studenti migliori mai usciti da questa scuola, per aiutare coloro che hanno difficoltà nei M.A.G.O e dato che hanno ormai le carriere avviate non è stato un problema per loro venire qua. > concluse Louis, sotto gli occhi deliziati dei suoi cugini.

< ma... ecco... beh... quei due si odiano! > intervenne Roxanne, un po' imbarazzata al solo pensiero di dover assistere ad una delle loro litigate. Eh già. Come contrariamente si potrebbe pensare di due ragazzi cresciuti insieme e compagni ( lo si può concedere ) costretti di giochi, non si sopportavano. Lei diceva che lui era solo un ragazzino, lui invece diceva che lei se la tirava. Insomma erano incompatibili, nonostante fossero coetanei.

< ma ragazzi, che ne dite di sfruttare questa occasione per fargli fare ehm.. amicizia? Se così si può definire! > propose Fred. < a che scopo Fred? > chiese Lucy < beh allo scopo di appacificare due membri della nostra famiglia, e si sa, Teddy ormai è uno di noi, anzi lo è sempre stato. >.

Tutti furono d'accordo sull'idea di Fred e decisero che avrebbero fatto qualcosa per portare la pace fra quei due. < quando arriveranno? > chiese Lily < domani mattina Lils, alle 11.00 credo, e si aspettano che li andiamo a salutare dato che è domenica, ma c'è un solo problema.... > e qui Louis si fece un po' imbarazzato. < che succede Lou? > chiese Lucy. < è che... loro non sono a conoscenza che saranno in due ad aiutare gli studenti cioè... non sanno che verrà anche l'altro! > rispose Louis.

< vuoi dirmi che Victoire non sa che ci sarà anche Teddy e neanche Teddy sa che ci sarà Victoire? > chiese James sconcertato mentre il cugino annuiva. Ok, ci sarebbe stata una bufera a Hogwarts

 

§

 

Era la fatidica mattina. Victoire Weasley era eccitata all'idea di tornare a Hogwarts dopo ben due anni. Avrebbe aiutato gli studenti e la McGranitt aveva detto che un altro ragazzo l'avrebbe affiancata, chissà che non fosse un bel ragazzo! Pensò Victoire, mentre si smaterializzava davanti al castello, per farsi aprire alle 11.00 in punto, e dato che mancavano 10 minuti avrebbe potuto conoscere il fusto che aveva il suo stesso compito se era già arrivato. Ma non appena vide il cancello le sue speranze di trovare un bel ragazzo erano sfumate: c'era Teddy Lupin, con la sua solita massa di capelli azzurri, che aspettava come lei di entrare. La ragazza sentì la rabbia ribollirle dentro, lei non sopportava Teddy, lo trovava solo un ragazzino, credeva che non fosse maturo e che avesse un bruttissimo carattere, d'altronde il sentimento era ricambiato e questa era l'unica cosa su cui andavano d'accordo.

< che ci fai qua Lupin? > chiese con poco garbo, ahi lei consapevole della risposta.

< sempre gentile è Weasley? > rispose lui, con la sua solita voce morbida e profonda.

< non sono gentile con le persone che non lo meritano, e non hai risposto alla mia domanda! > ribatté lei tagliente.

< va bene non scaldarti! Sono qui perché la McGranitt me lo ha chiesto, immagino tu sappia il motivo, dato che fai parte anche tu di questo progetto! >

Victoire annuì ed insieme si fecero strada nell'atrio, dopo essere entrati (il cancello si era finalmente aperto) e aver preso le carrozze. Subito furono travolti da una massa di cugini e fratelli, mentre la McGranitt arrivava, giusto dopo l'ultimo saluto di Lucy.

< oh, salve signorina Weasley, salve signor Lupin, spero sia andato tutto bene dopo Hogwarts! > disse garbatamente la professoressa.

< oh si, professoressa, io sono diventata una medimaga e sto facendo il tirocinio al San Mungo > rispose Victoire, e subito dopo Teddy disse < io invece sto facendo l'allenamento per diventare Auror, come i miei genitori >. Quel guizzo era quasi impercettibile ma Victoire avrebbe giurato di aver visto una nota di tristezza negli occhi di Teddy.

< bene allora, queste sono le istruzioni: vi è stato preparato un letto nella casa dove eravate stati smistati quando eravate qui, quindi per entrambi Grifondoro, abbiamo deciso di collocarvi insieme ai vostri parenti, quindi tutti e due sarete nel dormitorio del quinto anno, successivamente, cioè da domani, vi darò gli orari delle ripetizioni. Ora andate a sistemarvi e... bentornati a Hogwarts > concluse la McGranitt.

I due ragazzi si avviarono verso il dormitorio, senza i cugini che si erano improvvisamente volatilizzati. Così Teddy ruppe il silenzio.

