Samhain

 

 

Sunday – 25 ^th October

 

 

Aprire gli occhi, ogni mattina, mi sembra un miracolo meraviglioso.

Vedere la luce, sentire il calore del sole stuzzicarmi appena la pelle del viso...

Sbadiglio piano, poi mi giro dall'altra parte, verso James.

Lui dorme a pancia in su, come sempre. Ma tra me e lui c'è qualcuno che non dovrebbe esserci.

Poso gli occhi sul mio cucciolo, rannicchiato contro il mio cuscino, i capelli arruffatissimi.

Pare stia diventando sempre più bravo ad infilarsi nel lettone senza nemmeno svegliarci, di nascosto... dovrei rimproverarlo, forse. Gli ho detto tante volte che deve restare nel suo lettino...

Solo per questa volta, mi dico. So già che non sarà l'ultima. Ma che importa?

 

 

 

 

Monday – 26 ^th October

 

 

Un tonfo proveniente dal salotto. Rumore di vetro infranto. Ecco, ci risiamo.

“James. Potter.” scandisco ad alta voce. Possibile che io non possa distrarmi un attimo? Dovrò pur preparare il pranzo...

“E'... tutto a posto, tesoro!” lo sento rispondere, un po' affannato.

Non riesco a reprimere un sorrisetto, mentre mi asciugo le mani e lo raggiungo.

Harry, sulla sua scopa giocattolo, guarda preoccupato il papà tentare di riparare il più velocemente possibile il vetro della credenza. Una pallina dorata giace, dimenticata, sul pavimento.

“A chi dovrei dare la colpa, secondo te?” chiedo a James, un sopracciglio inarcato.

In risposta, Harry indica prontamente il papà.

Impossibile non ridere.

 

 

Tuesday – 27 ^th October

 

 

Sirius è riuscito a venire a trovarci, finalmente. Quasi non ci speravamo più.

E' bellissimo vedere Harry così felice, sulle braccia del padrino che lo imbocca: la tacita adorazione che scorre tra quei due è tangibile e meravigliosa.

Sto per portare a tavola il dolce, quando la figura argentea di un Patronus appare in cucina.

Un lupo. Ci voltiamo di scatto, gli sguardi spaventati, in attesa.

La voce di Remus è spezzata, tremante. “Abbiamo trovato il corpo di Dorcas. Passerò presto, promesso.” Rimango raggelata, come Sirius e James. Quanti ne sarebbero morti, ancora?

Mentre scorrono le prime lacrime, lancio uno sguardo al mio bimbo.

Non lui. No, lui no.

 

 

Wednesday – 28 ^th October

 

 

Un forte mal di testa mi riscuote dal sonno. Abbiamo passato una notte terribile, ho pianto tanto. La notizia di ieri sera mi ha distrutta. Una lieve puzza di bruciato mi distoglie dai pensieri, sembra arrivare dal piano di sotto.

Rapidamente mi alzo e scendo in cucina, ancora in pigiama.

Il forno è aperto e fumante, James ha tra le mani una teglia dal contenuto palesemente bruciato.

“Io... volevo farti una crostata, per tirarti su.” si giustifica, rosso d'imbarazzo. “Non credevo servisse un diploma di cucina!”

“A quanto hai messo il forno?” chiedo, addolcita.

“Al massimo... no?”

E' un idiota. Ma lo amo anche per questo.

 

 

 

 

Thursday – 29 ^th October

 

 

Una familiare musichetta: messaggio sul cellulare. Poso sul tavolo il libro che stavo leggendo e vado a prendere il telefono. E' Alice. Sorrido al ricordo di quando l'ho obbligata a comprare “uno di quegli aggeggi”: prima non sapeva nemmeno cosa fosse; ora, addirittura, scrive messaggi.

“Mi manchi. Mi dispiace che Harry e Neville non possano vedersi, ma finirà presto. Si risolverà tutto. Ti voglio bene.”

Le donne lo sanno che niente è perduto, anche quando la speranza sembra essere morta.

Finirà presto... è l'unico pensiero che possa aiutarci, nei momenti peggiori.

Sapere – e non solo sperare – che tutto tornerà come prima.

“Lo so.” rispondo. Basterà.

 

 

 

 

Friday – 30 ^th October

 

 

Harry oggi è stato pestifero: è difficile dire chi sia più stanco, se lui o noi.

Finalmente si prepara alla nanna. Lo prendo in braccio, così dolce in quel pigiamino azzurro, e lo metto a letto. Mi siedo accanto a lui: non riesce ad addormentarsi, da solo. Con un sorriso guardo i suoi occhietti chiudersi, vinti dalla stanchezza.

“Non smettere mai di sognare. Solo chi sogna può volare...” gli sussurro, posandogli un leggerissimo bacio sulla fronte.

Nel dormiveglia mi risponde, confuso: “Io volo... scopa...”

“Sei bravissimo, amore. Il miglior Cercatore del mondo. Sogni d'oro.”

E lui si addormenta, dolcemente ignaro dell'orrore che dilaga fuori dal nostro guscio.

 

 

 

Saturday– 31 ^st October

 

 

Mi bacia, di nuovo. Siamo nudi, sul letto; abbiamo appena fatto l'amore. Continuiamo a stringerci, cercando di dirci qualcosa che non riusciamo ad esprimere a parole. Ti amo. Potrei dirglielo, ma lo sa già. Un piacevole calore mi pervade: forse è merito del suo corpo caldo,  forse dei raggi del sole mattutino che ci accarezzano, attraverso i vetri della finestra.

Alzo gli occhi verso i suoi, di quel nocciola che ho ormai imparato ad adorare.

Ci guardiamo in silenzio, a lungo. Forse mi sfugge una lacrima.

“Ti amo, lo sai?” sussurra, dolce.

Annuisco, stringendomi a lui.

“Anche io.”

Per un giorno ancora, o forse per tutta una vita.

 

 

 

 

 

 

 

Qualche annotazione è d'obbligo. Come avrete capito (o almeno spero), è l'ultima settimana di vita di Lily e James.

Il titolo, Samhain, viene dalla tradizione celtica: la notte di Halloween è infatti denominata Calenda o – appunto – Samhain.

La donna morta citata in due delle Drabble, Dorcas, è Dorcas Meadowes: membro del primo Ordine della Fenice, caduta in guerra insieme a molti altri. I giorni della settimana sono davvero quelli del 1960, verificati su un calendario dell'anno. Credo sia tutto, leggete e recensite ;)