#91
- Compleanno
« Dove mi stai portando? Neville, dimmelo immediatamente! » Luna si divincolava dalla stretta del suo fidanzato,
cercando disperatamente di capire dove diamine la stesse trascinando. Era
sicuramente un luogo affollato ed al chiuso.
Quella
mattina, il trenta di luglio, il ragazzo era misteriosamente comparso in casa
sua e l’aveva obbligata a seguirlo per una destinazione non esattamente nota. L’aveva
bendata e con un incantesimo muffliato aveva
fatto in modo che non comprendesse i rumori che la circondavano.
Neville
non era mai stato strano come in quel momento.
Solo
dopo parecchie lamentele, il ragazzo la liberò dagli incantesimi e le mostrò il
luogo in cui l’aveva trascinata quasi di peso. Era il San Mungo, precisamente
il Reparto per le Lunghe Degenze.
Gli
occhi di quelle persone erano cupi, tristi, confusi e, solo nel caso di una
coppia, nel fondo della sala, vuoti.
Quasi
con orrore, Luna riconobbe in loro alcuni tratti del suo fidanzato.
«
Vieni, voglio presentarti qualcuno » sussurrò il ragazzo, trascinandola proprio
verso quei due letti. Aveva l’aria afflitta di un condannato a morte, sembrava
sottoposto ad un’agonia perpetua, quasi stesse bruciando sul rogo. « Luna, loro
sono Alice e Frank Paciock, i miei genitori »
La
ragazza guardò i due, che le rimandavano lo sguardo con spaesata allegria, e,
con una grande padronanza di se, si avvicinò, sorridendo.
«
È un piacere
conoscervi » sussurrò, accomodandosi nella poltrona che divideva i due lettini
e che, solitamente, era occupata dalla vecchia Augusta.
Alice
puntò i suoi occhi scuri su di lei, osservandola con curiosità, Frank, invece,
aveva occhi solo per un imbarazzatissimo Neville, che non aveva smesso un
attimo di fissare le suole delle sue scarpe.
«
Bello » quello della donna fu un sussurro, che attirò l’attenzione dell’ex
Corvonero. Stava osservando attentamente la collana di tappi di burrobirra che
la ragazza indossava sempre. Sembrava piacerle molto.
« Grazie, signora Paciock. Serve a tenere lontani i Nargilli »
« Nargilli? »
fu Frank a parlare, raggomitolato su se stesso. Luna sorrise anche a lui, senza
mostrare un accenno di confusione oppure pietà verso quell’uomo enorme che
aveva l’atteggiamento di un bambino. Si lanciò velocemente in un resoconto
dettagliato di quella specie di creature che solo lei e suo padre potevano
vedere, spiegando tutti gli effetti malefici o benefici dei loro morsi e tutta
una serie di caratteristiche che, generalmente, avrebbero spinto le persone a
far rinchiudere anche lei in quel reparto.
Circa
un’ora dopo, Neville dichiarò che fosse giunto il momento di andare via e, dopo
aver velocemente strinto i genitori in un abbraccio imbarazzato, trascinò via
Luna con incredibile velocità.
«
Scusami per averti sottoposta a questo supplizio » le disse, camminando verso l’uscita
del reparto. « Probabilmente non avrei dovuto »
« Non dire sciocchezze, Neville. È stato un vero piacere ed
un onore, per me, conoscere i tuoi genitori. Sono persone meravigliose » lo redarguì l’ex Corvonero, con lo sguardo dolce. « Sono
felice che tu me li abbia fatti conoscere »
« Sai, volevo solo… da quando sono stati rinchiusi qui ho
passato tutti i miei compleanni con mia nonna e suo fratello. Volevo provare la
sensazione di trascorrerne uno con le persone che amo di più al mondo: loro e
te » sussurrò, con lo sguardo basso e gli occhi
lucidi. Aveva rimuginato come un pazzo su quel suo strano piano, mille
ripensamenti avevano affollato la sua mente. Quella mattina aveva preso il
coraggio a due mani e si era precipitato a casa Lovegood, determinato.
«
È un pensiero
meraviglioso » Luna lo bloccò e gli diede un dolce bacio, bloccando il fiume di
parole che sapeva si stava formando fra le labbra del suo fidanzato. « Tutti hanno il diritto di trascorrere il proprio
compleanno con le persone che amano di più. Faremo sempre così, d’ora in poi.
Che ne dici? »
La
risposta del ragazzo venne interrotta dall’arrivo di una timida e barcollante Alice,
che stringeva fra le mani qualcosa.
« Oh, vuole darmi l’incarto delle sue caramelle preferite,
l’ha sempre fatto. Credo sia un gesto d’affetto, un modo che ha per farmi
capire che sa chi sono » spiegò velocemente il
ragazzo, in imbarazzo, allungando la mano verso la madre. Ciò che lo sorprese
fu la reazione di questa. Scartò malamente la sua mano e puntò dritta verso
Luna, allungando a lei la carta delle Bolle Bollenti. La ragazza fece un
larghissimo sorriso ed accettò il regalo, osservando la suocera ritornare a
letto canticchiando allegramente. Neville osservò per un lungo attimo la madre,
poi si voltò verso la ragazza, con gli occhi che sembravano enormi tant’erano
lucidi. Velocemente l’abbracciò e le scoccò un sonoro bacio, tenendola stretta
a se.
«
Grazie, Luna »
« Per cosa? »
«
Per aver reso questo compleanno il migliore della mia vita »
» Per amor di contestualizzazione
Questa scena si svolge lo stesso anno della fine della Guerra,
il 30 di luglio, giorno del compleanno di Neville. I due ragazzi stanno insieme
da qualche mese e lui, forte del suo nuovo coraggio da Grifondoro, ha deciso di
sfruttare l’occasione sia per portare Luna dai suoi genitori, sia per esaudire
il suo più grande desiderio.
» Arthie’s Corner
Avrei dovuto aggiornare ieri, lo so, ma non riuscivo a trovare
nulla da collegare al tema del Compleanno. Spero vivamente di non aver deluso
nessuno e di non aver scritto qualche sciocchezza.
Parlando della flash… uhm… non so voi, ma io adoro Alice e Frank. Credo,
correggetemi se sbaglio, che loro siano stati quelli con la pena peggiore,
perché più duratura. James e Lily sono morti subito, Sirius ha avuto i suoi bei
momenti( Aaah, lui è mio
marito <3 ), dopo Azkaban, e Remus è riuscito anche a diventare padre,
morendo insieme all’amore della sua vita. Alice e Frank sono rimasti in vita, è
vero, ma avevano perso la consapevolezza di loro stessi. Neville, povero cuore,
ha avuto un destino quasi peggiore di quello di Harry: i genitori li aveva, ma
loro non avevano la minima idea di chi lui fosse. È come avere davanti una
maestosa torta di cioccolato, dopo essere stati a digiuno per mesi, e mesi e
non poterne prendere neppure un pezzetto perché allergici.
Bene, dopo questo mio sdilinquimento, credo sia meglio chiudere
il discorso, anche se mi farebbe davvero piacere sapere cosa pensate voi della
vecchia generazione. Chi amate di più? Chi ha sofferto più di tutti?
Ricordo a tutti che per propormi un prompt basta andare nella mia pagina autore e farmi sapere il numero
corrispondente alla tematica che desiderate!
Attendo i vostri suggerimenti!
A presto,
A.