< allora è vero? > chiese. < è vero cosa? >

< che Hogwarts non la lasci mai. In un modo o nell'altro ci ritorni. Come fosse un punto di partenza, e si sa, ai punti di partenza ci si ritorna sempre, per piacere o per costrizione non credi? > disse lui. Lei non rispose e sbuffò, come a sottolineare che non gradiva la sua presenza, poi allungò il passo, e a Teddy parve di vedere un sorriso farsi strada sul viso della bella Victoire.

 

 

§

 

Dominique si era appena sciolta dalla compagnia Weasley-Potter, e aveva salutato sua sorella, quando si imbatté nella persona che meno avrebbe voluto incontrare al mondo: Alex Cliffer.

< ehi Dominique. In realtà ti cercavo. Possiamo parlare? > chiese lui, ma lei rispose vaga. < mi dispiace Alex, ora non posso perchè è appena tornata mia sorella e devo aiutarla a disfare i bagagli. Scusa. > e detto questo se ne andò, sciogliendo l'espressione dura che aveva dipinto durante la conversazione con Alex, lasciando il ragazzo un po' confuso e dirigendosi al dormitorio, dove avrebbe parlato con sua sorella, forse l'avrebbe tirata un po' su, dato che le due avevano un ottimo rapporto.

< allora sorellina! > esclamò Victoire, appena sua sorella entrò nella camera.

< che si dice qui a Hogwarts? >

< sai... niente di interessante Vic, le solite cose. Raccontami di te invece! > la incoraggiò Dominique.

< va bene ma poi dovrai raccontarmi qualcosa > e sua sorella annuì così lei potè proseguire.

< beh, il lavoro è fantastico, sai che mi piace e poi... beh ho conosciuto un ragazzo e... noi beh.. usciamo insieme! > raccontò Victoire, mentre la sorella si faceva sempre più interessata e con lo sguardo la spingeva a continuare, e così fece lei. < si chiama Casper, lavora con me. Una sera mi ha chiesto se volevo andare a cena con lui per riprenderci un po' dai turni estenuanti e così fu. Poi cominciammo a frequentarci eh beh... ora stiamo insieme! Ma davvero è così carino. Guarda ho una foto > e detto ciò mostrò a Dominique una foto di un ragazzo alto, coi capelli neri, fisico da palestrato occhi verdi, ma non belli quanto quelli dello zio Harry o di Albus, quelli sembravano un po' più... spenti, quasi privi di emozione. Nel complesso era un bel ragazzo però.

< sono contenta per te Vic! > si congratulò Dominique, mentre la sorella la invitava a raccontare quello che succedeva ad Hogwarts e così lei raccontò tutto, ma proprio tutto di tutti, da James a Evelyne a Camilla, tutto ciò che era accaduto a Hogwarts quell'anno.

Dopo un po' decisero che era ora di pranzo, e passarono una bella giornata in compagnia degli altri. Ma quando venne la notte, Victoire Weasley sognò una massa di scompigliati capelli azzurri, e di nero, non c'era proprio niente.

 

§

 

Bene lettori. Qui entrano in scena altri due personaggi della famiglia più allargata che io abbia mai avuto il piacere di conoscere! ( sulla carta s'intende ). chissà quali sorprese riserveranno i due nuovi arrivati, con tutti i piani della loro famiglia! Eh già, la famiglia. Io penso che sia un tassello importante della nostra esistenza, qualcosa che ti sorregge e tu neanche te ne rendi conto. Ci sono quelle famiglie allargate, come i nostri Weasley, che passano pranzi e cene insieme. Ecco in questo tipo di famiglia qualcuno potrebbe sentirsi oppresso, magari bisognoso di tempo per sé stesso. Ma quando poi ti ritrovi lì in mezzo, a ridere e scherzare con le persone a te più care ti dimentichi di tutto e lasci che sia la felicità della compagnia a sopraffare la voglia di libertà. Ci sono poi quelle famiglie fredde, dove lì di libertà ce né tantissima, ma manca l'affetto, l'amore, la dimostrazione di questo. Poi ci sono quelle famiglie, come la mia, che sono una via di mezzo, dove si ti diverti e sei in compagnia, ma riesci comunque a ritagliare uno spazio per te, non dico sia il tipo di famiglia perfetta. Dico solo che ognuno di noi è abituato a vivere in un proprio ambito famigliare, allargato o ristretto che sia, ma è quando ti trovi con le persone che ami, quando sai che potrai sempre contare su qualcuno quando sei giù, quando la tristezza passa con un solo sorriso, allora lì sai, lì capisci, che non esiste una famiglia perfetta, perchè ogni famiglia, nel suo genere lo è. Basta solo che ti faccia sentire a casa.

E con questo vi congedo lettori. Alla prossima!

 

  
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